ehh sì...il Natale...quando arriva, arriva!
...per parafrasare uno spot di un po' di anni fa.
Ogni anno il Natale arriva, puntuale il 25 di Dicembre...senza sorprese e senza dover fare calcoli strani o andare a sfogliare il calendario cosa che, invece, si fa per capire quando "cade" la Pasqua.
Ogni anno arriva ed ogni volta mi stupisco di come sia cambiato per me, negli anni, lo stato d'animo con cui lo vivo.
Ci fu la fase della "meraviglia": quando aspettavo il Natale con impazienza e scartavo quei pacchi - comparsi sotto l'albero nell'arco di una notte - piena di riconoscenza verso quel signore panciuto e con la barba candida che si faceva letteralmente il mazzo (beh...pensavo questo ma in altri termini) per recapitare tutti i pacchi in giro per il mondo.
Ad esso seguì: il Natale del disincanto. Ricordo ancora quella notte della vigilia in cui mi svegliai per andare in bagno e scoprii che Babbo Natale non aveva la barba e nemmeno il pancione ma era quella formichina della mia mamma che, con tanto amore ed attenzione a non fare troppo baccano, posizionava ad arte i pacchetti.
Ci fu, poi, il Natale dello stravolgimento: quando ci trasferimmo a Torino dalla Liguria...ero piccina...vagamente ne capivo le motivazioni e difficilmente ne accettavo gli effetti... tutto era diverso, strano...ma i pacchetti c'erano e questo, su di un bimbo, ha sempre un notevole ascendente :-)-
Ci fu il Natale dell'essenziale: quando i pacchi furono pochi ma "sentiti" ed erano conditi dalla gioia di sedersi attorno ad una tavola a mangiarci le leccornie cucinate dalla mamma che facevano così tanto Natale!!
Ci fu il Natale della vagonata di sms/e-mail spediti a tutti e quello del "silenzio stampa" in cui anziché inviare sms asettici o e-mail impersonali riscoprivo il bello del fare gli auguri di persona con un bell'abbraccio, regalandosi anche solo un caffé in compagnia degli amici più cari o forse dovrei scrivere degli amici e basta.
In tutto questo bailamme c'erano e ci sono tuttora i regali...quello a richiesta, quello del "deve piacere a me che lo faccio" e quello dell'amore a prima vista che vedi e ti fa immediatamente pensare a "quella persona lì".
Quest'anno ho deciso che sarà "fatto a mano". I regali saranno pochi e nemmeno molto dispendiosi ma fatti a mano e soprattutto con il cuore!
Cantucci al rosmarino per il mio amico Ste' che al dolce preferisce il salato.
(La ricetta proviene dal numero di Novembre 2013 della rivista "
In tavola" che mi ha passato la mia mamma)
(ho rifatto i cantucci apportando le modifiche che avevo pensato vedendo i risultati del primo esperimento e riporto, quindi, le correzioni del caso usando questo colore!)
Ingredienti per 8 persone:
- 250 gr. di farina 00
- 100 gr. di mandorle sgusciate
- 40 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
- 3 uova
- 1 cucchiaino di lievito per torte salate
- 2 rametti di rosmarino (io ho usato due cucchiaini di rosmarino essiccato e tritato fatto dalla mia mamma)
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
Strumenti
- un setaccio
- un cucchiaio
- una forchetta
- una leccarda
- carta da forno
- un coltello con seghetto
- un tagliere
Preparazione
Una volta dosati tutti gli ingredienti ho acceso il forno alla temperatura di 180 °C
Ho setacciato la farina con il lievito e l'ho disposta a fontana sul tavolo.
Ho aggiunto
un pizzico due pizzichi abbondanti di sale, il parmigiano grattugiato, 2 cucchiai di olio, una macinata di pepe, il rosmarino tritato finemente e le uova (uno alla volta usando una forchetta per romperlo ed amalgamarlo alle componenti secche). Ho impastato fino ad ottenere un composto omogeneo e vi ho aggiunto le mandorle.
Ho diviso il composto in due ed ho creato dei filoncini dello stesso spessore (beh, ci ho provato...) e li ho appoggiati sulla placca da forno foderata con la carta.
Ho messo la leccarda nel forno ed ho fatto cuocere per
30 25 minuti
(la ricetta originale indicava 30 minuti ma siccome nel mio primo esperimento si sono sbriciolati, ho provato a toglierli dal forno 5 minuti prima ed ha funzionato!!! Non solo: facendoli cuocere qualche minuto in + da tagliati, si sono biscottati di +).
Ho sfornato i filoncini, li ho messi su un tagliere e li ho tagliati di sbieco a fette larghe 1,5 cm circa.
Purtroppo nel tagliarli i miei cantucci si sono un po' rovinati, sbriciolati. Forse avrei dovuto tagliarli prima...magari dopo 25 minuti.
Ho poi ripassato i cantucci nel forno per
7 9 minuti, li ho girati e cotti per altri
7 9 minuti dall'altro lato.
Una volta freddi ne ho fatta una cernita e li ho messi in un sacchettino trasparente e confezionati...pronti per essere recapitati/regalati.
Per confezionarli ho usato un rametto di rosmarino, un peperoncino essiccato dalla mia mamma ed una decorazione natalizia in legno.
Voilà!