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mercoledì 8 gennaio 2020

Torta di mele e buon 2020

In 20 anni di onorato servizio non mi era mai capitato di poter fare le vacanze natalizie scolastiche.
Tipicamente le mie vacanze natalizie dovevano rispettare vincoli di natura professionale - i giorni di chiusura aziendale  + copertura del servizio prestato al cliente + esigenze dei colleghi figliati + esigenze delle mogli dei colleghi figliati - in congiunzione con vincoli di natura affettiva - la chiusura aziendale di LoveOfMyLife.
Tali vincoli davano origine ad un numero di giorni - sempre nettamente inferiore a quello di cui la mia salute mentale avrebbe avuto bisogno ed a quello cui, almeno sulla carta, avevo pieno diritto - la cui distribuzione era definita dalla sottoscritta, a seconda del mio umore e del mio interlocutore, partendo da un pacato "a macchia di leopardo" (n.d.r.: "eh sì, questo Natale ho ferie a macchia di leopardo"),
passando ad un più obiettivo ma educato "ad minchiam" (n.d.r.: "sembrano presi un po' ad minchiam ma sono frutto di calcoli astrusi con cui preferisco non tediarti") che il latino, si sa, ingentilisce tutto,
per poi naufragare in un rabbioso "accca##o" tipicamente quando il mio
capo supremo inviava e-mail nelle quali, con tono risoluto, invitava il personale che aveva accumulato un numero considerevole di giorni di ferie (guarda caso io) a smaltirne la maggior parte possibile entro fine anno (n.d.r.: "e certo perché secondo te li ho presi così accca##o perché non avevo voglia di smaltirli, no?!").
Già perché sebbene possa sembrare impossibile, nel mondo reale oltre alla lotta ai kg in eccesso, ci si deve preoccupare anche di quella ai giorni di ferie residui e vi assicuro che può essere altrettanto sfiancante e dall'esito non così scontato.

Il 21-esimo anno di lavoro, invece, si è concluso, col botto miracolo delle vacanze dal 23 dicembre al 6 gennaio.
Ho impiegato un po' di giorni a realizzarlo ma di certo non è stata una fatica abituarsi all'idea, anzi.
Con la felicità/incredulità di aver potuto godere di questo privilegio e la speranza che questo precedente possa non rimanere un caso isolato, auguro a tutti voi un nuovo anno ricco di prosperità, salute ed allegria.

Speriamo che questo 2020 che, raccogliendo i frutti del 2019, pare stia venendo su un po' storto, possa essere raddrizzato da scelte sagge ed illuminate prese non solo da chi ha il potere di cambiare le cose ma anche, nel piccolo, da ognuno di noi.
Per consolarci dalle brutte notizie e dalla fine delle vacanze ci va proprio una coccola.
Non so voi ma quando penso ad un dolce che sa di coccola e che dà conforto, penso ad una torta di mele...tra l'altro...la torta di mele NON FA MALE!
Su questo blog ne ho già postate diverse. Ne posterò di sicuro altre.
Gustate con me un pezzo di questa che per ora, a parer mio, oltre ad essere la più facile è la più buona in assoluto.
La ricetta proviene da qui.
Io ho variato leggermente: dosi, ingredienti, dimensioni dello stampo, disposizione delle mele, procedimento.
Questa è la mia versione.

INGREDIENTI per uno stampo del diametro di 20cm:
  • 2 mele rosse non troppo grandi
  • 3 uova piccole
  • 200gr. di farina 00
  • 150gr. di zucchero di canna + 1 cucchiaio per la decorazione
  • 80gr. di burro fuso freddo
  • 5 cucchiai di latte parzialmente scremato
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • i semini di mezza bacca di vaniglia 
  • mezzo cucchiaino da caffè di spezie "Apple pie" che ho preso a Londra (un mix di cannella, noce moscata e pepe)
STRUMENTI:
  • 2 ciotole
  • 1 forchetta
  • 1 pentolino
  • 1 cucchiaio
  • 1 cucchiaino
  • carta forno
  • stampo a cerniera del diametro di 20cm 
  • forbici (per tagliare la carta forno)
  • una gratella per dolci
PREPARAZIONE
Per prima cosa ho fatto fondere il burro nel pentolino.
Ho poi acceso il forno impostando la temperatura di 180°C ed ho lavato, mondato ed affettato le mele (quelle usate per la decorazione le ho lasciate con la buccia mentre quelle messe nell'impasto le ho sbucciate).
Nella ciotola più grande, se ne avete due di dimensioni diverse, ho pesato la farina, lo zucchero ed aggiunto il lievito con le spezie per la Apple pie ed ho mischiato velocemente il tutto con una forchetta.
Nella seconda ciotola ho messo gli ingredienti liquidi - burro fuso e freddo, le uova ed i cucchiai di latte - ed i semini della mezza bacca di vaniglia ed ho mescolato con la forchetta in modo da amalgamare bene tutto.
Ho poi foderato con la carta forno lo stampo.
Ho versato gli ingredienti liquidi nella ciotola dei secchi e mescolato fino ad ottenere un impasto omogeneo. Ho inserito le fettine di mele sbucciate e versato il composto ottenuto nella teglia.
Ho poi decorato con le mele a fettine non sbucciate (nel post originale la torta viene decorata in maniera diversa) e cosparso con il cucchiaio di zucchero.
Ho infornato la torta per 40 minuti.
Passato il tempo, controllato che la torta fosse bella alta, ho abbassato la temperatura del forno a 150°C e ho fatto cuocere la torta per altri 10 minuti.
Ho fatto la prova stecchino e, superata, ho spolverato con altro zucchero e fatto proseguire la cottura sul piano più alto del forno per altri 10 minuti.
Ho sfornato la torta, fatto riposare 20 minuti e poi ho tolto la torta dallo stampo e l'ho messa a raffreddare completamente su una gratella per dolci.





