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lunedì 13 settembre 2021

Zucchine in padella

C' è stato, per voi, un momento nel quale avete realizzato che i vostri genitori, udite udite, non sono solo "i vostri genitori" ma anche "esseri umani"? Non super-eroi ma persone "normali"?

Per me quel momento è arrivato non molto tempo fa, quando ho scoperto che a mia mamma non piacciono le zucchine. Le mangia, questo sì, ma controvoglia. Diciamo che per lei, a differenza mia, un mondo senza zucchine è possibile.
Insomma quando ho scoperto che anche lei ha delle preferenze (ma va?!) e degli alimenti che, sebbene salutari, proprio si guarderebbe bene dal mangiare, è lì che mi sono resa conto che il suo status di mamma non la esime dal prediligere o detestare alimenti o pietanze.
Capite che questo colpo di scena

"Non ti piacciono le zucchine???? Ma davero???? Ma le hai sempre mangiate!!!"  

mi ha costretto a rivedere la chiave di lettura dell' abbondanza delle porzioni di zucchine a me destinate. Se un tempo imputavo tale abbondanza al fatto che "mangiale che ti fanno bene", dopo questa rivelazione, diciamo che la considerazione precedente non veniva proprio annullata ma sicuramente veniva rivista in virtù di un realistico "Più ne mangi tu e fortunatamente meno ne mangio io".
Ciò che però mi ha fatto venire il cuore gonfio è che se lei mangiava le zucchine nonostante non le piacessero, era per dare il buon esempio a me.
Direi che ha funzionato alla grandissima!!!! :-D

Come ben sanno tutte le blogger che abbiano cucinato zucchine e che hanno la sciagura di avermi tra i loro lettori, io adoro le zucchine.
Mi piacciono in tutte le salse, in tutte le forme (tonde, verdi scure ed un po' più grandi, verdi chiare, trombette e poi chiare e piccine picciò) e cucinate in tutti i modi (in padella, fritte, impanate, al forno, lessate, ripiene, alla griglia) ma anche no... nel senso che mi piacciono pure crude tagliate fine fine fine fine o grattugiate e condite con limone, olio e sale.

Dato che a settembre si trovano le ultime zucchine piccine e chiare, ho deciso di dedicare questo post ad un piatto che le ha come protagoniste. Un piatto semplice e per il quale non ci va una gran scienza. Un piatto che forse non andrebbe nemmeno pubblicato (insomma: "Chi non sa cucinare due zucchine in padella?!?").
Un contorno che ho sempre cucinato, fin dall' inizio del mio rapporto con i fornelli e che non ho mai pubblicato perché... boh... a me non sembra uno di quei piatti difficili, imperscrutabili o particolari! Vi chiederete "Ma allora perché lo pubblichi mo'?!" per due semplici ragioni:
1. vorrei iniziare a pubblicare anche ricette legate alla quotidianità
2. ho fotografato il piatto ed il risultato non mi è dispiaciuto (ovviamente espert* di fotografia siate clementi...sapete che se volete delle fotografie decenti questo NON è il posto per voi!)

Nella "ricetta" non ho messo le quantità perché più che di dosi si parla di "sentimento" :-).

Zucchine in padella, quindi.

Ingredienti:

  • zucchine novelle chiare 
  • 1 cipolla di Tropea fresca
  • olio evo
  • sale fino
  • foglie di salvia fresca o menta (opzionali)

Strumenti:

  • coltello o mandolina per affettare 
  • tagliere
  • tegame
  • cucchiaio
  • coperchio
Preparazione
Ho spuntato, lavato ed affettato le zucchine a rondelle.
Ho mondato, lavato ed affettato la cipolla.
Ho preso un tegame e messo un filo di olio evo.
Ho aggiunto la cipolla affettata ed acceso il fuoco a fiamma vivace.
Quando la cipolla ha iniziato a soffriggere, ho aggiunto le rondelle di zucchine.
Ho dato una bella mescolata con il cucchiaio ed ho salato.
Ho fatto cuocere per qualche minuto a fiamma vivace e poi ho abbassato il fuoco (a questo punto consiglio di aggiungere le foglie di salvia o la menta), coperto con il coperchio fino a cottura ultimata.
A me le zucchine non piacciono troppo croccanti... ma nemmeno troppo morbide. 

Et voilà! 
 





Un grande abbraccio!
A presto.
LaGio' Riccia.

domenica 13 maggio 2018

Il purè di patate della mia mamma


Questo post è dedicato a lei: pistacchietta/fantasmino/formichina/Mamy: la mia mamma.

