H. 18 di qualche mercoledì fa.
Sono in macchina, diretta verso casa dall' ufficio.
Per quanto il traffico romano sia molto noto, qualora non lo sapeste, anche Torino non scherza.
Magari il numero di veicoli che circolano è inferiore a quello capitolino ma in quanto a numero di piloti di formula 1, rally e quant' altro Torino non si batte.
Devo dire che io stessa al volante mi trasformo non tanto in quanto ad aggressività nelle manovre quanto a quella... come dire... verbale? Diciamo che trovo sfogo nel turpiloquio, ecco. Non mi fa onore ma così è.
Sono in macchina, scrivevo, e giungo in prossimità di una rotonda accanto ad un centro commerciale.
Delle due corsie a disposizione, al solito la corsia più affollata è quella a sinistra perché quella a destra è usata come "area parcheggio" da coloro che vogliono andare al centro commerciale senza doversi addentrare nell' area parcheggio apposita (notare che il parcheggio è multipiano e davvero si fa difficoltà a NON trovare posto). Ovviamente a Torino i più hanno fretta per cui in molti usano la corsia di destra come corsia di sorpasso salvo poi buttarsi a sinistra ("buttarsi" è proprio il termine più aderente alla realtà) per schivare l' ostacolo "auto parcheggiata". Chi resta a sinistra sa che dovrà guadagnarsi con il sangue ed il sudore ogni millimetro di avanzamento e, soprattutto, dovrà essere pronto ad inchiodare quando il veicolo alla destra tenterà l' inserimento.
Io sono al volante sulla corsia di sinistra con quell' animo lì.
Arrivo quasi all'altezza dell' ostacolo. Il veicolo davanti al mio inchioda: il suo corrispettivo destro è partito all' attacco seguito a ruota da quello subito successivo. Il mio predecessore passa.
E' il mio turno. Con uno sguardo cattivissimo mi volto a guardare il guidatore accanto a me.
Il mio sguardo promette fulmini e saette. Mi ritrovo un tizio con l' espressione "paciosa" e sorniona (alla Luca Pappagallo, non so se avete presente, il tizio però ha i capelli raccolti in una coda) sembra simpatico ma è pure grosso -.-. Mi incute un po' di timore per cui in un attimo passo dal piglio alla "col ca##o che passi" a quello della cameriera secca dei signori Montagnè "s' accommmomononino" (vedi qui al minuto 4:20). Faccio gli occhi tondi da panda, lui scoppia a ridere per il mutamento della mia espressione (mi hanno sempre detto che tutto ciò che penso mi si legge in faccia), io scoppio a ridere di rimando e gli faccio cenno di passare. Lui a quel punto scuote la testa a voler dire "Sia mai, ci mancherebbe" e con la mano sinistra mi fa capire che mi cede il passo. Gli sorrido riconoscente e lo ringrazio. Lui di rimando sfodera un sorriso alla Stregatto.
Oltre a farmi sorridere, questo episodio mi ha fatto pensare a quanto poco basti, talvolta, per ribaltare una situazione che sembrava già scritta e tracciata in una diametralmente opposta.
Anziché tornare a casa con un diavolo per riccio, ho proseguito il viaggio ridendo e sorridendo per la svolta inaspettata degli eventi.
Basterebbe un po' di buona volontà in più... o anche solo un sorriso.
Ma passiamo a questi scones. La loro bontà... non potete immaginarla... per cui...FATELI!!!
Scrissi "lungamente" degli scones in questo post. All' epoca avevo replicato la ricetta del Maestro Ernst Knam.
Devo dire, e lo scrissi anche allora, che il risultato non mi aveva conquistata molto.
Diverso tempo dopo sono incappata qui. E' stato amore a prima vista. La foto sembrava proprio ricordare quelli che assaggiammo con gusto in quella tea house in Camden Town quello che ormai mi pare essere un secolo fa!
