Da diversi anni - ormai dieci - sono donatrice di sangue.
L'idea
di diventarlo mi solleticò già durante quella lontana lezione di
biologia nella quale la professoressa ci spiegò che le persone con il
gruppo sanguigno di tipo "0" (il mio) sono donatrici universali. Ricordo
che pensai: "varrebbe la pena!!".
Raggiunta la maggiore età
e, ahimé, qualche anno in più, riuscii a diventarlo: i miei valori del
sangue rientravano nei
limiti imposti ai donatori, fortunatamente gli aghi non mi spaventano e
riesco ad affrontare un prelievo senza svenimenti o malori vari ed
eventuali.
I vantaggi sono indiscutibili:
1. puoi fare del bene, aiutare qualcuno senza grossi sforzi (almeno per me!!)
2. l'intera giornata viene riconosciuta pertanto si può "far vacanza" dal lavoro senza intaccare le ore di ferie e/o di permessi
3.
posso concedermi, al termine della donazione, una sontuosa colazione a
base di croissant "ciccio" (farcito con crema o cioccolato) e cappuccino
al bar.
In realtà io dico sempre che la vera "opera buona"
non la compio donando il sangue ma andando a consumare la meritata
colazione subito dopo... purtroppo se non metto qualcosa sotto i denti
al mattino, risulto alquanto intrattabile (leggi: lascio una scia di
morti e feriti lungo il mio passaggio)...un perfetto "animale asociale",
insomma.
Ad ogni buon
conto, un paio di settimane fa sono stata in permesso per donazione
sangue per cui, avendo il pomeriggio a completa disposizione avevo
pensato di impiegarlo nella produzione di pagnotte - Mantovane - per la
colazione perché, per quanto golosi, i croissant non mi soddisfano
quanto un bel pezzo di pane con un velo di marmellata sopra.
Inizio, quindi, col pesare la farina 00 e la metto nella ciotola scelta per impastare.
Peso la manitoba e la verso sulla farina 00.
Prendo
il cubetto di lievito di birra dal frigorifero, lo scarto e...
SORPRESA: era ricoperto da una bella pelliccia verde muschiato. Il
lievito aveva deciso di abbandonarmi con largo anticipo rispetto alla
data di scadenza riportata sulla confezione.
Tralascerò la
descrizione accurata dei vari stati emotivi che ho attraversato
nell'arco di cinque minuti (sorpresa, dispiacere, sgomento, disappunto,
confusione, indecisione) perché hanno lasciato posto
alla determinazione: la mia "missione" (e 007 mi faceva un baffo) era
quella di non sprecare altra roba. La mia priorità era quella di trovare
una ricetta di ripiego che comprendesse l'utilizzo di ALMENO quelle
dosi delle farine che ormai avevo già setacciato insieme.
Così sono approdata a questa
ricetta deliziosa (presa dal blog Fulvia's kitchen) ed anche un po' "ciccia" - visto l'impiego del burro
nella farcia - e che sicuramente rifarò con alcune varianti che mi sono
venute in mente quando le mie papille gustative erano in piena
sollecitazione.
Ingredienti
- 400 gr. di Farina 00
- 200 gr. di Manitoba
- 150 gr. di zucchero di canna
- 100 gr. di zucchero semolato
- 150 gr. di burro
- 40 gr. di gocce di cioccolato fondente
- 20 gr. di bacche di Goji
- 2 uova
- 1 cucchiaino abbondante di cannella
- 2 dl. di latte
- 5 gr. di sale
- 7 gr. di lievito di birra secco
- rum per l'ammollo delle bacche di Goji
- latte per spennellare
- un bicchiere
- carta da cucina
- 2 pentolini
- due ciotole
- un setaccio
- pellicola per alimenti
- una forchetta
- un mattarello
- un coltello
- una leccarda rivestita con carta da forno
- un pennello in silicone
- una gratella per dolci
Ho messo le bacche di Goji ad ammorbidire in un bicchiere di rhum per un quarto d'ora circa dopodiché le ho scolate, strizzate e messe ad asciugare in mezzo a due pezzi di carta da cucina.
Ho messo a sciogliere 75 gr. di burro in un pentolino ed in un altro ho fatto intiepidire i 200 dl. di latte.
In una ciotola ho setacciato le due farine ed ho fatto un buco in centro in cui ho versato: il latte tiepido, le uova precedentemente sbattute, lo zucchero semolato, il burro fuso e il lievito. Ho amalgamato un po' ed all'ultimo ho aggiunto il sale.
Ho lavorato il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo che ho poi messo a lievitare (sempre nella ciotola) coperto da pellicola in un luogo tiepido per un'ora e mezza.
In un'altra ciotola ho messo i restanti 75 gr. di burro ammorbidito, la cannella e lo zucchero di canna.
Li ho lavorati con una forchetta fino ad ottenere una crema.
Trascorsa l'ora e mezza ho preso l'impasto lievitato, l'ho steso aiutandomi con un matterello e cercando di formare un rettangolo di circa 1/2 cm di spessore.
Ho steso la crema di zucchero, burro e cannella e poi ho aggiunto le gocce di cioccolato e le bacche di Goji cercando di distribuirle uniformemente.
Ho chiuso l'impasto a libro, schiacciato leggermente con le mani e con un coltello affilato ho ricavato delle strisce di circa 2 cm di larghezza.
Da ogni striscia ho ricavato un nodo che ho adagiato sulla leccarda ricoperta di carta da forno.
Ho coperto i nodi con la pellicola e li ho lasciati lievitare un'altra ora.
Ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C e dopo aver spennellato con del latte i nodi li ho infornati per 15 minuti.
Li ho poi messi a freddare su una gratella per dolci.
W la colazione!!!!!