Il soprannome "Pistacchietta" deriva semplicemente dal fatto che la mia mamma è ghiotta di Pistacchio.
Il soprannome "Fantasmino", invece, nasce da una storia un po' più articolata.

- Storia un po' più articolata -

L'iter mattutino quando ero a casa con mamma' era generalmente il seguente:

- h. 4:30: sveglia biologica della mamma;
- dalle h. 4:45 alle 5:15 esecuzione, da parte della mia mamma, di tutta una serie di attività per tenersi occupata fino alla sveglia della sua balda figliola (io).
Di seguito le attività più gettonate:
  trascinamento di sedie varie; ramazzata di pavimenti con inevitabile urto di sedie, gambe di tavoli; sistemazione delle posate, lasciate a scolare la sera prima, nell'apposito cassetto;
  sistemazione di piatti vari.
  Un bordello allucinante.
- h. 5:20: preparazione della colazione per la sua balda figliola (io)
- h. 5:25: sveglia della pargola (che in realtà aveva già aperto gli occhi per via del bordello di cui sopra ma che trovava la forza di alzarsi solo a fronte dello squillo di trombe della sveglia)
- dalle h.5:25 alle h. 5:40: colazione della pargola con la mamma che ormai sveglia come un grillo raccontava la qualunque.
- h. 5:41: la preghiera della pargola nei seguenti termini "ne possiamo parlare stasera o quando ti chiamo in pausa? adesso non ce la posso fare"
- h. 5:41:30: silenzio (teso)
- h. 5:42: ripresa del frinire del grillo-mamma durante la permanenza in bagno della pargola (che quindi non sentiva una beata mazza)

Accadde un mattino che la sveglia biologica delle 4:30 di Pistacchietta non funzionò.
Funzionò però quella della di Lei figlia che alle 5:24 aprì gli occhi (probabilmente per l'assordante rumore del silenzio ^__^) giusto in tempo per bloccare la sveglia elettronica prima che suonasse.
Come andò a finire?
Andò a finire che la figlia si alzò e preparò la colazione che consumò nella quiete più assoluta.
La mamma si alzò sul finire e corse in cucina.

Tutta trafelata si produsse in uno "SCUSAMI! Non ho sentito la sveglia!!!".
La mamma era terribilmente dispiaciuta. Essendo rimasta addormentata, le sembrò di aver avuto una qualche mancanza nei miei riguardi!

La guardai: capelli spettinati, il segno del cuscino sul viso. Era tutta stropicciata nel suo pigiamino bianco! Mi fece una tenerezza infinita.
Pareva un fantasmino!

- Fine della Storia un po' più articolata -

Come avrete capito dai suffissi "-etta", "-ino", la mia mamy è piccina picciò... ma ha una forza incredibile. Fisica (da qui "formichina") ma anche d'animo. 
Ha sopportato tante brutture nella sua vita.
Prima che arrivassimo mia sorella ed io... ma anche dopo.
Ha fatto tanti sacrifici per crescerci in salute. Ha provveduto all'indispensabile ma anche al superfluo (avevamo una carovana di Barbie, Puffi e peluches imbarazzante).

La domenica si chiudeva in cucina, spalancava le finestre (in qualsiasi stagione, sia quando abitavamo a Diano Castello che dopo, quando eravamo a Torino!), e si metteva a cucinare.
Preparava manicaretti di ogni sorta ed io mi mettevo lì e la guardavo! Quanto mi piaceva!!
E così, senza accorgermene, ho imparato tante cose.
Una fra tutte? Il purè di patate.
Per me il procedimento era scontato: mettere a bollire le patate con la buccia. A cottura ultimata: sbucciarle, schiacciarle con un passaverdure o uno schiacciapatate direttamente in una pentola con
dei pezzi di burro, salare a dovere, sbattere ben bene il tutto e poi passare sul fuoco lento e aggiungere del latte tiepido...tanto quanto bastava per renderlo della consistenza giusta (non troppo sodo ma nemmeno troppo liquido).
Che sorpresa quando, invece, una delle mie care amiche mi diede la sua ricetta per il puré: acqua e fiocchi di patate disidratati ^__^.
La mia espressione fu davvero quella del coniglio accecato dai fari.
Quello non era purè!
Le scrissi la ricetta. La provò e mi disse che non aveva mai mangiato un purè così buono in vita sua.
Non avevo dubbi. Lei non aveva mai mangiato un vero purè! :-)