Ho seguito fedelmente la ricetta di Rossella tranne che per qualche piccolo dettaglio:
- il burro freddo anziché affettarlo l' ho grattugiato con una grattugia a fori grossi
- non avendo farina tipo "00" ho usato una farina tipo "0"
- ho sostituito l' uvetta con le gocce di cioccolato
Scones (16 pezzi):
- 500 gr. di farina "0"
- 300 ml. di latte
- 160 gr. di gocce di cioccolato
- 110 gr. di burro
- 2 cucchiai di zucchero semolato
- 1 bustina di lievito istantaneo per dolci
- 1 cucchiaino di sale fino
Strumenti:
- grattugia a fori larghi
- 2 ciotole
- cucchiaio
- setaccio
- forchetta
- mattarello
- coppapasta rotondo di 5cm di diametro
- leccarda
- carta da forno o tappetino in silicone
- gratella per dolci
Preparazione:
Ho acceso il forno impostando la temperatura di 200°C.
Ho grattugiato il burro e l' ho messo in una ciotola.
In un' altra ciotola ho setacciato la farina con il lievito, ho aggiunto il sale e lo zucchero ed ho mescolato con un cucchiaio. Ho poi aggiunto ai composti secchi il burro ed ho lavorato con l' ausilio di una forchetta fino a completo assorbimento.
Ho inserito le gocce di cioccolato, mescolato ed infine aggiunto il latte continuando a mescolare.
Ho dato una lavorata anche con le mani, brevemente, per amalgamare meglio gli ingredienti.
Ho versato il composto su una superficie spolverata di farina e, con l' ausilio del mattarello, l' ho steso ad un' altezza di 3 cm. Ho coppato gli scones con un tagliapasta di 5cm di diametro rincollando alla bene meglio i ritagli che avanzavano e li ho disposti, distanziati di 1,5cm, su una leccarda ricoperta con un tappetino in silicone (va bene anche la carta forno). Con questo impasto otterrete 16 scones... la quantità giusta per un' unica infornata.
Ho infornato per 15-20 minuti.
Pienamente d'accordo con la tua riflessione: a volte basta poco per ribaltare una situazione. Un sorriso, una gentilezza possono davvero fare molto, peccato che al giorno d'oggi di sorrisi sfoderati ve ne siano pochi. Ma con uno di questi scones sono convinta che potresti infondere dolcezza e gentilezza anche nel lupo mannaro :) Un abbraccio
RispondiEliminaQuesti scones rimettono in pace con il mondo :-).
EliminaTi abbraccio, Daniela cara!
Gli scones li trovo spesso nominati nei romanzi ambientati in Inghilterra. Mi hanno sempre incuriosita ma non li ho mai assaggiati. Ora, grazie alla tua ricetta, posso provare a farli.
RispondiEliminaUn saluto
Fra
Fra, provali! Sono una delizia!!!
EliminaCe ne vorrebbero di più di episodi di questo genere! alle volte basta davvero poco!
RispondiEliminaGli scones mi hanno sempre incuriosita ma sai che non li ho mai provati?? Che sia la volta buona?? Lo saprai presto :-P
Provali Consuelo!!!! Sono meravigliosi :-D
EliminaEh sì basta proprio poco! e questi scones sono una delizia! brava Giò, i tuoi racconti sono sempre piacevolissimi :)
RispondiEliminaCiao Carla! Grazie! Un abbraccio
EliminaCara Giò, adoro leggerti!! devi pubblicare più spesso anche soltanto i tuoi racconti :D anzi no, metti dentro anche una ricetta perché sono tutte favolose!!! questi scones li amo già!
RispondiEliminaCara Annalisa, grazie di cuore!!!
EliminaEh sì...questi scones sanno farsi amare :-D
Grattuggiare il burro?? Mai sentito, sai? Comunque gli Scones mi tentano e non li ho mai fatti, pensa un pò :) Come sempre i tuoi racconti mi rallegrano la giornata, se mai ce ne fosse bisogno. La teoria del sorriso l'ho sperimentata sulla mia pelle ormai qualche anno fa e funziona alla grande! Io abito in un paesino in collino e, non dico che ci conosciamo tutti ma almeno di vista si, ci conosciamo tutti. Io vado in giro al mattino per la mia camminata quotidiana e sorrido a tutti, salutando a destra e sinistra. All'inizio alcuni mi guardavano come a dire: ma questa è scema, che sorride? Ma ora, a esclusione proprio di pochissimi, ci salutiamo e sorridiamo tutti i giorni e, con alcuni, a volte si scambiano le cretinate più banali: che bel tempo, quest'acqua ha stufato, guarda che bella giornata, che freddo fa ... insomma il sorriso chiama sorriso e torni a casa, sentendoti migliore. Un abbraccio Giò
RispondiEliminaGuarda, grattugiare è una comodità soprattutto quando bisogna preparare una frolla. Se il burro serve freddo, io lo grattugio con diverso anticipo e lo lascio in frigorifero in modo tale di averlo freddo quando serve :-).