Un coccoloso augurio di buon 2020 a tutte/i!
A presto,
LaGio' Riccia

lunedì 9 aprile 2018

Biscotti morbidi alle mele

FOLLOWER ADVISORY - DISPERSIVE CONTENTS ossia il corrispettivo del PARENTAL ADVISORY - EXPLICIT CONTENT che si trova sulle copertine dei supporti audio

Questo per specificare che la prenderò un po' larga (ma forse ci siete già abituati).
Le dita del piede hanno un nome. (Troppo larga??? Va beh capirete...)
Questa scoperta l'ho fatta oggi dopo che una mia collega mi ha raccontato la sua disavventura con un blocco da 1,5 kg di ragù congelato cadutole sul piede.
A seguito di questa "frana", una delle dita del suo piede destro è diventata nera come Calimero.
La domanda è sorta spontanea:
"Qual è il dito offeso??? L'alluce o......" 
"............."
"............."
quando mi sono resa conto di non essere in grado di continuare,
ho virato verso un

"...o uno degli altri 4????"

(un po' come "La cameriera secca dei signori Montagné" (se non sapete a cosa mi riferisco andate qui e se non ve lo volete sparare tutto...ascoltate dal minuto 4:15 al minuto 4:55...inutile dire che io vi consiglio di guardarvelo ed ascoltarvelo tutto)

Così dopo aver realizzato questa mia lacuna sono andata su (S.)Google ed ho digitato "nomi dita dei piedi" approdando qui e scoprendo, se non avete voglia di leggervelo tutto, che per gli esperti del settore (n.d.r.: ortopedici) le dita sono:
- primo dito (o hallux...alluce)
- secondo dito
- terzo dito
- quarto dito
- quinto dito

ma esistono anche degli elenchi apocrifi secondo cui i nomi sarebbero, oltre al riconosciuto e comune "alluce":
- illice o melluce o dilluce o dillice o polluce;
- trillice o trilluce;
- pondulo o pondo o pondolo o pìnolo o anulo;
- minolo o minulo o mellino; per quest'ultimo è invalso nell'uso anche il nome mignolino (del piede).

Inutile scrivervi che io ho già fatto mio il primo elenco di nomi perché quello apocrifo in testa non mi ci entra proprio!!!  ^__^

A questo punto vi starete chiedendo:
"Ma la Riccia dove vuole andare a para' con sta supercazzola????"
Ve lo dico subito.
Ho pensato (e questo mi fa onore!) a quanto sia diventato ormai semplice ed immediato colmare le nostre lacune grazie ad internet (per quanto questo si riveli spesso un'arma a doppio taglio vista la possibilità per chiunque di pubblicare qualcosa e visto che questo "chiunque" non sempre è una fonte accreditata od eticamente onesta).

E voi? Vi affidate ai motori di ricerca on-line per togliervi quella curiosità o per approfondire qualche argomento?

Da qui al ragionare su quanto lo stesso meccanismo di ricerca sia applicabile alle ricette è stato un attimo.
Molto spesso mi affido alla rete per cercare non solo ispirazione ma anche spiegazioni sul come, sul perché di una preparazione.

Ma prima dell'avvento del web... come facevamo???
Libri di ricette, ricettari... ma anche foglietti!! Chiedevamo ad una nostra fonte attendibile (mamma, nonna, conoscenti vari) e ci appuntavamo ingredienti e svolgimento su un pezzo di carta...il primo che ci capitava sotto mano.

La ricetta di questi biscotti mi è capitata tra le mani proprio così: in forma di "pizzino".

Cosa posso dirvi? Forse di parole ne ho già spese troppe e sarete stufi o forse a questo punto per voi sarà diventata una questione di principio arrivare alla fine per leggere la ricetta.
Questi biscotti sono morbidi...come dei bocconcini di torta. Hanno un profumo di limone indescrivibile ed un sapore delicato.