Scrivere questa ricetta che mi ha insegnato la mia mamma mi sembra il modo più adeguato per renderle omaggio nel giorno della sua festa.
Sono tante le cose che ho imparato GRAZIE a lei e DA lei.
Spesso le do per scontate. Altre volte, invece, mi rendo conto di essere fortunata ad avere una mamma che:
 mi ha dato tutto l'amore possibile ed anche di più 
 mi ha insegnato tanto
 mi ha sgridato quando, per citarla, "uscivo dal seminato"
 ha indossato il costume da "wonder super mamma" per aiutarmi nei momenti difficili...quelli in cui  dubitavo di poter tornare a sorridere
 quando vedeva i buchi in mezzo alle gambe dei miei pantaloni della tuta, alla mia affermazione "ho le cosce troppo cicce" rispondeva con convinzione "no. hai le gambe troppo dritte" :-D
si rivolge a me chiamandomi "Amore"

E voi? Cosa vi ha insegnato la vostra mamma?

Ingredienti per 4 persone(*):
  • 1,1 kg di patate di media grandezza
  • 40 gr di burro
  • sale q.b.
  • latte q.b.
(*) in realtà per quanto ne sono ghiotta io queste per me potrebbero benissimo essere le dosi per 2 persone ^_^

Strumenti:
  • una pentola per lessare le patate
  • uno schiacciapatate o passaverdure
  • una pentola in cui mettere le patate schiacciate 
  • un pentolino per scaldare il latte
  • un cucchiaio di legno
Preparazione
Per prima cosa ho lavato le patate (mi raccomando che siano integre!) con la buccia e le ho immerse in una pentola piena d'acqua (l'acqua deve ricoprirle interamente) e messo a lessare.
I tempi di cottura ovviamente dipendono dalla grandezza delle patate. A quelle scelte da me è occorsa una mezz'oretta dall'inizio del bollore.
A patate cotte (provate infilzando una forchetta. Se penetra senza difficoltà allora le patate sono cotte), ed ancora fumanti, le ho inserite ad una ad una nello schiacciapatate (SENZA SBUCCIARLE!!!) - se invece usate il passaverdure, mi raccomando, dovete obbligatoriamente sbucciarle ed è importante che siano bollenti quindi procuratevi dei guanti in lattice (^__^) - e le ho schiacciate direttamente dentro ad una pentola nella quale avevo messo dei pezzetti di burro (io 40gr ma voi sentitevi liberi di metterne quanto volete).
A patate finite ho salato ed iniziato a sbattere forte il tutto con il cucchiaio di legno.
Ho messo a scaldare un po' di latte (va anche bene a temperatura ambiente) e pian piano l'ho aggiunto al composto di patate e messo il tutto sul fuoco a fiamma dolce.
Ho amalgamato per bene.

Ma quant'è buono il purè?!?!?! :-)





Ora scappo che devo finire la torta per la mamma...ché gli auguri corro a farglieli di persona :-)
Auguri a tutte le mamme!!!

A presto!
LaGio' Riccia

giovedì 12 giugno 2014

Bocconcini di pollo al forno con verdure - La ricetta non ricetta

Ebbene sì, questa per me è una ricetta non ricetta perché...di mio c'ho messo ben poco!!
E' nata una domenica mattina quando ho deciso di cucinare dei bocconcini di pollo accompagnati con delle patate e qualche carota stanca di essere parcheggiata in frigorifero.
E' un piatto molto semplice perché a parte una marinatura di carne e verdure, il metodo di cottura è nei sacchettini per la cottura in forno. Li avete mai provati? Beh...fatelo! Ve li consiglio sinceramente.
In commercio ne esistono di diversi tipi. Io acquisto quelli SENZA aromatizzazioni perché preferisco essere consapevole di ciò che mangio :-). In pratica sono semplici sacchetti con il laccetto, stop!
Li uso spesso con le cosce di pollo in quanto il risultato è magnifico: cosce di pollo croccanti fuori e morbide e succose internamente ma ben cotte. Apprezzo molto la praticità data dal fatto che, una volta infornata la pietanza insacchettata, ci si può dedicare ad altre attività.

Questi bocconcini, vi assicuro, si scioglievano in bocca ed anche le verdure mi hanno soddisfatta moltissimo perché non si sono appoltigliate, sono rimaste integre (tant'è che, a vederle, temevo fossero ancora crude ^_^) ed internamente erano morbide.

