Che bella domenica di sole...fin troppo calda - per essere primavera -
per i miei gusti, ma con un bel cielo azzurro (seppur non troppo
intenso) e quel profumo nell'aria...profumo frizzantino che in un attimo
mi riporta indietro nel tempo. Io sono convinta che esista una memoria
olfattiva! Così come accade quando ascolti una canzone che
all'improvviso risveglia sensazioni passate e ricordi accantonati, allo
stesso modo i profumi (ma anche i sapori) sono in grado di far tornare
indietro nel tempo ad una situazione, a momenti ben precisi.
Con la mente, dicevo, sono tornata a
quella lontana domenica di tanti anni fa... abitavamo ancora a Diano
Castello, c'era ancora papà. Avrò avuto 4 o 5 anni (beh quindi tutto
questo non accadeva tantissimi anni fa ^_^).
La primavera era arrivata con la sua esplosione di colori, di fiori e di profumi.
Mia
sorella ed io ci eravamo alzate tutte elettrizzate perché saremmo
andate ai "Mandrun" - un appezzamento di terreno che all'epoca
apparteneva alla mia famiglia - a fare il pic-nic.
A me e Laura,
mia sorella, il compito di scegliere i 2 massimo 3 giocattoli da
portarci dietro. La mamma, invece, come un'ape operosa preparava tutto
l'occorrente: il plaid, le bibite, il thermos di caffé (per lei e papà,
ovviamente) e poi quello che caratterizzava i pic-nic di casa nostra:
il cundiùn (ovvero un'insalatona mista con dentro ogni ben di Dio) e la fantastica torta verde della mamma.
Mi
sembra di sentirne ancora il sapore...una torta salata con un ripieno
di spinaci, biete, uova, ricotta, parmigiano, sale, pepe, noce moscata,
carciofi, piselli ed un pugnetto di riso lesso. La pasta, ovviamente
fatta a mano, era una brisé molto leggera ottenuta lavorando farina,
olio evo (1 cucchiaio per ogni 100 gr. di farina) e l'acqua di cottura
del pugnetto di riso usato per il ripieno in quanto, ricca di amido,
conferisce alla pasta una fragranza unica.
Una volta pronto tutto si saliva sul 127, papà alla guida, mamma accanto a lui e Laura ed io dietro.
Prima
di partire il papà affidava un compito IMPORTANTISSIMO! Ci dava il
mangianastri ed un po' di cassette da alternare durante il
viaggio...schiacciato il tasto "PLAI" (lo pronunciavo proprio così)
ecco diffondersi la voce di Freddie Mercury e David Bowie in "Under
Pressure", oppure di Kate Bush in "Wuthering Heigths" o di Annie Lennox
degli Eurythmics in "Sweet dreams".
Ricordi colorati, profumati, saporiti e musicali.
Di
tutto un po'. Ricordi di quella spensieratezza, seppur già segnata da
momenti difficili e purtroppo traumatici ma, in fondo, meglio ricordare
quello che di bello c'è stato...perché è in essi che vedo il germoglio
di quella che sono adesso..è da lì che riscopro le origini della mia
passione per il cibo e per la musica.
Un saluto, dunque, alla
primavera con la torta verde della mamma... un po' impoverita nella
farcia perché il mio Amore non può mangiare i carciofi e, a dirla tutta,
a me il dolce dei piselli non è mai piaciuto. La noce moscata, invece,
non pervenuta : DEVO COMPRARLA!!!!! :-D
Ingredienti per la pasta brisè:
- 400 gr. di farina 00
- 4 cucchiai di olio evo
- 200 ml di acqua di cottura del riso
Ingredienti per il ripieno:
- 500 gr. di spinaci
- 1 pugnetto di riso carnaroli lessato
- 1 uovo
- 100 gr. di ricotta vaccina
- parmigiano grattugiato q.b.
- aglio
- sale
- pepe
- olio ed acqua per spennellare
Strumenti:
- una mezzaluna
- un tagliere
- una ciotola
- un pentolino
- una pentola per lessare gli spinaci
- una padella per far insaporire gli spinaci
- un piano di lavoro
- una teglia rotonda del diametro di 20 cm
- un coltello
- un mattarello
- un pennello in silicon
- una forchetta
Preparazione:
Innanzitutto mi sono occupata degli ingredienti della farcia che vanno cotti in quanto il ripieno va fatto a freddo.
Ho messo a lessare gli spinaci in poca acqua salata ed una volta freddi li ho strizzati, tritati con la mezzaluna e li ho fatti saltare in padella con un po' di olio ed uno spicchio di aglio.
Una volta cotto il riso l'ho scolato avendo cura di conservare l'acqua di cottura che servirà per l'impasto della brisé.
In attesa che il riso e gli spinaci insaporiti si freddassero, sono passata all'impasto.
Su una spianatoia ho versato la farina a fontana, ho praticato un buco al centro ed ho versato i cucchiai di olio.
Ho iniziato a lavorare gli ingredienti con una forchetta per poi passare all'uso delle mani. Per aiutarmi nell'amalgamare l'impasto ho aggiunto l'acqua di cottura del riso ancora tiepida (che aiuta l'olio a scaldarsi un po' e quindi facilita l'impasto) a cucchiai, un po' per volta.
Ho lavorato fino ad ottenere un impasto liscio e compatto (ci sono voluti 10 minuti buoni).
Ho diviso in due parti l'impasto per produrre 2 dischi (uno per contenere il ripieno e l'altro per coprirlo).
Ho steso il primo disco (mi raccomando: coprite la pasta che non lavorate in due piatti in modo da non farle prendere aria perché si secca molto facilmente) fino ad ottenere una sfoglia non molto spessa (1-2 mm al massimo) e l'ho poi stesa nella teglia che avevo precedentemente oliato. Ovviamente potete anche foderare la teglia con della carta da forno se non volete ricorrere all'olio.
Ho preso il secondo pezzo di impasto e ne ho ricavato un disco di 20 cm e sempre 1-2 mm di spessore.
L'ho adagiato sul ripieno, ho arrotolato il bordi, ho bucherellato la pasta con i rebbi della forchetta ed ho spennellato la pasta con un'emulsione di olio ed acqua (un cucchiaio da minestra di olio e 1 cucchiaino da caffé di acqua) in modo tale da rendere l'impasto dorato.
Ho infornato per 15 minuti a 180 °C e poi per 30 minuti a 200 °C. La torta deve risultare dorata sia sopra che sotto.
Ciau!
LaGio' riccia.