lunedì 3 febbraio 2020

Ciambella alla panna - come un abbraccio sofficissimo.

Il primo mese dell'anno si è concluso.
Permettetemi di fare la hola perché, rimanendo ferma al mio orticello, da queste parti non ce ne siamo fatta mancare una.
Preoccupazioni in ambito familiare.
Fisicamente me ne è capitata di ogni.
Da quegli acciacchi rognosi e recidivi - che ho soprannominato gli "A volte ritornano" - che in passato mi hanno colpito in maniera pesante e che, fortunatamente, ultimamente si ripropongono con meno ferocia, ma sono delle rogne a tutti gli effetti che potrebbero degenerare se non trattate opportunamente.
A quelle new entries che, per quanto "leggere", essendo nuove destabilizzano.
A quelli con cui ho imparato a convivere ma che ultimamente si stanno acuendo.
A quelli che nemmeno etichetto perché possono aspettare.
Insomma...non entro nel dettaglio ma vi basti sapere che ultimamente la mia borsa pare lo scaffale di una farmacia.
Io che non prendo medicinali praticamente mai (essendo allergica all'aspirina alcune medicine mi sono proprio precluse), mi sono ritrovata, dall'oggi al domani, a dover assumere pastiglie, creme, gocce. Con posologie differenti e lungo tutto il corso della giornata. La cosa incredibile è che sto riuscendo a ricordami tutto! Santi post-it! Volendo vedere il lato positivo della faccenda,
è bellissimo aprire la mia agenda cartacea e vedere l'esplosione arcobaleno dei post-it di tutti i colori con cui ho tappezzato le pagine delle ultime due settimane ^.^.
E poi le brutte notizie. Anzi LA brutta notizia.
Quella irreversibile e che colpisce gli affetti di una persona cara.
Tutto improvvisamente si ridimensiona.
Ciò che agli inizi sembra un problema assume i contorni più realistici del "fastidio".
Vedi il dolore, quello vero.
Lo sguardo della disperazione che per un attimo si tinge di riconoscenza per il tuo solo essere lì.
Quel nodo alla gola che improvvisamente ti stringe.
Ed allora ti costringi a guardare in alto, per ricacciare indietro quelle lacrime che spingono per uscire ma che non vuoi che escano, non devono.
Per rispetto del dolore di chi quella perdita l'ha subìta.
Perché non vuoi che quella persona abbia da preoccuparsi anche del dolore che puoi provare tu.
Ne ha già tanto del suo. Può bastare.

L'invito per cena era arrivato prima. La brutta notizia, dopo.
E così è nata questa torta.
Una ciambella sofficissima come un abbraccio di quelli dolci, che scaldano il cuore, che danno conforto e cui ci abbandoniamo quando tutto diventa TROPPO.
Troppo difficile.
Troppo feroce.
Troppo doloroso.
Troppo grande.

INGREDIENTI per uno stampo a ciambella del diametro di 17cm e 7 muffin:
  • 200 ml di panna vegetale
  • 120 gr. di zucchero di canna
  • 120 gr. di farina 00
  • 60 gr. di fecola di patate 
  • 3 uova a temperatura ambiente 
  • un cucchiaino di estratto di vaniglia
  • una bustina di lievito istantaneo
  • mezza mela tagliata a pezzetti minuscoli
  • zucchero a velo per decorare
  • burro e farina per la teglia
STRUMENTI:
  • fruste elettriche
  • ciotola
  • leccapentole in silicone
  • setaccio
  • stampo a ciambella da 17cm di diametro
  • teglia per muffin 
  • pirottini
PREPARAZIONE
Per prima cosa ho acceso il forno impostando la temperatura di 160°C.
In una ciotola e con l'aiuto delle fruste elettriche, ho lavorato per una decina di minuti lo zucchero e le uova fino ad ottenere un composto chiaro e bello cremoso.
Ho aggiunto la panna vegetale e l'estratto di vaniglia e continuato a lavorare con le fruste.
Ho poi setacciato sul composto la farina con la fecola ed il lievito ed amalgamato il tutto con il leccapentole fino ad ottenere una massa priva di grumi.
In ultimo ho aggiunto i tocchetti di mela.
Ho versato il composto nella teglia mentre quello avanzato l'ho messo in pirottini per muffin.
Dato che torta e muffin avevano tempi di cottura diversi, ho infornato la ciambella per 45 minuti (ho fatto la solita prova stecchino) mentre ho messo i muffin in frigorifero.
A 5minuti dalla fine della cottura della ciambella, ho estratto dal frigorifero i muffin e poi li ho infornati per 25 minuti.
Dopo aver sfornato la ciambella ho atteso una decina di minuti prima si toglierla dallo stampo. L'ho poi sformata sulla gratella per dolci e, una volta fredda, l'ho cosparsa con zucchero a velo.
La ciambella era di una sofficità unica. I pezzetti di mela le hanno regalato il giusto grado di umidità.






Vi abbraccio.
A presto,
LaGio' Riccia