Ingredienti per 2 persone:
  • 300 gr. di petto di pollo tagliato a tocchetti
  • 3 carote medie
  • 4 patate piccole
  • 1 cipolla bionda piccola
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • una macinata di pepe nero
  • erbe provenzali
  • paprica forte
  • salvia 
  • origano
Strumenti:
  • una terrina abbastanza capace
  • una ciotolina
  • una forchetta
  • un tagliere
  • un coltello
  • un cucchiaio
  • un cucchiaio di legno
  • pellicola per alimenti
  • una teglia
  • un sacchetto per la cottura in forno

Preparazione
Due orette prima di infornare (ma è sufficiente anche solo un'ora) ho preso i bocconcini di pollo e li ho messi in una ciotola. Ho lavato, mondato e ridotto a tocchetti carote e patate.
Ho lavato e mondato la cipolla e l'ho affettata sottile.
Ho unito le verdure al pollo.
In una ciotolina ho emulsionato i due cucchiai di olio con il cucchiaio di salsa di soia usando una forchetta.
Con la soluzione ottenuta, ho irrorato il pollo e le verdure.
Ho aggiunto le spezie e lì va a gusto sia in fatto di quantità che di tipi utilizzati.
A me le spezie piacciono moltissimo per cui ho preferito abbondare.
Ho mischiato tutto per bene, ho coperto con pellicola trasparente ed ho posto la ciotola in frigo, nel ripiano più basso.
Dieci minuti prima di dover infornare, ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.
Dato che la cottura richiede 75 minuti, regolatevi voi sulla base dell'orario in cui dovrete servire la vostra pietanza :-). Io ho acceso il forno ad un quarto alle 12 ed ho consumato il pollo poco dopo le 13.
Ho messo pollo e verdure nel sacchetto ed ho chiuso con il laccetto in dotazione.
Ho piazzato il sacchetto sulla teglia e con uno stuzzicadenti ne ho bucherellato nella parte superiore.
Vi consiglio di adagiare su un lato il sacchetto in quanto il calore tende a farlo gonfiare...ed è bene che non vada a toccare la serpentina del forno.
Raggiunta la temperatura ho infornato ponendo la teglia nella parte più bassa.
Trascorsa mezz'ora ho rivoltato il sacchetto dall'altra parte.
Trascorsa un'altra mezz'ora ho tagliato il sacchetto (MI RACCOMANDO: fate attenzione al vapore che sprigionerà da esso!!!) ho versato nella teglia i bocconcini di pollo, patate e carote. Io non ho aggiunto sale, vista la presenza della salsa di soia, ma se voi preferite aggiungerlo questo è il momento adatto.
Ho mescolato il tutto ancora un po' ed ho infornato per l'ultimo quarto d'ora nella parte centrale del forno per dare croccantezza al pollo.
Trascorso il quarto d'ora ho sfornato ed impiattato.
Una bontà!
Buon appetito.

Ciau LaGio' Riccia.



domenica 16 febbraio 2014

Le mie scuse fatte col cuore (un cuore di sformato!)

Nello specifico : sformato di patate e pancetta con cuore filante
Ebbene sì,
mi sento di dovervi chiedere scusa...proprio a voi che leggete questo piccolo blogghino e che lasciate una traccia del vostro passaggio - tra l'altro non so se ve l'ho mai detto (scritto) ma per me è sempre una gioia immensa ricevere le notifiche dei vostri commenti alle mie ricette.

Sento di dovervi delle scuse perché so che avere un blog e curarlo richiede delle responsabilità.
Io sto imparando un poco alla volta e prima o poi riuscirò ad impegnarmi a scrivere le ricette a tema, "a passo con i tempi" o meglio con i vari momenti dell'anno.
Avrei dovuto scrivere un post per S. Valentino - per quanto io non abbia mai festeggiato questa ricorrenza - ed ho mancato questo appuntamento.
Mi rifarò!
Lasciate che condivida - però - con voi quello che è stato il manicaretto che ho preparato venerdì sera per il mio Amore perché se è vero che non festeggio S.Valentino (quindi NO REGALI) è altrettanto vero che non mi sono lasciata sfuggire l'occasione per spadellare un po'.
Piccolo appunto: essendo rincasata dal lavoro alle 18:30 e volendo preparare la cena e non lo spuntino di mezzanotte (va beh...lo riconosco, alle volte esagero un po'!), prima di lessare le patate le  ho sbucciate e ridotte a tocchetti.

