martedì 25 marzo 2014

Panini di farina integrale di farro e farina kamut senza lievito

Da golosona quale sono, ho sempre subito il fascino dei "lievitati"...ma sempre e solo come "consumatrice".
Poi la scoperta: i lievitati creano dipendenza anche nella loro produzione!!!!
Ebbene sì: sono caduta anch'io in questo fantastico vortice :-)
Ho ceduto alle lusinghe di ricette meravigliose, mi sono lanciata ed il risultato è stato al di sopra di qualsiasi mia aspettativa.
Avendo una mamma bravissima nell'arte culinaria e soprattutto negli impasti di qualsiasi tipo (dalla pasta ripiena alla focaccia ligure), ho sempre guardato a lei come al traguardo da raggiungere.
Quando abitavo ancora con lei, ogni tanto mi cimentavo nell'impasto a mano di qualcosa.
Il risultato era sempre lo stesso: io iniziavo, lei si materializzava alle mie spalle, notava qualcosa che non andava, pronunciava la fatidica frase "non così! Ti faccio vedere", io tentavo di riprendere il controllo della situazione senza riuscirci ed alla fine della fiera di mio c'era solo la pesata degli ingredienti (sarà per questo che, ancora adesso, è l'operazione che meno mi piace nella preparazione di una ricetta??).
In me, quindi, si era fatta largo l'idea di non essere propriamente "portata" per gli impasti (la ragazza si applica ma non ottiene il risultato sperato).
Ora che non vivo più sotto lo stesso tetto della mamma, ho già prodotto dei lievitati (panettone, nodini, focacce, girelle..di alcuni non ho ancora postato la ricetta...spero di riuscire a rimediare presto) di gran successo...ma ogni qualvolta mi approccio ad una nuova ricetta...i timori "atavici" tornano a fare capolino - in questo frangente, per esempio - vedevo profilarsi scenari apocalittici di me che, anziché gustare panini fragranti, mi ritrovavo a lappare dei san pietrini pur di non dover ammettere la sconfitta e, peggio ancora, dover cestinare del cibo (seppur non commestibile!).

Da tempo volevo provare la ricetta del pane senza lievito (o SODA BREAD) e quando ho trovato la ricetta di questi panini mi sono detta "Comincio da qui!".
E' andata bene!!
Il risultato sono stati dei panini profumati, "pieni" e dal gusto particolare.
Ne sono uscite 8 pagnotte che io ho deciso di congelare perché il soda bread si conserva solo due giorni.
Alla ricetta originale ho apportato due varianti:
1. anziché usare solo farina di kamut ho usato anche la farina di farro integrale
2. al posto dello yogurt magro ho usato quello intero (perché quello passava il convento....ossia ho toppato nell'acquisto).
Vi riporto di seguito la mia ricetta mentre vi ricordo che quella originale l'ho presa al link sopra (nel blog "I biscotti della zia" della bravissima Consuelo).

Ingredienti per 8 panini:
  • 300 gr. di Farina di farro integrale (+ quella per il piano di lavoro)
  • 200 gr. di Farina di Kamut
  • 500 gr di yogurt bianco intero
  • 1 cucchiaino di sale fino
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 2 cucchiaini di bicarbonato
  • 1 cucchiaio di olio e.v.o. (+ quello per spennellare i panini prima di infornarli)
  • semi di sesamo
 Strumenti:

  • una terrina per mescolare yogurt ed olio
  • una ciotola capiente per impastare
  • un setaccio
  • un taglia mele
  • una leccarda rivestita di carta da forno
  • pennello in silicone
Preparazione:
Ho acceso il forno impostando la temperatura di 225 °C.

In una terrina ho mescolato l'olio con lo yogurt. Nella ciotola ho setacciato le due farine con il bicarbonato, lo zucchero e per ultimo il sale. 
Ho aggiunto lo yogurt con l'olio ed ho impastato energicamente fino ad ottenere un impasto sodo e compatto (per questo ho dovuto aggiungere, ad occhio, della farina di farro in più).
Ho rovesciato l'impasto sul tavolo infarinato ed ho continuato ad impastare. Ho staccato dei pezzetti di pasta in modo da formare delle palline da 120 gr. circa l'una e le ho incise in superficie con l'utensile per tagliare la mela. 
Ho messo i panini distanziati sulla leccarda rivestita di carta da forno, li ho spennellati con dell'olio e li ho cosparsi di semini di sesamo.