EliminaE quando sorridi e ti guardano con sospetto, come se volessi qualcosa da loro?? Va beh...lasciamo perdere.
Un bacio grande!
io oramai vado al lavoro solo in bici perchè il traffico mi fa letteralmente uscire di senno. So che è molto più pericoloso, ma ho trovato stradine traverse per evitare per quel che si può il traffico. ci metto 3 volte tanto di tempo ma almeno la mia stabilità psicologica ne guadagna
RispondiEliminaSì, il traffico fa davvero uscir di senno! Comunque complimenti: io non avrei il coraggio di andare in bicicletta, soprattutto con il freddo!!
EliminaStrepitosi, grazie di questa golosa ricetta!!!
RispondiEliminaGrazie a te, tesoro bello!
EliminaE io sorrido e non mi perdo un post, i tuoi sono pagine di libro...sei troppo brava :D e sì XD io come te ....con tanto di sguardo torvo e faccia arrabbiata che non guasta mai XD ... Gli scones sono assolutamente perfetti ;) baciii
RispondiEliminaMa Luciana... GRAZIE!!! Sei troppo gentile :-).
EliminaMamma mia... mi esce proprio il peggio, in auto :-D.
Un abbraccio
Aggiungerei che il potere del tuo magnifico sorriso è unico ed inestimabile, cara Giò. Ogni volta regali delizie e positività. Unica.
RispondiEliminaBaci,
MG
❤️ Sei un tesoro. Grazie!!
EliminaMa che delizia i tuoi scones
RispondiEliminaGrazie!
EliminaBeautiful blog
RispondiEliminaThank you
EliminaSono io Edvige non riesco ad uscire dall'anonimo grrrr. Ormai uso solo i mezzi pubblici anche se piccola Trieste è caotica. Ottimi anzi super questi scones. Io sono ferma non ho molta voglia di scrivere, i problemi sono tanti ed un intervento a primavera sarà necessario.
RispondiEliminaNon perdere tempo a scrivere sul mio blog è tutto vecchio. Passo volentieri da te. Un abbraccio amica buon proseguimento.
Cara Edvige, che piacere rileggerti!
EliminaTi abbraccio stretta e ti faccio un in bocca al lupo per i tuoi problemi di salute. A presto!
Hai ragione su Torino 🤦🏼♀️ il traffico e al volante o ci si trasforma per forza!.. Però è proprio così che succede, quei sorrisi inaspettati e che, cambiano l'umore, peccato che le persone non sorridano più spesso, si perdono un sacco di cose!... Curiosa di provare la tua ricetta, mi piace l'idea del burro grattugiato. Un abbraccio grande 😘
RispondiEliminaQuindi mi puoi capire, cara Cinzia!
EliminaQuesti scones sono una vera bontà e, guarda, io trovo molto pratico grattugiare il burro :-D.
Un bacione!
E' sempre un piacere leggerti!! Buonissimi gli scones 😜
RispondiEliminaFede, grazie! Sei un tesoro <3
EliminaEcco... io il traffico di Torino lo conosco bene e ti capisco!!!
RispondiEliminaMeno male hai incontrato la persona giusta :) ogni tanto capita per fortuna!
Ma sai che io non ho mai preparato gli scones, devo assolutamente rimediare!
Un bacio grande, felice serata!
Lory, contavo sulla tua solidarietà! :-D
EliminaRimedia, rimedia! Sono una vera delizia :-).
Ti abbraccio
Buonissimi. Per me che adoro la semola.... sono perfetti!
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