Ingredienti per 7 cuori di media grandezza:
  • 6 patate medie
  • 85 gr. di pancetta affumicata a cubetti
  • 2 uova
  • 80 gr. di formaggio spalmabile
  • 75 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
  • 7 fettine di formaggio (io ho usato il camoscio d'oro a fette)
  • una macinata di pepe nero
  • una manciata di prezzemolo tritato
  • 2 cucchiai di sale grosso per lessare le patate
  • olio per ungere la placca e lo stampo

Strumenti:
  • 1 pentola 
  • 1 schiacciapatate
  • 1 coltello
  • 1 tagliere
  • 1 cucchiaio di legno
  • 1 cucchiaio
  • 1 terrina
  • 1 stampo (io a forma di cuore)
  • 1 leccarda
  • 1 pennellino in silicone
  • carta da forno
Preparazione:
Innanzitutto ho messo a lessare le patate con 2 cucchiai rasi di sale grosso. Se non avete problemi di tempo potete metterle a cuocere (dopo averle lavate, ovviamente!) con tanto di buccia in modo tale da non far assorbire loro troppa acqua. Devo dire che, comunque, anche tagliandole a pezzi, non sono rimaste acquose.
Una volta cotte le ho scolate e le ho schiacciate, ancora calde, con lo schiacciapatate in una terrina.
Ho mescolato la purea così ottenuta con un cucchiaio di legno in modo tale da velocizzarne il raffreddamento.
In attesa che le patate intiepidissero, ho acceso il forno impostando la temperatura sui 170°C, ho foderato la leccarda con della carta da forno e l'ho spennellata con un po' di olio extra-vergine di oliva.
Ho tritato la pancetta con il coltello su un tagliere (ho utilizzato della pancetta a dadini ma ho voluto ridurla a pezzetti ancora più piccoli).
Sono poi tornata ad occuparmi delle patate: ho aggiunto le due uova sbattute, il formaggio spalmabile ed ho amalgamato. Ho poi aggiunto al composto la pancetta affumicata tritata, il parmigiano reggiano, la macinata di pepe, la manciata di prezzemolo ed ho mescolato bene.
Non ho aggiunto dell'altro sale perché la pancetta ed il parmigiano hanno insaporito a sufficienza - per i miei gusti - il composto.
Aiutandomi con il pennello in silicone, ho unto con un po' di olio lo stampino a forma di cuore,l'ho posizionato sulla leccarda e vi ho inserito in composto di patate avendo cura di schiacciarlo bene sul fondo. Ho inserito mezza fettina di formaggio e nuovamente ricoperto con le patate (sempre schiacciando bene).
Ho ripetuto queste operazioni per gli altri cuori.
Ho infornato per 25 minuti o finché gli sformatini non risultavano dorati.


Ho atteso qualche minuto prima di mangiare.
Buon appetito!!!

P.S.: per quanto buoni, sette cuori erano un po' troppi per due persone! Se anche a voi dovessero avanzare, vi consiglio di conservarli in frigorifero dentro un contenitore  oppure su un piatto coperto di carta stagnola (alluminio). Per scaldarli potete infornarli oppure - ed io ho scelto questa opzione - far scaldare una noce di burro in una padella ed una volta sciolto, mettere i cuoricini a scaldare per 3 o 4 minuti a fiamma vivace da ambo i lati.


giovedì 12 dicembre 2013

Un ossimoro nel piatto ^_^

...ossia...frittata di porro e zucchine al forno.
I blog cui più mi sono affezionata e che più mi ispirano - e con questo intendo dire che sono quelli cui mi piacerebbe tanto il mio blog somigliasse - sono quelli in cui ogni "padrona di casa" mette un pezzetto di sé e si racconta anche solo tramite l'ausilio di poche parole.
Di essi attendo con impazienza la pubblicazione di nuovi post...un po' come si fa con una nuova pagina del libro che tanto avvince.
Di ricette se ne possono trovare tante in giro... nelle riviste... nei libri ma quelle che più rimangono impresse e nel cuore sono quelle arricchite da quel pezzetto in più.
Tutta questa filippica - è evidente che il dono della sintesi non figura tra le mie peculiarità - per giustificare questo mio post un po'... di sfogo.
E' bellissimo leggere tra i vostri commenti che i miei post sono divertenti ed è soprattutto a voi che domando scusa per aver mancato l' appuntamento per strapparvi un altro sorriso... ma oggi va così...
Questi sono giorni molto difficili. Giorni tristi e grigi che stridono con il periodo dell'anno - che dovrebbe essere gioioso in quanto conduce a momenti di festa - e con il tempo che qui a Torino ci sta regalando delle incredibili giornate di sole.
Giorni che mi hanno portato all'amara e forse arrendevole conclusione che talvolta bisogna smetterla di cercare machiavelliche spiegazioni o possibili attenuanti ed arrendersi all'evidenza dei fatti : certe persone sono proprio cattive fino al midollo. Punto.