Ho infornato nella parte intermedia a 225°C per 15 minuti e poi li ho messi nella parte più bassa e li ho fatti cuocere per altri 30 minuti alla temperatura di 200°C.

Trascorso questo tempo li ho sfornati e messi a raffreddare su una gratella per dolci.




venerdì 21 marzo 2014

Premio LIEBSTER award - discover new blogs!





Incredibile: in poco tempo ho ricevuto non uno ma ben due premi!
Per questo secondo premio, il LIEBSTER award, devo ringraziare Carla, la blogger di: Mestolo Lilla, la quale me lo ha assegnato. Tra l'altro ho dato uno sguardo alla tua Cake Design Gallery e sono rimasta a bocca aperta! Complimenti!!!!
Grazie di cuore per il premio e per avermi dato l'occasione di farmi conoscere!!!
Sì, perché il premio LIEBSTER nasce proprio per far sì che i blog più piccini vengano sponsorizzati un po'.

Le regole cui sottostare per il ritiro del premio sono:
-Ringraziare indicando la blogger che ci ha assegnato il premio
-Rispondere alle 10 domande poste da chi ci ha  nominato
-Nominare altri blog con meno di 200 seguaci
-Proporre ai nominati 10 domande
-Comunicare loro l'assegnazione del premio

E daje allora! Per prima cosa rispondo alle domande che mi sono state poste:

1-Ti piace comprare libri di cucina? Sì! Innanzitutto perché mi piace moltissimo l'argomento, in seconda istanza perché sono dei libri (una delle mie passioni sfrenate è proprio la lettura) ed in quanto tali..io ho una piccola fissa: i libri che leggo...DEVONO ESSERE MIEI!

2-Hai un pasticcere/a o cuoco/a preferito/a? Ho un pasticcere preferito del quale ho già provato a ripetere qualche ricetta anche in questo blog: Luca Montersino

3-Ti piace provare accostamenti bizzarri o resti scettico/a? ALLORA... sicuramente non mi tiro indietro nell'assaggio ma per la riproduzione (perché non ho moltissima fantasia quindi non so se sarei in grado di pensare accostamenti border-line) non so, temo di no!
4-Cioccolato bianco o fondente? Cioccolato decisamente fondente ma non oltre l'85%.

5-Carne o pesce? Carne

6-la spezia che più ti piace? Le spezie sono tutte fantastiche perché danno una marcia in più ad ogni piatto. Insaporiscono senza appesantire...però il profumo dell'origano...............!!!

7-Un momento di relax lo dedicheresti ad un dolce o a cosa? Ad un bel lievitato!!!!! :-)

8-La pasta madre e il mondo dei lievitati che ne pensi? ehhh...allora...il mondo dei lievitati è come un paese dei balocchi! Dà tantissime soddisfazioni. In merito alla pasta madre, invece, non l'ho ancora mai provata e devo dire che per me...è troppo impegnativa. Non credo riuscirei a dedicarle tutte le attenzioni che merita!

9-Cosa hai sempre voluto imparare a fare ma che ancora non hai provato? La pasta sfoglia...ahhh ma prima o poi...!!!

10-E la ricetta che ti ha dato più soddisfazione? Il panettone con le gocce di cioccolato!!!!! (Natale prossimo pubblicherò la ricetta con tanto di foto)

Questi i blog cui assegno il premio: 
Viaggiare Cucinare Raccontare 
ledolcissimecreazioni 
Allacciate il grembiule! 
The Crazy Baking Lady
Pane Burro e Marmellata 
In cucina con Iaia
Il fuori sede mangione 
Bruchina in cucina 
Violinista in cucina 
Il mondo dei dolci  


