tag:blogger.com,1999:blog-57358647866468037362024-03-19T08:17:32.513+01:00La Riccia In CucinaLa raccolta di tutti i pasticci di una riccia che spadella in cucinaLaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.comBlogger157125tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-74151985373819065682024-03-01T08:00:00.002+01:002024-03-01T08:00:00.126+01:00Biscotti mandorle, pistacchi e gocce di cioccolato<p>Una notte di una ventina di anni fa.<br />Mi ero da poco lasciata con il moroso e quella era una delle prime uscite - da single - che facevo a bordo della mia amata Franky.<br />Lo preciso per far capire che all' epoca guidavo molto poco: solo nel fine settimana per andare a fare la spesa. In settimana per recarmi in ufficio utilizzavo i mezzi pubblici, mentre per le relazioni sociali mi facevo scarrozzare appunto dal moroso (guidare in sua presenza mi terrorizzava).</p><p>Era una delle mie prime uscite, dunque. Un' uscita molto tranquilla che aveva previsto una passeggiata per le vie del centro di Torino ed una sosta in un cocktail bar in voga all' epoca ed in cui, nonostante i cori di disapprovazione dei miei compagni d'uscita, avrei come sempre consumato la mia bibita analcolica o magari, botta di vita, un analcolico della casa o a discrezione del barista.</p><p>La mia scelta non era dettata dalla repulsione verso l' alcool (che non avevo allora e non ho tantomeno ora) quanto per garantirmi la tranquillità nell' affrontare il rientro a casa e... al volante! <br />Vado a recuperare Franky, il mio "fedele destriero", e parto alla volta di casa.</p><p>Dal centro di Torino imbocco un corso che costeggia il Po diretta verso sud. Da lontano scorgo una vettura dei carabinieri. Davanti a me nessuna auto.</p><p>"Eccallà" - penso - "vuoi vedere che mi fermano?!". Intanto mi assale quella sorta di disagio che mi fa sentire in colpa o comunque in torto a prescindere ogniqualvolta incrocio una vettura delle forze dell' ordine.</p><p>Ovviamente la paletta bianca e rossa viene prontamente sventolata al mio indirizzo per cui accosto ligia al marciapiedi.<br />Abbasso il finestrino. Il carabiniere si avvicina ed esordisce con il classico "Favorisca patente e libretto". <br /><br />Io: "Buona sera." - pensando tra me e me <i>"e che c@##o almeno le buone maniere"</i> - "Qui la patente. Ora prendo i documenti. Sono nel cruscotto." (caso mai pensasse che volevo prendere una pistola -.-. All' epoca GIALLO e TOP CRIME non esistevano ancora ma in quanto a libri, film e telefilm sul genere...uh se me ne ero già fatta una cultura!!)</p><p>Consegnato quanto richiesto, il carabiniere va verso la volante. </p><p>Dopo un po' si avvicina l' altro collega, decisamente più attempato del primo, e con fare perentorio mi chiede "Ha bevuto qualcosa?".</p><p>Io: "Un cocktail analcolico" (già, era la sera della "botta di vita"). Da brava Bilancia (n.d.G.: nata sotto il segno de...) ci tenevo ad essere precisa ed intanto speravo che l' intruglio che avevo consumato poco tempo prima fosse molto poco cocktail e tanto più analcolico.</p><p>Il carabiniere con aria di sfida: "Adesso vediamo" (leggetelo con un bello "tzè" iniziale).</p><p>...</p><p>Ho faticato. Ho faticato non poco nel cercare di mantenermi impassibile. Sono capacissima a tacere ma i "vaffa" vari uhhhh se mi si leggono in viso!!! </p><p>Carabiniere: "Soffi forte qua dentro".</p><p>Nota: sono sempre stata una pippa nel gonfiare palloncini. Problemi di indirizzamento del soffio, suppongo. Aggiungeteci pure l' ansia da prestazione ed il disagio di cui sopra, insomma la mia performances è stata un po' deludente.</p><p>Carabiniere: "soffi forte!" con impazienza e con l' aria tronfia che gridava a chiare lettere "Analcolico?!? Sì! Come no?!".</p><p>Finito di soffiare con il carabiniere guardiamo il display.</p><p>Verdetto: "0.0"<br /><br />All' epoca il film "Che bella giornata" di Zalone non era ancora uscito ma nel mio animo, vi giuro, ho reagito come Checco dai carabinieri quando tutti ridono dopo la battuta del comandante sull' aggravante della recidiva se non ricordate la scena andate <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Oq8rfw1gzg0" target="_blank">qui</a>. <br /><br />Una sorta di "Ma guarda questo!"</p><p>Il carabiniere comunque ci rimane di sale per la tampa pazzesca che si era fatto e con aria delusa mi dice "Vada pure".<br />Io: "Grazie. Potrei avere indietro i miei documenti, per cortesia?"<br />Carabiniere: "Certo! Certo! Buon rientro e guidi con prudenza."</p><p>Io: "La ringrazio. Non mancherò. Buona sera."</p><p>Fine. Non aggiungo commenti perché ho già scritto abbastanza e poi l' aneddoto si commenta da sé!</p><p>Veniamo a questi biscotti. <br />Volevo preparare un biscottino per LoveOfMyLife perché per diversi giorni mi sono limitata a cucinare per "sfamarci". Volevo fargli una coccola e così ho optato per dei biscotti di facile e veloce esecuzione.</p><p>La ricetta proviene da <a href="https://blog.giallozafferano.it/pietrozanella/biscotti-alle-mandorle-e-gocce-di-cioccolato/" target="_blank">qui</a>. Io l' ho modificata utilizzando oltre alla farina di mandorle della farina di pistacchi e sostituendo la farina "00" con farina di tipo "1".</p><p><b style="color: #006464;">Ingredienti per una 30na (37, a voler essere precisi) biscotti:</b><span style="font-family: verdana;"> </span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li>1 Uovo</li><li>100 gr. di zucchero integrale di canna</li><li>100 gr. di olio di Semi di girasole</li><li>100 gr. di farina di Mandorle (*)</li><li>100 gr. di farina tipo 1 (**)</li><li>50 gr. di farina di pistacchi</li><li>2 gr. di lievito istantaneo per dolci</li><li>60 gr. di gocce di cioccolato</li><li>1 bustina di vanillina</li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><span style="color: black; font-family: verdana;">(*) la ricetta originale prevedeva solo 150 gr. di farina di mandorle</span></span></p><p><span><span style="font-family: verdana;">(**) la ricetta originale prevedeva farina di tipo 00</span></span></p><p><span><span style="color: #006464;"><span style="color: black; font-family: verdana;"><br /></span><b>Strumenti</b></span></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></span></li><li>cucchiaio</li><li>setaccio</li><li>leccarda</li><li>carta da forno</li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li>gratella </li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br /></p><p>Ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.<br />Nella ciotola ho lavorato uovo, zucchero ed olio con un cucchiaio fino ad ottenere un composto omogeneo e gelatinoso.</p><p>Ho poi aggiunto la farina di mandorle e pistacchi, ho setacciato la farina di tipo 1 con la vanillina ed il lievito ed amalgamato.</p><p>In ultimo ho inserito le gocce di cioccolato.</p><p>Ho lavorato a mano l' impasto e poi, a completa amalgama, ho iniziato a formare i biscotti staccando 15 gr. di impasto per volta, formando delle palline ed adagiandole sulla leccarda rivestita di carta da forno!<br />Al termine con il pollice ho creato un avvallamento su ciascun biscotto.</p><p>Ho infornato per 15 minuti.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitaQyI9RsmhMMKZUdZFb3RTsqEf07iJ0wl4lJtg0a5mXs5MKrwJOZiBtUbL5EpW5H_2-lBrlYa99RUg9uEZ27zYtDCDduXrBjmTapLaaRI4cxRth0PWhjH0xQScIvAiV42BogkeCJPPHBu5cocZ4JJatIUVyWrheZVeZRNLiY1jxcbgOgHUkwcDZ8aFKyB/s4624/BiscottiMandorlePistacchiGocceCioccolato.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitaQyI9RsmhMMKZUdZFb3RTsqEf07iJ0wl4lJtg0a5mXs5MKrwJOZiBtUbL5EpW5H_2-lBrlYa99RUg9uEZ27zYtDCDduXrBjmTapLaaRI4cxRth0PWhjH0xQScIvAiV42BogkeCJPPHBu5cocZ4JJatIUVyWrheZVeZRNLiY1jxcbgOgHUkwcDZ8aFKyB/s320/BiscottiMandorlePistacchiGocceCioccolato.jpg" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><div>Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-24426553431169470252024-02-06T13:00:00.001+01:002024-02-07T12:34:34.826+01:00Crackers ai semi aromatizzati alla cipolla - ricetta veloce per un racconto lungo<p>Una sera di svariati anni fa.</p><p>Con mamma e sorella ci rechiamo in un paese della collina torinese per un rosario (era mancato il papà di una mia cara amica).</p><p>Mentre siamo in Chiesa inizia ad abbattersi, sul paesello e zone limitrofe, una bomba d'acqua che in poco meno di un' ora fa danni indicibili.</p><p>All' uscita dalla Chiesa il sole è già tramontato ma grazie al cielo non piove più.</p><p>Lievemente rincuorata mi metto al volante della mia amata Franky per tornare a casa: una decina di chilometri percorsi su strade di paese.</p><p><b>N.d.R.: </b>All' epoca ero patentata da pochi anni e, soprattutto, non guidavo moltissimo (solo nel fine settimana).</p><p>Procedo cauta ed un filo atterrita nel constatare quali e quanti danni ha causato il nubifragio di poco prima.</p><p>La strada è scarsamente illuminata. Raggiungo il punto del percorso nel quale la strada digrada e passa sotto un ponticciolo.</p><p>All' improvviso vedo davanti a me una pozza d'acqua (tipo lago). Decido di procedere ugualmente (<i>"e che diamine! sarà mica così profonda?!"</i>) ma, ne vedere il livello dell' acqua alzarsi, perdo la mia determinazione e mi fermo. </p><p>L'acqua arriva a metà pneumatico. Preda della mia scarsa destrezza/esperienza/prontezza, inserisco la retromarcia ma la mia amata Franky si spegne (ovviamente per colpa mia).</p><p>Provo a riavviare. La macchina non parte. Ci riprovo. Stesso risultato. </p><p>In mezzo ai toni concitati di mia sorella (impaurita) mi rendo conto che siamo sole, nel buio della notte (comunque la luce era quella), in un punto non molto visibile di una strada a bassa frequentazione.</p><p>Il sonoro <i>"Giuà"</i> di mia mamma che con disapprovazione mi redarguisce per la mia esclamazione ruspante <i>"O ca##o! E mo'?!?"</i> mi lascia ad intendere che, almeno lei, riesce a conservare un po' di calma e mi infonde coraggio (si preoccupava più di riprendermi che del pasticcio in cui eravamo finite).</p><p>Mentre cerco in borsa il mio cellulare per provare a chiamare l' autosoccorso, dall' altro versante del pozzangherone, ecco comparire i fari di un mezzo gigantesco: un camion dei vigili del fuoco.</p><p>I pompieri erano lì per aspirare l'acqua del lago/pozzangherone.</p><p>Prontamente abbasso il finestrino, sventolo il braccio, urlo <i>"ehi siamo qui!"</i> coperta dal suono del clacson cui mi attacco come se non ci fosse un domani e ci aggiungo anche una sfanalata <i>"che male non fa!" </i>(il tono della mia mamma aveva virato decisamente sull' approvazione).</p><p>A quel punto vedo il vigile dal lato del guidatore scendere dal camion.</p><p>Io urlo.</p><p>Lui fa qualche passo e mi fa un cenno con la mano.</p><p>Mi taccio e lascio in pace quel povero clacson. <br />Il pompiere si gira verso il suo collega ed urla - lo sentiamo tutte e tre distintamente - "Sì! Sì! E' donna!"</p><p>....</p><p>....</p><p>....</p><p>Con un sonoro "Ma daiiiiiii" lascio andare il capo contro il clacson che ovviamente funziona benissimo ed incita i vigili a darsi una mossa (cosa che ovviamente era ben lontana dalle mie intenzioni).<br /><br />Morale della favola: i vigili ci hanno trainate fuori dalla pozza per cui anziché il muso da lesa maestà per l' orgoglio ferito ho sfoderato un sorriso (sincero!!) ringraziando e riconoscendo di aver ricalcato a pieno il cliché di "donna media al volante".</p><p><b>Piccola parentesi da romanzo rosa:</b><br />Poi va beh... mia mamma era convinta che l' eroe - uso parole non sue (cioè non di mamma) - ce stesse a prova' perché egli, notando il fiocco da ricevimento nuziale attaccato all' antenna di Franky, aveva chiesto <i>"è per un matrimonio?"</i> ed io <i>"sì! il suo"</i>, indicando mia sorella, <i>"si è sposata 4 mesi fa"</i>.</p><p>L' eroe avrà pensato "questa è una povera scema" (ignorando che, in realtà, la cementificazione del fiocco all' antenna non era un vezzo romantico ma mi facilitava l' individuazione di Franky nei parcheggi).</p><p><i>"Ah il suo matrimonio? E tu? Non sei sposata?"</i>...insomma robe così.</p><p>Io un po' imbarazzata (mi ero lasciata col moroso poche settimane prima) ho lasciato cadere la domanda nel vuoto e per colmare il silenzio sento la mia voce esclamare <i>"Beh...si è fatto tardi! Grazie ancora!"</i>.</p><p><b>Fine Piccola parentesi da romanzo rosa.</b></p><p>Il vigile "anziano", che aveva osservato in disparte la scena, senza nemmeno provare a nascondere l' idea che si era fatto di me, esclama "Sì ma mica crederai che parta?".</p><p>Ed io "parte! parte!" (intanto mi ripetevo "beh?! sta certezza?")</p><p>Inserisco la chiave nel quadro. Giro. Magia. La mitica Franky con orgoglio (della serie "sta co@|!ona ci prova a boicottarmi ma io non cedo") riparte.</p><p>Poi va beh... il fatto che stesse per lasciarmi a piedi quando dovevo ripartire da casa di mia sorella e che nei giorni successivi in più di un' occasione mi abbia abbandonato è un' altra storia.</p><p>Storia terminata con la sostituzione del motorino di avviamento che pareva essersi rotolato nel fango (un po' come un candido Golden Retriever).</p><p>Quante risate nel ricordare quell' episodio. Ancora adesso a distanza di anni. Risate ma anche riconoscenza perché.... poteva andare decisamente peggio! Poteva piovere! [cit.] Oddio... aveva già dato poco prima.</p><p>Dato che vi ho seviziati abbastanza con questo racconto infinito, vi lascio una ricetta velocissima!!!<br />Vi prende la voglia di sgranocchiare qualcosa di salato? Di gustoso ma che possibilmente non attenti troppo al vostro girovita? <br />Allora preparate questi favolosi crackers ai semi! La ricetta proviene da <a href="https://www.trattoriadamartina.com/2017/09/cracker-di-semi-facili-veloci/" target="_blank">qui</a> ma io l' ho modificata utilizzando farina di riso + semola al posto della farina di farro, diminuendo la quantità di olio ed aumentando leggermente quella di acqua e poi aggiungendo un' aromatizzazione. Io stravedo per la cipolla ad ogni modo i crackers sono buonissimi anche "nature".</p><p><b style="color: #006464;">Una leccarda di crackers:</b><span style="font-family: verdana;"> </span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li>40gr. di semi di girasole</li><li>20gr. di semi di lino</li><li>20gr. di semi di sesamo bianco</li><li>1 cucchiaio pieno di semi di chia</li><li>1/2 cucchiaino di sale in fiocchi + altro per cospargere i cracker (io ho usato del fleur de sel)</li><li>45gr. di farina di riso integrale (*)</li><li>20gr. di semola rimacinata di grano duro (*)</li><span style="font-family: verdana;"><li>2 cucchiai di cipolla in fiocchi</li><li>mezzo cucchiaino di cipolla in polvere</li></span><li>65gr. di acqua</li><li>30ml di olio extravergine di oliva</li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><span style="color: black; font-family: verdana;">(*) la ricetta originale prevedeva solo un tipo di farina</span><b><br />Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></span></li><li>frusta a mano</li><li>leccarda</li><li>due fogli di carta da forno</li><li>mattarello</li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li>coltello</li><li>gratella </li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br /></p><p>Ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.<br />Nella ciotola ho inserito gli ingredienti nell' ordine in cui sono elencati.</p><p>Ho mescolato il tutto con la frusta a mano. Il composto che si ottiene è una specie di poltiglia tutta semi!<br />Ho versato il tutto su un foglio di carta forno, ho coperto con un ulteriore foglio di carta forno e con il mattarello ho steso l' impasto in una sfoglia sottile. <br />Ho poi tolto il foglio di carta forno superiore, cosparso la sfoglia con altro sale in fiocchi e nuovamente coperto con la carta per far aderire bene il sale alla sfoglia. <br />Prima di infornare, con un coltello (ma anche con un tarocco) ho praticato dei tagli sulla sfoglia per dare una forma di massima ai crackers. <br />Ho provato anche con la rotella tagliapizza ma ve la sconsiglio perché la sfoglia tendeva ad arricciarsi.</p><p>Ho infornato per una ventina di minuti e comunque fino a doratura dei crackers. <br />L' aroma della cipolla si sente molto + intensamente tanto più li lascerete raffreddare (il giorno dopo, ad esempio, sono spettacolari).<br />Si conservano diversi giorni in una scatola di latta mantenendo tutta la loro croccantezza e fragranza!<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX1EzztmFqVqMqPScFz0EsUpx5WK3ZpfF_PBOjAX40j5TJ6V19D1svSM14ca7T3zXGijJBd8_rZimj8iC8zVZcQhfOVY3rfmCwf_imxOQ2lPaD00iFMfqUJg65nI4VSUhgDJxZw6sA1NdTkTeu2qwBRCk9Wb_wn6I8OaG7bKur0E1v5huxSpAfuz9M5uBH/s4624/CrackerSemiECipolla_Firma1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX1EzztmFqVqMqPScFz0EsUpx5WK3ZpfF_PBOjAX40j5TJ6V19D1svSM14ca7T3zXGijJBd8_rZimj8iC8zVZcQhfOVY3rfmCwf_imxOQ2lPaD00iFMfqUJg65nI4VSUhgDJxZw6sA1NdTkTeu2qwBRCk9Wb_wn6I8OaG7bKur0E1v5huxSpAfuz9M5uBH/s320/CrackerSemiECipolla_Firma1.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNrtCuP1cTGivGUI0Cj6XsbOBl0a-AbWL_HI0M8bCEea04ce1Uv0oW2vqCw7DyCBdM6KXpTbk3FoKy8fY7h2GlPncy5Vk0-81L_itJu6MqMfAVDT1J7n-dNYCbSvlzD02PjKvxjHsKg0LegnT_MNR_PO3HJ502BaECMONZU06JUMu3mRCf3KW1D7JG38RR/s4624/CrackerSemiECipolla_Firma2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNrtCuP1cTGivGUI0Cj6XsbOBl0a-AbWL_HI0M8bCEea04ce1Uv0oW2vqCw7DyCBdM6KXpTbk3FoKy8fY7h2GlPncy5Vk0-81L_itJu6MqMfAVDT1J7n-dNYCbSvlzD02PjKvxjHsKg0LegnT_MNR_PO3HJ502BaECMONZU06JUMu3mRCf3KW1D7JG38RR/s320/CrackerSemiECipolla_Firma2.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><div>Provateli e ditemi se una volta assaggiati riuscite a fermarvi.</div><div>Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com46tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-73563433535886210712024-01-09T13:00:00.033+01:002024-01-09T13:00:00.124+01:00Sablé aux épices<p>Ed ecco iniziato il 2024.<br />Come avete trascorso le festività?<br />Io mi sono beccata una bella influenza che dal 26 di dicembre fino ad inizio gennaio mi ha trasformata in una cozza che nel divano ha trovato il suo scoglio. <br />Di certo mi sono riposata e, fortunatamente, non ho contagiato nessuno (sebbene abbia vissuto in ansia tutto il periodo di malattia).<br /><br />La mia reclusione in casa ha fatto sì che non mi sia goduta appieno il clima festoso. Ad onor del vero già prima delle vacanze non avevo sentito molto il Natale (per intenderci: non ho mai ascoltato intenzionalmente le canzoni natalizie) ma nonostante questo - o forse proprio per questo - come ogni anno, fatico a lasciarlo andare! Vorrei continuare a vedere le vetrine addobbate, le illuminazioni di svariato gusto (e talvolta anche disgusto) sui balconi delle case...ed anche quei poveri Babbi Natale che più che intenti ad introdursi nelle case per consegnar doni sembrano concentrati a non mollare la presa e non schiantarsi giù.<br />Con LoveOfMyLife abbiamo deciso di sbaraccare il Natale questo we. Ma non mi stupirei se la pigrizia ci facesse cambiare idea al grido delle più pittoresche scuse che chiamano in causa la durata dell' esposizione delle decorazioni (che non può essere inferiore ad un numero imprecisato e variabile di giorni) o anche solo le condizioni meteorologiche (abbiamo solo decorazioni interne per cui il tempo non c'entra una pippa ma la pigrizia trova appiglio in ogni dove).<br /><br />Ma veniamo alla ricetta.<br />In <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2023/02/PlumcakeAllaVanigliaFelderLesecq.html" target="_blank">questo post</a> vi avevo parlato della mia passione per i libri di pasticceria e vi avevo introdotto a quel meraviglioso libro che è "La mia piccola PASTICCERIA" di Christophe Felder e Camille Lesecq.<br />Questo Natale, quindi, mi è venuto spontaneo attingere da questo libro per differenziare la produzione di regalini home-made. <br />Avendo sperimentato con mano e papille gustative la bellezza e bontà dei Sablé alla vaniglia del libro (Piramide di Sablé alla vaniglia), ho deciso di replicare la ricetta sostituendo la vaniglia con un mix di spezie che fa tanto Natale... da qui il loro battesimo in un francesissimo Sablé aux épices.<br />Ero partita "di buzzo buono" utilizzando il mattarello decorato ma, nonostante il riposo in frigorifero prima e dopo la formatura dei biscotti, nel vedere che il decoro non sopravviveva alla cottura, ho deciso di velocizzare la produzione dei biscotti omettendo il passaggio del mattarello. <br /><br />Uniche variazioni alla ricetta: la sostituzione del cucchiaino di polvere di Vaniglia con mezzo cucchiaino di spezie e mezzo di cucchiaino di cannella e l' utilizzo delle mani al posto della planetaria con la frusta a foglia.</p><p><b style="color: #006464;">Sablé aux épices:</b><span style="font-family: verdana;"> </span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li>250 gr. di farina "00" </li><li>95 gr. di zucchero a velo</li><li>30 gr. di farina di mandorle</li><li>1/2 cucchiaino di fleur de sel</li><li>1/2 cucchiaino di spezie miste in polvere (cannella, cardamomo, noce moscata e chiodi di garofano) (*)</li><li>1/2 cucchiaino di cannella in polvere (*)</li><li>1 uovo</li><li>150 gr. di burro tagliato a dadini<br /><br />(*) la ricetta originale prevedeva un cucchiaino di Vaniglia in polvere</li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></span></li><li>marisa</li><li>setaccio</li><li>mattarello</li><li>mini stampo per biscotti (3/5 cm)</li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li>leccarda</li><li>carta da forno o tappetino in silicone</li><li>gratella per dolci</li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br /></p><p>In una ciotola ho setacciato gli ingredienti secchi: la farina, lo zucchero a velo, la farina di mandorle, il misto di spezie, la cannella ed in ultimo ho aggiunto il fleur de sel. Ho dato una mescolata con la marisa e poi ho aggiunto l' uovo leggermente sbattuto ed il burro tagliato a dadini ed ho lavorato velocemente fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti. </p><p>Ho steso in sfoglie di 5mm, ho avvolto in pellicola trasparente e messo a riposare in frigorifero per almeno un' ora. Io, in verità, ho preparato l' impasto il giorno prima rispetto a formatura e cottura.</p><p>Passato il tempo di riposo in frigorifero ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C ed ho iniziato a ritagliare i biscotti posandoli sulla leccarda rivestita con il tappetino in silicone. </p><p>Ho reimpastato i ritagli e li ho messi nuovamente a freddare in frigorifero in attesa di poterli nuovamente coppare e cuocere.</p><p>Ho infornato per 15 minuti circa e comunque fino a doratura. Considerate che le formine da me utilizzate erano "mini". La ricetta originale prevede una cottura di 20 minuti.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin1uhyBJtXk-j-ouaYPkL4K0PkYjhAaP8k5mJ3JvfziMNYTWJFqSu8dIAb2l5YPK3VYLmdd3VcgQEafFMqTmLy-lKGElY-Bsyxozg4G82-5aRy6ecJPfPXwh5TJqwtN_-iP4h_Ns_KGDYbtjRmbzfS_2NOqX4Aa9ElvBopTcgMSI9cMT1U7uq2PyKE-6UQ/s4010/Sabl%C3%A9sAuxEpices_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2442" data-original-width="4010" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin1uhyBJtXk-j-ouaYPkL4K0PkYjhAaP8k5mJ3JvfziMNYTWJFqSu8dIAb2l5YPK3VYLmdd3VcgQEafFMqTmLy-lKGElY-Bsyxozg4G82-5aRy6ecJPfPXwh5TJqwtN_-iP4h_Ns_KGDYbtjRmbzfS_2NOqX4Aa9ElvBopTcgMSI9cMT1U7uq2PyKE-6UQ/s320/Sabl%C3%A9sAuxEpices_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><div>Che questo nuovo anno porti a noi tutti tante cose belle, salute e... serenità.</div><div>Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com45tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-81361362387973632832023-12-20T13:00:00.001+01:002023-12-20T13:00:00.121+01:00Biscotti di semola rimacinata di grano duro e gocce di cioccolato<p>Come vi dicevo già in <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2023/09/biscotti-con-farina-di-mais-fioretto.html" target="_blank">questo post</a>, talvolta mi rendo conto di somigliare a mia mamma per il piglio con il quale interagiamo con il prossimo.