E siccome, come scrivevo poco sopra, il tenore di queste giornate è in contraddizione con il clima e con il periodo dell'anno, ecco una ricetta che per me è un vero e proprio ossimoro: la frittata al forno!


Ingredienti per una teglia quadrata di 20cm:
  • 3 uova medie
  • 150 gr. di ricotta
  • 4 cucchiai da minestra di parmigiano reggiano 
  • 1 porro non troppo grande
  • 3 zucchine medie
  • uno spicchio d'aglio
  • olio per saltare in padella i porri e le zucchine
  • pepe
  • sale
  • burro e pan grattato per la teglia

Strumenti 
  • un tagliere
  • un coltello
  • una padella
  • una grattugia con fori grandi
  • un coperchio
  • una terrina
  • una forchetta
  • un setaccio
  • una teglia

Preparazione
Ho lavato e mondato le zucchine e le ho grattugiate utilizzando una grattugia con i fori grandi.
Ho lavato il porro e l'ho affettato a rondelle sottili.
In una padella ho messo a scaldare un po' d'olio con uno spicchio d'aglio e quando è diventato caldo ho messo a soffriggere il porro. Quando il porro ha iniziato ad imbiondire ho aggiunto le zucchine grattugiate, ho salato, coperto con un coperchio e fatto cuocere a fiamma bassa per pochissimo tempo (non più di cinque minuti).
Quando porro e zucchine si sono raffreddati sono passata alla preparazione della frittata.
In una terrina ho sbattuto le uova e poi vi ho aggiunto la ricotta setacciata, porro e zucchine, il parmigiano grattugiato ed un po' di pepe.
Vista la presenza del parmigiano e considerando che avevo già salato porro e zucchine, non ho salato ulteriormente...ma decidete voi! :-)
Ho imburrato la teglia e cosparso con pan grattato. Ho versato il composto, l'ho spolverato con del pan grattato ed ho messo dei ciuffetti di burro qua e là
Se non infornate il tutto subito, potete ricoprire la teglia con della pellicola trasparente e riporla in frigorifero.
Ho acceso il forno alla temperatura di 200°C ed una volta caldo ho infornato per 20 minuti e comunque finché l'ossimoro non ha assunto una colorazione bella dorata.

Buon appetito!






venerdì 29 novembre 2013

Pollo al curry ed il tocco di Tata

Due giorni fa mia sorella (n.d.r.: Tata) ed io ci siamo date appuntamento  dopo il lavoro e ci siamo andate a fare un veloce giro in centro.
Ultimamente ci ritagliamo questi "spazietti" tutti per noi per raccontarci un po', scambiarci consigli...insomma fare due "ciance".
Tata - in quanto sorella maggiore - è colei che, in un certo senso, mi ha fatto da "apri-pista"... mi ha spianato la strada per quelle che sono le "prime volte" che devono sottostare al vaglio dei genitori: la prima gita scolastica, la prima uscita pomeridiana tra amiche, il primo sabato sera.
A ben pensarci per diverso tempo sono stata la sua cozza e lei il mio scoglio: mi portava con sé durante le sue uscite con gli amici.
Da piccole ci facevamo un sacco di dispetti. Ancora oggi, ricordando i giorni in cui abitavamo in Liguria, mi dice "Non ti sopportavo. Poi sei cresciuta e sei diventata simpatica!". Ammetto di averle dato una mano a trovarmi antipatica: da piccola mi dedicavo con solerzia alla masticazione dei piedi e delle mani delle sue adorate Barbie. Ricordo ancora l'apice di questa mia inclinazione...quando staccai la coroncina dalla testa di Barbie Ballerina lasciandole un delizioso cratere in mezzo alla testa ^_^.
Da lì in poi credo di non aver più osato vessare una delle sue Barbie.