Io li ho conservati in una scatola di plastica a chiusura ermetica ma forse è meglio usare una scatola di latta perché il giorno dopo erano ancora più morbidi di quando sono stati sfornati.

Nella ricetta originale non era previsto l'estratto di vaniglia. Inoltre le palline di impasto andavano passate prima nello zucchero di canna e poi in quello a velo. Io ho optato solo per quest'ultimo.


Ingredienti  per circa una 30na di biscotti:
  • 250 gr di farina ’00 setacciata
  • 120 gr di burro
  • 100 gr di zucchero
  • 50 gr di fecola
  • 8 gr di lievito per dolci
  • 1 uovo piccolo intero
  • scorza di un limone bio
  • 1 mela tagliata a pezzettini 
  • un cucchiaino di estratto di vaniglia
  • zucchero a velo 
Strumenti:
  • coltello
  • grattugia
  • ciotola
  • coppetta
  • pellicola trasparente
  • setaccio
  • un piatto
  • una o più teglie da forno
  • carta da forno

Preparazione
Per prima cosa ho lavato e mondato la mela e l'ho ridotta in pezzi piccolissimi.
Ho grattugiato la scorza del limone.
In una ciotola ho lavorato il burro freddo a pezzetti con lo zucchero.
A parte in una coppetta ho mescolato l'uovo all'estratto di vaniglia ed ho unito il composto così ottenuto a quello di burro e zucchero.
Vi ho poi setacciato sopra la farina con il lievito e per ultimi ho aggiunto i pezzettini di mela.
Ho lavorato velocemente fino ad ottenere un composto che stesse insieme, ho coperto con pellicola ad uso alimentare e messo in frigorifero per almeno un'ora.

Trascorso il tempo del riposo (ma anche di più, se volete), ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.
Ho rivestito la leccarda con un foglio di carta forno.
Ho prelevato un po' di impasto e fatto una pallina grande quanto una noce, l'ho passata nello zucchero a velo e l'ho posata sulla teglia.
Ho proceduto così fino a finire tutto il composto avendo cura di distanziare le palline l'una dall'altra.
Ho infornato e fatto cuocere per 15 minuti.

A me sono venute più teglie che ho cotto una alla volta. Quelle in attesa di essere infornate sono state messe al fresco (:-D) in frigorifero.

Ed eccoli qua:



Questo, invece, è il pizzino della signora Amalia (amica della mia mamma) che mi ha passato la ricetta.





A presto!
LaGio' Riccia

lunedì 10 novembre 2014

Torta di mele con farina di grano saraceno e cardamomo


Sottotitolo: CENTO! CENTO! CENTO!!!!

Ehhh lo so...fa tanto "OK il prezzo è giusto"...ma qua non c'è in palio il milione di lire tanto agoniato, no no!
Qua, al massimo, il milione che ve beccate è di GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!
Già perché... CENTO siete proprio voi che mi seguite via blogger :-) ed io beh...sono commossa perché non mi aspettavo assolutamente nulla di simile.
In realtà il mio stupore era già tanto quando eravate già solo in 1, 10, 15, etc...! Poi, va beh, 100 è proprio un numero tondo e...per me immenso!!!!
Per cui non mi perderò nei soliti miei giri di parole con cui vi ho già tediati ("non sono una food-blogger", "questa mia creatura vuole essere un ricettario", "le mie ricette non sono ricercate" - che fa tanto poliziesco, il mantra che, da inguaribile pessimista quale sono, mi ripetevo agli inizi di questa avventura "ma chi vuoi che ti segua" - che suona quasi come un incitamento allo stalking, etc..).
Mi limiterò a scrivervi: GRAZIE!!!!!!!!!

Ed ora passiamo alla ricettina... dopo tanto torno ad usare il forno per fare una bella torta.
Dacché ho visto la ricetta qui, sul bellissimo blog di Claudia, mi è entrata in testa e da lì non sono più riuscita a toglierla!!
Così ieri mattina, complice il tempo uggioso e la scelta di "passare una domenica in tranquillità", mi sono fatta un bel regalo: mi sono presa il tempo necessario e mi sono goduta la preparazione di questa torta come non mi capitava da tempo.
Il risultato? Una torta soffice, profumatissima e che potrebbe creare dipendenza ^_^...da gustare sorseggiando una calda tazza di thé...osservando, al calduccio di casa, il cielo grigio e la pioggia che scende fitta...
Dimenticavo: io ho cambiato giusto qualcosina nelle dosi ed ho utilizzato il Cointreau al posto del Grand Marnier. Qui trovate la ricetta originale. 