E queste le domande a cui i blogger menzionati dovranno rispondere:
1. come mai hai deciso di aprire il tuo blog?
2. qual è la cosa che in assoluto ti rende più felice?
3. la ricetta che da bambina/o ti mandava in "brodo di giuggiole"?
4. la ricetta che avresti sempre voluto provare a fare ma nella quale non hai ancora avuto il coraggio di cimentarti?
5. consideri la pasta di zucchero commestibile? Lo so... è una domanda posta in maniera un po' stupida...quindi rifaccio: hai (o hai mai avuto) il coraggio di assaggiare la pasta di zucchero?
6. qual è il piatto più "alternativo" o più distante dalla tua cultura che tu abbia mai assaggiato?
7. quando cucini ami avere un sottofondo musicale o...televisivo oppure...santo silenzio??
8. il viaggio che vorresti fare?
9. qual è l'ultimo concerto che hai visto? (o quello che vorresti vedere)
10. hai perso il sorriso quando hai visto le regole da rispettare per il ritiro del premio?? ;-)

A presto!!
LaGio' Riccia.

giovedì 20 marzo 2014

Krumiri di Riso (di Luca Montersino)

Dacché ho il completo controllo dei fornelli, mi posso togliere tanti sfizi...principalmente quello di provare a cimentarmi in tutte quelle ricette che, sulla fiducia perché mai assaggiate, mi ispirano oppure in ricette di piatti o leccornie di cui sono ghiotta.

I krumiri rientrano in quest'ultima categoria. Levatemi il pacco da sotto il naso perché sono perfettamente in grado - ed a secco!!!! senza per forza doverli inzuppare - di decimarlo senza nemmeno rendermene conto.
Se si effettua una ricerca su Google della parola "krumiri", il primo link restituito è quello di Krumiri Rossi del resto...chi non conosce quella magnifica scatola in latta rossa?

Quando, nello sfogliare il meraviglioso libro "Croissant e biscotti" di Luca Montersino, ho scoperto che tra le ricette era riportata anche quella dei Krumiri con farina di riso...beh...potevo esimermi dal provarla? A muovermi era anche la curiosità di scoprire la lavorabilità della farina in questione.

Ovviamente di mio ho dovuto aggiungere solo la manualità e la testa per i calcoli : ho dimezzato le dosi.

Ingredienti
  • 152 gr. di burro
  • 170 gr. di zucchero a velo
  • 15 gr. di miele di castagno
  • 20 gr. di uova
  • 12 gr. di tuorli
  • 100 gr. di latte intero fresco
  • 434 gr. di farina di riso
  • 4 gr. di lievito chimico
  • sale
Strumenti:
  • fruste elettriche
  • una ciotola
  • una tazza in cui mescolare tuorli e uova
  • un cucchiaio di legno
  • una leccarda rivestita con carta da forno
  • la spara biscotti o la sac à poche con bocchetta a stella
  • una gratella per dolci  
Preparazione:

Ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C. 
Con le fruste elettriche ho lavorato il burro ammorbidito aggiungendo lo zucchero a velo ed il miele.
Ho poi unito gradulamente i tuorli miscelati alle uova ed il latte freddo, poi il sale, il lievito e la farina di riso ed ho mescolato finché non l'ho incorporata tutta.

Ho inserito l'impasto all'interno della spara biscotti usando la bocchetta a stella ed ho dato forma (beh...sarebbe + corretto scrivere che ci ho provato) ai krumiri direttamente sulla leccarda rivestita di carta da forno ed ho fatto cuocere per 12 minuti.
Il libro suggerisce, come variante, l'utilizzo della farina di kamut o di farro al posto di quella di riso.

Li ho poi messi a freddare su una gratella per dolci.
Devo dire che la loro consistenza è davvero particolare. Sono friabilissimi e consumati qualche giorno dopo averli sfornati a me sembravano ancora più buoni!
Conservati in una scatola di latta a chiusura ermetica durano anche più di due settimane.






mercoledì 19 marzo 2014

Premio "The VERSATILE blogger award"



Quando aprii questa "mia creatura" a tutto pensai tranne alla possibilità di ricevere un premio.
Con mia enorme sorpresa, invece, ecco arrivarmene uno..."the VERSATILE BLOGGER award" proprio io che, prima di passare dai sogni ai fatti, mi ripetevo che non aveva senso che io tentassi di intrufolarmi nel mondo dei blog in virtù di un tanto comodo (e forse anche un po' codardo) "perché mai dovrebbero mettersi a leggere quello che scrivi?!".
Ringrazio tantissimo, quindi, la cara Ilaria del blog http://www.ricetteeconsigli.blogspot.it che ha pensato a me per questo premio.
Grazie di cuore!!! Questo premio mi onora e mi rende davvero felice... tra l'altro se le previsioni del tempo sono corrette e quindi se tornerà il freddo, proverò sicuramente la tua minestra di farro!!