Tornando a due pomeriggi fa, discorrendo del più e del meno, le ho detto che avrei voluto preparare lo spezzatino di pollo al Curry e lei se n'è uscita con questo consiglio: "Se la hai, mettici della farina di cocco! Esalta il sapore senza coprirlo.".

Perché no?!?!?!?!?

Ingredienti per 3 persone:
  • 400 gr. di petto di pollo tagliato a tocchetti
  • vino bianco per sfumare
  • 2 cipolle bionde piccole
  • 250 ml. di latte parzialmente scremato
  • 3 cucchiai di farina 00
  • curry q.b.
  • olio evo
  • 2 cucchiai di cocco essiccato e grattugiato
  • sale

Strumenti
  • un piatto
  • un tagliere
  • un tazzone da latte
  • un coltello per affettare le cipolle
  • un cucchiaio di legno
  • una padella anti-aderente

Preparazione

Ho infarinato i tocchetti di pollo.
Ho fatto soffriggere le cipolle in un po' di olio extra-vergine d'oliva dopo averle affettate grossolanamente (perché mi piace sentirle sotto i denti) ed ho fatto rosolare i tocchetti di pollo.
Quando erano dorati ho aggiunto un po' di vino bianco (non troppo) ed ho fatto sfumare.
Ho poi salato e coperto con un coperchio.
Nel frattempo nel tazzone ho mescolato i due cucchiai di cocco con il latte e li ho aggiunti al pollo ed ho continuato la cottura coperta a fuoco basso.
Ricordandomi di girare ogni tanto affinché il pollo non si attaccasse alla pentola, ho fatto cuocere il tutto per un quarto d'ora circa ed ho aggiunto il curry - sono stata molto generosa perché il sapore del curry mi piace moltissimo - ed ho amalgamato bene. Ho fatto cuocere per altri 5 minuti e poi, una volta accertato che fosse cotto, ho spento il fuoco.

Il risultato è stato sorprendente! Il cocco ha dato quel tocco delicato in più.
Grazie Tata <3.

Buon appetito!!

Qual è l'immagine migliore?
Questa


o questa???


lunedì 11 novembre 2013

Quando il vento... fa rotolare le zucchine


L'idea era quella di trascorrere una mattinata con "le mani in pasta": sfornare dei biscottini per poter inaugurare i nuovi stampi ad espulsione acquistati sabato, pranzare con calma e poi nel primo pomeriggio prendere ed uscire.
Fare una gitarella da qualche parte o anche solo quattro passi godendosi i colori dell'autunno mano nella mano.
Poi un vento fortissimo ha iniziato ad abbattersi su Torino... talmente forte da scuotere l'albero davanti casa come fosse un filo d'erba. E che dire del cielo? Ogni qualvolta sbirciavo dalla finestra il suo colore era mutato passando dall'azzurro più nitido al bianco e poi al nero ^_^
Vi confesso che negli ultimi anni la forza della natura mi terrorizza! Checché faccia o ne dica l'uomo...nulla può contro la furia della natura.
Probabilmente questo mio terrore ha preso piede in me circa 7 anni fa quando l'alberone davanti casa (quando ancora abitavo a Trofarello) è caduto sul nostro cancello. Fortunatamente non vi fu nessun ferito ma solo tanta paura!
Sta di fatto che, sentendo i fischi del vento ed udendo imposte e quant'altro di mobile sbattere, con il mio Amore ci siamo guardati e ci siamo detti:
"stiamo a casa!".

Ecco la portata principale della cena improvvisata.
Zucchine tonde ripiene

Ingredienti per 2 persone:
  • 2 zucchine tonde di media grandezza
  • 2 fettine di prosciutto cotto
  • 50 gr. di formaggio spalmabile
  • 2 manciate abbondanti di parmigiano reggiano
  • 1 uovo
  • pan grattato q.b.
  • olio ed uno spicchio d'aglio per il soffritto
  • un filo d'olio con cui irrorare le zucchine prima di infornarle
  • menta essiccata
  • pepe nero macinato
  • sale


Strumenti
  • una terrina
  • un tagliere
  • un coltello per sminuzzare
  • uno scavino o un cucchiaino con cui svuotare le zucchine
  • una forchetta
  • una pentola in cui lessare le zucchine
  • una schiumarola
  • una padella
  • un cucchiaio di legno
  • una teglia
  • carta da forno