<br />Così come mi rendo conto che la mia lingua tagliente farà sì che qualcuno prima o poi "mi alzerà le mani addosso", allo stesso modo temo che mia mamma possa incappare in qualcuno incapace di lasciar correre.<br />Una quindicina di giorni fa in un bar per il consueto caffé mamma&figlia. Mamma apre la porta per farmi uscire ma in mezzo si infila un signore che, tutto garulo, esce. <br />Sento la voce di mia madre che, col fare di vittima per lesa maestà, con un misto di sconcerto/disappunto esclama: <br />"Eccolo lì il cavaliere senza cavallo!"<br />Non faccio in tempo a pensare "alè, se va bene la manda a quel paese. Se va male, la mena" che il "cavaliere" si gira verso mia mamma, la guarda ed esclama: "Oggi l'ho lasciato nella stalla".<br />Io incredula e morta dal ridere. Mia mamma... idem! Avendo trovato un suo pari in quanto a prontezza di risposta è esplosa a ridere.<br />Poteva andare molto male ed invece........</p><p>Eccoci qua, arrivati ad un altro Natale. <br />E siccome, per me, non è Natale senza biscottini da regalare, ecco l' ennesima ricetta di biscotti!<br /><br />Voi avete programmi? <br />Noi trascorreremo Vigilia, Natale e S.Stefano in famiglia, un po' da quella di LoveOfMyLife, un po' mia.<br />Per Capodanno, invece, già pregusto.....<br />Come accade già da diversi anni, ci concederemo un aperitivino sul divano, in pigiama e sotto la copertina e poi cena sul tardi per riuscire ad arrivare, svegli, alla mezzanotte per il brindisi.<br />Non vedo l'ora!!<br /><br /></p><p><b style="color: #006464;">Biscotti di semola rimacinata di grano duro e gocce di cioccolato:</b><span style="font-family: verdana;"> </span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li>400 gr. di semola rimacinata </li><li>120 gr. di zucchero di canna</li><li>2 uova a temperatura ambiente</li><li>80 gr. di burro fuso a temperatura ambiente</li><li>100 gr. di gocce di cioccolato</li><li>8gr. di lievito istantaneo per dolci</li><li>zeste di limone</li><li>1 pizzico di sale fino</li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">zester</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></span></li><li>marisa</li><li>setaccio</li><li>fruste elettriche</li><li>mattarello</li><li>mini stampo per biscotti (3/5 cm)</li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li>leccarda</li><li>carta da forno o tappetino in silicone</li><li>gratella per dolci</li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br /></p><p>Una mezz'oretta prima di iniziare ho tolto dal frigorifero le uova ed ho fuso il burro a bagnomaria e vi ho messo in infusione le zeste di limone ed il pizzico di sale fino. </p><p>In una ciotola ho montato le uova con lo zucchero fino a completo scioglimento di quest' ultimo. Continuando a montare poi aggiunto a filo il burro fuso, freddo, con le zeste.<br />Successivamente ho setacciato, sul composto di uova, zucchero e burro la semola con il lievito mescolando dapprima con un cucchiaio e poi proseguendo a mano.<br />In ultimo ho aggiunto le gocce di cioccolato e lavorato brevemente a mano.</p><p>Con un mattarello ho steso l' impasto tra due fogli di carta forno ad uno spessore di 6mm, avvolto in pellicola trasparente e messo a riposare in frigorifero per due orette.</p><p>Passato il tempo di riposo in frigorifero ho acceso il forno impostando la temperatura di 170°C ed ho iniziato a ritagliare i biscotti posandoli sulla leccarda rivestita con il tappetino in silicone. <br />Ho reimpastato i ritagli e li ho messi nuovamente a freddare in frigorifero in attesa di poterli nuovamente coppare e cuocere.</p><p>Ho infornato per 15 minuti circa e comunque fino a doratura.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZgNNP6jPqw3BptWsyBse7e9TKXwqkTOV2cEWFbd0SmUyYoPRGw50-F8CtXSyXIA9Iw9NUpW0g-fFNLBt0MGVHRTD-lqTNWuPvk9EVBG3gsKI2k8ZFmxkUWHUeu280zYTZOBhDouKzvLxMUjf74Dy-VhPBKzef729CoX__qEGR_4-dQ6OfpWr0zYJlHlVo/s4624/BiscottiSemolaGocce_Firma1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZgNNP6jPqw3BptWsyBse7e9TKXwqkTOV2cEWFbd0SmUyYoPRGw50-F8CtXSyXIA9Iw9NUpW0g-fFNLBt0MGVHRTD-lqTNWuPvk9EVBG3gsKI2k8ZFmxkUWHUeu280zYTZOBhDouKzvLxMUjf74Dy-VhPBKzef729CoX__qEGR_4-dQ6OfpWr0zYJlHlVo/s320/BiscottiSemolaGocce_Firma1.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL-0QFbHCzm5x0gX-OzIWM3eILntEuD8xldmjflx8ez5BdNfvalCtCBlmtEM5EimOJ9dr0qQSUPzK11dJoHt3g4KbU2uCMMqKeSjYP4s-W-FHank-lWs64MGGfMeixpZGwvVXLMxYIP9oDWiKO0qItZQQHAM-ECs9z04fphPbshCJ4vdCdJ5as1Cz377p9/s4624/BiscottiSemolaGocce_Firma2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL-0QFbHCzm5x0gX-OzIWM3eILntEuD8xldmjflx8ez5BdNfvalCtCBlmtEM5EimOJ9dr0qQSUPzK11dJoHt3g4KbU2uCMMqKeSjYP4s-W-FHank-lWs64MGGfMeixpZGwvVXLMxYIP9oDWiKO0qItZQQHAM-ECs9z04fphPbshCJ4vdCdJ5as1Cz377p9/s320/BiscottiSemolaGocce_Firma2.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><div>TANTI AUGURI DI BUON NATALE E BUONE FESTE A VOI ED ALLE VOSTRE FAMIGLIE</div><div>Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com34tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-72879805429322478142023-11-22T13:30:00.004+01:002023-11-22T13:30:00.125+01:00Scones ed il potere di un sorriso<p>H. 18 di qualche mercoledì fa.<br />Sono in macchina, diretta verso casa dall' ufficio.<br />Per quanto il traffico romano sia molto noto, qualora non lo sapeste, anche Torino non scherza. <br />Magari il numero di veicoli che circolano è inferiore a quello capitolino ma in quanto a numero di piloti di formula 1, rally e quant' altro Torino non si batte.<br />Devo dire che io stessa al volante mi trasformo non tanto in quanto ad aggressività nelle manovre quanto a quella... come dire... verbale? Diciamo che trovo sfogo nel turpiloquio, ecco. Non mi fa onore ma così è.<br />Sono in macchina, scrivevo, e giungo in prossimità di una rotonda accanto ad un centro commerciale.<br />Delle due corsie a disposizione, al solito la corsia più affollata è quella a sinistra perché quella a destra è usata come "area parcheggio" da coloro che vogliono andare al centro commerciale senza doversi addentrare nell' area parcheggio apposita (notare che il parcheggio è multipiano e davvero si fa difficoltà a <b>NON</b> trovare posto). Ovviamente a Torino i più hanno fretta per cui in molti usano la corsia di destra come corsia di sorpasso salvo poi buttarsi a sinistra ("buttarsi" è proprio il termine più aderente alla realtà) per schivare l' ostacolo "auto parcheggiata". Chi resta a sinistra sa che dovrà guadagnarsi con il sangue ed il sudore ogni millimetro di avanzamento e, soprattutto, dovrà essere pronto ad inchiodare quando il veicolo alla destra tenterà l' inserimento.<br />Io sono al volante sulla corsia di sinistra con quell' animo lì.<br />Arrivo quasi all'altezza dell' ostacolo. Il veicolo davanti al mio inchioda: il suo corrispettivo destro è partito all' attacco seguito a ruota da quello subito successivo. Il mio predecessore passa. <br />E' il mio turno. Con uno sguardo cattivissimo mi volto a guardare il guidatore accanto a me. <br />Il mio sguardo promette fulmini e saette. Mi ritrovo un tizio con l' espressione "paciosa" e sorniona (alla Luca Pappagallo, non so se avete presente, il tizio però ha i capelli raccolti in una coda) sembra simpatico ma è pure grosso -.-. Mi incute un po' di timore per cui in un attimo passo dal piglio alla "col ca##o che passi" a quello della cameriera secca dei signori Montagnè "s' accommmomononino" (vedi <a href="https://www.youtube.com/watch?v=yVIcSA_dMCw" target="_blank">qui</a> al minuto 4:20). Faccio gli occhi tondi da panda, lui scoppia a ridere per il mutamento della mia espressione (mi hanno sempre detto che tutto ciò che penso mi si legge in faccia), io scoppio a ridere di rimando e gli faccio cenno di passare. Lui a quel punto scuote la testa a voler dire "Sia mai, ci mancherebbe" e con la mano sinistra mi fa capire che mi cede il passo. Gli sorrido riconoscente e lo ringrazio. Lui di rimando sfodera un sorriso alla Stregatto.<br />Oltre a farmi sorridere, questo episodio mi ha fatto pensare a quanto poco basti, talvolta, per ribaltare una situazione che sembrava già scritta e tracciata in una diametralmente opposta.<br />Anziché tornare a casa con un diavolo per riccio, ho proseguito il viaggio ridendo e sorridendo per la svolta inaspettata degli eventi.<br />Basterebbe un po' di buona volontà in più... o anche solo un sorriso.</p><p>Ma passiamo a questi scones. La loro bontà... non potete immaginarla... per cui...FATELI!!!</p><div>Capirete di aver fatto bene a seguire questo mio consiglio già solo nel sentire il delizioso profumino che sprigioneranno in casa vostra.</div><p>Scrissi "lungamente" degli scones in <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2017/02/scones.html" target="_blank">questo post</a>. All' epoca avevo replicato la ricetta del Maestro Ernst Knam.<br />Devo dire, e lo scrissi anche allora, che il risultato non mi aveva conquistata molto.<br />Diverso tempo dopo sono incappata <a href="https://rossellavenezia.com/2009/01/scones-fantastici-alluvetta-di-rose.html" target="_blank">qui</a>. E' stato amore a prima vista. La foto sembrava proprio ricordare quelli che assaggiammo con gusto in quella tea house in Camden Town quello che ormai mi pare essere un secolo fa!<br />Ho seguito fedelmente la ricetta di Rossella tranne che per qualche piccolo dettaglio: </p><p>- il burro freddo anziché affettarlo l' ho grattugiato con una grattugia a fori grossi</p><p>- non avendo farina tipo "00" ho usato una farina tipo "0"</p><p>- ho sostituito l' uvetta con le gocce di cioccolato</p><p><b style="color: #006464;">Scones (16 pezzi):</b><span style="font-family: verdana;"> </span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li>500 gr. di farina "0"</li><li>300 ml. di latte</li><li>160 gr. di gocce di cioccolato</li><li>110 gr. di burro </li><span style="font-family: verdana;"><li>2 cucchiai di zucchero semolato</li><span style="font-family: verdana;"><li>1 bustina di lievito istantaneo per dolci</li></span></span><li>1 cucchiaino di sale fino</li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">grattugia a fori larghi</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">2 ciotole</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">cucchiaio</span></span></li><li>setaccio</li><li>forchetta</li><li>mattarello</li><li>coppapasta rotondo di 5cm di diametro</li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li>leccarda</li><li>carta da forno o tappetino in silicone</li><li>gratella per dolci</li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br /></p><p>Ho acceso il forno impostando la temperatura di 200°C.<br />Ho grattugiato il burro e l' ho messo in una ciotola.<br />In un' altra ciotola ho setacciato la farina con il lievito, ho aggiunto il sale e lo zucchero ed ho mescolato con un cucchiaio. Ho poi aggiunto ai composti secchi il burro ed ho lavorato con l' ausilio di una forchetta fino a completo assorbimento.<br />Ho inserito le gocce di cioccolato, mescolato ed infine aggiunto il latte continuando a mescolare.<br />Ho dato una lavorata anche con le mani, brevemente, per amalgamare meglio gli ingredienti.<br />Ho versato il composto su una superficie spolverata di farina e, con l' ausilio del mattarello, l' ho steso ad un' altezza di 3 cm. Ho coppato gli scones con un tagliapasta di 5cm di diametro rincollando alla bene meglio i ritagli che avanzavano e li ho disposti, distanziati di 1,5cm, su una leccarda ricoperta con un tappetino in silicone (va bene anche la carta forno). Con questo impasto otterrete 16 scones... la quantità giusta per un' unica infornata. <br />Ho infornato per 15-20 minuti.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqtp2h0xr744s2ju1WCiZwDyJKN_pCnQGYOLwiRO_j4vpJOwKGBopSDcwaPqGfyUxs5Oni7UCyLiYz3wy4JpDPUff18bdKzJk5nBw5IyDqkFrFPGStHITjXLsg1yGqpE5UFHbuzCVEn3n-n6iOdX107BZTwuVQw_ktaE18_Z-jj-jgp3XTpCtR9UDRDF37/s1440/Scones1_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqtp2h0xr744s2ju1WCiZwDyJKN_pCnQGYOLwiRO_j4vpJOwKGBopSDcwaPqGfyUxs5Oni7UCyLiYz3wy4JpDPUff18bdKzJk5nBw5IyDqkFrFPGStHITjXLsg1yGqpE5UFHbuzCVEn3n-n6iOdX107BZTwuVQw_ktaE18_Z-jj-jgp3XTpCtR9UDRDF37/s320/Scones1_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBdne6M_675jbpkZ025EhZ3hnL9Q5Cuxi4Oe8CpH5r0t6FjK-9ESsYLDh5WMrb9DgSRCl1XwJRSwp_8K0pOxnSE5gQ1wYGyJmBgyLafVxqyKEc2hVUODHUCIOv4VAkyjtYVEYmIYeKCO6YTkNgCjnmIHbzhXhmbDUMDB7F5C-4zqsRn-WC-t-rahyphenhyphenkeHH6/s1440/Scones2_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBdne6M_675jbpkZ025EhZ3hnL9Q5Cuxi4Oe8CpH5r0t6FjK-9ESsYLDh5WMrb9DgSRCl1XwJRSwp_8K0pOxnSE5gQ1wYGyJmBgyLafVxqyKEc2hVUODHUCIOv4VAkyjtYVEYmIYeKCO6YTkNgCjnmIHbzhXhmbDUMDB7F5C-4zqsRn-WC-t-rahyphenhyphenkeHH6/s320/Scones2_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><div>FATELI! Ma soprattutto... SORRIDETE! :-D</div><div>Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com33tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-38590417336932639742023-10-27T13:30:00.001+02:002023-10-27T13:30:00.136+02:00Amor Polenta BITES<p>Portate pazienza ma... ho praticamente perso un mese! <br />Se settembre mi era parso durare tre volte tanto, ottobre non l' ho quasi registrato!<br />E dire che è il <b>MIO</b> mese, quello del mio compleanno. Avrei dovuto quanto meno omaggiarlo, godermelo, "viverlo" ed invece mi è sembrato sgusciar via di mano come un' anguilla. Non temete: nessuna anguilla o altro animale è stato maltrattato. Tra l' altro le anguille mi fanno anche un filo senso: quando da piccina accompagnavo la mamma al mercato paventavo sempre il momento in cui saremmo dovute passare accanto al banco del pesce -.-.<br /><br />Nell' ultimo mese, dunque, oltre ad aver compiuto <span style="font-size: xx-small;">46 </span>anni - l' idea di essere ormai ufficialmente più vicina ai <span style="font-size: xx-small;">50</span> anni che ai <span style="font-size: xx-small;">40</span> mi lascia un po' tramortita - un riassetto organizzativo del gruppo nel quale lavoro mi ha "donato" (TANTI AUGURI A TEEEEEEE!!!) un carico di lavoro e di responsabilità maggiori per cui non mi sono potuta concedere molte distrazioni. Il lavoro ed alcune preoccupazioni famigliari hanno invaso il mio quotidiano rimandando, come sempre, il blog ed il mio passaggio sui vostri a "quando riuscirò a godermi il tutto come si deve". </p><p>Oggi, però, ho deciso di prendere in mano la situazione perché ad attendere il verificarsi di tutte le congiunzioni astrali che mi porterebbero a starmene in panciolle a zonzo per il web sto a diventa' vecchia e basta.<br />Torno su questi schermi con una ricetta che è un classico della cucina lombarda: l' amor polenta! <br />La ricetta l' ho presa dal <a href="https://www.soniaperonaci.it/amor-polenta/" target="_blank">blog di Sonia Peronaci</a>. Non avendo lo stampo classico ho deciso di utilizzare, una volta tanto, un graziosissimo stampo per "miniature & bite-sized" che mi aveva regalato mia sorella tempo fa. Per questo motivo ho pensato di chiamare questi dolcetti "Amor Polenta bites" perché sono proprio dei bocconcini di Amor Polenta.</p><p><b style="color: #006464;">Amor Polenta Bites (16 + 1 Mini bundt):</b></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li>125 gr. di burro a temperatura ambiente </li><li>125 gr. di zucchero semolato</li><li>75 gr. di farina "0"</li><li>75 gr. di farina di mais fioretto</li><li>75 gr. di farina di mandorle</li><li>8 gr. di lievito istantaneo per dolci</li><li>4 uova a temperatura ambiente</li><li>10 gr. di rum</li><li>2 cucchiaini da thè di estratto di vaniglia</li><li>1 pizzico di sale</li><li>staccante spray per alimenti o farina + burro</li><li>zucchero a velo per decorare</li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></span></li><li>setaccio</li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">marisa</span></span></li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li>stampo per mini bundtcake o stampo per Amor Polenta </li><li>pennellino in silicone</li><li>gratella per dolci</li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br /></p><p>Ho acceso il forno impostando la temperatura di 175°C.<br />Ho spruzzato lo staccante spray nei vari stampi e l'ho distribuito con un pennellino in silicone.</p><p>In una ciotola ho lavorato con le fruste elettriche il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema. Ho poi aggiunto le uova una alla volta attendendo sempre il completo assorbimento della precedente prima di passare alla successiva. Successivamente ho aggiunto la vaniglia, il sale ed il rum.</p><p>Con l' ausilio di una marisa ho poi incorporato la farina di mais fioretto, la farina di mandorle e la farina 0 setacciata con il lievito.</p><p>Ho versato il composto negli stampi da mini bundtcake ed ho infornato fino a cottura ultimata: a me sono occorsi 20 minuti ma vale sempre la regola dello stuzzicadenti.</p><p>La ricetta originale prevedeva la cottura nello stampo classico per l' Amor Polenta e riportava 30 minuti come tempo di cottura.</p><p>Una volta cotti questi bocconcini ho atteso una decina di minuti per sformarli e poi li ho messi a raffreddare su una gratella per dolci.</p><p>Serviteli cosparsi di zucchero a velo.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYWLAASv1YzbTl-G5J19TGeDO6uJU7OLc7abSb39H6G9sy94IN6F93Ez5mn8vVmbUkdqq04Eh6y2WIvB4QS6n7o1Ul9hyphenhyphenCbCNRuL2mcqkgyK3l6cTsXiVcZ5RNqkqJ2kByFKrEfHyEc7lXOaRjmiqbqeSFF2RV3-QGnHQ0So_T4g8Ig0qeT1XtnD3aQ5BK/s4624/AmorPolentaBites_Firma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYWLAASv1YzbTl-G5J19TGeDO6uJU7OLc7abSb39H6G9sy94IN6F93Ez5mn8vVmbUkdqq04Eh6y2WIvB4QS6n7o1Ul9hyphenhyphenCbCNRuL2mcqkgyK3l6cTsXiVcZ5RNqkqJ2kByFKrEfHyEc7lXOaRjmiqbqeSFF2RV3-QGnHQ0So_T4g8Ig0qeT1XtnD3aQ5BK/s320/AmorPolentaBites_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><div>Dei bocconcini davvero golosi!<br />Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com46tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-84953419050173823362023-09-18T10:00:00.001+02:002023-09-18T10:02:02.580+02:00Biscotti con Farina di Mais Fioretto<p>Se vi mostrassi una delle rare foto di famiglia con mamma, papà, sorella e me sarebbe evidente anche a voi: ho preso da papà.<br />Quand' ero piccina, i conoscenti che ci incontravano per strada non mancavano mai di notare quanto somigliassi al ramo paterno della famiglia. Mi avevano perfino attribuito lo stesso soprannome dato al mio bisnonno (opportunamente declinato in "ina").<br />Sono quindi cresciuta nella consapevolezza di aver ben poco da spartire, dal punto di vista estetico, con la mia mamma. Per una questione di colori: mamma ha i capelli castano chiari mentre io li ho scuri; di tratti: mamma ha un visino affilato mentre io sono un po' più... "mascellata"; di forme: mamma piccolina e con taglia 40 io beh forse la 40 la indossavo in prima media ma questo è un altro dettaglio.</p><p>Ogni tanto, però, accadono delle cose che mi fanno capire che, beh, magari non fisica ma la somiglianza c'è, eccome se c'è! </p><p>H. 8:15 di sabato mattina.<br />Sono alla cassa del supermercato intenta a riempire le mie borse.<br />(Sì, lo so... è presto ma io adoro andare a fare la spesa a quell' ora per incrociare meno gente possibile)<br />La cassiera passa i prodotti che ho messo sul banco.<br />Arriva un signore che, occhio e croce, ha superato la 70na.<br />Mette sul nastro i suoi prodotti, estrae il bancomat e si avvicina al lettore del POS come se io non ci fossi. Batte la tessera sul bancone, come a scandire il tempo che passa. <br />Notare che la cassiera stava ancora passando i miei articoli -.-.<br />Io continuo in tutta calma a riempire le borse sebbene mi dia abbastanza fastidio che sto qua sia così vicino: lì, davanti al lettore del pos, dovrei starci io. Te dovresti startene bello bello accanto alla tua spesa. <br />(Ammetto che in questo frangente il Covid NON mi ha aiutata: ho amato il distanziamento!)<br />Ed in quel momento mi esce fuori il Johnny (Patrick Swayze) che mostra a Baby (Jennifer Grey), con fare scocciato, il perimetro dei rispettivi spazi "Questo è il mio spazio, questo è il tuo spazio". Inspiegabilmente taccio.<br />La cassiera mi guarda ed alza gli occhi al cielo.<br />Seraficamente le dico: "Pace. Aspetterà che io finisca. Tanto la D'Urso è stata silurata per cui non deve correre a casa a guardare Canale 5". <br />La cassiera ride.<br />Il signore aspetta che io paghi, purtroppo, perché giuro che sarei stata capacissima di proporgli di pagare al posto mio.<br />Saluto la cassiera e vado via.<br /><br />H.10:30 dello stesso sabato mattina.<br />Mamma ed io siamo in coda alla cassa del supermercato per la sua (di mamma) spesa.<br />Un signore viola il perimetro di mia mamma (praticamente le ha tirato una carrellata alla schiena pensando di accelerare il processo di pagamento).<br />Mia mamma si volta indispettita, lo guarda ed esclama "Cos'è? Deve correre a casa ad allattare?"</p><p>Io MORTA. <br />Ma, giuro, ero anche un po' commossa perché ho pensato: "Sono proprio figlia sua! E' proprio la mia mamma!"</p><p>Ma veniamo a noi. Le vacanze estive sono passate. Sarebbero potute andare meglio: preoccupazioni e cattivi pensieri hanno offuscato buona parte delle giornate ma comunque la pausa dal lavoro è servita.<br />Ho faticato a riprendere la vita da "pseudo-blogger" ma eccomi di nuovo qua!</p><p>Non sono ancora riuscita ad uscire dal tunnel del "biscottare" per cui vi lascio la ricetta degli ultimissimi biscotti fatti in questo w.e..</p><p>Sono biscotti alla farina di mais fioretto. Rimangono morbidi ed inzupposi.<br />Se non avete voglia di fare sessanta pallette come me (...) sentitevi liberi di dimezzare le dosi o di fare delle pallette più grosse (le mie erano di 20gr ciascuna).<br /><br /></p><p><b style="color: #006464;">BISCOTTI ALLA FARINA DI MAIS (circa 62):</b></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li>230 gr. di burro a temperatura ambiente tagliato a dadini</li><li>250 gr. di zucchero semolato</li><li>350 gr. di farina "0"</li><li>240 gr. di farina di mais fioretto</li><li>1 cucchiaino da thè raso di bicarbonato di sodio</li><li>1 cucchiaino da thè raso di sale fino</li><li>2 uova</li><li>4 cucchiaini da thè di miele (per me di Acacia)</li><li>1 cucchiaino da thè di pasta di limone (o la buccia grattugiata di 1 limone)</li><li>2 cucchiaini da thè di estratto di vaniglia</li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">2 ciotole</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">forchetta</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">marisa</span></span></li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li>piattino</li><li>leccarda</li><li>tappetino microforato in silicone</li><li>gratella per dolci</li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br /></p><p>In una ciotola ho lavorato con le fruste elettriche il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema. Ho poi aggiunto le uova. la pasta di limone, la vaniglia ed il miele ed ho continuato a lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo.</p><p>In un' altra ciotola ho setacciato la farina "0", il bicarbonato di sodio, la farina di mais ed il sale.</p><p>Ho aggiunto il composto di farine a quello di burro e uova, etc e lavorato con una marisa. Per amalgamare bene sono poi passata all' utilizzo di un tarocco in silicone. Ottenuto un impasto morbido ed omogeneo ho riposto l' impasto in frigorifero per una mezz' oretta.</p><p>Trascorso il tempo di riposo in frigorifero, ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C ed ho iniziato ad impallettare :-).<br />Con l'aiuto della bilancia e di un piattino ho pesato pezzetti di impasto da 20 gr. ciascuno, ho formato delle palline e le ho adagiate su una leccarda rivestita con un tappetino microforato.</p><p>Ho infornato per 14 minuti. I biscotti devono essere dorati per cui regolatevi con i vostri forni!</p><p>Una volta cotti ho atteso una decina di minuti e poi li ho messi a raffreddare su una gratella per dolci.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgruzEg0jCTybPWnDCVaIm9l4SZ-wFFD_UaB8TUfeChA1rsXQlty-6vsetOwnFyO6Bg4RAoXIYh0JcqGvRbJqORfxejRTNePgim4N12vKnidcW_kUvqoE_qJfWccNrwcbi8KE0sQrBVVtH_6IqfKmBFCKryCtvMjD9CxoXiOcyRUhF4U5GLqKJBpA5jUJpl/s4624/BiscottiFarinaDiMais.