Ingredienti per uno stampo apribile di 24 cm di diametro:
Per le mele
  • 3 mele Golden di medie dimensioni
  • un cucchiaino raso di cannella
  • 20 gr. di burro
  • 50 gr. di zucchero di canna
Per l'impasto
  • 80 gr. di farina di grano saraceno
  • 120 gr. di farina 00
  • 3 uova
  • 130 gr. di zucchero di canna
  • 100 gr. di burro morbido
  • 8 gr. di lievito
  • 100 ml. di panna liquida
  • 2 cucchiai di latte parzialmente scremato
  • 2 cucchiai di Cointreau
  • 5 bacche di cardamomo
  • 20 gr. di mandorle a lamelle
Per la finitura
  • 50 ml. di acqua
  • 50 ml. di Cointreau
  • 10 gr. di mandorle a lamelle
  • l'acqua di cottura delle mele
Strumenti:
  • un coltello
  • una teglia rivestita di carta da forno
  • una terrina 
  • fruste elettriche 
  • batticarne (per pestare il cardamomo ^_^)
  • un setaccio
  • un cucchiaio di legno
  • uno stampo apribile del diametro di 24 cm
Preparazione
Per prima cosa ho acceso il forno impostando la temperatura di 140°C.
Ho imburrato lo stampo apribile, ne ho cosparso i bordi con i 20 gr. di mandorle a lamelle e poi ho spolverato con un cucchiaio di farina (in aggiunta a quello degli ingredienti) cercando di eliminarne l'esubero senza far saltare via le mandorle...da questo punto di vista ammetto di avere degli ampi margini di miglioramento!!
Ho lavato, mondato e tagliato a dadini non troppo piccoli le mele, le ho condite con lo zucchero e la cannella, le ho trasferite sulla teglia rivestita di carta da forno, cosparse con i fiocchetti di burro ed infornate per 25 minuti durante i quali le ho mescolate ogni 5 minuti.
Una volta cotte ho messo a scolare le mele avendo cura di conservare l'acqua da esse rilasciata.
Ho alzato la temperatura del forno a 170°C.

Nel frattempo mi sono dedicata all'impasto.
Per prima cosa ho pestato il cardamomo e l'ho ridotto in polvere... annusatelo, vi prego!!!! Il suo aroma è sconvolgente tanto è buono e particolare!!! :-)
Ho preso le fruste elettriche e nella terrina ho montato lo zucchero con il burro ammorbidito.
Ottenuto un composto morbido e color caffelatte, ho inziato ad incorporare il cardamomo e le uova uno alla volta, aspettando sempre che il precedente si amalgamasse completamente prima di passare al successivo, continuando a montare con le fruste.
Sul composto così ottenuto ho setacciato gradualmente le farine con il lievito agevolando l'operazione con un po' di panna e di Cointreau. Avendo utilizzato poca panna, ho aggiunto al composto anche due cucchiai di latte per renderlo più morbido.
Ho versato il tutto nello stampo apribile e poi ho aggiunto le mele sgocciolate.
Ho infornato per 50 minuti (il mio forno ha richiesto 5 minuti in + rispetto a quello di Claudia).
Qualche minuto prima della fine della cottura della torta, ho preparato la finitura.
Ho messo a scaldare in un pentolino l'acqua con il Cointreau. Raggiunto il bollore ho fatto evaporare ed ho aggiunto il sughetto prodotto dalle mele. Ho fatto cuocere per un minuto e poi ho spento.
Una volta cotta la torta (ho fatto la solita prova dello stuzzicadenti) vi ho versato sopra la finitura, ho cosparso con i 10gr. di mandorle a lamelle ed ho infornato nella parte + alta del forno finché la torta non è diventata bella dorata.
Per presentarla, una volta fredda, l'ho spolverata con un po' di zucchero a velo vaniglinato.





Questa torta è davvero una delizia. Da provare!!!!
Vi abbraccio,
LaGio' Riccia

Con questa torta partecipo al contest:


http://cinziaaifornelli.blogspot.it/2014/11/nuovo-contest-ricette-con-le-spezie-aromi-e-erbe-aromatiche.html




martedì 25 febbraio 2014

Un fulmine di post - Strudel di Mele e bacche di Goji


Questo post sarà velocissimo: per me che lo scrivo perché potrò usufruire del fantastico "copia ed incolla" - per ciò che concerne la farcia - ed anche per voi che vorrete provare questa ricettina perché, come si sa, quando entra in gioco la pasta sfoglia già pronta...è tutto in discesa!

Come anticipato nel post dei Cuor di Mele e bacche di Goji , eccomi qua pronta a scrivervi come ho riutilizzato la farcia avanzata dei biscotti.

Da tre giorni questo ripieno mi ammiccava ogni volta che aprivo il frigorifero perciò ho ceduto alle sue lusinghe e l'ho riutilizzato
per fare questo strudel che, vi assicuro, è stato un successone!
Come "tocco in più" ho deciso di utilizzare delle mandorle affettate per la decorazione e di aggiungere al ripieno un amaretto (di medie dimensioni)
sbriciolato.