Per poter ritirare il premio in questione è necessario rispettare le seguenti regole:
- mostrare il logo dell'award sul proprio blog (FATTO!),
- ringraziare il blogger che ti ha nominato (FATTO!),
- nominare altri 15 blog (o mamma questa sì che è una regola tosta!!),
- mettere il link dei tuoi nominati nel tuo post e informarli del premio con un commento,
- scrivere 7 cose su di te.

Le 7 cose su di me sono:

1. vivo con Roberto - il mio Amore - che da ben 2 anni e quasi 8 mesi mi regala dolcezza, amore allegria ed una vita finalmente interessante!!! :-) Gli dico sempre che la mia vita prima di lui era noiosa. La cosa di cui, comunque, ancora non mi capacito è che sopporta me, il mio caratteraccio e le n-mila paturnie che costellano la mia esistenza!!!
2. ho una passione smodata per cani e gatti. Quando ne vedo transitare uno nel mio campo visivo mi fermo a fissarlo con aria adorante (questo suscita le reazioni + disparate da parte dei padroni dei suddetti...reazioni che vanno dal sorriso soddisfatto all'occhiata diffidente di chi vuole proteggere il suo amato amico 4 zampe da una pazza stalker). In compenso non possiedo nemmeno un animale domestico ma solo tanti peluches!
3. sono nata in Liguria, ad Imperia, ed ho vissuto a Diano Castello (un delizioso paesino nell'entroterra di ponente) fino all'età di 7 anni ed 11 mesi quando, cioè, con mia mamma e mia sorella ci siamo trasferite a Torino. Ora posso vantarmi di essere una "castellotta" (n.d.r.: abitante di Diano Castello) con la pronuncia di Gianduja...
4. nonostante i miei natali siano in località marina, ho imparato a nuotare alla veneranda età di 27 anni. Cosa posso dire a mia discolpa?? Ho sempre avuto una fifa blu dell'acqua sotto di me...poi ho scoperto che con gli occhialini riuscivo a vedere sott'acqua e quindi a "tenere la situazione sotto controllo" ed ora vado in piscina regolarmente
5. il nome della mia prima macchina, una Ford Fiesta Newport del 1993, è "Frankie"...che altro non è che il diminutivo di Frankenstein. Al momento dell'acquisto non era perfetta, aveva delle cose che non andavano. Quando il meccanico mi avvisò di avermi procurato i pezzi di ricambio in demolizione, io, con lo stesso sguardo, imperturbabile, di una mucca che guarda il treno che passa domandai: "ma quindi la mia auto è fatta con i pezzi delle macchinine morte??? Come Frankenstein???". Fu così che la mia auto cessò di essere un autoveicolo e divenne una componente della famiglia ^_^
6. spesso mi dicono che potrei anche fare a meno di parlare perché ho una mimica facciale molto eloquente. Ecco... questo è un problema!!! ^_^ I miei amici mi prendono in giro per le mie sopracciglia fluttuanti e, soprattutto, se ne vedono uno alzarsi troppo...iniziano ad aver paura (ehhh vuol dire che sto per trasformarmi in una furia! :-P)
7. penso di essere una persona affettuosa e generosa. Ho moltissima pazienza ma quando questa si esaurisce...beh...chiudo completamente i ponti con la persona che l'ha consumata. E tanti saluti!