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgruzEg0jCTybPWnDCVaIm9l4SZ-wFFD_UaB8TUfeChA1rsXQlty-6vsetOwnFyO6Bg4RAoXIYh0JcqGvRbJqORfxejRTNePgim4N12vKnidcW_kUvqoE_qJfWccNrwcbi8KE0sQrBVVtH_6IqfKmBFCKryCtvMjD9CxoXiOcyRUhF4U5GLqKJBpA5jUJpl/s320/BiscottiFarinaDiMais.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><div>Buoni con quella consistenza tipica della farina di mais!<br />Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com43tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-64587249481525669692023-07-14T14:00:00.008+02:002023-07-14T14:00:00.143+02:00Mini bundt banana bread<p>Le serie tv mi sono sempre piaciute. <br />Già ancor prima che venissero chiamate con questo nome.</p><p>Negli anni '80... beh sul finire... comunque ero piccolissima ehm... ricordo che guardavo l' A-team (ero cotta di Murdock), adoravo Magnum P.I. (beh quello ancora adesso), mi divertivo da matti con "Ralph Super Maxi Eroe" e "Hardcastle e McCormick" e sognavo di avere i poteri di Wonder Woman o della Donna Bionica (che, per quanto incredibile, mi pareva un obiettivo più raggiungibile).</p><p>Altre serie mi piacevano ma mi mettevano un po' di ansia (es. "La casa nella prateria" o "Lassie").</p><p>Mi fermo qui perché potrei andare avanti delle ore.</p><p>Negli ultimi anni questa mia "passione" non ha potuto che accrescere vista l' ampia scelta a disposizione di tutti.<br />Alla fine degli anni '90, proprio guardando una di queste serie, mi sono imbattuta per la prima volta nel "Pane alla banana".<br />Nel mio immaginario, quello citato era un vero e proprio pane (tipo...che so...il toscano o la rosetta!) ma fatto con le banane nell' impasto (mica pensavo ci potesse essere lo zampino della traduzione in fase di doppiaggio?!?).<br />All' epoca(fine anni '90, per l' appunto) ricordo di aver pensato <i>"questi americani hanno proprio dei gusti singolari!"</i>... oggi sicuramente ho vedute più ampie o, quanto meno, ho sentito di ricette ancora più strane.</p><p>Poi con l' avvento dei vari e svariati blog di cucina, ho scoperto l' esistenza del "banana bread"... le mie sinapsi hanno iniziato a fare contatto, gli ingranaggi del mio cervello a cigolare ed il piccolo neurone solitario a sbattere di qua e di là: "Trask, radio... Trask, Radio!" (citazione un po' boomer e forse nemmeno così corretta de "Una donna in carriera")... il pane alla banana!!!! Ho quindi scoperto che non trattavasi di pane ma di una torta da credenza... una specie di plumcake (decisamente più plausibile, nel mio immaginario e, a dirla tutta, molto più nelle mie corde).<br /></p><p>Avendo delle banane nere (o di colore?!?!?) che imploravano pietà dal portafrutta, ho deciso di provare questa delizia... con delle mie varianti/aggiunte. <br />A dirla tutta, non volendo sgnaccare sull' impasto la banana tagliata longitudinalmente (proprio non mi garba) ho deciso di sfruttare il mio bellissimo stampo per Mini Bundt. Da qui l'idea di fare delle tortine per la colazione di LoveOfMyLife.<br /><br />Non ricordo il blog che mi ha ispirato( ricordo solo che la ricetta era proprio per il banana bread) e quindi non so fare un confronto tra gli ingredienti della ricetta originale e la mia. Vi lascio la mia versione! </p><p>MINI BUNDT BANANA BREAD (uno stampo da 6 più 1 singolo)</p><p><b style="color: #006464;">Per l'impasto:</b></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li>370gr. banane al netto dello scarto</li><li>100gr. crema spalmabile al cioccolato e nocciole</li><li>90gr. di latte parzialmente scremato</li><li>1 bustina di lievito in polvere </li><li>70gr. di zucchero di canna</li><li>succo e scorza di un' arancia piccola</li><li>2 uova</li><li>200gr. farina 0</li><li>40gr. granella di nocciole</li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">forchetta</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">piatto</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">marisa</span></span></li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">coltello </span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">stampo da 6 mini bundt + 1 singolo</span></span></span></span></span></span></li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br /></p><p>Per prima cosa ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.</p><p>Ho sbucciato le banane (più sono mature e meglio è) le ho tagliate a rondelle, le ho messe in un piatto fondo e le ho schiacciate grossolanamente con una forchetta. Ho raschiato via la scorza dall' arancia e poi ho spremuto l'arancia. Ho aggiunto il succo alla banana schiacciata. <br />In un' altra ciotola ho montato con le fruste elettriche le uova con lo zucchero e la scorza d' arancia per circa 5 minuti.<br />Ho aggiunto la crema spalmabile e, sempre continuando a sbattere, ho incorporato la farina setacciata con il lievito ed e il latte fino a quando tutti gli ingredienti non si sono amalgamati.<br />Ho aggiunto la banana schiacciata col succo d'arancia e la granella di nocciole a questo secondo composto ed ho lavorato con una marisa.<br />Ho imburrato ed infarinato uno stampo da 6 mini bundt cake più uno stampino singolo aggiuntivo (per avere un totale di 7 tortine), ho versato l' impasto e l' ho livellato. Ho infornato nella parte più bassa del forno per 30 minuti (vale la prova stuzzicadenti).</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid_Lp0_s1GjmM8jWeGMNRu-SU18qYyX-AvqiFtMa1QFTin9mIY969csNZICqMtlPuFU-_fQBpJog_YB8rsNV33bBgpK6dbF0RaWxoagV7dRUURc3CJPal3FcaUnY8Fz0G-s-BehljnYwdpDIvmPUK28uWF6t-9jX8YN_oYDtp8txcdZaNFLsuAD2dDEBqI/s4624/MiniBundtBananaBread_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid_Lp0_s1GjmM8jWeGMNRu-SU18qYyX-AvqiFtMa1QFTin9mIY969csNZICqMtlPuFU-_fQBpJog_YB8rsNV33bBgpK6dbF0RaWxoagV7dRUURc3CJPal3FcaUnY8Fz0G-s-BehljnYwdpDIvmPUK28uWF6t-9jX8YN_oYDtp8txcdZaNFLsuAD2dDEBqI/s320/MiniBundtBananaBread_Firma.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT7rlTqeX_71MPrnXMyeI7jMtiB2K5nUrqyWnWDL-cbFx795UeP-umMgjmVx3HN4eCAdWLTJk6Y5Mx5INenCaQ55eJfELFo_QI_2ilfJr2L1U3DZr9fPrjf7OpVONCrc8Iw31WXBArMvZLWkkOKbp5X9xIk0QG4A1OPvumvjPyYxyxJBfZ1-NATBPHj1Wx/s4624/MiniBundtBananaBread_Firma2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT7rlTqeX_71MPrnXMyeI7jMtiB2K5nUrqyWnWDL-cbFx795UeP-umMgjmVx3HN4eCAdWLTJk6Y5Mx5INenCaQ55eJfELFo_QI_2ilfJr2L1U3DZr9fPrjf7OpVONCrc8Iw31WXBArMvZLWkkOKbp5X9xIk0QG4A1OPvumvjPyYxyxJBfZ1-NATBPHj1Wx/s320/MiniBundtBananaBread_Firma2.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div>Buoni e bananosi!!!<br />Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-37273120769083742162023-06-19T08:00:00.000+02:002023-06-19T08:23:08.547+02:00BISCOTTI DI FARINA INTEGRALE e GOCCE DI CIOCCOLATO<p> <i>"Davvero lo facevo tutti i giorni???"</i> (tutti = dal lunedì al venerdì)</p><p>E' questa la domanda che mi sono posta il mercoledì notte di qualche settimana fa, al termine della seconda (ed ultima) giornata lavorativa in presenza della settimana.<br />(n.d.R.: lavoro in ufficio il martedì e mercoledì mentre lunedì, giovedì e venerdì lavoro da casa)</p><p>Ok, riconosco che quella era stata una giornata "difficile". Un crogiuolo di sf*ghe und eventi avversi che, fortunatamente, non costituiscono la routine ma che, quando (ti) finiscono, ti fanno sentire: <b>IN</b>erme, <b>IN</b>ebetita ed <b>IN</b>sonne (io le chiamo "le tre gloriose <b>IN</b>". Verrebbe quasi da dare loro un nome: Kelly, Kris e Sabrina... come le Charlie's Angels).</p><p>Una di quelle giornate in cui la sfortuna ha la mira del cecchino e ti becca pure se ti metti la tuta mimetica e l' elmetto ricoperto di rami (che fa tanto Goldie Hawn in "Soldato Giulia - agli ordini")...ovviamente dovete fingere che io sia in una foresta anziché per le vie di Torino altrimenti è chiaro che sto cecchino mi becca pure se è una pippa.</p><p>Giornate, dicevo, che odorano di sf*ga già dal primo mattino quando raggiungi la fermata del primo autobus che devi prendere per recarti al lavoro (n.d.R.: il mio tragitto prevede bus, metro e bus) e lo vedi ripartire attraversando l' incrocio col rosso pieno proprio quando per te era scattato il verde e già stavi pensando "dai che lo prendo perché deve fermarsi al semaforo". (Certo. Fidati, Giovanna!) </p><p>Che continuano su quel tenore quando scendi l'ultima rampa di scale della metropolitana e senti il fischio che preannuncia la chiusura delle porte del tuo treno, immediatamente seguita dal "dlin-dlon" che precede il messaggio di "metropolitana temporaneamente fuori servizio". </p><p>Ovviamente - perché ormai l' ombra del sospetto che quella sia una giornata "in salita" sta assumendo i contorni di una drammatica certezza - quando arrivi al capolinea dell' ultimo mezzo che devi prendere, di bus non v'è manco l' ombra ed attendi. Attendi incredibilmente speranzosa che prima o poi qualcosa arrivi. <i>"Non può piovere per sempre!" </i>(adoravo Brandon Lee ed ho consumato la VHS del film "The crow")</p><p>Finalmente arrivi in ufficio e la giornata vera e propria deve ancora iniziare.</p><p>Ti attendono 8 ore di lavoro più una di pausa pranzo ed intanto pensi a tutte le cose che devi fare una volta tornata a casa. La lavatrice, la cena, la schiscetta per il pranzo del giorno dopo di LoveOfMyLife, una pulita veloce qua e là alla casa ed alla propria persona. </p><p>Potrebbe filare tutto liscio. Potrebbe essere una giornata in cui le ore scorrono scandite dalle attività da svolgere ma questa non è una giornata normale.</p><p>I colleghi arrivano e dal primo scambio di battute tra il capo, ultimamente un po' più stressato del solito, ed un collega, già intuisco che il clima è teso e quindi, oltre a fare il mio lavoro, dovrò cercare di mantenere un basso profilo e, in caso di fallimento, cercare di schivare il maggior numero di pallottole possibile.</p><p>Alla pausa pranzo ci arrivi (domandandoti "COME??") e quindi ti rechi nella sala mensa aziendale. Porti con te il tuo bel libro da leggere mangiando, per estraniarti da tutto e da tutti. All' improvviso un rumore come di scolaresca in gita ti distoglie dalle righe che stavi leggendo.<br /><br /><i>"Ma di già?!? Di solito arrivano più tardi!"</i><br />...di solito...già...ma non oggi!</p><p>Il gruppo di neo-assunti/stagisti entra nella saletta con tutto il suo rumoroso entusiasmo. </p><p>Entusiasmo quanto mai fuori luogo per te già di norma (perché ormai il mondo del lavoro ha perso il fascino patinato del "posso fare grandi cose" andandosi a schiantare - come una mosca contro una finestra chiusa - contro un più realistico "devo pagare il mutuo a fine mese") ed a maggior ragione oggi. </p><p>Li osservo. Allegri. Spensierati. Giovani. C' è quello in tenuta classica con completo giacca e pantalone e stivaletto alla Adriano Celentano, c'è l'hypster con la camicia con le palme ed i fenicotteri, il nerd con le cuffie gigantesche al collo, lo sportivo con i pantaloni della tuta (ma davvero? ma della tuta? Ok essere informali ma mica siamo in palestra?!), il modaiolo con la t-shirt su cui campeggia la scritta "de puta madre" (spero davvero che si lavi le magliette da solo e che non gliele lavi mamma').</p><p>Fortunatamente mi restano solo più due forchettate. Tutto quell' entusiasmo e quel rumore per me oggi sono davvero troppo. Finisco di mangiare ed inizio a sbaraccare.<br />Cerco con lo sguardo il disinfettante spray messo a disposizione di noi fruitori della mensa per ripulire il proprio posto. Lo individuo: è in mano ad un collega (il molleggiato) che parla con un suo commensale.<br />Adriano gesticola con la mano con cui impugna il detergente e con l' altra pulisce il tavolo. </p><p>Per non interrompere il dialogo tra i due, mi metto ad attendere che A.C. finisca di pulire (o quanto meno di parlare). Lui si accorge della mia presenza, mi guarda ed io<br /><i>"Mi passeresti il disinfettante, per favore?"</i></p><p>Adriano: "Ma no, <b>si</b> figur<b>i</b>! Se vuo<b>le</b> posso pulire io!"</p><p>Avete presente quella sensazione che si prova quando ci si sente dire "Che piacere vederti!" da una persona che ci guarda come a voler chiedere "Che minchia ci fai qui?". Ecco, uguale.</p><p>Mi avesse presa a schiaffi probabilmente ci sarei rimasta meglio -.-.<br /><br />Per come butta la giornata oggi mi stupisce che non abbia terminato la frase con un "Signora".</p><p>Sono riuscita a reprimere un <i>"Ma perché dovresti pulirlo tu?"</i> perché davvero poteva sembrare sgarbato. (Con il modaiolo non mi sarei fatta alcuno scrupolo)</p><p>Mi sono limitata ad un "<i>Siamo colleghi. Per favore. Dammi del tu. In ogni caso ti ringrazio. Faccio da sola."</i>. Una volta tanto la diplomazia della Bilancia ha approfittato della mia guardia abbassata e si è impossessata di me.</p><p>Il pomeriggio scorre. Mi sento un po' come una di quelle sagome per il tiro a bersaglio usate nei poligoni di tiro. Quelle che vengono crivellate di colpi senza opporre resistenza.</p><p>All' uscita dell'ufficio trovo ad accogliermi la pioggia prevista da tre ore ma che ovviamente aspettava me per palesarsi.<br />Prendo il primo pullman dopo soli 15 minuti di attesa (sto diventando Zen). Ovviamente pieno. Ovviamente con un grado di umidità - che manco in una foresta pluviale - dato alla pioggia battente ed inasprito dall' umanità ivi presente. </p><p>Prendo la metropolitana con la soddisfazione di aver fatto (non intenzionalmente) viaggiare col mio biglietto (=a gratis) anche il tizio dietro di me ai tornelli (praticamente la mia ombra) perché, suppongo, i soldi risparmiati gli servono per pagare il suo smartphone che, ad occhio e croce, è più all'avanguardia del mio. </p><p>L'ultimo bus non lo aspetto nemmeno. Come in trance percorro le mie 5 fermate a piedi e, finalmente, arrivo a casa.</p><p>Avrei proprio bisogno di una coccola...un dolcino...un biscotto ma evito perché come minimo oggi produrrei dei dischetti da hockey e sarebbe davvero troppo! </p><p>Diciamo che la coccola me la sono concessa qualche settimana dopo.<br />L' idea della ricetta nasce dal <a href="https://rossellavenezia.com/2023/05/i-biscotti-dal-letto-al-forno-in-20-minuti.html" target="_blank">bellissimo blog di Rossella</a>. Se vi fossi incappata la sera di cui sopra, credo proprio che mi sarei lanciata nella loro produzione perché l' idea di avere dei biscotti pronti in appena 20 minuti è davvero allettante!<br /><br /></p><p>Rispetto alla ricetta originale io ho usato farina integrale (al posto di quella d' avena), una ridicola quantità di granella di pistacchi e di mandorle (al posto dei fiocchi d'avena), un mix di tutti i tipi di cioccolato fondente che avevo in casa ma che non mi ha fatto raggiungere la quantità della ricetta di Rossella, zucchero di canna dark brown, ho aggiunto la polvere di vaniglia, ho omesso il lievito e, DANNAZIONE, ho dimenticato i fiocchi di sale.<br />Come scritto a Rossella, ho cristonato non poco nel tritare il cioccolato tant' è che il "tritato grossolanamente" alla fine si è rivelato più uno "spezzettato" ma, credetemi, trovare quei pezzettoni di cioccolato fondente nei biscotti fa andare in visibilio!</p><p>Il risultato sono stati dei biscotti croccanti fuori e morbidi dentro deliziosamente cioccolatosi e non troppo dolci.<br /><br />Qui di seguito trovate la mia versione. </p><div>BISCOTTI DI FARINA INTEGRALE e GOCCE DI CIOCCOLATO (circa 35)</div><p><b style="color: #006464;">Per l'impasto:</b></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li>125 gr. di burro a temperatura ambiente</li><li><span style="font-family: verdana;">150 gr. di zucchero di canna dark brown</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 uova grandi</span></li><li>300 gr. di farina integrale</li><li><span style="font-family: verdana;">10 gr. di granella di mandorle</span></li><li><span style="font-family: verdana;">15 gr. di granella di pistacchi</span></li><li><span style="font-family: verdana;">150 gr. di cioccolato fondente tritato (di cui </span>20 gr. al 50%, 50gr al 72%, 80gr all’ 85%)</li><li><span style="font-family: verdana;">un cucchiaino di polvere di vaniglia</span></li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">marisa</span></span></li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">coltello affilato</span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">tappetino microforato o carta forno</span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">leccarda</span></span></span></span></span></span></li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br />Nella ciotola ho lavorato zucchero con il burro morbido fino ad ottenere un composto cremoso cui ho poi aggiunto le uova e mescolato con una marisa. Ho poi inserito farina, polvere di vaniglia, granelle, cioccolato tritato ed ho impastato fino ad ottenere un composto omogeneo che ho riposto in frigorifero.<br /><br />Ho acceso il forno impostando la temperatura di 190°C.</p><p>Dopo un quarto d'ora circa ho estratto il composto dal frigorifero e fatto delle palline grosse come una noce che a mano a mano ho adagiato sulla leccarda su cui ho messo il tappetino microforato.<br />Ho appiattito con le dita i biscotti ed infornato per 12 minuti.</p><p><br /><br /></p><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh7ZvJBfUAVxQHU2AYkpMhULkFcY5lRE13Tydk-P3p216aaUSJxeL1REm0WEVOA9YhujxhGQPkMoii_1eZxKV5EERjN785sJ6aT1wkGpen-u3_KOvfHwbeJ2Ai2SHepsU0pdhkdkTLeq1tKhO8mk33EEnhfNkg0YgTxRssPNPWMnW7lptrYHnArbGkWQ/s1440/BiscottiIntegraliCioccolato1_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh7ZvJBfUAVxQHU2AYkpMhULkFcY5lRE13Tydk-P3p216aaUSJxeL1REm0WEVOA9YhujxhGQPkMoii_1eZxKV5EERjN785sJ6aT1wkGpen-u3_KOvfHwbeJ2Ai2SHepsU0pdhkdkTLeq1tKhO8mk33EEnhfNkg0YgTxRssPNPWMnW7lptrYHnArbGkWQ/s320/BiscottiIntegraliCioccolato1_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUIn0r83VQt112TaADrGsEsmAEe4cUoMef8O2C6xp6x4RSYwLkB4Fwjylqa09LBMGXoK3sJVQoEFgv7k1uz4lq9W7ZNkv4ho1G0EDSqPbhu13MsR4VcbC0mR4qJM9EDnmnRExmePUvgbkk_ou3iT2_XeCOV6zVOKjKAiPk2BbNIAFAzyZVQt55b3CgFQ/s1440/BiscottiIntegraliCioccolato2_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1440" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUIn0r83VQt112TaADrGsEsmAEe4cUoMef8O2C6xp6x4RSYwLkB4Fwjylqa09LBMGXoK3sJVQoEFgv7k1uz4lq9W7ZNkv4ho1G0EDSqPbhu13MsR4VcbC0mR4qJM9EDnmnRExmePUvgbkk_ou3iT2_XeCOV6zVOKjKAiPk2BbNIAFAzyZVQt55b3CgFQ/s320/BiscottiIntegraliCioccolato2_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div>Mamma che buoni!!!<br />Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com29tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-15443657965289764462023-05-29T08:00:00.018+02:002023-05-29T08:00:00.139+02:00Biscotti con farina di riso, cioccolato ed arancia candita - 10 anni<p>10 anni.</p><p>Esattamente 10 anni fa iniziavo questa mia avventura su blogger.<br />Mi avete accolta, letta e soprattutto sostenuta nei momenti più difficili.<br />Non smetterò mai di ringraziarvi e di ringraziare quell' ex-collega che mi suggerì di aprire un blog perché, a detta sua, scrivevo molto bene. <br />(n.d.R.: si era trasferito in Francia e ci tenevamo in contatto tramite e-mail)<br />Ricordo ancora quello scambio di battute:<br /><br />"<span style="background-color: white; color: #1d2228; font-family: Arial; font-size: small;">Sai che scrivi molto bene. Dovresti almeno aprire un blog e lavorare costantemente su questo tuo talento mia cara amica."</span></p><p><b><i>LaGio'Riccia: </i></b><i>"Ma io, in fondo, so solo scrivere di me ed a chi mai potrebbe interessare????"</i></p><p>VOI siete la mia risposta... sebbene fatichi ancora a crederci!</p><p><br />Come scrivevo anche <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2023/02/PlumcakeAllaVanigliaFelderLesecq.html" target="_blank">qui</a>, riportando le parole meravigliose di due grandi maestri pasticceri francesi, e come sicuramente avrò scritto in altre pagine o anche da voi, per me cucinare è un atto d' amore, una coccola. <br />E' il mio modo per manifestare a qualcuno il mio affetto, la mia gratitudine o anche solo per festeggiarlo.<br /><br />Questi biscottini nascono dall' esigenza di fare una coccola a mia sorella che ultimamente si è resa conto di mal tollerare il mix di glutine e lievito.</p><p>BISCOTTI CON FARINA DI RISO, GOCCE DI CIOCCOLATO E SCORZE D'ARANCIA CANDITA (circa 25)</p><p><b style="color: #006464;">Per l'impasto:</b></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;">300 </span><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">gr. </span></span>di farina di riso</span></li><li>2 uova a temperatura ambiente</li><li><span style="font-family: verdana;">80 gr. di zucchero di canna scuro</span></li><li><span style="font-family: verdana;">60 gr. di olio di riso</span></li><li>30 gr. di gocce di cioccolato fondente</li><li><span style="font-family: verdana;">30 gr. di scorza d' arancia candita tagliata a pezzettini</span></li><li><span style="font-family: verdana;">un cucchiaino di estratto di vaniglia</span></li><li><span style="font-family: verdana;">la scorza di mezzo limone</span></li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">marisa</span></span></li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">pellicola trasparente</span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">coltello affilato</span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">tappetino microforato o carta forno</span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">leccarda</span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">forchetta</span></span></span></span></span></span></li></span></span></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br />Nella ciotola ho lavorato zucchero ed uova con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto spumoso e più chiaro rispetto a quello dell' inizio lavori ;-).<br />Con le fruste sempre in funzione ho poi aggiunto a filo l' olio, la scorza di limone e l' estratto di vaniglia. <br />Ho infine setacciato la farina e lavorato con la marisa. In ultimo ho aggiunto le gocce di cioccolato ed i tocchettini di scorza d'arancia.</p><p>Ho versato l' impasto così ottenuto sul piano di lavoro ed impastato a mano per amalgamare meglio gli ingredienti. Ho ricavato un salame che ho avvolto nella pellicola trasparente e messo a riposare in frigorifero (per il tempo occorso al forno ad entrare in temperatura).<br />Ho acceso il forno alla temperatura di 180°C. </p><p>Quando il forno ha raggiunto la temperatura desiderata, ho estratto dal frigorifero il salame, ho tolto la pellicola ed ho ricavato delle fettine spesse 1cm che a mano a mano ho appoggiato sulla teglia (foderata con il tappetino microforato). <br />Ho impresso i rebbi della forchetta su ciascun biscotto per appiattirlo un po'.</p><p>Ho cotto fino a doratura. Il mio forno ha richiesto 15 minuti di cottura.</p><p>Noi li abbiamo trovati golosi ma delicati!</p><div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlyVvq1wd3WoHn615wwjVuJcu01wfhw-7S_BPwVWNSmBsuVFXZNcFKV40FSkSA20_ZCnTgQVbNrDiTJqVZeUwMZ2hFcvw_gUDbQbf5dkvkiTyxVrJNBy5lGdiWnXagKWzbOiN824X1lkFmkRK3HAOtaTCzJ5dRZPpEcC4K7QvRSNTQBDil_9fYukfJbg/s4624/BiscottiSenzaGlutineGocceDiCioccolatoScorzeAranciaCandita_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlyVvq1wd3WoHn615wwjVuJcu01wfhw-7S_BPwVWNSmBsuVFXZNcFKV40FSkSA20_ZCnTgQVbNrDiTJqVZeUwMZ2hFcvw_gUDbQbf5dkvkiTyxVrJNBy5lGdiWnXagKWzbOiN824X1lkFmkRK3HAOtaTCzJ5dRZPpEcC4K7QvRSNTQBDil_9fYukfJbg/s320/BiscottiSenzaGlutineGocceDiCioccolatoScorzeAranciaCandita_Firma.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div>Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com32tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-51574676555159182422023-05-01T08:00:00.023+02:002023-05-01T08:00:00.125+02:00Crostata "CUOR DI MELA"<p>Una volta tanto volevo giocare d' anticipo per cui qualche giorno fa mi ero messa all' opera iniziando a redigere questo post. L' intenzione era quella di trattare un aspetto legato al lavoro in presenza negli uffici dell' azienda per cui lavoro.<br />La stesura, però, si stava rivelando un po' più macchinosa del dovuto (rispetto al mio standard che è la classica "scrittura di getto") per cui mi sono fermata ed ho salvato una prima bozza.