Ingredienti:

  • un rotolo di pasta sfoglia rotonda di quella del banco frigo (oppure se volete farla voi...!!!di sicuro il risultato sarà eccellente!)
  • una manciata abbondante di mandorle affettate
  • zucchero a velo vaniglinato (per la decorazione)
Per il ripieno:
  • 2 mele Golden
  • 30 gr. di bacche di Goji
  • un cucchiaino di cannella (anziché un cucchiaio)
  • 3 cucchiai di confettura di mandarini, pere e mel (fatta dalla mamma!!! al posto della marmellata di arance)
  • 1 noce di burro
  • mezzo bicchiere di acqua
  • 1 amaretto di medie dimensioni sbriciolato
  • 2 cucchiai di Cointreau (o di liquore Amaretto, per coerenza con le mandorle della decorazione e con l'amaretto sbriciolato)
  • un po' di latte con cui spennellare lo strudel

Strumenti:
  • una tazza per mettere in ammollo le bacche
  • un cucchiaio di legno
  • tagliere e coltello (per ridurre a dadini le mele)
  • un tegame
  • un pennellino in silicone
  • uno stampo per plum-cake
  • una gratella per dolci
  • un colino con cui spolverare lo strudel di zucchero a velo


Procedimento:

Ho strizzato le bacche di Goji.
Ho lavato, mondato e tagliato a dadini le mele.
In una pentola ho fatto sciogliere una noce di burro e vi ho messo a cuocere le mele e le bacche.
Ho aggiunto la confettura, la cannella ed un po' d'acqua ed ho fatto restringere.
Dopo qualche minuto di cottura a fiamma vivace, ho assaggiato...ma mi sembrava che "mancasse qualcosa".
Così ho aggiunto due cucchiaiate di Cointreau (o se preferite di Amaretto) ed ho fatto cuocere per altri 5 minuti.
Ho poi spento la fiamma e messo a raffreddare.

Nel frattempo ho acceso il forno alla temperatura di 200°C.
Ho steso la pasta sfoglia senza rimuovere la carta da forno in cui era arrotolata.
Una volta fredda la farcia vi ho aggiunto l'amaretto sbriciolato ed ho amalgamato.
Ho posto il ripieno orizzontalmente nel centro della sfoglia lasciando a destra ed a sinistra un paio di cm.
Ho ripiegato la pasta dei bordi laterali (i 2 cm di destra e di sinistra) sulla farcia.
Ho spennellato con un po' di latte la pasta rimasta libera in alto ed in basso rispetto alla farcia ed ho chiuso a portafoglio(andando a ricoprire interamente il ripieno).

Ho spennellato con il latte la parte superiole ed i lati dello strudel. Ho praticato 3 tagli longitudinali sopra ed ho cosparsocon le mandorle affettate.
Aiutandomi con la carta da forno, ho sollevato lo strudel e l'ho messo nello stampo da plum-cake (lasciando - quindi - la carta da forno tra stampo e strudel)

Ho infornato per 30 minuti a 200°C ed ho sfornato quando lo strudel risultava bello dorato.
Come potete vedere qui:



Ho poi atteso qualche minuto e l'ho trasferito sulla gratella per dolci per farlo raffreddare.

Una volta freddo ho cosparso con dello zucchero a velo!
Et voilà!!!



lunedì 24 febbraio 2014

Cuore di mamma e bacche di Goji

Ovvero Cuor di mele con bacche di Goji.

Cuore di mamma perché se ho potuto provare queste bacche di Goji è grazie alla mia mamma :-)
Una sua amica le ha decantato i benefici di queste bacche e, non appena lei ha sentito che fanno tanto bene alla salute,
ha pensato di comprarne un po' per farmele provare (<3).

Le bacche di Goji possono essere consumate nello yogurt, mangiate come snack (tra l'altro hanno un elevato potere saziante)
oppure utilizzate per la preparazione di ricette.
Sono fonti preziose di vitamine C ed E che proteggono dai radicali liberi e dallo stress ossidativo.
Sono ricche di magnesio e potassio che aiutano la resistenza muscolare.
Contengono rame, ferro, fosforo e manganese i quali aiutano a regolare il metabolismo energetico.
Insomma: sono davvero preziose!!!

Per ricambiare la coccola della mamma, ho deciso di provare ad utilizzarle in una ricetta.
Tempo addietro avevo trovato quella dei Cuori Di Mele (che potete trovare qui).
Io ho dovuto modificarla: ho aumentato la dose di farina (non potevo diminuire le uova dato che le avevo già aggiunte all'impasto) perché anziché una palla liscia ed omogenea mi sono ritrovata ad armeggiare un composto colloso ed assolutamente non omogeneo. Probabilmente ho sbagliato qualcosa io, anzi, sicuramente è così!!!
In ogni caso sono molto soddisfatta del risultato: la frolla che ho ottenuto è molto profumata, si stende con facilità ed ha un sapore delizioso (modestamente!!!).