Preparazione
Ho lavato con cura le zucchine tonde e le ho lessate per 15 minuti in abbondante acqua calda.
Trascorsi i 15 minuti ho scolato le zucchine e le ho lasciate freddare.
Nel frattempo mi sono dedicata al ripieno: ho sminuzzato il prosciutto cotto e l'ho messo in una terrina.
Vi ho aggiunto il formaggio spalmabile, l'uovo, il parmigiano (conservandone un po' per dopo), il pepe ed il pan grattato e li ho amalgamati.
Ho acceso il forno impostando la temperatura di 200°C.
Ho di nuovo spostato la mia attenzione sulle zucchine: ho tagliato la calotta superiore ed ho tagliato la parte inferiore per asportare quella che è l'attaccatura della zucchina alla pianta.
Con lo scavino ho asportato più polpa possibile facendo attenzione a non anbdare troppo in profondità (e non procurare dei buchi alla base), ho messo a scolare le zucchine capovolte ed ho strizzato la polpa (una volta intiepidita altrimenti povere mani!!!) in modo da eliminare un po' dell'acqua prodotta. Ho tritato la polpa, ho messo un filo d'olio in una pentolina con una testa d'aglio. Ad olio caldo ho tolto l'aglio ed ho aggiunto la polpa, ho fatto soffriggere un po' e poi ho aggiunto due pizzichi di menta. Ho spento quando la polpa risultava asciutta.
Una volta che la polpa si è raffreddata l'ho aggiunta al composto di prosciutto, formaggio, parmigiano, uovo e pan grattato.
Se il composto vi sembra troppo liquido potete aggiungere dell'altro pan grattato. Il mio consiglio è quello di non esagerare! :-)
A questo punto ho preso le zucchine, le ho salate leggermente all'interno ed aiutandomi con un cucchiaino ho inserito il ripieno facendolo assestare per bene. Ho messo le zucchine in una teglia foderata con carta da forno, le ho cosparse con il parmigiano lasciato da parte, ho irrorato con un filo d'olio e le ho infornate per 25 minuti.
Quando si è formata una bella crosticina dorata ho sfornato, ho messo i piedi sotto il tavolo (ad apparecchiare ci aveva pensato già qualcun altro <3) ed ho mangiato con gusto!!! :-) Buon appetito!


venerdì 13 settembre 2013

Gli straccetti del riscatto!!!

Convivo da poco più di due mesi e di disastri in cucina ne ho già collezionati un tot.
Reprimo il pensiero negativo "Ed hai il coraggio di scrivere ricette su un blog??? con un ben più positivo "Solo chi non fa non sbaglia!".
Il "male minore" sono state le scaloppine di pollo al vino bianco gusto "fantasma".
Non si sentiva nemmeno il gusto del pollo, per intenderci.
Le avevo improvvisate perché mi ero accorta di un cartoccio di vino bianco dimenticato nel frigorifero...probabilmente il loro sapore fantasma era proprio causato dal fatto che il vino era ormai spirato a tutti gli effetti.
Ieri sera ci ho riprovato! Questa volta il vino era aperto da poco :-)
Per cadere in piedi ho aggiunto qualche ingrediente in più (che, probabilmente, ha fatto la differenza!).
Che bontà!
Ecco dunque gli straccetti del riscatto!


Ingredienti per 2 persone:
  • 2 fette di tacchino o pollo (io ne avevo per circa 200 gr)
  • 3 cucchiai di farina
  • 3 cucchiaiate di olive taggiasche (io le avevo denocciolate sott'olio)
  • sale q.b.
  • salvia (se fresca è meglio. Io ho usato quella essiccata)
  • 100 ml vino bianco
  • burro

Preparazione
Ho preso le fettine di tacchino e dopo averle battute con il batticarne le ho tagliate a striscioline. In un piatto ho distrbuito della farina in cui ho infarinato in maniera uniforme le striscioline di carne. Ho poi messo a sciogliere in una padella del burro e vi ho fatto rosolare per qualche minuto le striscioline da ambo i lati. Ho aggiunto il vino bianco, abbassato il fuoco e coperto con un coperchio. A cottura quasi ultimata ho aggiunto le olive taggiasche. In casa avevo quelle sott'olio, denocciolate. Se voi usate quelle in salamoia mi raccomando sciacquatele abbondantemente!!! Ho poi spolverato con della salvia ed ho salato (non troppo vista la presenza delle olive). Senza coperchio ho fatto ridurre il vino alzando la fiamma. Ho poi servito caldo con una bella insalatina di pomodorini ed origano!
Bon apetit!!