<br />Ieri ho ripreso in mano quanto scritto per continuare il lavoro ma... niente! Mi stavo annoiando già solo a SCRIVERLO... chissà voi a leggerlo.</p><p>Così ho deciso di lasciar perdere. Vi voglio troppo bene per seviziarvi con la mia filippica legata alle differenze tra "nuove leve" e "vecchie guardie"... perlomeno esposta in quel modo (della serie: Valium spostate!).</p><p>Concedetemi di soprassedere e di risparmiarvi un post alla "ehhh ai miei tempi" o "quando ero giovane io...". Vero è che, comunque, il peso dei miei 26 anni di onorato servizio (ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare subito dopo il diploma) me lo sento tutto sulle spalle, per cui difficilmente riuscirò a dare un' allure un po' più glitterata al tutto, ma vedremo più in là. Ad ogni buon conto ci tengo a rassicurarvi: i cantieri stradali mi lasciano ancora indifferente -_-. </p><p>Da grande appassionata ed amante di torte alle mele, oggi vi presento la torta che idealmente aveva perso, per una mera questione di logistica e niente più, il ballottaggio con <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2023/03/CrostataMeleCremaPasticcera.html" target="_blank">questa</a>.</p><p>E' ispirata ai biscotti omonimi della nota marca di cui da piccina andavo tanto ghiotta.<br />Per il guscio ho utilizzato una pasta frolla fatta con la panna perché, guarda caso, avevo una confezione aperta di panna fresca da consumare.<br /><a href="https://www.tavolartegusto.it/ricetta/torta-cuor-di-mela/" target="_blank">Qui</a> da Simona ho preso l' idea della guarnizione( righe oblique , spennellatura con il liquido delle mele cotte e la spolverata di zucchero). <br /><br />Per la farcia mi sono ispirata a me medesima come spiegato <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2014/02/cuore-di-mamma-e-bacche-di-goji.html" target="_blank">qui</a> (!!) omettendo le bacche di Goji e la confettura e scegliendo le mele renette al posto delle Golden. </p><p>CROSTATA "CUOR DI MELA" </p><p><b style="color: #006464;">Per l'impasto:</b></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;">350 </span><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">gr. </span></span>di farina di tipo 1 + quella per stendere la pasta</span></li><li><span style="font-family: verdana;">100 </span><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">gr. </span></span>di panna liquida fresca</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 uovo grande</span></li><li><span style="font-family: verdana;">125 </span><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">gr. </span></span></span></span>di zucchero di canna + quello per la guarnizione</span></li><li><span style="font-family: verdana;">scorza di un limone</span></li><li>1 pizzico di sale</li><span style="font-family: verdana;"></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Per la farcia:</b></span><br /></p><ul><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;">4 mele renette</span></li><li>un cucchiaino di cannella </li><li><span style="font-family: verdana;">1 noce di burro</span></li><li>succo e scorza di un limone biologico</li><li><span style="font-family: verdana;">2 cucchiai di Cointreau</span></li></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Strumenti</b></span><span style="color: #006464;"><b>:</b></span></p><ul><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">un coltello</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">un tegame</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">un cucchiaio di legno</span></span></li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">un colino + una ciotola + pellicola trasparente (per mettere a raffreddare e colare il composto di mele) </span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">una forchetta</span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">una ciotola</span></span></span></span></span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-family: verdana;">un mattarello</span></span></span></span></span></span></li></span></span><li>una teglia con fondo apribile da 18 cm</li><li>carta forno</li><li>rotella taglia pizza</li><li>un pennello</li><li>un coltello </li><li>pennello in silicone</li></span></span></ul><p><span style="color: #006464;"><b>Preparazione:</b></span><br />La sera prima ho preparato il ripieno, in modo tale da farlo raffreddare e scolare per bene.<br />Ho quindi lavato, mondato e tagliato a dadini le mele. <br />In un tegame ho fatto sciogliere una noce di burro e vi ho messo a cuocere le mele con lo zucchero e la scorza del limone. Ho irrorato con il succo di limone ed il Cointreau e lasciato cuocere fino ad ottenere una crema non troppo liscia. <br />Ho fatto raffreddare il composto e poi l' ho versato in un colino appoggiato sopra una ciotola. Ho coperto con pellicola trasparente e riposto in frigorifero fino al giorno successivo.</p><div>Il giorno dopo ho preparato la frolla che necessita di un' oretta di riposo in frigorifero per cui sappiatevi regolare ;-).</div><div><div>In una ciotola ho sbattuto leggermente l' uovo con una forchetta. Ho aggiunto la panna e mescolato. Ho unito anche lo zucchero e continuato a mescolare. In ultima battuta ho aggiunto la scorza del limone e la farina setacciata.</div><div>Ho impastato brevemente a mano, ho avvolto l' impasto nella pellicola e l'ho messo a riposare in frigorifero per 30 minuti - un'ora.<p>Passata la mezz'ora (io qualcosa in +) con l'aiuto del mattarello ho steso la frolla - su un piano infarinato - ad uno spessore di 4mm. </p><p>Usando la base della teglia come riferimento, ho tagliato il cerchio di 18cm di diametro e l' ho messo a raffreddare in frigorifero mentre lavoravo ai bordi ed al coperchio. Ho ritagliato il cerchio da usare come "coperchio" e messo anche lui a raffreddare (l' ho piazzato su un foglio di carta forno sopra il cerchio della base). <br /><br />Ho foderato il fondo dello stampo apribile con carta forno ed ho imburrato il bordo. Ho adagiato sul fondo della teglia uno dei due cerchi di impasto. <br />Ho messo la teglia in frigorifero e con il restante impasto ho ricavato una striscia dell' altezza di 5 cm e lunga tanto quanto la circonferenza della teglia (per il taglio ho utilizzato la rotella tagliapizza). Ho estratto la teglia dal frigorifero ed ho applicato la striscia di impasto lungo i bordi premendo bene nelle giunture con la base e contro il bordo della teglia.<br />Con i rebbi di una forchetta ho bucherellato il fondo della crostata, ho preso la farcia e l'ho ulteriormente strizzata (raccogliendo il liquido nella ciotola di "scolo"). Ho distribuito uniformemente il composto. Ho estratto dal frigorifero il secondo cerchio di frolla e l'ho usato come coperchio della torta. Ho cercato di sigillare il più possibile. </p><p>Con un coltello affilato ho inciso delle linee oblique.<br />Ho spennellato la torta con parte del liquido rilasciato dalle mele ed ho cosparso di zucchero di canna.<br />Ho messo la crostata a riposare mezz'oretta in frigorifero.<br />Nel frattempo ho acceso il forno impostando la temperatura di 180 °C. <br />Trascorso il tempo del riposo ho infornato la crostata per 20 minuti e poi ho abbassato la temperatura del forno a 160°C ed ho lasciato terminare la cottura della crostata (ci sono voluti 30 minuti). </p><p>A metà cottura (circa 25 minuti dall' infornamento) ho rispennellato la torta con il liquido delle mele e spolverato di zucchero. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQeCMfOF1Ve4Nmw0_kDXWdnwX6YJ2JNXMwU-km5z50fgatQb_RTtQ0HlYzU_ihlgG3MOxfwKvzqAZRPQ0NnGL63TBvwezaKc0EhFoYnjYhvcMiGWwgoNf4g7zSSt64O6WoK4MZqYt0QfLYBaKtvVZhKLAcAviysfsiERxscnzCfIx5bdLHnpqG7TFNFQ/s4624/CrostataCuorDiMela_Firma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQeCMfOF1Ve4Nmw0_kDXWdnwX6YJ2JNXMwU-km5z50fgatQb_RTtQ0HlYzU_ihlgG3MOxfwKvzqAZRPQ0NnGL63TBvwezaKc0EhFoYnjYhvcMiGWwgoNf4g7zSSt64O6WoK4MZqYt0QfLYBaKtvVZhKLAcAviysfsiERxscnzCfIx5bdLHnpqG7TFNFQ/s320/CrostataCuorDiMela_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggWmS7Mrma6KoxjfCzrKMjoj50L-JMxmRZBbSf8WUDgKVl7x3jzH9oZxV-dTm9pcE-W-z02_8-u87SyJezZAFVoB815jk1qLZSXIiPINLzglb0oS4IvWkLhbEzA_1Q47jYk6rBnnq5F_1fqBjUAIhVOZqzoGiEsD6urNHqLQ8gxYb54zE8nyNHleDYaA/s4624/CrostataCuorDiMela_Firma2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggWmS7Mrma6KoxjfCzrKMjoj50L-JMxmRZBbSf8WUDgKVl7x3jzH9oZxV-dTm9pcE-W-z02_8-u87SyJezZAFVoB815jk1qLZSXIiPINLzglb0oS4IvWkLhbEzA_1Q47jYk6rBnnq5F_1fqBjUAIhVOZqzoGiEsD6urNHqLQ8gxYb54zE8nyNHleDYaA/s320/CrostataCuorDiMela_Firma2.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div>Vi abbraccio!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div></div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com33tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-52493850793158609732023-04-01T08:00:00.000+02:002023-04-01T08:00:00.162+02:00Plumcake alla vaniglia di Christophe Felder e Camille Lesecq<p>Ho un debole per i libri di cucina editi dalla Guido Tommasi editore. Li trovo belli, belli in modo assurdo!<br />Le foto sono talmente belle che pur sembrando perfette, non danno l' idea di essere artefatte o modificate o, peggio ancora, finte. Non so ma io ci vedo dell' anima in quei libri.</p><p>Ad inizio dicembre scorso ho scoperto che la casa editrice avrebbe pubblicato il libro "La mia piccola PASTICCERIA" di Christophe Felder e Camille Lesecq perciò quando mia sorella mi ha chiesto se ci fosse un qualcosa che avrei voluto come linea guida per un regalo non ho avuto dubbi!</p><p>E così a Natale ho ricevuto questo dono meraviglioso e preziosissimo. Il colpo di fulmine al primo sguardo per la copertina si è trasformato in amore sincero quando ho letto l'introduzione scritta dagli autori: rispecchiava in maniera sorprendente quello che è il mio pensiero e soprattutto cosa mi spinge a preparare un dolce per qualcuno. E' un po' come per un sarto prendere le misure per confezionare un abito. </p><p><i>"Bisogna scegliere con cura la ricetta adatta ad ognuno: il cioccolato per Anna, i lamponi per Paolo , le mandorle per Elena... senza dimenticare Silvia, che impazzisce per il pistacchio, e Carlo, per la vaniglia. C'è chi preferisce i dolci soffici e chi invece ama il gusto croccante. Comunque sia, ci si prende cura dei gusti di tutti"<br /><br /></i>Davanti ad una simile affinità di pensiero e leggendo la frase<br /></p><p><i>"Vi spalanchiamo le porte della nostra pasticceria, con l' invito a essere golosissimi!"</i></p><p>perché</p><p><i>"preparare un dolce seguendo la ricetta con precisione, ma con la fierezza di dire 'L'ho fatto io!' "</i></p><p>nella speranza di sentirsi dire </p><blockquote><p></p></blockquote><p><i>"E' fatto in casa, ma è ancora più buono che in pasticceria!"</i> <br /><br />beh... non ho potuto esimermi dal provare :-)<br />Sono partita da una ricetta semplice semplice, alla mia portata. L' ho seguita alla lettera, come, a mio avviso, bisogna assolutamente fare con tutte le ricette dei grandi maestri.<br />Ho solo aumentato i tempi di cottura perché dopo 40 minuti il mio plumcake era ancora decisamente crudo!<br />Prima di iniziare una nota importante: estrarre dal frigorifero gli ingredienti freddi già dalla sera prima.<br /><br />PLUMCAKE ALLA VANIGLIA </p><p><br /><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per uno stampo da 19x7 cm:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">90 gr. di burro morbido <span style="font-size: x-small;">(estratto dal frigo già la sera prima, se fate il plumcake al mattino o comunque 12 ore prima)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">190 gr. di zucchero semolato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 uovo grande <span style="font-size: x-small;">(estratto dal frigo già la sera prima, se fate il plumcake al mattino o comunque 12 ore prima)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 cucchiaio di estratto di Vaniglia Bourbon liquido</span></li><li><span style="font-family: verdana;">semini di un baccello di Vaniglia Bourbon </span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 pizzico di sale</span></li><li><span style="font-family: verdana;">120 ml. di panna liquida <span style="font-size: x-small;">(estratta dal frigo già la sera prima, se fate il plumcake al mattino o comunque 12 ore prima)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">140 gr. di farina <span style="font-size: x-small;">(nel libro non viene specificato il tipo. Io ho usato farina di tipo 1)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 cucchiaino raso di lievito in polvere</span></li><li><span style="font-family: verdana;">burro e farina per lo stampo</span></li></ul><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><div class="gmail_default"><p><b style="background-color: transparent; color: #006464;">INGREDIENTI per la glassa:</b></p></div><ul><li><span style="font-family: verdana;">150 gr. di cioccolato bianco</span></li></ul><p><b style="background-color: transparent; color: #006464;">STRUMENTI:</b></p></div><ul><li><span style="font-family: verdana;">planetaria con frusta a scudo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">leccapentole</span></li><li><span style="font-family: verdana;">coltello</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 pentolini per sciogliere il cioccolato a bagnomaria</span></li><li><span style="font-family: verdana;">stampo da plumcake 19x7 cm</span></li><li><span style="font-family: verdana;">gratella per dolci</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pennello in silicone</span></li></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div><div>Come già scritto in diversi punti (si sa, repetita iuvant!) ho lasciato a temperatura ambiente gli ingredienti freschi 12 ore prima della preparazione del plumcake.</div><div><br /></div><div>Ho acceso il forno impostando la temperatura di 160°C.</div><div>Nella ciotola della planetaria ho inserito gli ingredienti nell' ordine in cui sono elencati per cui:<br />burro (che ho lavorato a parte in una ciotolina per renderlo cremoso), zucchero, uovo estratto di vaniglia, i semini del baccello, il pizzico di sale, la panna liquida ed infine la farina setacciata con il lievito ed ho avviato. Ho fatto lavorare la planetaria fino ad ottenere un impasto liscio.</div><div>Mentre la planetaria "andava" ho imburrato ed infarinato lo stampo da plumcake.</div><div>Ad impasto pronto, gli ho dato una mescolata con il leccapentole e poi l' ho versato nello stampo.</div><div>Ho infornato ed atteso la cottura. Il libro riporta un tempo di 40 minuti ma a me ne sono occorsi ben 15 in più. Ho comunque fatto la prova stecchino.</div><div>Ho sfornato e messo a freddare sulla gratella per dolci. Ho sformato quando freddo.</div></div><div>Ho poi preparato la glassa semplicemente sciogliendo a bagnomaria 80 gr. di cioccolato bianco e l' ho spennellata tutta sul plumcake con un pennello in silicone. I restanti 70 gr. di cioccolato bianco li ho tagliati al coltello e cosparsi sulla glassa.</div><div>Il profumo di vaniglia che si è sprigionato per casa e la scioglievolezza del plumcake valgono davvero l' attesa della cottura. Provatelo!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzJd-eQ9vZruR1TguMsUbCM0C_x69PRnPotpFH6ZlRoDoGWPaVXti4yL6EXLaSYUIbFT29XpQgPIAevv2kmoG3yZuXkib6i2fai-rFFf1ZdplaFgaTRUsg5BABGFWyLEekTJPuOFvqJLbBCc9qIdpEOJ9MR_s5lfMUtKxEXlbJzMNk6pikyVFVNaUVEQ/s4624/PlumcakeAllaVaniglia_Felder_Lesecq_Firma1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzJd-eQ9vZruR1TguMsUbCM0C_x69PRnPotpFH6ZlRoDoGWPaVXti4yL6EXLaSYUIbFT29XpQgPIAevv2kmoG3yZuXkib6i2fai-rFFf1ZdplaFgaTRUsg5BABGFWyLEekTJPuOFvqJLbBCc9qIdpEOJ9MR_s5lfMUtKxEXlbJzMNk6pikyVFVNaUVEQ/s320/PlumcakeAllaVaniglia_Felder_Lesecq_Firma1.jpg" width="240" /></a></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkjxhnlo_fyt3aQ8v5baMZ_U-qFhKQllOXaE7KYr1apaBIf2Gus0eHvDWQomj22b8TQlLk7TXTlERlYh0QsYrUhY79XsRW-sZV-dSth1sFKWRyi_Vy2SHSwJWgD_Xof2QjWNQFaEw4r9LUqdKlibwX7QNboHlYx8GFXxgyqshc7UIwxq3E_XLTfJBRSg/s4624/PlumcakeAllaVaniglia_Felder_Lesecq_Firma.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkjxhnlo_fyt3aQ8v5baMZ_U-qFhKQllOXaE7KYr1apaBIf2Gus0eHvDWQomj22b8TQlLk7TXTlERlYh0QsYrUhY79XsRW-sZV-dSth1sFKWRyi_Vy2SHSwJWgD_Xof2QjWNQFaEw4r9LUqdKlibwX7QNboHlYx8GFXxgyqshc7UIwxq3E_XLTfJBRSg/s320/PlumcakeAllaVaniglia_Felder_Lesecq_Firma.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Qui una foto della fetta...</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div>Et voilà! 😉</div><div>Provatelo! Ve ne innamorerete 😍</div><div><br /></div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com48tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-86471031350848600982023-03-01T08:00:00.020+01:002023-03-01T08:00:00.167+01:00Crostata di mele e crema pasticcera: GRAZIE!<p>Questo è il post che, dacché ho deciso di condividere con voi le mie preoccupazioni, speravo di poter scrivere dopo quello che ho definito il "mese cruciale".<br />Non scenderò in dettagli ma a metà dicembre ho ricevuto una diagnosi che richiedeva una ulteriore indagine "prudenziale". Un esame che mi spaventava sia per ciò che comporta (n.d.R.: il suo svolgimento) ma soprattutto per l' esito che avrebbe potuto portare con sé.</p><p>Ora che quell' esame è passato e con lui è giunto anche l' esito (BUONO!!!), mi rendo conto di aver vissuto gli ultimi due mesi come in apnea. Assistendo alla battaglia tra il mio inguaribile pessimismo che mi portava a colorare a tinte fosche anche solo l' esecuzione dell' esame (figurando gli scenari più spaventosi) ed il mio timido ottimismo che cercava di evidenziare col verde (speranza) fosforescente il "prudenziale" ed anche l' assenza di una qualsivoglia indicazione di urgenza nella diagnosi iniziale.<br /><br />Mi reputo fortunata per molte ragioni: ovviamente per l'esito dell'esame, per aver potuto aspettare solo 2 mesi che sono stati, per me, un tempo eterno ma che potevano essere molti di più se non avessi potuto avvalermi del regime privato, per le dimostrazioni di affetto e l'incredibile ondata di energia positiva che mi avete inviato. </p><p>Grazie di💖!<br /><br />Lasciate che vi offra una fetta di questa crostata alle mele e crema pasticcera per festeggiare!</p><p>CROSTATA di mele e crema pasticcera.</p><p>La frolla che ho usato è allo yogurt greco.<br />Mentre per la crema pasticcera ho usato un preparato del supermercato che avevo acquistato in via cautelativa quando dovevo preparare una torta molto importante (per avere un piano B in caso di fallimento... il mio inguaribile pessimismo!) e che stava ormai per scadere -_-. </p><p><br /><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per uno stampo da 24 cm:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">1 uovo piccolo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">75 gr. di yogurt greco</span></li><li><span style="font-family: verdana;">250 gr. di farina di tipo '0'</span></li><li><span style="font-family: verdana;">100 gr. di zucchero di canna</span></li><li><span style="font-family: verdana;">50 gr. di olio di riso</span></li><li><span style="font-family: verdana;">un cucchiaino raso di lievito istantaneo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">scorza di limone<br /></span></li><li><span style="font-family: verdana;">300 gr. di crema pasticcera (<span style="font-size: x-small;">usate la ricetta che più vi aggrada</span>) </span></li><li><span style="font-family: verdana;">una mela renetta</span></li><li><span style="font-family: verdana;">cannella</span> </li><li><span style="font-family: verdana;">zucchero di canna a velo (<span style="font-size: x-small;">se volete essere generosi come me con la cannella allora optate per lo zucchero a velo classico per non far scurire troppo le mele</span>)</span></li></ul><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><div class="gmail_default"><p><b style="background-color: transparent; color: #006464;">STRUMENTI:</b></p></div></div><ul><li><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">leccapentole</span></li><li><span style="font-family: verdana;">coltello</span></li><li><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></li><li><span style="font-family: verdana;">frusta a mano</span></li><li><span style="font-family: verdana;">mattarello</span></li><li><span style="font-family: verdana;">colino a maglie strette</span></li><li><span style="font-family: verdana;">stampo di 24 cm di diametro con fondo rimovibile </span></li><li><span style="font-family: verdana;">gratella per dolci</span></li></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div><div>Per la preparazione della frolla ho messo tutti gli ingredienti liquidi (olio, yogurt, uovo) nella ciotola insieme alla scorza del limone ed ho mescolato con la forchetta, ho poi aggiunto lo zucchero ed amalgamato ed infine ho setacciato la farina ed il lievito. Ho lavorato fino ad ottenere un impasto omogeneo, ho ricavato una palla ed ho riposto in frigorifero solo nell' attesa di preparare la crema. Il riposo in frigorifero non è necessario.</div><div>Ho preparato la crema come da indicazione riportata sulla scatola e messo da parte.</div><div><br /></div><div>Ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.</div><div><br /></div><div>Ho steso la frolla ad una altezza di circa 4mm, ho imburrato lo stampo ed ho steso la frolla aiutandomi con il mattarello e l'ho fatta ben aderire allo stampo. Schiacciando il mattarello sul bordo dello stampo, ho tagliato l'eccesso della frolla.</div><div>Ho bucherellato la pasta, vi ho versato sopra la crema pasticcera ed ho riposto in frigorifero.</div><div>Ho lavato e mondato la mela e l' ho tagliata a fettine sottili. Ho estratto la teglia dal frigorifero e vi ho distribuito sopra le fettine di mela. Ho spolverato tutto con dello zucchero di canna a velo e della cannella. </div><div>Dal punto di vista estetico forse la cannella era un po' troppa e dato che ho utilizzato lo zucchero a velo di canna, le mele sono risultate un po' troppo scure... visto che però dal punto di vista del gusto era deliziosa... beh allora sentitevi pure liberi di usare lo zucchero a velo classico! </div></div><div><br /></div><div>Ho infornato la crostata per 35 minuti o comunque fino a quando i bordi della crostata non si sono dorati.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizN-QN5artJtuTjj1-iv2QtWRl7t2a_a346gUzBEkrUz-r__yZQ3Av6C1diJu3SRK39tHw-OiXuz5hKamhiZZzE0amOm_1zZ5OqO9SX2ZwpY8cKu6_1PCGfFgd8XBjVx1CfozTOZ5rltEVuKTY7cmxxpbmq_mYaW01CcI-KdMGZCJXOau6eRwFsgkQNA/s4624/CrostataMeleCrema_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizN-QN5artJtuTjj1-iv2QtWRl7t2a_a346gUzBEkrUz-r__yZQ3Av6C1diJu3SRK39tHw-OiXuz5hKamhiZZzE0amOm_1zZ5OqO9SX2ZwpY8cKu6_1PCGfFgd8XBjVx1CfozTOZ5rltEVuKTY7cmxxpbmq_mYaW01CcI-KdMGZCJXOau6eRwFsgkQNA/s320/CrostataMeleCrema_Firma.jpg" width="240" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div>Vi abbraccio e... ancora <b>GRAZIE!</b></div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com56tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-4793444975881136212023-02-01T13:00:00.018+01:002023-02-01T13:00:00.180+01:00Anelli alle nocciole del Maestro Massari<p>Nel periodo natalizio avevo intenti "bellicosi" 😜. Mi riproponevo, infatti, di impiegare i giorni di ferie dall' ufficio nella preparazione di pandori, panettoni ma non solo... tutti prodotti che hanno bisogno di tempi lunghi e di pazienza. <br />Poi, però, vicissitudini varie ed eventuali mi hanno costretta ad abbandonare i miei propositi e, lo ammetto, mi hanno anche fatto perdere un po' dell' entusiasmo e della voglia di fare.</p><p>Quella che non ho perso è stata, però, la voglia di preparare biscotti con i quali accompagnare i regali destinati alle persone a cui più tengo, ai miei affetti più veri.</p><p>Rispetto all' <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2023/01/cheesecake-al-cioccolato-senza-gelatina.html" target="_blank">ultimo post</a> il mio umore è un po' più alto ma la preoccupazione è sempre lì.<br />Febbraio sarà un mese cruciale. Grazie delle parole di conforto che mi avete dedicato e... pensatemi tanto!!