Ecco cosa ne è venuto fuori!!!
P.S.: la mia mamma ha apprezzato tantissimo!!!!
P.P.S.: tra parentesi troverete le dosi indicate nella ricetta originale
Ingredienti per circa 30 biscotti:
Per l'impasto:
  • 250 gr. di farina 00 (anziché 180 gr.) + quella per stendere la pasta
  • 125 gr. di burro
  • 2 uova
  • 50 gr. di amido di mais
  • 100 gr. di zucchero
  • scorza di un limone
  • mezzo cucchiaino di polvere di vaniglia Bourbon (questa l'ho aggiunta in quanto nel lavorare l'impasto
    mi sembrava di percepire un odore troppo intenso di farina)
  • 1 pizzico di sale
Per la farcia:
  • 2 mele Golden
  • 30 gr. di bacche di Goji
  • un cucchiaino di cannella (anziché un cucchiaio)
  • 3 cucchiai di confettura di mandarini, pere e mel (fatta dalla mamma!!! al posto della marmellata di arance)
  • 1 noce di burro
  • mezzo bicchiere di acqua
  • 2 cucchiai di Cointreau

Strumenti:
  • una tazza per mettere in ammollo le bacche
  • un setaccio
  • un mattarello
  • un cucchiaio di legno
  • coppa pasta
  • un tegame
  • una ciotola + pellicola trasparente (per mettere a riposare il composto in frigorifero) 
  • una leccarda rivestita di carta da forno
  • una tazza
  • una forchetta
Preparazione:
Ho messo le bacche di Goji a rivenire in una tazza con dell'acqua.

Ho setacciato sul piano di lavoro la farina e lo zucchero.
Ho disposto il tutto a fontana ed al centro ho aggiunto le uova, il burro freddo a dadini, la scorza di limone e la polvere di vaniglia.
Ho lavorato con le mani finchè non ho ottenuto una pasta liscia ed omogenea.
Ho riposto in una terrina coperta con della pellicola trasparente e messo a riposare in frigorifero per mezz’ora.

Nella mezz'ora di riposo ho preparato la farcia:
Ho strizzato le bacche di Goji.
Ho lavato, mondato e tagliato a dadini le mele.
In una pentola ho fatto sciogliere una noce di burro e vi ho messo a cuocere le mele e le bacche.
Ho aggiunto la confettura, la cannella ed un po' d'acqua ed ho fatto restringere.
Dopo qualche minuto di cottura a fiamma vivace, ho assaggiato...ma mi sembrava che "mancasse qualcosa".
Così ho aggiunto due cucchiaiate di Cointreau ed ho fatto cuocere per altri 5 minuti.
Ho poi spento la fiamma e messo a raffreddare.

Passata la mezz'ora (io qualcosa in +) ho acceso il forno impostando la temperatura di 180 °C ed iniziato a stendere la pasta - sul piano infarinato - con il
mattarello tirandola molto affinché diventasse molto fine.
Con un coppa-pasta ho ricavato dei dischi merlati al centro dei quali ho posizionato la farcia ed ho chiuso premendo per bene sui bordi.
Non è stato necessario spennellare la frolla. In cottura i biscotti non si sono aperti!
Ho disposti i cuori di mamma così ottenuti sulla leccarda precedentemente rivestita con carta da forno.

Ho infornato per 25 minuti a 180 °C.

Ho avanzato parecchia farcia ma l'ho conservata in frigorifero e l'ho utilizzata 3 giorni dopo!! Quanto prima posterò la ricetta del "riciclo" della farcia :-).



martedì 18 febbraio 2014

Chi di rose "ferisce"...di rose "perisce"!!!

Roselline di mele scottate con cannella e Rhum.

Riporto in viola alcune modifiche apportate a questa ricetta (l'ho replicata ieri in occasione del pranzo a casa dei genitori del mio Amore). Purtroppo non dispongo di foto che immortalino le roselline al secondo tentativo ma vi assicuro che il risultato è stato decisamente migliore rispetto a quello mostrato in questo post.

Venerdì scorso, sempre in occasione di San Valentino -e fortuna che non lo festeggio - sono tornata a casa in fretta e furia intenzionata a preparare un piatto unico (trovate qui il risultato) ed un dolcino.
Il tempo a mia disposizione non era moltissimo - considerate che sono celere quanto una lumaca zoppa (se non meno), nel cucinare (a me piace prendermi il mio tempo ^_^ ) - quindi ho optato per una ricetta semplice e che prevede l'utilizzo della pasta sfoglia.