Ed ora passiamo ai 15 blog:
  • http://cuochilla.blogspot.it
  • http://maremmazucchina.blogspot.it
  • http://ricettesfogliate.blogspot.it
  • http://ricottasalata.blogspot.it
  • http://dolcezzealcubo.blogspot.it
  • http://elpaladarfeliz.blogspot.it
  • http://chiacchiereconbarbara.blogspot.it
  • http://cucina-vegetariana.blogspot.it
  • http://tartifla.blogspot.it
  • http://lericettedelbosco.blogspot.it
  • http://pirotecnichedicucina.blogspot.it
  • http://friariellietigelle.blogspot.it
  • http://strudeldimele.blogspot.it
  • http://bruchina.blogspot.it
  • http://cinziacipri.blogspot.it
:-) 
A presto!!!
LaGio'

lunedì 10 marzo 2014

Dalle Mantovane ai Nodi di brioches attraverso... il lievito muschiato

SOTTOTITOLO: La scoperta dell'importanza di un censimento accurato degli ingredienti.

Da diversi anni - ormai dieci - sono donatrice di sangue.
L'idea di diventarlo mi solleticò già durante quella lontana lezione di biologia nella quale la professoressa ci spiegò che le persone con il gruppo sanguigno di tipo "0" (il mio) sono donatrici universali. Ricordo che pensai: "varrebbe la pena!!".
Raggiunta la maggiore età e, ahimé, qualche anno in più, riuscii a diventarlo: i miei valori del sangue rientravano nei limiti imposti ai donatori, fortunatamente gli aghi non mi spaventano e riesco ad affrontare un prelievo senza svenimenti o malori vari ed eventuali.
I vantaggi sono indiscutibili:
1. puoi fare del bene, aiutare qualcuno senza grossi sforzi (almeno per me!!)
2. l'intera giornata viene riconosciuta pertanto si può "far vacanza" dal lavoro senza intaccare le ore di ferie e/o di permessi
3. posso concedermi, al termine della donazione, una sontuosa colazione a base di croissant "ciccio" (farcito con crema o cioccolato) e cappuccino al bar.
In realtà io dico sempre che la vera "opera buona" non la compio donando il sangue ma andando a consumare la meritata colazione subito dopo... purtroppo se non metto qualcosa sotto i denti al mattino, risulto alquanto intrattabile (leggi: lascio una scia di morti e feriti lungo il mio passaggio)...un perfetto "animale asociale", insomma.
Ad ogni buon conto, un paio di settimane fa sono stata in permesso per donazione sangue per cui, avendo il pomeriggio a completa disposizione avevo pensato di impiegarlo nella produzione di pagnotte - Mantovane - per la colazione perché, per quanto golosi, i croissant non mi soddisfano quanto un bel pezzo di pane con un velo di marmellata sopra.
Inizio, quindi, col pesare la farina 00 e la metto nella ciotola scelta per impastare.
Peso la manitoba e la verso sulla farina 00.
Prendo il cubetto di lievito di birra dal frigorifero, lo scarto e... SORPRESA: era ricoperto da una bella pelliccia verde muschiato. Il lievito aveva deciso di abbandonarmi con largo anticipo rispetto alla data di scadenza riportata sulla confezione.
Tralascerò la descrizione accurata dei vari stati emotivi che ho attraversato nell'arco di cinque minuti (sorpresa, dispiacere, sgomento, disappunto, confusione, indecisione) perché hanno lasciato posto alla determinazione: la mia "missione" (e 007 mi faceva un baffo) era quella di non sprecare altra roba. La mia priorità era quella di trovare una ricetta di ripiego che comprendesse l'utilizzo di ALMENO quelle dosi delle farine che ormai avevo già setacciato insieme.
Così sono approdata a questa  ricetta deliziosa (presa dal blog Fulvia's kitchen) ed anche un po' "ciccia" - visto l'impiego del burro nella farcia - e che sicuramente rifarò con alcune varianti che mi sono venute in mente quando le mie papille gustative erano in piena sollecitazione.

La ricetta originale prevedeva l'uso dell'uvetta ma, siccome io non amo particolarmente questo ingrediente, ho deciso di sostituirla con delle gocce di cioccolato e bacche di Goji (aridaje con 'ste bacche...lo so che corro il rischio di inflazionarle ma siccome ne avevo già un sacchetto aperto...ho pensato di finirlo!!)