</p><p>Vi lascio la ricetta di questi anelli alle nocciole del Maestro Massari che ho trovato nel volume "8 - Biscotti" della raccolta "A scuola di pasticceria con IGINIO MASSARI" <br />Avendo a disposizione 50gr di albumi, anziché la quantità richiesta dalla ricetta originale, ho dovuto ricalcolare le dosi degli altri ingredienti.<br />Tra parentesi troverete le dosi originali.<br />Gli anelli andavano modellati con sac à poche con bocchetta liscia all'interno di stampi in silicone o metallo per Savarin. Siccome io non li posseggo, ho modellato gli anelli sul tappetino in silicone messo sulla leccarda.<br /><br /><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per circa 45 biscotti:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">115 gr. di burro morbido</span></li><li><span style="font-family: verdana;">78 gr. di burro morbido leggermente salato <br /><span style="font-size: x-small;">(267 gr. di burro non salato. Io non avevo tutta la quantità prevista per cui ho fatto un mix di quello che avevo a casa dato che la ricetta prevedeva anche il sale)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">62 gr. di zucchero a velo <span style="font-size: x-small;">(87 gr.)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;"><strike>sale</strike><span style="font-size: x-small;"> (1 gr. sale che io ho omesso in virtù di quanto scritto in merito al burro)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">semini di mezzo baccello di vaniglia Bourbon <span style="font-size: x-small;">(1 baccello)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">cannella in polvere a sentimento <span style="font-size: x-small;">(1 gr.)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">150 gr. di nocciole tostate <span style="font-size: x-small;">(200 gr.)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">50 gr. di albumi<span style="font-size: x-small;"> (67 gr.)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">32 gr. di zucchero semolato <span style="font-size: x-small;">(43 gr.)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">193 gr. di farina di tipo 1 </span><span style="font-family: verdana; font-size: x-small;">(267 gr. di farina tipo 00)</span></li></ul><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><p><b style="background-color: transparent; color: #006464;">STRUMENTI:</b></p></div><ul><li><span style="font-family: verdana;">mixer</span></li><li><span style="font-family: verdana;">planetaria con frusta a scudo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 ciotole in vetro</span></li><li><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche</span></li><li><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">spatola</span></li><li><span style="font-family: verdana;">sac à poche con bocchetta a stella <span style="font-size: x-small;">(liscia + stampi di silicone o metallo per savarin)</span></span></li><li><span style="font-family: verdana;">tappetino in silicone (o carta forno)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">leccarda</span></li></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div><div>Per prima cosa ho frullato nel mixer le nocciole tostate con metà dello zucchero a velo (31 gr.) dando dei piccoli impulsi per evitare la formazione dell' olio.</div><div>Nella planetaria con lo scudo ho montato i burri, lievemente salato e normale, morbidi a tocchetti con col restante zucchero a velo (30 gr.) e poi ho aggiunto i semini della vaniglia e la cannella. Se usate il sale dovete aggiungerlo in questo momento!</div><div>Ho poi montato a neve gli albumi insieme allo zucchero semolato.<br />Nella massa di nocciole ho poi aggiunto 1/3 (64 gr. circa) della farina setacciata e mescolato con la spatola. Ho poi aggiunto gradatamente la restante farina ed infine gli albumi montati. Ho lavorato con delicatezza il composto finché gli ingredienti sono sono stati belli amalgamati.</div><div><br /></div><div>Ho versato il composto nella sac à poche e sul tappetino in silicone ho modellato degli anelli della dimensione di 5 cm circa.</div><div>Ho messo le teglie in frigorifero (la ricetta non prevedeva il riposo in frigorifero dato che i biscotti andavano formati negli stampi) e ve le ho lasciate per circa due orette (perché non avevo tempo da dedicare alla cottura prima!).</div><div>Ho acceso il forno impostando la temperatura di 170°C ed infornato (la ricetta indicava con valvola aperta) per 15 minuti.</div><div>Gli anelli vanno cosparsi di zucchero a velo ma io li preferisco in purezza! 😉</div><div><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidW8F5MGjM35S81HwXcYyy-gaT87Ce1JqZJNz-XlhXiHzimP5WOr_j942Jwp8OEzpzquaRyn779HKsRnhsbcrUkcbZHDI9NIEz96qKz-fCL-Vw-Y5WxzUX7jR_0L9ImToVp9-fAHhVhnvFHysx6hqZiW8O-e7XSuHKGomZMDcrdaYuksSLxRR712TH-A/s4624/AnelliAlleNoccioleMassari_Firma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidW8F5MGjM35S81HwXcYyy-gaT87Ce1JqZJNz-XlhXiHzimP5WOr_j942Jwp8OEzpzquaRyn779HKsRnhsbcrUkcbZHDI9NIEz96qKz-fCL-Vw-Y5WxzUX7jR_0L9ImToVp9-fAHhVhnvFHysx6hqZiW8O-e7XSuHKGomZMDcrdaYuksSLxRR712TH-A/s320/AnelliAlleNoccioleMassari_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div>Deliziosi!!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com48tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-48861322934911938262023-01-13T13:30:00.001+01:002023-01-13T13:30:00.194+01:00Cheesecake al cioccolato senza gelatina di LuCake<p>Spero abbiate trascorso delle belle feste e che questo anno sia iniziato bene per voi!</p><p>Come sempre accade dopo un post scoppiettante, eccone uno di tenore un po' diverso. Qualche preoccupazione e la solita "ansia da prestazione" adombrano un po' il mio umore.</p><p>Per questo motivo la faccio breve e passo alla ricetta di questa torta che ho preparato a fine settembre in occasione del compleanno della mamma di <i>LoveOfMyLife</i>.</p><p>Forse è un po' fuori stagione, visto che il caldo ormai ci ha abbandonati, però la condivido ugualmente: se sono al calduccio in casa io un bel gelato o una torta fredda me li mangio anche quando fuori fa freddo! :-)</p><p>La ricetta proviene dalla pagina Instagram di <a href="https://www.instagram.com/_lucake_/" target="_blank">#LUCAKE</a> ma purtroppo non sono riuscita a ritrovare il link diretto al reel!</p><p><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per la BASE:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">250gr. di frollini al cioccolato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">80gr. di burro fuso intiepidito</span></li><li><span style="font-family: verdana;">20gr. di cacao amaro in polvere</span></li></ul><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><p><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per la CREMA:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">200gr. di robiola</span></li><li><span style="font-family: verdana;">250gr. di mascarpone</span></li><li><span style="font-family: verdana;">100gr. di zucchero a velo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">180gr. di panna fresca da montare</span></li><li><span style="font-family: verdana;">180gr. di cioccolato fondente</span></li></ul></div><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><p><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per DECORARE:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">200gr. di crema </span></li><li><span style="font-family: verdana;">spaghetti di cioccolato fondente a sentimento (in sostituzione del cioccolato grattugiato)</span></li></ul></div><p><span><b style="color: #006464;">STRUMENTI:</b></span><br /></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">mixer</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pentolino</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 ciotole</span></li><li><span style="font-family: verdana;">stampo apribile del diametro di 18cm</span></li><li><span style="font-family: verdana;">carta forno</span></li><li><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche</span></li><li><span style="font-family: verdana;">coltello</span></li><li><span style="font-family: verdana;">leccapentole</span></li><li><span style="font-family: verdana;">grattugia</span></li><li><span style="font-family: verdana;">sac à poche con bocchetta a stella</span></li></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div><div>Per prima cosa ho foderato lo stampo con la carta forno e poi mi sono dedicata alla preparazione della base per cui ho messo il burro a fondere in un pentolino.</div><div>Ho frullato i biscotti, li ho mischiati con il burro fuso ed il cacao in polvere e versato il composto all' interno dello stampo. Ho appiattito e compattato con un cucchiaio e messo in frigorifero per almeno dieci minuti.</div><div>Mi sono poi dedicata alla crema.</div><div>In una terrina e con l'ausilio delle fruste elettriche ho lavorato il mascarpone, la robiola e lo zucchero a velo.</div><div>A parte ho fatto fondere il cioccolato e montato la panna. </div><div>Ho aggiunto il cioccolato fuso alla crema di mascarpone, robiola e zucchero a velo e mescolato con delicatezza.</div><div>Successivamente ho aggiunto anche la panna montata ed ho amalgamato con un leccapentole dal basso verso l' alto.</div><div>Ho preso la base dal frigorifero e vi ho versato la crema tenendone 200gr. da parte per la guarnizione.</div><div>Ho cercato di livellare bene la crema e di togliere eventuali bolle.</div></div><div>Ho ricoperto la parte centrale della base (lasciando libero un bordo di circa 2cm) con gli spaghetti di cioccolato e decorato con dei ciuffetti di crema fatti con la sac à poche.</div><div>Ho messo in frigorifero a rassodare per almeno 4 ore.</div><div>Ho poi sformato la torta ed a quel punto ho usato gli spaghetti di cioccolato anche per decorare i bordi della torta.</div><div><br /></div><div>Piccola nota personale: non utilizzate, come ho fatto io (ho usato il cioccolato che avevo in casa per cui un mix di 85% e 75%.) del cioccolato troppo amaro perché altrimenti la crema, nel freddarsi, diventerà molto tosta e quindi più difficile da spalmare e da utilizzare nelle decorazioni. </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyomSEFCmpj_k6mGVpo1sdxg_m_9B6h9WlNRxDfJEpz1pc9YUL41EJktPJzHjurW6i8gHLvqswYOw-jGcFogiZBmESupdV48RlznEgg1C2IIHxXQjV6bHMpzf_DyJurP4DvzJ5IFaAbS25kgsTODii7wmRk97_sQU6rI2FpQTFbYrrnXsC7jfbZ8kxcg/s2048/CheesecakeAlCioccolato_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyomSEFCmpj_k6mGVpo1sdxg_m_9B6h9WlNRxDfJEpz1pc9YUL41EJktPJzHjurW6i8gHLvqswYOw-jGcFogiZBmESupdV48RlznEgg1C2IIHxXQjV6bHMpzf_DyJurP4DvzJ5IFaAbS25kgsTODii7wmRk97_sQU6rI2FpQTFbYrrnXsC7jfbZ8kxcg/s320/CheesecakeAlCioccolato_Firma.jpg" width="240" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div>Buona buona!!</div><div>A presto,</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com46tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-5785581206670783962022-12-01T18:27:00.002+01:002022-12-01T20:43:49.557+01:00I brownie al cioccolato senza burro di Mary<p>Come vi ho accennato qualche tempo fa, due volte alla settimana lavoro in ufficio.</p><p>Il caffè del distributore va benissimo per la pausa di metà mattina ma dopo pranzo ci va quello del bar!</p><p>Entro così nel bar davanti all' ufficio. Il barista, dopo aver gestito la cassa, arriva al banco e mi si rivolge con "<b>Dimmi</b>"</p><p>Io, allora <i>"<b>Buongiorno. Per piacere, un caffè macchiato</b>"</i>.<br />Alle parole "per piacere" vedo che il barista assume l' espressione da "ho visto la Madonna...e mi ha chiesto un macchiato!". <br /><i>"<b>Chissà con quanta maleducazione avrà a che fare sto povero ragazzo, ogni giorno</b>"</i> penso tra me e me per giustificare quell' espressione a metà tra l'incredulità e l'adorazione.<br /><br />Nel frattempo il barista prende un' altra comanda (un cappuccino) e si appresta a preparare il tutto. <br />Mentre il caffè scende nella tazza del cappuccino e nella tazzina del mio macchiato, il barista scalda il latte nel bricco. Mesce il latte nel cappuccino e lo sporge al ragazzo che lo aveva chiesto, versa il latte nel mio caffè, prende la tazzina, si dirige verso il bancone, dove ero io con la bustina dello zucchero di canna aperta e pronta all' uso, e fa virare la tazzina nel lavandino. Io, perplessa, avendo notato che mentre montava il latte scuoteva la testa, penso che evidentemente non era soddisfatto del risultato. <br />Non chiedo nulla ed attendo con gratitudine pensando a tutte le ciofeche bevute in passato.<br />Accanto a me un signore al bancone sorseggia la sua birra in bottiglia. Aveva osservato la scena. <br />Di nuovo il barista scalda il latte e fa scendere il caffè nella tazzina. Il tizio accanto a me, quello della birra, rompe il silenzio con un "<b>Guarda che anch'io sono un barista, quel bricco lì non va bene per montare il latte.</b>"<br />Il barista - quello ufficiale, del bar - noncurante continua a scaldare. Versa il latte nel caffè, si dirige verso il banco e di nuovo butta il caffè nel lavandino.<br />Ci credete che la scena si è ripetuta per altre due volte??? <br />(Nel frattempo fa pagare il ragazzo del cappuccino che contento scappa via)</p><p>Alla terza tazzina il tizio della birra scuote la testa e si rivolge a me (ché tanto l'aveva capito che l'altro non se lo filava manco di pezza) e mi dice "<b>il latte è della marca sbagliata, vogliono risparmiare e poi ecco cosa capita</b>".<br />Alla quarta guardo la bustina di zucchero di canna che ho in mano iniziando a domandarmi quando ma soprattutto SE prima o poi sarei riuscita ad usarla.</p><p>Al quinto tentativo - visto che, tra l' altro, ancora un po' e mi finiva l' ora di pausa - lo prego di farmi bere sto caffè perché davvero non c'era problema alcuno. <br />Me lo sporge. Il latte non era per niente montato (no problem: a me il caffelatte piace molto) in compenso avrà raggiunto i 100°C -_-. Le mie papille gustative al suo passaggio si son gonfiate come delle zampogne.<br />Non domo e non pago il barista riprova con l' ennesima tazzina - suppongo che a quel punto la faccenda si fosse trasformata in una questione di principio - con l' avventore accanto a me che scuote inconsolabile la testa continuando a ripetere che "<b>così il latte non si monterà mai più.</b>" E poi, cala giù il suo colpo da maestro: "<b>Bisogna fare il </b>" - giuro - "<b>seghino con la mano</b>" accompagnando le parole con la gestualità (che per inciso non è quella del falegname ma quella di un ragazzino in piena balìa dell' ormone e che non teme la cecità). <br />All' improvviso voglio scappare! Non vedo l'ora di finire quel caffè ma le mie papille non sono della stessa idea.<br />Alla fine il barista mi sporge alla bene meglio l' ultima tazzina. Mi fissa con aria speranzosa.<br />Di rimando lo guardo a voler chiedere <i>"<b>Quindi?</b>"</i> col piglio alla <i>"<b>..'zo guardi?</b>"</i> ma amichevole quanto De Niro in Taxi driver (cit. <i>"<b>Ce l'hai con me?</b>"</i>). <br />Me ne esco con un "<b><i>Va' com'è venuto bene! Che bella schiumetta!</i></b>". Il barista continua a fissarmi con due occhi tondi tondi da Golden Retriever perciò capisco che non gli interessa solo il giustizio estetico, vuole che io lo beva.</p><p><i>"<b>Ahh quindi... lo devo bere</b>" </i>(sono talmente rassegnata che non fingo nemmeno di stupirmi)<br />Notare che la tazzina è appoggiata direttamente sul bancone, senza piattino... non che io mi formalizzi ma "niente piattino" equivale a "niente cucchiaino". Morale della favola: bevo il secondo caffé senza nemmeno mescolarlo, fingo che sia valsa la pena per me aspettarlo (e magari è veramente così...solo che le mie papille gustative ormai erano felpate per cui non erano più in grado di registrare né temperature né sapori) e per lui farlo, ringrazio e chiedo quanto devo.</p><p>Il barista tutto soddisfatto "<b>1,10 €</b>". <br />Io metto i soldi sul piattino della cassa e ringrazio.<br />Il barista rincara la dose affermando "<b>Due caffè per 1,10€!</b>". <br />Io: <i>"<b>Grazie!</b>"</i> ed intanto penso <i>"<b>e ci manca solo che il secondo te lo debba pagare</b>"</i><i>.</i> Cioè... a vostro avviso... avrei dovuto pagarlo il secondo?? <br />Il cliente che sorseggiava la birra - il barista unofficial, per intenderci - smessi i panni del "mago della macchia" si trasforma in interprete e, guardandomi, mi spiega "<b>Il secondo te lo ha offerto, capito? Se torni domani ti offre la grappa!</b>".<br /><br />A quel punto guardo l' Arturo Brachetti de noantri e gli rispondo "<i><b>Più che una grappa, una buona birra... ma non una @#[§]" </b>(dove "@#[§]</i>" era la birra che stava bevendo lui) e mi giro.<br />In lontananza sento Arturo fare ammenda "<b>ha solo questa!!</b>" ed intanto mi domando se sia o no il caso di tornare la settimana prossima... certo che, se ha l'abitudine di farsi pagare un caffè ogni sei, allora c'è da domandarsi se sarà ancora aperto la prossima settimana.<br />Speriamo che il mio sia stato un caso isolato!</p><p>La chiudo aggiungendo solo che sono episodi come questi (ovviamente non la possibilità di bere un caffè a scrocco ma il teatrino che ne è uscito fuori) o anche solo la possibilità di viverne di tali ad essermi mancati durante il lungo periodo di lavoro a casa!</p><p>Ma passiamo alla ricetta di questi deliziosi e davvero "chewy" brownie! <br />Volevo preparare un dolcetto veloce da fare, pratico, cioccolatoso e che, possibilmente, non fosse troppo carico di grassi per cui quando sono incappata in <a href="https://unamericanatragliorsi.com/2022/04/brownies-perfetti-facili-e-senza-burro.html/" target="_blank">questa ricetta</a> ho pensato "Dio c'è! C'ho le prove!". Mary è un' assoluta garanzia per cui ho seguito la sua ricetta alla lettera (ho solo sostituito l' olio di semi con quello di riso ed ho utilizzato la farina 0 al posto della 00) e devo dire che... ho fatto bene! I brownie che ho ottenuto sono davvero cioccolatosi, riempiono la bocca e danno molta soddisfazione. Insomma: sono davvero perfetti come la dolcissima Mary li definisce!</p><p><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per una teglia quadrata di 20cm:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">250gr. di zucchero semolato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">50gr. di zucchero a velo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">80gr. di cacao amaro</span></li><li><span style="font-family: verdana;">100gr. di farina 0</span></li><li><span style="font-family: verdana;">un pizzico di sale</span></li><li><span style="font-family: verdana;">60gr. di cioccolato fondente a pezzetti</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 uova</span></li><li><span style="font-family: verdana;">100gr. di olio di riso</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 cucchiai di acqua a temperatura ambiente</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia</span></li></ul><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><p><b style="background-color: transparent; color: #006464;">STRUMENTI:</b></p></div><ul><li><span style="font-family: verdana;">2 ciotole</span></li><li><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">frusta a mano </span></li><li><span style="font-family: verdana;">marisa</span></li><li><span style="font-family: verdana;">cucchiaio </span></li><li><span style="font-family: verdana;">stampo quadrato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">carta da forno </span></li><li><span style="font-family: verdana;">gratella per dolci</span></li></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p><p style="background-color: white; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><span style="background-color: transparent;">Per prima cosa ho foderato la teglia con la carta forno inumidita ed ho acceso il forno impostando la temperatura di 170°C.<br />In una ciotola ho messo lo zucchero semolato e poi ho aggiunto, setacciandoli, lo zucchero a velo, il cacao, la farina ed il sale. Ho poi aggiunto il cioccolato a pezzetti e mescolato il tutto con la frusta a mano. <br />In un'altra ciotola ho amalgamato gli ingredienti liquidi: uova, olio, acqua ed estratto di vaniglia.<br />A questo punto ho aggiunto gli ingredienti secchi a quelli liquidi in tre volte cercando ogni volta di amalgamare bene tutto con la marisa. Come indicato da Mary, dopo l'ultima aggiunta ho mescolato l'impasto con un cucchiaio contando 50 giri ed il composto ottenuto era effettivamente denso e bello lucido.<br />Ho versato l'impasto nella teglia ed infornato per 40minuti. A me sono occorsi tutti e 40 i minuti di cottura ma, come suggerito da Mary, dopo 30minuti ho iniziato a verificare la cottura dell' impasto inserendo uno stecchino dentro: l' impasto dev'essere morbido al centro ma non liquido e lo stecchino deve uscire con delle briciole di impasto attaccate.<br />Ho sfornato e dopo qualche minuto ho sformato il brownie e l'ho messo a raffreddare sulla gratella staccandolo dalla carta forno.<br />Ho poi ricavato dei quadrotti.<br /><br /><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXWTUXYQBMOyWsswVZevard6HRVsDIZTJLwS8SxeQR8tuDwAEZ8Jf-9jCTl7Y3HW4Szi6ZG_lMxDi2SjtsmX40pAGY8Nm9-zpAu5pSH9E1X3ePGJtFXocaZHcLBSfP7BWuAmSKtks8PeimXTXu-LOcHT8GtS82L-G6_P1MttznK4MFcb6nNyhLHQnirA/s4624/BrownieSenzaBurro_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXWTUXYQBMOyWsswVZevard6HRVsDIZTJLwS8SxeQR8tuDwAEZ8Jf-9jCTl7Y3HW4Szi6ZG_lMxDi2SjtsmX40pAGY8Nm9-zpAu5pSH9E1X3ePGJtFXocaZHcLBSfP7BWuAmSKtks8PeimXTXu-LOcHT8GtS82L-G6_P1MttznK4MFcb6nNyhLHQnirA/s320/BrownieSenzaBurro_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p><p style="background-color: white; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><span style="background-color: transparent;">Una vera prelibatezza!</span></p><p style="background-color: white; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><span style="background-color: transparent;">Un grande abbraccio.<br />A presto! <br />LaGio' Riccia</span></p></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com36tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-66115784886631892402022-11-02T18:00:00.004+01:002022-11-02T18:00:00.163+01:00Torta di pere e yogurt greco - Sto fuori come un poggiolo<p>Penso di essere un po' stressata.<br />E se non sono stressata sono fuori come un balcone.<br />E se non sono stressata o fuori come un balcone beh allora la mia è demenza senile.</p><p>La mia mente mi sta inviando segnali sempre più insistenti del mio disagio.<br />Potrei farvi innumerevoli esempi, purtroppo, ma mi limiterò all' ultimo in ordine di successione.<br />Sabato mattino al super. Lista della spesa alla mano. Reparto ortofrutta. Metto la merce nel sacchetto, prezzo e ripongo nel carrello. Lo faccio con ananas, prugne, finocchi, etc...<br />Ad un certo punto non trovo più la lista. MALEDIZIONE! <i>Stilo appositamente la lista per evitare di dover ricordare tutto e quella sparisce?!?!</i><br />Ripercorro a ritroso l' itinerario da me seguito dall' ultima volta in cui ricordavo di avere la lista in mano. Controllo a terra. Niente. Guardo nelle varie cassette di frutta e verdura da cui avevo pescato. Niente. Guardo nei pressi delle varie bilance usate per pesare e prezzare la merce. Nulla. Della mia lista nessuna traccia.</p><p>Con un grande sforzo cerco di ricordare tutto ciò che mi serviva rassicurandomi del fatto che, comunque, nulla mi vietava di tornare al super un altro giorno (<i>ecccchepppalle però!</i>).<br />Quando qualche ora dopo arrivo a casa ed inizio a mettere a posto i miei acquisti... ecco cosa mi trovo davanti (Fig. 4) -_-. <br /><br />E' sicuramente sbagliato cercare consolazione nel cibo ma avevo bisogno di tirarmi su di morale, di ricevere una pacca sulla spalla e sentirmi dire "Tranquilla Gio'. Va tutto bene!" e siccome in casa ero sola... </p><p><i>TORTA! Faccio una torta! Di quelle consolatorie, da credenza... come quelle che mi preparavano la mamma e, ancor prima, la nonna.