Sono una grande esperta di cartoni animati anni '80. E' difficile che qualcuno riesca a cogliermi impreparata in materia.
Il mio preferito era "Pollon" anche se confesso di averne visto l'ultimo episodio non più di un mese fa su uno di quei canali in cui trasmettono cartoni animati "a manetta" ossia in continuazione.
(Fortunatamente non esistevano quando ero piccola altrimenti chissà quanta fatica avrebbe fatto mia mamma a schiodarmi dal televisore)
Ricordo che da piccola mi spanciavo dalle risate quando lo vedevo perché i personaggi non sembravano molto "in bolla"...per dirla tutta erano dei mattacchioni ed a rendere più divertente questa caratteristia era il fatto che erano delle divinità greche...quindi personaggi con una certa "credibilità" ed autorevolezza.
Quando sento nominare "Pollon" è immediata l'associazione con la canzoncina che veniva intonata dai personaggi quando la bimba "non ancora Dea" ricorreva al talco che ridava l'allegria perduta:
Sembra talco ma non è
Serve a darti l'allegria
Tutta questa introduzione per motivare la scelta del titolo della ricetta (la ragazza è un po' logorroica).
Ho scoperto, infatti, che il grano saraceno (o grano dei Turchi) non è un grano! E' una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle polygonacee (come il rabarbaro, per esempio) che cresce nelle zone della Manciuria e della Siberia.
La farina che se ne ottiene non contiene glutine ed è ricca di amido.
Ora, finalmente, la ricetta!
Ingredienti per una teglia di 24 cm di diametro:
- 180 gr. di farina di grano saraceno
- 65 gr. di farina di mandorle
- 75 gr. di zucchero di canna (mi sono tenuta un po' bassa vista la presenza delle mandorle nell'impasto, la farcitura con la confettura e la decorazione con zucchero a velo)
- 1 bustina di lievito in polvere
- i semi di mezzo baccello di vaniglia
- 2 uova
- 80 ml. di olio di riso
- 1 vasetto di yogurt (io ho usato quello bianco magro ma potete anche usarlo al limone o alla vaniglia)
- 1 pizzico di sale
Per decorare:
- zucchero a velo
- 250 gr. di confettura di mirtilli
Strumenti
- setaccio
- fruste
- una terrina in vetro in cui lavorare gli ingredienti
- una teglia di 24cm di diametro
- un cucchiaio di legno
- un colino per spolverare il dolce con lo zucchero a velo
- se decidete di non imburrare la teglia: carta da forno
- un coltello abbastanza lungo per tagliare la torta
- una tazza in cui lavorare la confettura di mirtilli
Preparazione
Ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.
Ho lavorato per parecchi minuti le uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema bella spumosa.
Ho aggiunto i semi di vaniglia (che ho estratto dal mezzo baccello dopo averlo inciso nel senso della lunghezza) e l'olio ed ho mescolato il tutto delicatamente con un cucchiaio di legno.
Ho setacciato nel composto la farina, la farina di mandorle, il lievito ed il pizzico di sale.
Ho usato lo yogurt (tutto) per aiutarmi ad amalgamare il composto quando questo diventava troppo duro a causa delle farine.
Ho imburrato ed infarinato la teglia, ma se volete che la vostra ricetta sia gluten-free allora vi consiglio di inumidire un foglio di carta da forno e di farlo aderire alla teglia.
Ho versato il composto ed ho cotto per 30 minuti circa alla temperatura di 180°C.
La torta è cotta quando infilandovi uno stuzzicadenti questo ne esce pulito.
Ho messo a raffreddare la torta su una gratella per dolci.
Una volta che la torta si è raffreddata completamente, l'ho tagliata in due e l'ho farcita con la confettura di mirtilli che prima avevo agitato con un cucchiaio in modo tale da renderla più spalmabile.
Ho poi spolverato con zucchero a velo.
Buona merenda!!!