L'idea l'ho presa da qui.
In effetti il risultato ha superato di gran lunga le aspettative: queste roselline di mele si sono rivelate una gioia per il palato, per il naso e per gli occhi (e mi fermo qui che è meglio)!! :-)


Ingredienti per 5 roselline:
  • 1 rotolo di pasta sfoglia di forma rettangolare
  • 1 mela golden grande
  • 2 cucchiai di zucchero di canna + quello per la decorazione
  • 1 noce di burro
  • 2 cucchiai di Rhum
  • 1 spolverata di cannella
  • 1 manciata di mandorle a fette
  • 1 cucchiaino da thé di zucchero a velo aromatizzato con la cannella per guarnire
  • 1 uovo per spennellare la sfoglia (va benissimo anche il latte)
Strumenti:
  • un tagliere
  • un coltello
  • un padellino
  • un cucchiaio di legno
  • una leccarda
  • una tazza
  • una forchetta
  • un pennello in silicone
  • carta da forno
Preparazione:
Innanzitutto ho lavato e sbucciato la mela. L'ho tagliata a fettine non troppo sottili.
In un padellino ho messo a sciogliere la noce di burro con lo zucchero di canna la cannella.
Quando ha iniziato a dorare ho messo a cuocere le mele ed ho versato il Rhum.
In teoria avrei dovuto aggiungere le mandorle affettate...in pratica le ho dimenticate (ma si può?!). Quindi se voi avete la fortuna di disporre di una memoria migliore della mia, questo è il momento giusto per aggiungere le mandorle.In realtà va benissimo mettere le mandorle a lamelle sopra alle roselline prima di infornarle.
Ho spento la fiamma quando ho visto che il sughino iniziava a restringersi.
Ho messo le mele a raffreddare.
Ho acceso il forno alla temperatura di 200°C.
Nel frattempo ho srotolato la sfoglia ed ho tagliato 5 strisce che nelle intenzioni dovevano essere 3x30 cm, nella realtà lo ignoro in quanto non disponevo di un righello e la confezione della sfoglia non ne riportava le dimensioni.
Quando le mele si sono raffreddate, le ho posizionate lungo il bordo delle strisce (facendole uscire dalla pasta) accavallandole l'una sull'altra, ho spennellato con il sughino di cottura delle mele la parte di pasta che rimaneva scoperta . Ho ripiegato la pasta spennellata (le fettine di mela devono spuntare!).
Ho arrotolato la pasta schiacciando per bene la parte inferiore delle rose.
Ho pucciato il bocciolo (dalla parte delle mele) nello zucchero di canna ed ho spennellato con l'uovo (va benissimo anche il latte, l'effetto finale e lo stesso ed in + si ha il vantaggio di rendere questa ricetta completamente egg-free) la base ed i bordi della pasta sfoglia.
Ho decorato con mandorle a lamelle.
 
Dato che, da brava golosona, ho assaggiato le mele e le ho trovate un po' troppo acidule, ho spolverato ancora le mele con dello zucchero a velo aromatizzato alla cannella (ho semplicemente preso un cucchiaino di zucchero a velo e l'ho mischiato con due punte di cucchiaino di cannella). 

Ho infornato a 200°C ed ho fatto cuocere le rose finché non sono diventate belle dorate (a me ci sono voluti 30 50 minuti buoni).

P.S.: quando ho replicato la ricetta, siccome le roselline dovevano essere pronte (cotte) entro le 12 di domenica, per portarmi avanti con il lavoro, le ho preparate (fino all'arrotolamento) sabato pomeriggio e poi le ho conservate in frigorifero fino al mattino successivo. Domenica mattina, quindi, ho acceso il forno e mentre aspettavo che raggiungesse la temperatura ho pucciato i boccioli nello zucchero di canna, ho spennellato la sfoglia con il latte e, una volta poggiate sulla leccarda, prima di infornarle le ho decorate con le mandorle a lamelle.

Les voilà!



Ho titolato in questo modo il post in quanto giunta a casa con l'intento di produrre delle roselline, ho trovato questa sorpresa ad accogliermi!!!! Cookie Monster (o il mio Amore?!?!?) è un inguaribile romanticone!!!
<3








giovedì 24 ottobre 2013

Muffin di mele e cannella al succo di mela

Che me ne faccio???
Questa è la domanda che mi sono posta quando, nello svuotare uno degli n-scatoloni del trasloco, mi sono trovata faccia a faccia con una bottiglia di succo di mele (gentile concessione di mia mamma che ha colto la palla al balzo per liberarsene).
Risposta: Me lo bevo!!!
Subito seguita da un meno conciliante Anche no!!! Troppo dolce per i tuoi gusti ^_^

E se facessi dei bei muffin??