</i></p><p><br /><span style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">Torta di pere e yogurt greco</span></p><p><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per uno stampo a cerniera di 20cm:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">3 uova a temperatura ambiente </span></li><li><span style="font-family: verdana;">150 gr di zucchero</span></li><li><span style="font-family: verdana;">100ml di olio di riso</span></li><li><span style="font-family: verdana;">3 pere di media grandezza</span></li><li><span style="font-family: verdana;">150 gr di yogurt greco al naturale (0% di grassi)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">250 gr di farina "0"</span></li><li><span style="font-family: verdana;">succo e scorza di 1 limone con buccia edibile</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 bustina di lievito x dolci</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 cucchiaino di polvere di vaniglia</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 pizzico di sale</span></li></ul><span><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><p><b style="background-color: transparent; color: #006464;">STRUMENTI:</b></p></div></span><ul><li><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></li><li><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche </span></li><li><span style="font-family: verdana;">marisa</span></li><li><span style="font-family: verdana;">stampo a cerniera</span></li><li><span style="font-family: verdana;">carta da forno </span></li></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p><p style="background-color: white; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><span style="background-color: transparent;">Ho tagliato a cubetti 1 pera e mezza e l'ho irrorata col succo di mezzo limone. La restante pera e mezza l'ho affettata ed irrorata anch'essa col succo del mezzo limone restante.</span></p></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: left;">Ho montato x 5 minuti le uova con lo zucchero, ho poi aggiunto l'olio di riso e lo yogurt greco a cucchiaiate (sempre montando con le fruste). Ho poi unito la farina setacciata col lievito, la scorza di limone, la polvere di vaniglia il pizzico di sale e continuato a montare. Ho aggiunto la pera a pezzetti ed amalgamato con una marisa. Ho versato in una teglia di 20cm imburrata ed infarinata, decorato con le fettine di pera ed infornato a 200°C x 50 minuti (vale la prova stecchino)<span style="text-align: left;">. </span></div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglxDoBU0Bm3AOgwxe27RsBYmn0RVr2lp4KzlbSL6MYayYsW6v2paV9IVQAPE--esLrWfhN3FTRfE7c7-HUb_IauTnAJPnTWiaPAlp5CtiSeyBC_aESs2FjlCfGI9OA_iSqG12snBicm-Nfny0EvHk8KpCXIzDkD1BAwJXbaDBOBXHZGd1MyU1vY3mGZQ/s4624/TortaPereYogurtGreco_Firma3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglxDoBU0Bm3AOgwxe27RsBYmn0RVr2lp4KzlbSL6MYayYsW6v2paV9IVQAPE--esLrWfhN3FTRfE7c7-HUb_IauTnAJPnTWiaPAlp5CtiSeyBC_aESs2FjlCfGI9OA_iSqG12snBicm-Nfny0EvHk8KpCXIzDkD1BAwJXbaDBOBXHZGd1MyU1vY3mGZQ/s320/TortaPereYogurtGreco_Firma3.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fig. 1</td></tr></tbody></table><br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmKHYkMKI61rKwF8Qvp8z551-kRtAOB2_Ai2mWh1k32MVtrXmrRUxyHsQmnC1j-BbyHeMVb3oJ25VhOyCgUIEbi5JXgrVJxLGe-txItAq9QbOYEJw3KI_7PwG4DOvQiucVE0ENUx0FiBlpHTswRB7NGWgbJ3X0SufyhVmnU-cprtp8w45nF8VcZf-AoQ/s4624/TortaPereYogurtGreco_Firma1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmKHYkMKI61rKwF8Qvp8z551-kRtAOB2_Ai2mWh1k32MVtrXmrRUxyHsQmnC1j-BbyHeMVb3oJ25VhOyCgUIEbi5JXgrVJxLGe-txItAq9QbOYEJw3KI_7PwG4DOvQiucVE0ENUx0FiBlpHTswRB7NGWgbJ3X0SufyhVmnU-cprtp8w45nF8VcZf-AoQ/s320/TortaPereYogurtGreco_Firma1.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fig. 2</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqIgavfgEpYmokCTOqRfWAes5d86Rmh6d-zxrkqgyzCmszqLuYgP5hLNp4ierus0OwPAze_-5BU7nFVMpHCto4ecczm8ZmuJkSzLFBpb_k1RkynIF5DS0MbQaHb-H22FvfGd75e0MAmkEctLyRVJ8qWWbvj452kxqWkAWZ3wnKzuY23uaytuP2A6L1ZQ/s4624/TortaPereYogurtGreco_Firma2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqIgavfgEpYmokCTOqRfWAes5d86Rmh6d-zxrkqgyzCmszqLuYgP5hLNp4ierus0OwPAze_-5BU7nFVMpHCto4ecczm8ZmuJkSzLFBpb_k1RkynIF5DS0MbQaHb-H22FvfGd75e0MAmkEctLyRVJ8qWWbvj452kxqWkAWZ3wnKzuY23uaytuP2A6L1ZQ/s320/TortaPereYogurtGreco_Firma2.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fig. 3</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpnkAWy2_Y6Af3l6ik7bl3TYi1331GYnOeCJfPitBTkexU8gtJDnNyWeZXq3teo1xQ8VzS5hSpppHv5nqbLpF-LoGhNyhS8HiVSJtCBCsvdcqpYYkDyGxsTBHgMqqHUueSQeCicsUNSzeKUXpDUjO7MozTRbnexNRwP-D6yeqQuaroeu9USxTPsPuiZQ/s4624/20221029_135727.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpnkAWy2_Y6Af3l6ik7bl3TYi1331GYnOeCJfPitBTkexU8gtJDnNyWeZXq3teo1xQ8VzS5hSpppHv5nqbLpF-LoGhNyhS8HiVSJtCBCsvdcqpYYkDyGxsTBHgMqqHUueSQeCicsUNSzeKUXpDUjO7MozTRbnexNRwP-D6yeqQuaroeu9USxTPsPuiZQ/s320/20221029_135727.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fig. 4 (la lista al peso del cavolfiore)</td></tr></tbody></table></div><br /></div><div><br /></div><div>A presto!</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com42tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-76445028878355268312022-10-01T08:00:00.004+02:002022-10-01T08:00:00.156+02:00Madeleines au Beurre Noisette et Vanille<p>La stragrande maggioranza delle persone a sentir parlare di "Madeleines" pensa a Proust... io penso a mia sorella ed alla sua passione per la Francia e per i sapori decisi, burrosi ed avvolgenti della sua cucina. <br />Ed è per questo che, in occasione del suo ultimo compleanno (gennaio scorso), ho optato per loro come pensierino "home-made" da consegnarle insieme al regalo vero e proprio. <br />Prima di allora mi ero già cimentata nella produzione di <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2014/05/madeleines-allo-speck-con-sale.html" target="_blank">Madeleines</a> ma erano salate. Questa volta, invece, volevo che il pacchettino "profumasse" di burro, vaniglia e mandorla. Che profumasse di Francia. Che nell' aprirlo mia sorella andasse in brodo di giuggiole come capitava quando apriva la confezione "Made in France" acquistata al supermercato. <br />Insomma volevo fare le cose per bene!</p><p>Cercando in rete, soprattutto su blog francesi, ho deciso di provare una ricetta di Madeleines che prevedeva l' uso del "Beurre Noisette" che io avevo già preparato in occasione di questa altra <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2021/11/financier-alla-vaniglia.html" target="_blank">torta</a>. <br />Purtroppo non ricordo l' indirizzo al quale ho trovato la ricetta, so solo che io ho sostituito il cucchiaio di acqua di fiori d' arancio con un cucchiaio di estratto di vaniglia e che ho adottato qualche accorgimento al fine di ottenere delle Madeleines belle cicce!</p><p>Da quel che ho letto in giro, fondamentale per la formazione della famosa "gobbetta" è lo shock termico ed è per questa ragione che, una volta preparato l' impasto, è necessario farlo riposare almeno due ore (per me una notte) in frigorifero. In questo modo, oltretutto, l' impasto sarà più tosto e quindi sarà più semplice il suo porzionamento nell' apposito stampo. Una volta riempito, ho messo lo stampo a freddare nel frigorifero fintantoché il forno non raggiungeva la temperatura necessaria alla cottura.</p><p>Per ciò che concerne la cottura: ho infornato a 210°C per 3 minuti e cioè fino a quando i bordi delle Madeleines non si sono sollevati un po', formando un avvallamento centrale. Ho quindi spento il forno ed atteso che si formasse la gobbetta (circa 2-3 minuti) e poi riacceso il forno a 190°C e proseguito la cottura fino a completa doratura.</p><p><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per circa 18 Madeleines classiche:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">125 gr. di burro leggermente salato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 uova intere</span></li><li><span style="font-family: verdana;">85 gr. di zucchero</span></li><li><span style="font-family: verdana;">4 gocce di estratto di mandorle amare </span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 cucchiaio di estratto di vaniglia</span></li><li><span style="font-family: verdana;">35 gr. di latte</span></li><li><span style="font-family: verdana;">125 gr. di farina 0</span></li><li><span style="font-family: verdana;">5 gr. di lievito in polvere</span></li></ul><span><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><p><b style="background-color: transparent; color: #006464;">STRUMENTI:</b></p></div></span><ul><li><span style="font-family: verdana;">pentolino</span></li><li><span style="font-family: verdana;">colino</span></li><li><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></li><li><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche </span></li><li><span style="font-family: verdana;">stampo per Madeleines </span></li></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div>Per prima cosa ho messo il burro in un pentolino e l' ho fatto sciogliere a fuoco basso fino a quando non ha assunto un bel colore nocciola. L' ho tolto dal fuoco, filtrato con un colino e lasciato raffreddare.</div><div>In una ciotola ho lavorato le uova con lo zucchero ed ho poi aggiunto il latte, l' estratto di vaniglia e l'aroma di mandorle amare. Ho mescolato bene con le fruste. </div><div>Ho poi unito al composto così ottenuto la farina setacciata con il lievito, mescolato ed unito a filo il burro fuso raffreddato mescolando a completo assorbimento.</div><div>Ho coperto l' impasto così ottenuto con della pellicola trasparente a contatto e messo a riposare in frigorifero per una notte.</div><div>Sebbene in silicone, ho comunque imburrato ed infarinato gli stampi da madeleines. </div><div>Ho versato l' impasto negli appositi incavi riempiendoli per i 3/4 e messo a riposare per un' altra mezz'oretta. </div><div>Ho acceso il forno impostando la temperatura di 210°C e, quando caldo, ho infornato. Ho fatto cuocere per 3 minuti e poi spento il forno e <u>senza aprire lo sportello</u> ho atteso che la formazione della "gobbetta" (sono occorsi circa 3 minuti). Ho quindi riacceso il forno impostando la temperatura di 190°C e completato la cottura.</div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzeI2JUCGfpTIFp6JZRMuMAuWdlgsG2fdWyPHuV-TJWzApR-wGLBlDRJHjxujsT6pKRg3I1Nvuc3vukfCfgiA4jUQ_4iO3f1LUYikBGfGLaI8inF15-r28oGKJhMe-O38kaJkunUGDmYFjiTW21I-djw34hXayK3mCpJpceL8IVRp94fRpAovKjqC0eQ/s854/MadeleinesBeurreNoisettesVanille_Firma.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="854" data-original-width="664" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzeI2JUCGfpTIFp6JZRMuMAuWdlgsG2fdWyPHuV-TJWzApR-wGLBlDRJHjxujsT6pKRg3I1Nvuc3vukfCfgiA4jUQ_4iO3f1LUYikBGfGLaI8inF15-r28oGKJhMe-O38kaJkunUGDmYFjiTW21I-djw34hXayK3mCpJpceL8IVRp94fRpAovKjqC0eQ/s320/MadeleinesBeurreNoisettesVanille_Firma.JPG" width="249" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSuf-r3uPToCnTGBu-Y8ZC3u-N4Gj92qQY2C-yvicft9tuk6aEYD1ybrSU5K-T2sZ2gTl8q0eAYko4Jg3SaZZEboBLXOK565ppK9HxMsvuLG61Z_hn4EWzev_3t3jIeWwxOMxUgdN37N3fSfQBfcAQeYUgItnG6IJELN00GS4OGqwy8tnrmf-tQqTrxg/s874/MadeleinesBeurreNoisettesVanille_Firma2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="874" data-original-width="672" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSuf-r3uPToCnTGBu-Y8ZC3u-N4Gj92qQY2C-yvicft9tuk6aEYD1ybrSU5K-T2sZ2gTl8q0eAYko4Jg3SaZZEboBLXOK565ppK9HxMsvuLG61Z_hn4EWzev_3t3jIeWwxOMxUgdN37N3fSfQBfcAQeYUgItnG6IJELN00GS4OGqwy8tnrmf-tQqTrxg/s320/MadeleinesBeurreNoisettesVanille_Firma2.JPG" width="246" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIExZXwJaGRzwMkQgtADASqO1EtR-7GSMjREXWPCFs_ytWtr9c-MlP6gBNs9Xih8RL7I1ffukpEyksSt8sPkWdkWDRll89TX4jAIPKeyLXI923CprKZIU037sbVs9UYkQgh4RYWg8GejwiOT_ERT45YNtkmFktikZjv4cg0q1X0CcOAVDZqHTeyNDMlw/s1065/MadeleinesBeurreNoisettesVanille_Firma3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="809" data-original-width="1065" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIExZXwJaGRzwMkQgtADASqO1EtR-7GSMjREXWPCFs_ytWtr9c-MlP6gBNs9Xih8RL7I1ffukpEyksSt8sPkWdkWDRll89TX4jAIPKeyLXI923CprKZIU037sbVs9UYkQgh4RYWg8GejwiOT_ERT45YNtkmFktikZjv4cg0q1X0CcOAVDZqHTeyNDMlw/s320/MadeleinesBeurreNoisettesVanille_Firma3.JPG" width="320" /></a></div><br /></div><div><br /></div><div>A presto!</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com58tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-26657009578578628502022-09-05T18:00:00.021+02:002022-09-05T18:00:00.182+02:00Cheesecake Oreo - Si riparte!<p><span>Eh sì: si riparte!!!<br />Mai espressione fu più vera... non solo perché tra scuola e fine delle vacanze estive settembre è sempre il mese della ripartenza ma anche perché, <b><i>udite udite</i></b>, la prossima settimana, dopo un' assenza di praticamente 2 anni e 7 mesi e salvo colpi di scena dell' ultimo minuto, rientrerò in ufficio.<br />Incredibbboli!<br />Rivedrò i miei colleghi in carne ed ossa (durante il periodo di lavoro "agile" abbiamo continuato a vederci tramite web-cam... poveri colleghi... se da una parte si son dovuti beccare la versione + "nature" di me ossia: </span>pinzettone in mezzo ai ricci e viso struccato, dall' altra possono ringraziarmi perché cotanta mia visione ha permesso loro di constatare che i loro cuori reggono bene gli spaventi :-D!!!) e, per ora almeno una volta a settimana, tornerò ad una pseudo-normalità lavorativa.</p><p><span>Lavorare da casa è sicuramente una gran comodità: riduce lo stress generato dal viaggio per andare e tornare, consente di sapere esattamente quando si inizia e quando poi si finirà di lavorare (salvo imprevisti), limita le distrazioni date dalla condivisione di spazi comuni (io ho sempre lavorato in open-space) e permette di essere molto più produttivi (ho completamente eliminato le pause caffè, salvo qualche pausa virtuale con i colleghi). Per me, poi, è stato proprio provvidenziale perché mi ha consentito di riuscire a fornire la dovuta assistenza a mia mamma a seguito degli interventi cui si è dovuta sottoporre proprio ad inizio pandemia (quando ancora non era obbligatorio l' uso delle mascherine, per intenderci). <br />Tanti i vantaggi, insomma, ma non dover uscire di casa ogni giorno per raggiungere la sede di lavoro ha comportato, almeno per me, una sorta di chiusura verso il mondo esterno. Ho trascorso interi periodi nei quali rincasavo a casa la domenica per poi riuscirne il sabato mattina della settimana successiva. <br /></span>Un po' sento la mancanza dell' andare in ufficio, condividere con i colleghi le pause caffè ed avere con loro un rapporto più "reale". </p><p><span>Settimana prossima, quindi, si rientrerà in ufficio per 2gg ed i restanti 3 si lavorerà da casa e credo che questa soluzione sia, almeno sulla carta, davvero ottima perché, come dicevano gli antichi, <i>"in media stat virtus".</i></span></p><p><span>Riparto anche qui e quindi riapro questo mio angolino domandandovi scusa se, alla fine, non sono riuscita a continuare ad essere presente da voi come immaginavo e come avrei voluto.</span></p><p><span>La ricetta della ripartenza è la torta che ho preparato in occasione del compleanno di LoveOfMyLife, circostanza che casca a fine luglio. Il caldo che, personalmente, mi ha piallata in questa estate (e mi ha fatto scoprire di poter sudare in punti del corpo in cui non pensavo di poter sudare) mi ha fatta desistere dall' accendere il forno per cui quando su instagram ho visto la ricetta di questa bellissima e semplicissima <a href="https://www.lucake.it/cheesecake-oreo/" target="_blank">Cheesecake Oreo</a>, mi sono detta: "Eccola! E' lei la prescelta!". La ricetta, come vedete, proviene dal sito <a href="https://www.lucake.it/" target="_blank">Lucake</a>. Io ho adeguato le dosi degli ingredienti al mio stampo di 18cm di diametro e, per sciogliere la colla di pesce, anziché il latte ho usato la quantità di panna che altrimenti avrei avanzato.</span></p><p><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per la BASE:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">200gr di biscotti oreo (senza crema bianca)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">100gr di burro</span></li></ul><span><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><p style="color: black; font-weight: 400;"><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per la CREMA:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">(crema tolta dall’interno degli oreo)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">300gr di formaggio spalmabile (per me "Riccotta" spalmabile)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">190gr di mascarpone</span></li><li><span style="font-family: verdana;">68gr di zucchero a velo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">20gr di panna (la ricetta originale prevedeva l'uso del latte)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">4gr di colla di pesce</span></li><li><span style="font-family: verdana;">225gr di panna fresca</span></li><li><span style="font-family: verdana;">8 oreo a pezzetti</span></li></ul></div><div class="gmail_default" style="background-color: white; color: #006464; font-weight: bold;"><b><p style="color: black; font-weight: 400;"><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per DECORARE:</b></p><ul style="color: black; font-weight: 400;"><li><span style="font-family: verdana;">150gr di panna fresca</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1,5 cucchiaini di zucchero a velo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">4 oreo divisi a metà</span></li></ul></b></div><b style="color: #006464;">STRUMENTI:</b></span><br /><ul><li><span style="font-family: verdana;">mixer</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pentolino</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 ciotole</span></li><li><span style="font-family: verdana;">stampo apribile del diametro di 18cm</span></li><li><span style="font-family: verdana;">carta forno</span></li><li><span style="font-family: verdana;">fruste elettriche</span></li><li><span style="font-family: verdana;">coltello</span></li><li><span style="font-family: verdana;">leccapentole</span></li><li><span style="font-family: verdana;">sac à poche con bocchetta a stella</span></li></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div>Per prima cosa ho foderato lo stampo con la carta forno e poi mi sono dedicata alla preparazione della base per cui ho messo il burro a fondere in un pentolino e nel mentre ho separato gli Oreo e raccolto la loro crema nella ciotola atta alla preparazione della crema.</div><div>Ho frullato i biscotti, li ho mischiati con il burro fuso e versato il composto all' interno dello stampo. Ho appiattito e compattato con un cucchiaio e messo in frigorifero per almeno mezz'ora.</div><div>Mi sono poi dedicata alla crema.</div><div>Ho messo in ammollo in acqua fredda la colla di pesce.</div><div>Ho aggiunto il mascarpone, il formaggio spalmabile e lo zucchero a velo alla crema tolta dagli Oreo ed ho lavorato con le fruste fino ad ottenere un composto ben amalgamato.</div><div>In un' altra ciotola ho semi-montato la panna e l' ho aggiunta con delicatezza e mescolando dal basso verso l' altro alla crema di formaggi di cui sopra.</div><div>Ho messo a scaldare i 20gr di panna liquida in un pentolino. Ho strizzato la colla di pesce e l'ho fatta sciogliere nella panna calda.</div><div>Ho aggiunto a filo la panna con la colla di pesce al composto di panna e formaggi ed ho amalgamato con le fruste a bassa velocità fino ad ottenere una crema priva di grumi. </div><div>Ho tagliato in due 4 Oreo per ricavare i semicerchi con cui decorare la torta e li ho messi da parte. Ho tritato i biscotti rimanenti a pezzetti e li ho aggiunti alla crema della farcia.</div><div>Ho versato la crema nello stampo, livellato bene il composto e riposto in frigorifero per 8 ore. La ricetta originale indica un riposo di almeno 4 ore o comunque sufficiente a far rassodare la crema io l'ho lasciata 8 ore per esigenze di ordine pratico.</div><div>Passato il tempo del riposo ho montato la panna ben ferma con lo zucchero a velo, l' ho inserita in una sac à poche con bocchetta a stella e l'ho utilizzata per guarnire la torta alternando una rosa di panna ad una metà di Oreo. </div><div>Ecco la torta del festeggiato!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOa0iUkyNaqrxXE5rnaLQxOaTmgvKKFYWqVFgGhNynIbU0QiCzoTB6DPe0TnnRDRJBoIUQCeLvzPrmhmQB9l3tlcBeESctOKgvDe5wyJvLXo6uqx6NKZycI_M_VMURWySQJmWjxNMfHkVCkj1qBDqdfrJjAkLcxYn82C4dWyGf-RNyjsQVVKjNaWhWhQ/s990/CheesecakeOreo_Firma1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="890" data-original-width="990" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOa0iUkyNaqrxXE5rnaLQxOaTmgvKKFYWqVFgGhNynIbU0QiCzoTB6DPe0TnnRDRJBoIUQCeLvzPrmhmQB9l3tlcBeESctOKgvDe5wyJvLXo6uqx6NKZycI_M_VMURWySQJmWjxNMfHkVCkj1qBDqdfrJjAkLcxYn82C4dWyGf-RNyjsQVVKjNaWhWhQ/s320/CheesecakeOreo_Firma1.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_6AombY2W4wkJFkDCD2hJEjE0RZEFzDDhnuSXH5f86caoUWb_ezRs5lK3waYpEUG1320qfhtrk181yen4M3c_9ym10vReOUXz1YeY3QUfzO3BQMeAKSn62648Y7JgA5s4cra9Nrxq8O1CPnQW5NOaySgXBZfzhk32k4KFvXBecFx2fSFn5H8K8tRykA/s1062/CheesecakeOreo_Firma2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="769" data-original-width="1062" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_6AombY2W4wkJFkDCD2hJEjE0RZEFzDDhnuSXH5f86caoUWb_ezRs5lK3waYpEUG1320qfhtrk181yen4M3c_9ym10vReOUXz1YeY3QUfzO3BQMeAKSn62648Y7JgA5s4cra9Nrxq8O1CPnQW5NOaySgXBZfzhk32k4KFvXBecFx2fSFn5H8K8tRykA/s320/CheesecakeOreo_Firma2.jpg" width="320" /></a></div><br /><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><br /></div></div><div><div>Questa torta è di facilissima esecuzione ed è davvero golosa! </div><div>Al festeggiato è piaciuta molto!!! <3</div></div><div>A presto!</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com42tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-752609932182331912022-06-26T08:00:00.000+02:002022-06-26T08:00:00.165+02:00Barbabietole e cipolla di Tropea saltate<p>Interrompo la serie di ricette che richiedono il forno perché nun ja fo' proprio ad accenderlo!<br />Depongo le armi, almeno finché le temperature non torneranno ad essere "ragionevoli".<br />Non so come "butta" da voi ma qui, in quel di Torino, si annaspa.<br />Il rivolo di sudore che scorre lungo la mia colonna vertebrale è diventato mio compagno inseparabile. Trascorro più tempo con lui che con LoveOfMyLife -_-.<br />Ad esso, poi, si aggiunge anche la novità dell' interno coscia pezzato (come se le fantastiche ascelle non fossero sufficienti). Ma si può?!? Io che non mollavo mai i miei fedelissimi jeans <b><span style="color: #741b47;">(*)</span></b>, quest' anno mi sono convertita a vestitini, gonnelline e bermuda.<br />E chi se ne frega se metto in mostra gambe che non hanno nulla da invidiare ai tronchi di pino o ad un terzino della nazionale. Posso sempre dare la colpa alla ritenzione idrica data dalla calura.</p><p><b><span style="color: #741b47;">(*)</span></b> Nemmeno a Granada, nel lontano 2013, quando riuscimmo a tirare un sospiro di sollievo ed a metter piede fuori dall' hotel solo alle h. 21 perché i 37°C ci parevano una benedizione rispetto alla canicola che ci accolse al nostro arrivo attorno alle h. 15 (la receptionist dell' hotel la definì "ora mala" ossia brutto momento).</p><p>Ricetta che non richiede forno, dunque, ma solo un passaggio in padella.</p><p>Ho scoperto da pochi mesi le barbabietole. Nonostante la mia riluttanza iniziale, sono stata convinta ad assaggiarle e..beh..le ho adorate a tal punto da decidere di acquistarle al mercato e cucinarmele a casa.<br />Il contadino di fiducia della mia mamma vendeva le barbabietole già cotte alla brace per cui, una volta pulite (dalla mia mamma che mi vizia tanto, lo so!) è stato sufficiente tagliarle a listarelle sottili ma non troppo e farle soffriggere insieme ad una bella e grossa cipolla di Tropea, erbe aromatiche e via, il gioco è fatto! In un attimo si può gustare un piatto delizioso e... coloratissimo!</p><p>Con questo piatto, salvo colpi di scena, credo proprio che vi saluterò a dopo le vacanze. <br />Come lo scorso, anche quest' anno non andremo da nessuna parte fatta eccezione per qualche gitarella in montagna. Vedremo.</p><p>Ci rileggiamo a settembre!