Ingredienti
  • 400 gr. di Farina 00
  • 200 gr. di Manitoba
  • 150 gr. di zucchero di canna
  • 100 gr. di zucchero semolato
  • 150 gr. di burro
  • 40 gr. di gocce di cioccolato fondente
  • 20 gr. di bacche di Goji
  • 2 uova
  • 1 cucchiaino abbondante di cannella
  • 2 dl. di latte
  • 5 gr. di sale
  • 7 gr. di lievito di birra secco
  • rum per l'ammollo delle bacche di Goji
  • latte per spennellare
Strumenti:
  • un bicchiere
  • carta da cucina
  • 2 pentolini
  • due ciotole
  • un setaccio
  • pellicola per alimenti
  • una forchetta
  • un mattarello 
  • un coltello
  • una leccarda rivestita con carta da forno
  • un pennello in silicone 
  • una gratella per dolci  
Preparazione:

Ho messo le bacche di Goji ad ammorbidire in un bicchiere di rhum per un quarto d'ora circa dopodiché le ho scolate, strizzate e messe ad asciugare in mezzo a due pezzi di carta da cucina.
Ho messo a sciogliere 75 gr. di burro in un pentolino ed in un altro ho fatto intiepidire i 200 dl. di latte.

In una ciotola ho setacciato le due farine ed ho fatto un buco in centro in cui ho versato: il latte tiepido, le uova precedentemente sbattute, lo zucchero semolato, il burro fuso e il lievito. Ho amalgamato un po' ed all'ultimo ho aggiunto il sale.
Ho lavorato il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo che ho poi messo a lievitare (sempre nella ciotola) coperto da pellicola in un luogo tiepido per un'ora e mezza.
In un'altra ciotola ho messo i restanti 75 gr. di burro ammorbidito, la cannella e lo zucchero di canna.
Li ho lavorati con una forchetta fino ad ottenere una crema.
Trascorsa l'ora e mezza ho preso  l'impasto lievitato, l'ho steso aiutandomi con un matterello e cercando di formare un rettangolo di circa 1/2 cm di spessore.

Ho steso  la crema di zucchero, burro e cannella  e poi ho aggiunto le gocce di cioccolato e le bacche di Goji cercando di distribuirle uniformemente.
Ho chiuso l'impasto a libro, schiacciato leggermente con le mani e con un coltello affilato ho ricavato delle strisce di circa 2 cm di larghezza.
Da ogni striscia ho ricavato un nodo che ho adagiato sulla leccarda ricoperta di carta da forno.
Ho coperto i nodi con la pellicola e li ho lasciati lievitare un'altra ora.
Ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C e dopo aver spennellato con del latte i nodi li ho infornati per 15 minuti.
Li ho poi messi a freddare su una gratella per dolci.

W la colazione!!!!!




giovedì 6 marzo 2014

Vi è mai capitato? Torta salata zucchine, wurstel e formaggio

E' domenica mattina.
Finalmente, dopo una settimana di sveglie prima che il gallo canti, riuscite ad alzarvi tardi (verso le 10:30).
Consumate la colazione in tutta calma...senza l'assillo di dover correre a prendere il bus e poi la metropolitana.
Sapete già cosa cucinare, lo avete deciso qualche giorno prima: volete provare quella ricetta che è un po' di
tempo che rimandate.
In casa c'è tutto l'occorrente...però...
Già, c'è un "però": la sera prima - quando siete rincasate a notte inoltrata - vi siete dimenticate
di togliere dal freezer lo spezzatino che è proprio l'ingrediente fondamentale della ricetta che volevate sperimentare.
Ormai sono le 11 passate.
CHE FARE?????????????
Una bella torta salata attingendo alle scorte del frigorifero :-)

Ingredienti:
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 4 zucchine verde scuro di media grandezza
  • 1 scalogno
  • 1 spicchio d'aglio
  • una manciata di prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • sale q.b.
  • 6 fettine di formaggio
  • 1 confezione di mini wurstel di pollo
  • parmigiano grattugiato
Strumenti:
  • un coltello
  • un tagliere
  • un tegame
  • un coperchio
  • un cucchiaio di legno
  • una teglia
  • una forchetta 
Preparazione:

Ho lavato e mondato le zucchine. Le ho affettate abbastanza sottili.
Ho lavato ed affettato lo scalogno e l'ho messo a soffriggere nel tegame con l'aglio non scamiciato.
Quando lo scalogno ha iniziato a sfrigolare, ho eliminato l'aglio e versato le zucchine.
Ho salato, coperto con il coperchio ed ho fatto cuocere le zucchine a fiamma bassa per una decina di minuti.
Ho spento il fuoco quando erano quasi cotte (leggermente al dente).

Quando le zucchine si sono raffreddate ho acceso il forno impostando la temperatura di 200°C (ho seguito le
indicazioni presenti sulla confezione della sfoglia).
Ho tagliato a mezze rondelle i mini wurstel.
Ho srotolato la pasta sfoglia (senza togliere la carta da forno in dotazione) e l'ho messa nella teglia.
Con i rebbi della forchetta ho praticato dei buchini sul fondo della sfoglia.
Ho messo uno strato di fette di formaggio, uno strato di wurstel e sopra ho versato le zucchine
cercando di disporle uniformemente. Ho ripiegato i bordi della sfoglia su loro stessi ed ho spolverato
con del parmigiano grattugiato.
Ho bucherellato i bordi della sfoglia ed ho infornato per 35 minuti a 200°C.
La dolcezza della zucchina unita alla golosità del formaggio ed al gusto leggermente affumicato dei wurstel mi hanno conquistata!

Una bontà!!





lunedì 3 marzo 2014

Chi cerca trova - Frollini di kamut e gocce di cioccolato

Qualche giorno fa una mia cara amica mi ha chiesto se avessi la ricetta di biscotti con farina di Kamut e gocce di cioccolato. Possibilmente senza burro.
Non avendo mai utilizzato prima la farina di kamut (a dirla tutta non l'avevo nemmeno mai acquistata),
mi sono messa alla ricerca di una ricetta che incontrasse il suo gusto e che rispettasse i requisiti: kamut e no burro.
Sono così approdata a questa ricetta cui io ho aggiunto delle gocce di cioccolato.
Vi posto la ricetta con le scelte operate da me ma vi consiglio di dare uno sguardo alla ricetta originale
in modo tale da poter vedere anche le possibili varianti!
 


Ingredienti per circa 40 biscotti:
  • 210 gr. di farina di kamut
  • 60 gr. di olio di riso
  • 80 gr. di zucchero di canna
  • 1 uovo grande (a temperatura ambiente)
  • 2 cucchiai di liquore Cointreau
  • una punta di cucchiaino di vaniglia bourbon
  • 30 gr. di gocce di cioccolato
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • una presa di sale
Strumenti:
  • due ciotole
  • un setaccio
  • fruste elettriche
  • un cucchiaio di legno
  • un mattarello
  • una leccarda rivestita con carta da forno
  • stampi per biscotti
  • una gratella per dolci

Preparazione:

Ho setacciato nella ciotola più grande la farina di kamut con il lievito e la polvere di vaniglia.
Nella seconda ciotola ho sbattuto con le fruste elettriche l'uovo insieme allo zucchero, il sale, il Cointreau e l'olio a filo avendo cura di ben amalgamare il composto.
Ho poi versato il tutto nella ciotola della farina ed ho mescolato con il cucchiaio di legno.
Ho aggiunto le gocce di cioccolato ed ho continuato a lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
Ho formato una palla che ho poi messo a riposare in frigorifero per 15 minuti.
Trascorso il tempo del riposo, ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.
Ho ripreso l'impasto e, con l'aiuto del mattarello, l'ho steso ad uno spessore di circa 7 mm e con uno stampino per biscotti ho dato loro la forma desiderata.
Li ho messi sulla leccarda rivestita di carta da forno, avendo cura di distanziarli un po', ed ho infornato per circa 11 minuti (i biscotti devono essere dorati).
Una volta sfornati li ho messi a freddare su una gratella per dolci.
Si conservano bene in una scatola di latta fino a 8 gg...oltre non so perché qualcuno li ha finiti...! ^_^