Ecco dunque la ricetta dei Muffin di mele e cannella al succo di mela

Ingredienti per circa 12 muffin + una cocotte:
  • 230 gr. di farina 00
  • 120 gr. di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di lievito in polvere
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchiaino da caffé di cannella (ma potete anche abbondare!)
  • 120 gr. di mele renette
  • 80 ml. di olio di riso
  • 1 uovo
  • 200 ml di succo di mela
  • zucchero a velo per decorare
  • farina e burro SOLO nel caso in cui decidiate di non ricorrere all'uso dei pirottini


Strumenti
  • setaccio
  • fruste
  • una terrina in vetro in cui lavorare gli ingredienti
  • una seconda terrina (più capiente della prima) in cui mettere le mele
  • una teglia da 12 muffin in cui inserire altrettanti pirottini o da ungere con burro ed infarinare
  • 12 pirottini in carta per muffin (se si è scelto di non imburrare ed infarinare la teglia)
  • un cucchiaio di legno
  • un colino per spolverare il dolce con lo zucchero a velo


Preparazione
Per prima cosa ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.
Ho setacciato la farina con il lievito, il bicarbonato, la cannella e lo zucchero.
Nella seconda terrina ho sbattuto l'uovo con l'olio e vi ho tagliato le mele a tocchetti (molto grossolanamente).
Ho poi unito al composto così ottenuto le componenti secche (farina, lievito, bicarbonato, zucchero, cannella) ed ho mischiato bene.
Ho versato il tutto nei pirottini di carta riempiendoli per i 3/4 ed in una cocotte di 10 cm. di diametro imburrata ed infarinata (riempita sempre per 3/4).

Ho infornato a 180° C per circa 20-25 minuti.
Trascorso il tempo e superata la prova stecchino, ho estratto la teglia dal forno e dopo qualche minuto ho messo i muffin a freddare su una gratella.
Una volta freddi ho spolverato i muffin con dello zucchero a velo... ma sono buoni anche "nature"!!!

Buona merenda!!!

mercoledì 9 ottobre 2013

Muffin mele e limoncello

Adoro i dolci a base di mele.
Ricordo che la prima volta che mi cimentai in cucina fu una delle poche volte in cui mia mamma era costretta a letto per un malanno.
Era una domenica d'autunno, proprio come la scorsa.
Uggiosa, fredda...quindi come lasciarsi sfuggire l'occasione di spadellare lontano dagli occhi indagatori ed attenti della mamma?
Il menu che preparai allora fu:
- Penne rigate al ragù della mamma (beh...qua ci misi ben poco di mio se non la cottura al dente della pasta)
- Scaloppine al vino bianco con contorno di purè di patate
- Torta di mele

La scorsa domenica, invece, oltre ad un risottino di zucca e salsiccia preso qui (uno dei miei blog preferiti!!) mi sono lanciata nella produzione di questi muffin mele e limoncello.
Il limoncello (home-made) è un prezioso regalo che mi ha fatto mia sorella, tata.

Ingredienti per 6 muffin:
  • 125 gr. di farina tipo 00
  • 125 gr. di yogurt bianco magro
  • 1 mela renetta di medie dimensioni
  • 50 gr. di zucchero semolato
  • 40 ml. di olio di semi di mais
  • un uovo medio
  • due cucchiaini di lievito per dolci
  • 2 cucchiai di limoncello
  • il succo di mezzo limone
  • un pizzico di sale
  • burro e farina per la teglia di muffin

Strumenti
  • un pentolino in cui cuocere le mele
  • setaccio
  • un cucchiaio di legno
  • fruste elettriche
  • una terrina in vetro in cui lavorare gli ingredienti
  • una teglia da muffin da ungere con burro ed infarinare
  • un cucchiaio di legno

Preparazione
Ho sbucciato le mele, le ho tagliate a cubetti e le ho messe in un pentolino insieme al succo di limone, al limoncello e un cucchiaino di zucchero. Le ho fatte cuocere finché il liquido non è evaporato.
Ho montato con le fruste elettriche l'uovo con lo zucchero rimanente.
Quando il composto è diventato bello spumoso, ho aggiunto l'olio ed ho continuato a mescolare con un cucchiaio di legno.
Ho aggiunto anche lo yogurt e poi, una volta amalgamatolo, ho setacciato la farina con il lievito ed il pizzico di sale ed ho mescolato fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.

Ho imburrate 6 stampini monoporzione, vi ho versato un cucchiaio abbondante di impasto, poi uno di mele e ed ho coperto con un altro cucchiaio di impasto (senza preoccuparmi se le mele spuntavano fuori).

Ho cotto le tortine a 180° per circa 15-20 minuti (lasciando parlare la prova stecchino!! :-D).
Le ho sfornate, e fatte raffreddare sulla gratella per dolci.
Se volete potete cospargerle di zucchero a velo.
Io ho preferito lasciarle "nature".

Buona merenda!!!

Ecco il risultato: