Ed ecco iniziato il 2024.
Come avete trascorso le festività?
Io mi sono beccata una bella influenza che dal 26 di dicembre fino ad inizio gennaio mi ha trasformata in una cozza che nel divano ha trovato il suo scoglio.
Di certo mi sono riposata e, fortunatamente, non ho contagiato nessuno (sebbene abbia vissuto in ansia tutto il periodo di malattia).
La mia reclusione in casa ha fatto sì che non mi sia goduta appieno il clima festoso. Ad onor del vero già prima delle vacanze non avevo sentito molto il Natale (per intenderci: non ho mai ascoltato intenzionalmente le canzoni natalizie) ma nonostante questo - o forse proprio per questo - come ogni anno, fatico a lasciarlo andare! Vorrei continuare a vedere le vetrine addobbate, le illuminazioni di svariato gusto (e talvolta anche disgusto) sui balconi delle case...ed anche quei poveri Babbi Natale che più che intenti ad introdursi nelle case per consegnar doni sembrano concentrati a non mollare la presa e non schiantarsi giù.
Con LoveOfMyLife abbiamo deciso di sbaraccare il Natale questo we. Ma non mi stupirei se la pigrizia ci facesse cambiare idea al grido delle più pittoresche scuse che chiamano in causa la durata dell' esposizione delle decorazioni (che non può essere inferiore ad un numero imprecisato e variabile di giorni) o anche solo le condizioni meteorologiche (abbiamo solo decorazioni interne per cui il tempo non c'entra una pippa ma la pigrizia trova appiglio in ogni dove).
Ma veniamo alla ricetta.
In questo post vi avevo parlato della mia passione per i libri di pasticceria e vi avevo introdotto a quel meraviglioso libro che è "La mia piccola PASTICCERIA" di Christophe Felder e Camille Lesecq.
Questo Natale, quindi, mi è venuto spontaneo attingere da questo libro per differenziare la produzione di regalini home-made.
Avendo sperimentato con mano e papille gustative la bellezza e bontà dei Sablé alla vaniglia del libro (Piramide di Sablé alla vaniglia), ho deciso di replicare la ricetta sostituendo la vaniglia con un mix di spezie che fa tanto Natale... da qui il loro battesimo in un francesissimo Sablé aux épices.
Ero partita "di buzzo buono" utilizzando il mattarello decorato ma, nonostante il riposo in frigorifero prima e dopo la formatura dei biscotti, nel vedere che il decoro non sopravviveva alla cottura, ho deciso di velocizzare la produzione dei biscotti omettendo il passaggio del mattarello.
Uniche variazioni alla ricetta: la sostituzione del cucchiaino di polvere di Vaniglia con mezzo cucchiaino di spezie e mezzo di cucchiaino di cannella e l' utilizzo delle mani al posto della planetaria con la frusta a foglia.
Sablé aux épices:
- 250 gr. di farina "00"
- 95 gr. di zucchero a velo
- 30 gr. di farina di mandorle
- 1/2 cucchiaino di fleur de sel
- 1/2 cucchiaino di spezie miste in polvere (cannella, cardamomo, noce moscata e chiodi di garofano) (*)
- 1/2 cucchiaino di cannella in polvere (*)
- 1 uovo
- 150 gr. di burro tagliato a dadini
(*) la ricetta originale prevedeva un cucchiaino di Vaniglia in polvere
Strumenti:
- ciotola
- marisa
- setaccio
- mattarello
- mini stampo per biscotti (3/5 cm)
- leccarda
- carta da forno o tappetino in silicone
- gratella per dolci
Preparazione:
In una ciotola ho setacciato gli ingredienti secchi: la farina, lo zucchero a velo, la farina di mandorle, il misto di spezie, la cannella ed in ultimo ho aggiunto il fleur de sel. Ho dato una mescolata con la marisa e poi ho aggiunto l' uovo leggermente sbattuto ed il burro tagliato a dadini ed ho lavorato velocemente fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Ho steso in sfoglie di 5mm, ho avvolto in pellicola trasparente e messo a riposare in frigorifero per almeno un' ora. Io, in verità, ho preparato l' impasto il giorno prima rispetto a formatura e cottura.
Passato il tempo di riposo in frigorifero ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C ed ho iniziato a ritagliare i biscotti posandoli sulla leccarda rivestita con il tappetino in silicone.
Ho reimpastato i ritagli e li ho messi nuovamente a freddare in frigorifero in attesa di poterli nuovamente coppare e cuocere.
Ho infornato per 15 minuti circa e comunque fino a doratura. Considerate che le formine da me utilizzate erano "mini". La ricetta originale prevede una cottura di 20 minuti.