</p><p><b style="color: #006464;">INGREDIENTI:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">barbabietole precotte e pulite </span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 cipolla di Tropea grande</span></li><li><span style="font-family: verdana;">olio extravergine di oliva</span> </li><li><span style="font-family: verdana;">aglio a sentimento</span> </li><li><span style="font-family: verdana;">sale</span></li><li><span style="font-family: verdana;">mix aromatico (io: origano, timo, menta, rosmarino)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pepe a piacere</span> </li></ul><span><div class="gmail_default" style="background-color: white; color: #006464; font-weight: bold;"><br /></div><b style="color: #006464;">STRUMENTI:</b></span><br /><ul><li><span style="font-family: verdana;">tagliere</span></li><li><span style="font-family: verdana;">coltello</span></li><li><span style="font-family: verdana;">padella</span></li><li><span style="font-family: verdana;">cucchiaio</span></li></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div>Ho tagliato a listarelle le barbabietole. Ho mondato e lavato una cipolla di Tropea e l' ho tagliata alla julienne e l' ho messa a soffriggere in un tegame con un giro d'olio evo ed uno spicchio d'aglio in camicia. Quando la cipolla cominciava ad appassire, ho aggiunto la barbabietola, ho salato, aggiunto il mix aromatico e fatto cuocere. Decidete voi il grado di cottura. A me piacciono un po' più abbrustolite per cui le ho fatte cuocere a fuoco vivace.</div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTweAxVUJhpB_Iwg8SkJ06YDMpt3eRytHJNithwkN7zRqlHcwVtvbAM_Yqdkh4yXCpE_BHdGxBDpTawzyu2YJn6ECjDlPl2OJ5B5G_uxRsR77o96PkuYfjYfB3wUSaahcETaphazyGK3PSQF5lvxh0I9hdMBC3vpnbTGqVCFhnNaTzNf9JgEL5S1uEOw/s4624/BarbabietoleECipolle.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTweAxVUJhpB_Iwg8SkJ06YDMpt3eRytHJNithwkN7zRqlHcwVtvbAM_Yqdkh4yXCpE_BHdGxBDpTawzyu2YJn6ECjDlPl2OJ5B5G_uxRsR77o96PkuYfjYfB3wUSaahcETaphazyGK3PSQF5lvxh0I9hdMBC3vpnbTGqVCFhnNaTzNf9JgEL5S1uEOw/s320/BarbabietoleECipolle.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /></div><div>Mamma che bontà! </div><div>A presto!</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com35tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-49603112676577201172022-06-01T08:00:00.002+02:002022-06-11T14:25:53.860+02:00Biscotti morbidi alle mandorle e pistacchi<p>E niente, la fatina dei biscotti che si è impossessata di me, non accenna a volermi abbandonare -_-.<br />Che poi non è che in casa si consumino solo biscotti homemade o che di biscotti confezionati non ne entrino, eh?! Sia chiaro!</p><p>Come più volte scritto su queste frequenze, quando LoveOfMyLife era un giovane virgulto single, soleva far colazione con tè e frollini alla panna per cui, da brava compagna che non vuole fargli capire che bella gatta da pelare si è preso proponendomi la convivenza (o quanto meno vuole distrarlo dalla sua presa di coscienza della dura realtà), in linea generale cerco di attenermi a questa usanza.<br />Salvo fare qualche leggera deviazione di percorso quando proprio non riesco a non rispondere al richiamo del piccolo mugnaio e mi metto a sfornare brioches, torte o grandi lievitati. <br />Zona franca è comunque sempre quella dei biscotti fatti in casa che proprio non riesco ad esimermi dal fare ma che temo sempre gli facciano rimpiangere i suoi amati frollini.</p><p>Devo dire che LoveOfMyLife accetta sempre tutto con grande entusiasmo ma non ho ancora capito se la sua è una tattica (un po' come certi animali che si fingono morti per sfuggire al pericolo) o se davvero non preferirebbe mangiare i suoi dodici biscotti a forma di ciambella. Scommetterei sulla sua sincerità per diversi motivi:<br />- LoveOfMyLife ha la memoria di un pesce rosso per cui si guarda bene dal mentire perché le bugie non se le ricorderebbe (nel suo caso le bugie non è che hanno le gambe corte. Non le hanno proprio)<br />- la mitragliata di domande alla J.B.Fletcher sull' indice di gradimento dei miei "manufatti" gliela sparo a tradimento mentre fa colazione (dopo, per quanto scritto al punto precedente, credo che nemmeno ricorderebbe se gli sono piaciuti o meno) per cui è ancora in quello stato di "mi sono svegliato da poco, non vorrei averlo fatto e cerco di tenere gli occhi aperti". Insomma: ha le difese abbassate.<br />- quando risponde non noto tremolii sospetti alle palpebre (alla Scrat de "L'era glaciale" quando pianta la ghianda nel ghiaccio dando origine a tutto l' ambaradan noto).</p><p>Quindi i biscotti confezionati entrano in casa per LoveOfMyLife ma anche perché mia mamma ogniqualvolta si imbatte in una novità, la compra per farcela assaggiare (vanificando tutti i miei sforzi di aggirarmi come un ninja nello scaffale dei biscotti tenendo un occhio aperto ed uno chiuso per limitarmi a prendere il pacco interessato, ignorando tutte le altre confezioni ammiccanti).</p><p>Ad ogni buon conto, quando mi acchiappa la voglia di pasticciare o quando, invece, DEVO, io mi metto a produrre e sfornare.</p><p>Questi biscotti sono nati dall' esigenza di placare il mio grido di dolore nel vedere che un pacchetto di farina di pistacchio conservato in dispensa era scaduto da un giorno. Buttarlo?!? Giammai...con quel che è costato! -_-</p><p>Sono biscotti morbidi e, lasciatemelo dire, davvero ottimi. Sono del peso di 20gr. ciascuno e quindi danno molta soddisfazione. In quanto morbidi vanno conservati in una scatola a chiusura ermetica.<br />Sono ottimi sia pucciati nel tè, sia nel caffè ma anche gustati così, soli soletti.</p><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">INGREDIENTI per circa 55 biscotti:</b></div><ul><li><span style="font-family: verdana;">150 gr. di farina tipo1 </span></li><li><span style="font-family: verdana;">50 gr. di farina di riso integrale</span></li><li><span style="font-family: verdana;">175 gr. di farina di mandorle</span> </li><li><span style="font-family: verdana;">100 gr. di farina di pistacchio di Bronte</span></li><li><span style="font-family: verdana;">60 gr. di zucchero semolato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">60 gr. di zucchero di canna integrale</span></li><li><span style="font-family: verdana;">la scorza di un limone biologico</span></li><li><span style="font-family: verdana;">25 gr. di miele millefiori</span></li><li><span style="font-family: verdana;">un pizzico di sale</span></li><li><span style="font-family: verdana;">130 ml di latte intero</span></li><li><span style="font-family: verdana;">7 gr. di lievito per dolci</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 cucchiaini di estratto di vaniglia Bourbon</span></li><li><span style="font-family: verdana;">100 gr. di burro morbido a temperatura ambiente</span></li></ul><span><div class="gmail_default" style="background-color: white; color: #006464; font-weight: bold;"><br /></div><b style="color: #006464;">STRUMENTI:</b></span><br /><ul><li><span style="font-family: verdana;">ciotola</span></li><li><span style="font-family: verdana;">setaccio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">bilancia</span></li><li><span style="font-family: verdana;">carta da forno o tappetino microforato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">leccarda</span></li><li><span style="font-family: verdana;">gratella per dolci</span></li></ul><br /><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div>In una ciotola ho setacciato la farina di tipo 1 e quella di riso con il lievito e poi ho aggiunto la farina di mandorle e quella di pistacchio.</div><div>Ho aggiunto alle farine lo zucchero di canna, il sale, la scorza di limone ed il burro morbido.</div><div>Ho impastato fino ad ottenere un composto a grosse briciole. A parte ho mescolato il miele con il latte e l'estratto di vaniglia e poi ho aggiunto il tutto al composto.</div><div>Ho lavorato il composto prima in ciotola e poi sul piano di lavoro fino ad ottenere un panetto omogeneo.</div><div>Con le mani leggermente inumidite, ho formato delle palline del peso di 20 grammi ciascuna e le ho messe, distanziandole, sulla leccarda ribaltata e ricoperta con un tappetino microforato (va bene anche un foglio di carta forno).</div><div><div>Ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C e nel mentre andava in temperatura ho messo le teglie di biscotti in frigorifero (questo passaggio non è necessario). Ho fatto cuocere i biscotti per 15-20 minuti o comunque fino a leggera doratura.</div><div>Una volta sfornati li ho messi a raffreddare su una gratella.</div></div><div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDS1X68PZFp78gYWVv99ctcxyTcNYwjyZF3qr8BJ1lpSzBucDftUhHmH4Gl2QbBd188EAR52srSsbcbKvR6wVl57lUIWEci4ePlonVA4vv213kMeLzEfAvsd592dD6H6lgBHB9cKgn3cI3-_F-xTDnPs8AO9dXmGGcP3MqeJReXY8JSeVMxuUysrkoaw/s4624/BiscottoniMorbidi_MandorlePistacchio_Big_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3468" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDS1X68PZFp78gYWVv99ctcxyTcNYwjyZF3qr8BJ1lpSzBucDftUhHmH4Gl2QbBd188EAR52srSsbcbKvR6wVl57lUIWEci4ePlonVA4vv213kMeLzEfAvsd592dD6H6lgBHB9cKgn3cI3-_F-xTDnPs8AO9dXmGGcP3MqeJReXY8JSeVMxuUysrkoaw/s320/BiscottoniMorbidi_MandorlePistacchio_Big_Firma.jpg" width="240" /></a></div><br /></div><div>Vi assicuro che sono davvero buoni! </div><div>A presto!</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com48tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-76433830256538981282022-05-01T10:00:00.001+02:002022-05-01T10:00:00.215+02:00Biscotti con crusca d'avena, arancia candita e gocce di cioccolato<p>Questi biscotti nascono come mia rivisitazione della ricetta che vi avevo presentato <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2021/12/biscotti-con-crusca-d-avena-e-cioccolato.html" target="_blank">qui</a> qualche mese fa. Sono nati dalla necessità di ultimare delle scorze di arancia candita e dalla voglia di provare a giocare con zuccheri e grassi differenti.</p><p>Ho scelto di sostituire: </p><p>- parte dello zucchero di canna con lo zucchero di cocco per mitigare un po' la dolcezza data dalla scorza d' arancia candita </p><p>- parte del burro con l' olio di cocco per ridurre un po' i grassi animali e, per contro, perché l' utilizzo del solo olio di cocco non mi fa impazzire. </p><p>Li ho ripetuti più volte perché hanno riscosso davvero molto successo in famiglia. La prima versione, per cambiare un po' rispetto alla ricetta a cui si ispiravano (appunto quella dei biscotti con crusca d'avena e cioccolato), non prevedeva l'utilizzo delle gocce di cioccolato ma quando ho provato ad aggiungerle nei tentativi successivi non le ho più abbandonate. Il cioccolato in questi biscotti ci sta da Dio!</p><div class="gmail_default" style="background-color: white;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">INGREDIENTI per 30 biscotti:</b></div><ul><li><span style="font-family: verdana;">200 gr. di crusca d' avena</span></li><li><span style="font-family: verdana;">200 gr. di farina 0</span></li><li><span style="font-family: verdana;">60 gr. di zucchero di canna</span></li><li><span style="font-family: verdana;">60 gr. di zucchero di cocco</span></li><li><span style="font-family: verdana;">90 gr. di burro</span></li><li><span style="font-family: verdana;">90 gr. di olio di cocco</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 cucchiaini di bicarbonato di sodio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">45 gr. di latte parzialmente scremato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 cucchiaini di estratto di vaniglia</span></li><li><span style="font-family: verdana;">arancia candita a sentimento</span></li><li><span style="font-family: verdana;">gocce di cioccolato a sentimento ma facoltative </span></li></ul><span><div class="gmail_default" style="background-color: white; color: #006464; font-weight: bold;"><br /></div><b style="color: #006464;">STRUMENTI:</b></span><br /><ul><li><span style="font-family: verdana;">mixer</span></li><li><span style="font-family: verdana;">timbro per biscotti</span></li><li><span style="font-family: verdana;">coppa pasta del diametro di 5cm</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pellicola per alimenti</span></li><li><span style="font-family: verdana;">bilancia</span></li><li><span style="font-family: verdana;">carta da forno</span></li><li><span style="font-family: verdana;">leccarda</span></li><li><span style="font-family: verdana;">gratella per dolci</span></li></ul><br /><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div>Ho frullato nel mixer i cubetti di arancia candita con la crusca d'avena fino ad ottenere uno sfarinato.</div><div>Sempre nel mixer ho poi aggiunto farina, burro, olio di cocco ed i due tipi di zucchero ed ho frullato ancora.</div><div>Ho aggiunto bicarbonato, acqua, latte, estratto e frullato nuovamente fino ad ottenere una palla.<br />Se decidete di utilizzare le gocce di cioccolato, è questo il momento e poi date qualche colpetto di mixer per amalgamare.</div><div>Ho poi compattato brevemente il composto sul tavolo, ho coperto con pellicola trasparente e messo in frigorifero per mezz' ora.</div><div>Passato il tempo del riposo ho acceso il forno impostando la temperatura di 200°C, ho foderato due teglie con carta da forno ed ho iniziato a formare i biscotti.</div><div>Ho staccato porzioni di impasto di 30gr. l' una e creato una pallina che ho poi pressato con il timbro. </div><div>Ho coppato il biscotto ottenuto con il coppa pasta ed ho adagiato il biscotto sulla leccarda. Ho proceduto così fino a terminare l' impasto. I biscotti vanno distanziati un poco ma non crescono molto in cottura.</div><div>Ho infornato e cotto i biscotti per 15-17 minuti. Regolatevi voi con i tempi. I biscotti devono essere belli dorati.</div><div>Far freddare su una gratella prima di gustare.</div><div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiQuxDaqYRCROqv3a5Rh8X0vC92vGaBRALVYxwvFBfgF4gBeeKKH0nbkQSdJETAw2-aSEH3C3QM9-I6sVz3joHkG-BuNHhwO-4pzbIpolKRU9wvh8nMHsR13RDAZzI6rZC7IdgFNFbw1RwIWFFb7curtf20Q31Evd6g9CCk0_oZsBG-L7jVVMhFpHZnQ/s4128/BiscottiAvenaAranciaCioccolato1_Firma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3096" data-original-width="4128" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiQuxDaqYRCROqv3a5Rh8X0vC92vGaBRALVYxwvFBfgF4gBeeKKH0nbkQSdJETAw2-aSEH3C3QM9-I6sVz3joHkG-BuNHhwO-4pzbIpolKRU9wvh8nMHsR13RDAZzI6rZC7IdgFNFbw1RwIWFFb7curtf20Q31Evd6g9CCk0_oZsBG-L7jVVMhFpHZnQ/s320/BiscottiAvenaAranciaCioccolato1_Firma.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Qui nella versione senza gocce di cioccolato</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj83oB4j1eCS8p0IIsvQ_CGR3whHIDmFRI1z4DjiB_d0CsHcjViselLdHVzUPIdlHM0FFGmb-rkdP3-lyXZV2UVgC1IpbaLu-qo46ukl_EQ9QKdF3QR0lifoehNdRQ6KDIivMc38k0hN4GYPY3bSHsVf-Kj9FJPnT5_hI1rQ9hTpdkAy0cFjJpK5QbYxw/s2048/BiscottiAvenaAranciaCioccolato2_Firma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj83oB4j1eCS8p0IIsvQ_CGR3whHIDmFRI1z4DjiB_d0CsHcjViselLdHVzUPIdlHM0FFGmb-rkdP3-lyXZV2UVgC1IpbaLu-qo46ukl_EQ9QKdF3QR0lifoehNdRQ6KDIivMc38k0hN4GYPY3bSHsVf-Kj9FJPnT5_hI1rQ9hTpdkAy0cFjJpK5QbYxw/s320/BiscottiAvenaAranciaCioccolato2_Firma.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Qui con l'aggiunta di gocce di cioccolato</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br /></div></div><div>Un grande abbraccio e...</div><div>a presto!</div><div>LaGio' Riccia</div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com52tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-3776945064733952642022-04-11T15:00:00.002+02:002022-04-11T15:17:10.331+02:00E' Pasqua? Allora Pan di Neve!<p>Capita di farsi delle domande.<br />Domande cui non si può rispondere con un binario-spiccio "Sì/No" e che non hanno necessariamente una risposta giusta o sbagliata. Domande che nascono così e che trovano risposta più in là nel tempo o anche più risposte diverse perché ci capita di vivere esperienze diverse che ci aprono a nuove interpretazioni.</p><p>Rivedevo mio papà dopo 11 anni. Era molto cambiato. Nei miei ricordi di bambina 9enne era un gigante sia in altezza che in fatto di mole. Quello che avevo davanti, da ventenne, era un uomo logorato ed anche sfigurato dalla malattia. Un omino che pesava la metà dell' ultima volta che lo avevo visto e che poi così alto non era.<br />Il tipo di domanda di cui vi parlavo poco sopra ha fatto capolino proprio in quella circostanza. Nel parlarmi della sua malattia e di tutte le terapie provate: forti e meno forti, destabilizzanti, invalidanti ed invasive (che lo avevano sfigurato per sempre) ma rivelatesi fallimentari, quando mi accennò all' ennesimo tentativo che si accingeva a fare non potei non chiedermi:<br />"Ma come fa a trovare la forza di continuare???"<br />Non gli posi mai quella domanda. Non volevo che leggesse in questo mio quesito un incentivo a smetterla perché di fatto quella mia domanda nascondeva l' ammissione, o quanto meno il sospetto, che io mi sarei fermata prima, ecco.<br />Quella domanda mi rimase in testa per tutto il viaggio del ritorno in Piemonte da Diano Castello. <br />Pian piano quella domanda assunse i contorni di una risposta perché si trasformò in "Come fa ad avere ancora tutta quella speranza?" e mi convinsi che forse la risposta era questa: la forza derivava dalla speranza.<br />Vent' anni dopo, vedendo anche mia mamma combattere contro un male la cui prima terapia si è rivelata invalidante a vita, vedendo il suo modo di agire e reagire mi sono detta che forse il "carburante" per andare avanti, era la disperazione.<br />Ventidue anni dopo, osservando sempre la mia mamma che continua a lottare, ormai da due anni, ed a cercare un equilibrio in tutto ciò che le è successo, equilibrio che, purtroppo, ogni mese è messo in discussione dal piano terapeutico cui è sottoposta, penso di aver trovato la risposta "giusta"... quella che mi convince di più... Una risposta che mi ha trafitto per la sua semplicità. Non vi so dire se è universalmente vera, so solo che quando l' ho trovata mi sono sentita sollevata ed ho pianto. Tanto. Ho pianto tutte le lacrime che ho ricacciato indietro ogni volta che il magone mi saliva su ma mi dicevo "Non ora. Non è il momento. Ora devi essere forte". <br />La risposta è semplicemente "Io voglio solo stare bene". Tutto ciò che muove chi sta male è "solo" riottenere ciò che magari fino a che si era in salute si dava per scontato e cioè lo stare bene.</p><p>La Pasqua si avvicina a grandi passi ed io ho deciso di condividere con voi la ricetta del <a href="https://www.soniaperonaci.it/pan-di-neve/" target="_blank">Pan di Neve di Sonia Peronaci</a> perché, che ci crediate o no, la settimana scorsa in Piemonte (ad alta quota, ehhh) è nevicato ed anche perché la deliziosa glassa che lo ricopre (vi prego FATELA e non ve ne pentirete) è di una goduria pazzesca e ricorda la glassa delle colombe per cui potrete preparare questo golosissimo lievitato e spacciarlo per un dolce pasquale -_-.<br /></p><div><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per la GLASSA:</b></div><ul><li><span style="font-family: verdana;">30 gr. di farina di mandorle</span></li><li><span style="font-family: verdana;">8 gr. di farina di nocciole</span></li><li><span style="font-family: verdana;">7 gr. di farina di mais bramata</span></li><li><span style="font-family: verdana;">7 gr. di farina di semola rimacinata di grano duro</span></li><li><span style="font-family: verdana;">50 gr. di zucchero semolato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">25 gr. di miele millefiori</span></li><li><span style="font-family: verdana;">25 gr. di albume</span></li><li><span style="font-family: verdana;">6 gr. di olio di semi di girasole (la ricetta originale prevede olio di mais)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">4 gr. di burro fuso</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 cucchiaino di estratto di Vaniglia Bourbon</span></li></ul><span><b style="color: #006464;"><div style="color: black; font-weight: 400;"><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per il LIEVITINO:</b></div><ul style="color: black; font-weight: 400;"><li><span style="font-family: verdana;">100 gr. di farina manitoba</span></li><li><span style="font-family: verdana;">100 gr. di latte fresco parzialmente scremato (la ricetta originale prevede latte intero)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">12 gr. di lievito di birra fresco</span></li></ul><b><div style="color: black; font-weight: 400;"><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per l' IMPASTO:</b></div><ul style="color: black; font-weight: 400;"><li><span style="font-family: verdana;">300 gr. di farina manitoba</span></li><li><span style="font-family: verdana;">60 gr. di zucchero semolato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">60 gr. di miele millefiori</span></li><li><span style="font-family: verdana;">180 gr. di latte fresco parzialmente scremato (la ricetta originale prevede latte intero)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">50 gr. di burro</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 uovo medio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">scorza di un' arancia grattugiata</span></li><li><span style="font-family: verdana;">70 gr. di arancia candita</span></li><li><span style="font-family: verdana;">6 gr. di sale fino</span></li></ul></b><div><span><b style="color: #006464;"><span><b>Per decorare:</b></span><ul><li style="color: black; font-weight: 400;"><span style="font-family: verdana;">80 gr. di zucchero in granella<br /></span></li></ul></b></span></div>STRUMENTI:</b></span><ul><li><span style="font-family: verdana;">robot da cucina con lame</span></li><li><span style="font-family: verdana;">sac à poche</span></li><li><span style="font-family: verdana;">ciotolina</span></li><li><span style="font-family: verdana;">forchetta</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pellicola per alimenti</span></li><li><span style="font-family: verdana;">planetaria </span></li><li><span style="font-family: verdana;">caraffa</span></li><li><span style="font-family: verdana;">cucchiaio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pirottino in cartoncino alto 11cm e del diametro di 18 cm</span></li><li><span style="font-family: verdana;">ferri per maglia</span></li></ul><ul><span style="font-family: verdana;"><br /></span></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div><div>La sera precedente "l' inizio dei lavori" ho preparato la glassa inserendo tutti gli ingredienti previsti nel robot da cucina ed azionandolo per mezzo minuto. Ho poi messo il composto denso ottenuto nella sac à poche.</div></div><div><br /></div><div>Il giorno successivo ho preparato il lievitino in una ciotolina sciogliendo il lievito nel latte, aggiungendo la farina e mescolando con un cucchiaio. Ho poi coperto con pellicola e lasciato riposare nel forno spento per un' ora.</div><div>In una caraffa ho mescolato uovo, latte, zucchero e miele ed ho mescolato con una forchetta.</div><div>In una ciotola ho mescolato la scorza d'arancia, l'arancia candita e tritata ed il sale.</div><div>Trascorso il tempo del riposo, ho messo il lievitino nella ciotola della planetaria ed ho unito la farina, ho avviato la planetaria a velocità media ed unito a filo il composto liquido contenuto nella caraffa ed aggiungendo poi la scorza grattugiata, l' arancia candita tritata ed il sale. Ho fatto andare la planetaria fino ad incordatura dell' impasto.</div><div>Ho poi iniziato ad aggiungere in più volte il burro tagliato a tocchetti ed attendendo il completo assorbimento ogni volta.</div><div>Ho poi ribaltato l' impasto sul piano di lavoro imburrato ed ho dato dei giri di pieghe prendendo lembi di impasto e portandoli al centro. Ho pirlato l' impasto e l' ho inserito in una ciotola imburrata, coperto con pellicola e lasciato lievitare fino al raddoppio (circa due ore).</div><div><br /></div><div>Passato il tempo della lievitazione, ho ribaltato l' impasto sul piano imburrato, l' ho pirlato e l'ho inserito al centro del pirottino con la chiusura verso il basso e fatto lievitare fino al raddoppio quando cioè l' impasto è arrivato a circa due dita dal bordo del pirottino (un' oretta circa). </div><div>A lievitazione quasi ultimata, ho acceso il forno impostando la temperatura di 170°C.</div><div>Ho spremuto sul pan di neve la glassa formando una chiocciola e spolverizzato con la granella di zucchero. Ho infornato in forno statico per 50 minuti nella parte più bassa del forno. Trascorsi i primi 40 minuti ho coperto il pan di neve con un foglio di alluminio ed ultimato la cottura (per gli ultimi 10 minuti).</div><div>A cottura ultimata (vale la prova stecchino) ho infilzato con due ferri da maglia il pan di neve e l'ho messo capovolto a testa in giù in una pentola capiente.</div><div>Io ho deciso di non spolverizzarlo di zucchero a velo perché l'ho trovato già delizioso così.</div><div><br /></div><div>Una vera bontà!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv0NBj55sFeShmE8Vdk0vABP3jrWf45xIjSbyqyUghCAeEKhKnWJWFWXJ2uhfrG86nIerjLgs7Vr06cLvZWR_8QFJUv5qaDjbFg-ECxlJTHrSkbJ6CmGcEu5Mr6WKxODHRtCSmqkyQg2SNrhV7V-HfeJSgcnHd-U0IGrIDoLJkwffGUu_cbS3NDTKzEg/s2048/PanDiNeve1_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv0NBj55sFeShmE8Vdk0vABP3jrWf45xIjSbyqyUghCAeEKhKnWJWFWXJ2uhfrG86nIerjLgs7Vr06cLvZWR_8QFJUv5qaDjbFg-ECxlJTHrSkbJ6CmGcEu5Mr6WKxODHRtCSmqkyQg2SNrhV7V-HfeJSgcnHd-U0IGrIDoLJkwffGUu_cbS3NDTKzEg/s320/PanDiNeve1_Firma.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0YTD9OpBhNsVkfeeFTFL_IgTBUnc5syWki-qGEwYl4-_a2EX-G7cH-1GF1lL2zrs28QgkZ6fvAYHFP62_kgKB-3c9HMwhjsMPNhvVMfexAGZYirUc8u4Qq-opsG5mPpBt6rz2T7sanEfTcGtlXN7uSODPpdwAmEx9gBfAQvS4RUxDKyNPV8ISeiAzsA/s2048/PanDiNeve2_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0YTD9OpBhNsVkfeeFTFL_IgTBUnc5syWki-qGEwYl4-_a2EX-G7cH-1GF1lL2zrs28QgkZ6fvAYHFP62_kgKB-3c9HMwhjsMPNhvVMfexAGZYirUc8u4Qq-opsG5mPpBt6rz2T7sanEfTcGtlXN7uSODPpdwAmEx9gBfAQvS4RUxDKyNPV8ISeiAzsA/s320/PanDiNeve2_Firma.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI0WLn-lG5vUKwH5V9DzOo-uKj6ItHQjrBY1j7CBcaaF9z5E6D_MRykvRrqQlZAEU0pLC70Sgqqg2H__0LMGRhAouqYIpbEaf44jk7vOt3sWu61R7f84D4SjBqFSKyv2WisOTiUPc50iJoeSdjbarAnFu4TNt3uxfOoU66Du3-k4VTjFtIIwr45O0zmQ/s2048/PanDiNeve3_Firma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI0WLn-lG5vUKwH5V9DzOo-uKj6ItHQjrBY1j7CBcaaF9z5E6D_MRykvRrqQlZAEU0pLC70Sgqqg2H__0LMGRhAouqYIpbEaf44jk7vOt3sWu61R7f84D4SjBqFSKyv2WisOTiUPc50iJoeSdjbarAnFu4TNt3uxfOoU66Du3-k4VTjFtIIwr45O0zmQ/s320/PanDiNeve3_Firma.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div><div>Tanti cari auguri di buona Pasqua a voi ed ai vostri affetti!<br />A presto!</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com44tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-54795531531476192212022-03-08T18:00:00.049+01:002022-03-08T18:00:00.165+01:00Zuppa di zucca e riso basmati integrale - La mia coccola<p>Chi frequenta questo "angolino" sa che non sono molto prolifica nelle mie pubblicazioni.</p><p>Da un po' di tempo a questa parte, infatti, ho realizzato che la pubblicazione di un post al mese, generalmente nella sua parte iniziale, è un ritmo che riesco a tenere ed a conciliare con ciò che è al di fuori della websphere.<br />Salvo poi riservarmi il piacere di pubblicare anche di più se tempo e "botta di ispirazione" me lo consentono.</p><p>Ci sono, però, quei mesi - tipo questo, guarda un po' - in cui l' ispirazione, lo slancio, il tempo ma soprattutto l' umore mi frenano. </p><p>Mi piace quando passate a trovarmi e mi scrivete che vi ho strappato una risata, per me questo è un complimento bellissimo perché farvi ridere o mettervi allegria è un modo che ho di coccolarvi, ecco. Quando ho l' umore a terra, quindi, mi interrogo sempre sullo scrivere o meno un nuovo post perché vorrei che qui trovaste sempre spensieratezza ed allegria. </p><p>Capita quindi che mi dica:<br /><i>"E' già quasi il 10 del mese e non hai ancora steso due righe, porca paletta! Che vogliamo fare?!?!?" </i></p><p>E così ci penso e mi dico che beh... questo posticino l' ho creato non solo per chi passa a leggere ma anche per me che pubblico e, che, in fondo, scrivere, sebbene sottotono (rispetto ad esempio al post scorso, quello dei <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2022/02/ba.html" target="_blank">baci di dama</a>) può far del bene a me per prima.</p><p>Lasciate quindi che condivida con voi una ricetta che per me è una vera e propria coccola - decisamente adatta alla giornata grigia e fredda là fuori - e che mi sono sparata proprio oggi a pranzo.</p><p>Una bella zuppa veloce e con pochi ingredienti. Corroborante, calda e che fa anche tanto bene al cuoricino ed allo spirito.</p><p>Per questa ricetta ho utilizzato la zucca Hokkaido (ne avevo fatto scorta, in freezer, quando ancora se ne trovavano in giro), in assoluto la mia preferita perché ha un sapore delizioso, quasi di castagna, e perché è anche molto pratica dato che se ne mangia anche la buccia (che lavo utilizzando uno spazzolino, tipo quello da unghie, dedicato a soli scopi culinari) ma ovviamente potete scegliere la qualità che più preferite o che trovate ancora dal vostro verduriere di fiducia.</p><p>Io l' ho gustata con del riso basmati integrale (cotto "alla vera maniera", come indicato sulla confezione), un filo di olio evo a crudo (unico condimento usato) e del pepe. </p><div><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per la zuppa (3 porzioni abbondanti):</b></div><ul><li><span style="font-family: verdana;">450 gr. di zucca a dadini mondata e lavata (io ho usato la mia zucca preferita: la Hokkaido)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 finocchio di medie dimensioni</span></li><li><span style="font-family: verdana;">2 carote piccole</span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 zucchina chiara di quelle grosse, siciliane</span></li><li><span style="font-family: verdana;">acqua </span></li><li><span style="font-family: verdana;">1 rametto di rosmarino</span></li><li><span style="font-family: verdana;">qualche foglia di salvia</span></li><li><span style="font-family: verdana;">sale grosso</span></li><li><span style="font-family: verdana;">peperoncino in fiocchi (si può omettere)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">olio evo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pepe</span></li><li><span style="font-family: verdana;">riso basmati integrale (a piacere) ottima anche con il riso Venere</span></li></ul><span><div class="gmail_default" style="background-color: white; color: #006464; font-weight: bold;"><br /></div><b style="color: #006464;">STRUMENTI per la zuppa:</b></span><ul><li><span style="font-family: verdana;">pentola capiente</span></li><li><span style="font-family: verdana;">coperchio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">spago da cucina</span></li><li><span style="font-family: verdana;">cucchiaio grande </span></li><li><span style="font-family: verdana;">mestolo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">tagliere</span></li><li><span style="font-family: verdana;">coltello</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pelapatate</span></li><li><span style="font-family: verdana;">frullatore o minipimer</span></li></ul><span><b style="color: #006464;">STRUMENTI per la cottura del "VERO BASMATI" (come viene definito sulla confezione):</b></span><ul><li><span style="font-family: verdana;">colino </span></li><li><span style="font-family: verdana;">carta assorbente </span></li><li><span style="font-family: verdana;">pentola </span></li><li><span style="font-family: verdana;">cucchiaio</span></li><li><span style="font-family: verdana;">alluminio </span></li><li><span style="font-family: verdana;">coperchio</span></li><span style="font-family: verdana;"><br /></span></ul><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div><div>Per prima cosa ho lavato il rametto di rosmarino, la salvia e li ho legati con lo spago da cucina.</div><div>Ho riempito la pentola d' acqua e vi ho aggiunto rosmarino e salvia ed ho messo a bollire. </div><div>Nel frattempo ho mondato e lavato la verdura. La zucca era già pulita e tagliata a dadini di circa 2,5cm per cui mi sono dedicata alle carote (pelate con il pelapatate) che ho tagliato a rondelle non troppo spesse,</div><div>alla zucchina (spuntata) che ho diviso in due e poi affettato non troppo spessa ed infine il finocchio che ho diviso in quattro spicchi ed affettato ottenendo delle sfoglie abbastanza sottili.</div><div>Quando l' acqua ha raggiunto il bollore, ho tuffato le verdure, dato un giro con il cucchiaio e coperto con il coperchio.</div><div>A bollore di nuovo raggiunto, ho tolto il coperchio, girato ed atteso la cottura delle varie verdure. A me sono occorsi una quindicina di minuti scarsa.</div><div>A cottura ultimata ho rimosso il rametto di rosmarino e salvia e con l' aiuto di un mestolo ho messo la minestra nel frullatore, ho aggiunto del sale grosso e dei fiocchi di peperoncino, ho azionato ed atteso che il minestrone raggiungesse la consistenza desiderata (ossia l' ho lasciato agire, settato su velocità 2, fintantoché non ho finito di lavare la pentola di cottura).</div><div>Arrivati a questo punto la zuppa è pronta per essere conservata o consumata!</div><div><br /></div><div>Come anticipato prima, io ho cotto il riso basmati integrale a parte seguendo le indicazioni sulla confezione per la cottura del <i>"vero basmati"</i> ma nulla vi vieta di lessarlo semplicemente in acqua bollente.</div><div>Riporto beceramente le indicazioni. Il riso che ho usato se lessato normalmente in acqua bollente cuoce in 10 minuti, per cui regolatevi voi con le tempistiche della cottura del <i>"vero basmati"</i>.</div><div>Ho messo il riso nel colino e l' ho passato sotto l' acqua corrente. Ho scolato, versato il riso su doppi fogli di carta da cucina e l' ho tamponato.</div><div>Ho poi versato un filo d'olio d'oliva nella pentola, fatto scaldare e messo a tostare il riso.</div><div>Ho poi coperto con l'acqua sufficiente a coprire tutto il riso e pareggiato con il cucchiaio.</div><div>Ho chiuso la pentola con un foglio di alluminio, coperto con il coperchio e fatto cuocere per 10 minuti.</div><div>Le indicazioni non riportano il sale. Sappiate che io ho provato a metterlo, grosso, prima dell' aggiunta dell' acqua ed ho notato che ogni volta che l' ho fatto il riso risultava troppo al dente per i miei gusti. </div><div>Consiglio, quindi, di salare, con sale fino, a cottura ultimata. </div><div>Passati i 10 minuti ho spento il fuoco e lasciato riposare per 5 minuti.</div><div>Ho poi scolato il riso dall' acqua in eccesso e l'ho aggiunto alla mia zuppa. </div><div>Un filo d'olio ed una macinata di pepe nero in grani et voilà!</div></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhr3EHqnEX2HCJ5VBKJOS4uOAI6DL5j6Mem1Tyxyba9PzG2l_m6aKD5cegkOjTHdtzSiFFxOIkkCvCsicxh0DARhacP-JIEh0UqP4QDl87d00orrmub8a0BTiy9G4fGNh7LhYLWdLs0gs1SVN1A-HkOVCRaMboGS0-kjve6yKFLk8_XU4xeQQ2TAX4oIQ=s4624" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhr3EHqnEX2HCJ5VBKJOS4uOAI6DL5j6Mem1Tyxyba9PzG2l_m6aKD5cegkOjTHdtzSiFFxOIkkCvCsicxh0DARhacP-JIEh0UqP4QDl87d00orrmub8a0BTiy9G4fGNh7LhYLWdLs0gs1SVN1A-HkOVCRaMboGS0-kjve6yKFLk8_XU4xeQQ2TAX4oIQ=s320" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div><div>A presto!</div><div>LaGio' Riccia</div></div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com46tag:blogger.com,1999:blog-5735864786646803736.post-80673111141051596602022-02-01T18:00:00.028+01:002022-02-02T14:26:00.720+01:00Baci di dama del Maestro Massari<p>Sono stata a lungo incerta su quale ricetta pubblicare. <br />Ho davvero tante foto di torte, biscotti, grandi lievitati, brioches che avrei il piacere di condividere con voi ma alla fine la scelta è caduta su questa ricetta... un po' per raccontarvi un aneddoto ad essa legato ed un po' per ricollegarmi al <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2022/01/202201FrolliniSoloTuorli.html" target="_blank">post precedente</a> che riguardava anch' esso la ricetta di un grande maestro.</p><p>Questa volta è toccato ai baci di dama del maestro Iginio Massari.<br />Nei "tristi" cabaret di pasticceria secca, erano sempre loro, i baci di dama, i miei preferiti. <br />Sento già i cori di disappunto per l' utilizzo del termine "tristi" ma dovete capire che per quella paffuta bimba ricciuta i vassoi di paste secche erano l' unione di ciò che (incredibilmente!!!) lei non amava ossia: biscottini secchi con granella di nocciole, biscottini secchi con granella di zucchero, biscottini secchi con <strike>granella di</strike> canditi oppure meringhe (che per lei avevano senso d'esistere solo quando ricoperte di cioccolato..ma anche lì...mica poteva ciucciare via il cioccolato e poi sputare la meringa?! Se così avesse fatto, essa non sarebbe qua a scrivere in quanto incenerita dallo sguardo della madre). Volete mettere l' allegria, la bellezza e la bontà di un buon cabaret di pasticcini alla panna, bignè, cannoncini, crostatine di frutta ed anche i vietatissimi - in quanto alcoolici - babà?!?!?<br />Dal mio punto di vista, i baci di dama davano un senso all' esistenza della pasticceria secca. Se erano buoni facevano toccare il cielo con un dito!!! <br />Ma trovarne di buoni era impresa ardua. Innumerevoli le delusioni subite nell' assaggiare pasticcini stantii oppure "gnecchi", "gommosi"... con gusto di burro passato a miglior vita. Baci che più che "baci" parevano "schiaffi" tanto erano cattivi. Ma nonostante tutto, ogniqualvolta ne vedevo una torretta in qualche negozio, la voglia di una tazza di thé fumante accompagnata da quei bei pasticcini mi veniva eccome... ed eccome se vi cedevo!</p><p>Questi baci, invece, sono di tutt' altra pasta. Baci croccanti che hanno conservato la loro fragranza fino alla fine dei loro giorni. Mia madre è riuscita a farli durare 2 settimane. Non so come abbia fatto. Alla veneranda età di 44 anni inizio a sospettare di essere stata adottata. Quasi come la nota scena di Star Wars ma alla rovescia "Tu non sei mia madre!".</p><p>Ma cappero, l' aneddoto!!!! SCUSATE!! Eccolo:</p><p>Periodo natalizio. Come ogni anno decido di preparare dei biscottini da regalare a tutto il cucuzzaro (famiglia mia e di LoveOfMyLife)... mi imbatto nella <a href="https://www.youtube.com/watch?v=r3bjpEwwYns&list=PLvsy9rQyxRN9VIqTRl4NELLlGVKJ6VIV_&index=23" target="_blank">ricetta dei baci di dama del Maestro Massari</a>. </p><p>Nota: da qui in poi tutto ciò che è scritto in <i>corsivo </i>è rimasto nella mia testa</p><p><i>Ma è facilissima e poi è del Maestro! Una garanzia! E guarda che carini che sono! Così piccini!!!! Un ammmore! Mica come <a href="https://laricciaincucina.blogspot.com/2017/03/baci-di-dama.html" target="_blank">questi</a>? Prepari l' impasto, lo lasci in frigorifero e poi con calma fai le pallette!</i><br /><i>Sì ma la ricetta è per 125 baci. Sono 250 palle! Quando la trovi la voglia di impallettare 250 porzioni di impasto????<br />Ma sì che poi la voglia ti viene, vedrai!!</i></p><p>Preparo l' impasto. Lo metto in frigorifero e decido allora di andare in giro per regali. Entro in profumeria con la missione di acquistare il regalo per mia cognata. Vado dritta verso il reparto make-up di un noto marchio francese con le idee chiare: un balsamo per le labbra e magari un primer viso da usare come base per il trucco ma anche no (cioè che potesse essere utilizzato anche da solo). Aggancio una commessa. Molto giovane, filiforme, capelli lunghissimi, occhi da cerbiatto ed unghie da grande felino che avrebbero spaventato pure un T-Rex.</p><p>LaRiccia: "Buongiorno signorina, mi scusi, posso chiedere a lei?"</p><p>Bambi/Simba: "Mi dica"</p><p><i>Ma dimmelo un buongiorno di rimando, no?!? Va beh...</i></p><p>LaRiccia: "Avrei bisogno del Baume à levres della XXXXXX" </p><p>Bambi/Simba: "Glielo cerco subito". <br />Si guarda attorno, apre un cassetto, pieno di scatolotti di varie dimensioni ma tutte dello stesso colore, nero lucente, con quelle scrittine piccine picciò bianche e tanto eleganti. Ne apre un altro, stessa scena. Insomma apre e chiude con stizza tutti e sei i cassetti ma del baume nessuna traccia. Che quasi quasi volevo mettermi a cercare pure io ma non mi osavo (quelle unghie spaventavano pure me oltre T-Rex).<br />Bambi/Simba: "Provo a chiedere al collega".</p><p>Arriva un ragazzo. Apre un cassetto. Lo chiude. Apre il secondo cassetto. Estrae uno scatolino nero lucente con scritta bianca e lo porge alla collega. Dieci secondi di orologio.</p><p>Bambi/Simba: "Eccolo. Le serviva altro?"<br /></p><p>LaRiccia: "Sì, guardi, sempre della stessa marca ho visto questa base" gliela indico. "Può essere usata anche senza fondotinta? E' leggera? Mi fa l' effetto mascherone che manco Sbirulino...?"</p><p>Bambi/Simba: (che ovviamente non coglie perché all' epoca di Sbirulino probabilmente sua mamma giocava, come me, con le Barbie) "E' leggera. Si stende con facilità. Mi faccia vedere: la sua pelle non è grassa, va benissimo"<br /></p><p>LaRiccia: "Mah in verità la mia pelle è mista" ed intanto <i>Machissené della mia pelle?!? Il regalo non è per me!</i></p><p>Al chè, non contenta di essere stata contraddetta, Bambi/Simba se ne esce con </p><p><i>e qua mi sono sentita proprio Bridget Jones alle prese con quella sua conoscente soprannominata Medusa</i></p><p>Scar/Medusa: "Lei non ha la pelle grassa". </p><p>Scar/Medusa: "La pelle grassa è più un problema delle giovani" </p><p>Scar/Medusa: "Vede?" (e qui è stata dura non cedere alla tentazione di arretrare per metterla meglio a fuoco...perché tanto ormai datata inizio ad esserlo, c'è poco da fare, ed anche il mio fisico inizia a dare i primi segni di cedimento, la presbiopìa prima fra tutti) "La mia pelle tende al grasso."</p><p>Accuso il colpo.</p><p>LaRiccia: "Lo prendo" <i>Anche solo per romperti le palle con la ricerca</i></p><p>E di nuovo, stessa scena (<i>ahhhhh la saggezza delle persone anziane...</i>)... apre un cassetto, cerca, non trova e chiude seccamente. Ne apre un altro, idem. E così con il terzo ed il quarto. Al quinto si amminchia su scatolotti tutti uguali e con sopra la stessa scritta "Les beiges" (per la cronaca a me serviva "Le blanc de XXXXXX"). Ne apre uno ed il tubetto in esso contenuto era decisamente diverso (guarda caso conteneva un fluido beige e non bianco...). Niente. Chiude il quinto. Riapre il secondo. Apre il sesto. Lo sbatte. Torna sul quinto e si riamminchia sugli stessi scatolotti di prima, ne riapre uno ma guarda caso il risultato è lo stesso: il fluido continua ad essere beige </p><p><i>Sono prodotti per il trucco mica trasformisti come Arturo Brachetti?!? Non è che perché li hai scossi <strike>sbattendo </strike> chiudendo il cassetto mo' so' diventati artro?! </i></p><p>Cede e va nuovamente alla ricerca del collega di prima che, come prima, arriva, apre un cassetto, lo chiude, apre il secondo ed estrae l' oggetto del desiderio. Lo sporge a Scar che lo prende, me lo allunga ed un po' umiliata dalla rapidità del collega, mi guarda ed esclama "Ehhh... questa marca è tremenda. Le confezioni sono tutte uguali!" </p><p>E qui, mi scuserete, ma non ho proprio potuto evitare </p><p>LaRiccia: "Già... è per quello che mettono le scritte. Basterebbe leggerle."</p><p>Bambi muta.</p><p>LaRiccia: "Grazie. Auguri di buone feste."</p><p>Tornata a casa, animata <strike>dalla furia</strike> da uno spirito nuovo mi sono messa a fare i baci di dama. Ne sono venuti 147 (di quelli belli e tondi tondi... perché poi ne sono usciti anche alcuni piatti...forse li avevo scaldati troppo con le mani nel formarli)... per cui ho fatto almeno 294 pallette. Tutte uguali perché, come dice il sommo, per una cottura uniforme l' ideale sono 4 gr. a sfera -_-.</p><p><br /><b style="color: #006464;">INGREDIENTI per 147 baci di dama:</b></p><ul><li><span style="font-family: verdana;">300 gr. di farina 00</span></li><li><span style="font-family: verdana;">150 gr. di farina di mandorle </span></li><li><span style="font-family: verdana;">150 gr. di farina di nocciole (il maestro utilizza solo farina di mandorle ma accenna al fatto che si può decidere di usare tutta nocciole tenendo presente che queste ultime hanno un sapore più deciso, Io ho optato per un inclusivo mix delle due)</span></li><li><span style="font-family: verdana;">300 gr. di burro</span></li><li><span style="font-family: verdana;">300 gr. di zucchero semolato</span></li><li><span style="font-family: verdana;">50 gr. di albume</span></li><li><span style="font-family: verdana;">3 gr. di sale</span></li><li><span style="font-family: verdana;">375 gr. di cioccolato fondente per farcire</span></li></ul><span><div class="gmail_default" style="background-color: white; color: #006464; font-weight: bold;"><br /></div><b style="color: #006464;">STRUMENTI:</b></span><br /><ul><li><span style="font-family: verdana;">planetaria con scudo</span></li><li><span style="font-family: verdana;">setaccio </span></li><li><span style="font-family: verdana;">ciotolina</span></li><li><span style="font-family: verdana;">marisa</span></li><li><span style="font-family: verdana;">bilancia</span></li><li><span style="font-family: verdana;">leccarda</span></li><li><span style="font-family: verdana;">carta da forno</span></li><li><span style="font-family: verdana;">gratella per dolci</span></li><li><span style="font-family: verdana;">pentolino per fondere il cioccolato</span></li></ul><br /><div><p style="background-color: white; color: #424242; font-family: "fauna one"; font-size: 15px; line-height: 23px; margin: 0px 0px 18px; padding: 0px;"><b style="background-color: transparent; color: #006464;">PREPARAZIONE</b></p></div><div>Nella ciotola della planetaria ho versato il burro e lo zucchero. Ho azionato la planetaria con il gancio a scudo ed ho fatto lavorare il composto a bassa velocità per qualche secondo. Ho aggiunto la farina di mandorle e di nocciole e riavviato la planetaria. Nel frattempo ho sciolto il sale in una ciotolina con l' albume e l'ho aggiunto al composto. Ho poi aggiunto la farina 00 setacciata e fatto andare la planetaria fino a completa amalgama. </div><div>Ho spolverato il piano di lavoro con un po' di farina, aiutandomi con una marisa ho versato l' impasto sul piano e l' ho spolverato di farina a sua volta. Ho lavorato brevemente per ottenere un rettangolo e l' ho avvolto in pellicola trasparente. Ho messo a riposare in frigorifero per due ore (il tempo dello shopping, in verità).</div><div>Ho estratto l' impasto dal frigorifero, acceso il forno impostando la temperatura a 180°C e...mentre il maestro ha creato dei cubetti...io ho staccato pezzetti di impasto di 4 gr. l'uno ed ho creato le pallette che, mano a mano, ho riposto sulla teglia ricoperta di carta da forno.</div><div>Ho continuato così fino ad ultimare l' impasto. Le teglie in attesa di essere cotte hanno stazionato in frigorifero.</div><div>Ho infornato per 12 minuti e comunque fino a doratura. Ho sfornato le semisfere su una gratella per dolci.</div><div>A biscotti freddi, ho sciolto il cioccolato a bagnomaria, ne ho messo un po' su una semisfera, l' ho appoggiata sulla gratella ed ho coperto con un' altra semisfera.</div><div><br /></div><div>Alla fine ero stanca, soddisfattissima del risultato ma soprattutto molto più calma!!!</div><div>Provateli perché questi baci di dama sono una vera delizia.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgDzvvoOTNBzBc0YSXyksfNVFuCtFwQXrRITLHGqtEtfnqmhVx0gTe0OXGTHgasw7C9JLPo_UQjK3WlCbMEptXz7J94P9Ad7plEDZIdMc7k3hG2qJ8S7Nrh2AHqa_OLkxzsewAiz6D3A4qyGT1U18kXWS44Iy1gxDbZDe1O19jDud2NL5Il1Oqr0IQsJA=s706" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="691" data-original-width="706" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgDzvvoOTNBzBc0YSXyksfNVFuCtFwQXrRITLHGqtEtfnqmhVx0gTe0OXGTHgasw7C9JLPo_UQjK3WlCbMEptXz7J94P9Ad7plEDZIdMc7k3hG2qJ8S7Nrh2AHqa_OLkxzsewAiz6D3A4qyGT1U18kXWS44Iy1gxDbZDe1O19jDud2NL5Il1Oqr0IQsJA=s320" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div>A presto!</div><div>LaGio' Riccia</div>LaRicciaInCucinahttp://www.blogger.com/profile/02521875302493232636noreply@blogger.com74