Capita di farsi delle domande.
Domande cui non si può rispondere con un binario-spiccio "Sì/No" e che non hanno necessariamente una risposta giusta o sbagliata. Domande che nascono così e che trovano risposta più in là nel tempo o anche più risposte diverse perché ci capita di vivere esperienze diverse che ci aprono a nuove interpretazioni.
Rivedevo mio papà dopo 11 anni. Era molto cambiato. Nei miei ricordi di bambina 9enne era un gigante sia in altezza che in fatto di mole. Quello che avevo davanti, da ventenne, era un uomo logorato ed anche sfigurato dalla malattia. Un omino che pesava la metà dell' ultima volta che lo avevo visto e che poi così alto non era.
Il tipo di domanda di cui vi parlavo poco sopra ha fatto capolino proprio in quella circostanza. Nel parlarmi della sua malattia e di tutte le terapie provate: forti e meno forti, destabilizzanti, invalidanti ed invasive (che lo avevano sfigurato per sempre) ma rivelatesi fallimentari, quando mi accennò all' ennesimo tentativo che si accingeva a fare non potei non chiedermi:
"Ma come fa a trovare la forza di continuare???"
Non gli posi mai quella domanda. Non volevo che leggesse in questo mio quesito un incentivo a smetterla perché di fatto quella mia domanda nascondeva l' ammissione, o quanto meno il sospetto, che io mi sarei fermata prima, ecco.
Quella domanda mi rimase in testa per tutto il viaggio del ritorno in Piemonte da Diano Castello.
Pian piano quella domanda assunse i contorni di una risposta perché si trasformò in "Come fa ad avere ancora tutta quella speranza?" e mi convinsi che forse la risposta era questa: la forza derivava dalla speranza.
Vent' anni dopo, vedendo anche mia mamma combattere contro un male la cui prima terapia si è rivelata invalidante a vita, vedendo il suo modo di agire e reagire mi sono detta che forse il "carburante" per andare avanti, era la disperazione.
Ventidue anni dopo, osservando sempre la mia mamma che continua a lottare, ormai da due anni, ed a cercare un equilibrio in tutto ciò che le è successo, equilibrio che, purtroppo, ogni mese è messo in discussione dal piano terapeutico cui è sottoposta, penso di aver trovato la risposta "giusta"... quella che mi convince di più... Una risposta che mi ha trafitto per la sua semplicità. Non vi so dire se è universalmente vera, so solo che quando l' ho trovata mi sono sentita sollevata ed ho pianto. Tanto. Ho pianto tutte le lacrime che ho ricacciato indietro ogni volta che il magone mi saliva su ma mi dicevo "Non ora. Non è il momento. Ora devi essere forte".
La risposta è semplicemente "Io voglio solo stare bene". Tutto ciò che muove chi sta male è "solo" riottenere ciò che magari fino a che si era in salute si dava per scontato e cioè lo stare bene.
La Pasqua si avvicina a grandi passi ed io ho deciso di condividere con voi la ricetta del Pan di Neve di Sonia Peronaci perché, che ci crediate o no, la settimana scorsa in Piemonte (ad alta quota, ehhh) è nevicato ed anche perché la deliziosa glassa che lo ricopre (vi prego FATELA e non ve ne pentirete) è di una goduria pazzesca e ricorda la glassa delle colombe per cui potrete preparare questo golosissimo lievitato e spacciarlo per un dolce pasquale -_-.
- 30 gr. di farina di mandorle
- 8 gr. di farina di nocciole
- 7 gr. di farina di mais bramata
- 7 gr. di farina di semola rimacinata di grano duro
- 50 gr. di zucchero semolato
- 25 gr. di miele millefiori
- 25 gr. di albume
- 6 gr. di olio di semi di girasole (la ricetta originale prevede olio di mais)
- 4 gr. di burro fuso
- 1 cucchiaino di estratto di Vaniglia Bourbon
- 100 gr. di farina manitoba
- 100 gr. di latte fresco parzialmente scremato (la ricetta originale prevede latte intero)
- 12 gr. di lievito di birra fresco
- 300 gr. di farina manitoba
- 60 gr. di zucchero semolato
- 60 gr. di miele millefiori
- 180 gr. di latte fresco parzialmente scremato (la ricetta originale prevede latte intero)
- 50 gr. di burro
- 1 uovo medio
- scorza di un' arancia grattugiata
- 70 gr. di arancia candita
- 6 gr. di sale fino
- 80 gr. di zucchero in granella
- robot da cucina con lame
- sac à poche
- ciotolina
- forchetta
- pellicola per alimenti
- planetaria
- caraffa
- cucchiaio
- pirottino in cartoncino alto 11cm e del diametro di 18 cm
- ferri per maglia
PREPARAZIONE
A presto!
Si la risposta che ti sei data e quella giusta. Di vuole riprendere la propria vita e stare bene perché lo dobbiamo a noi stessi ed a quelli che ci amano.
RispondiEliminaPrendo un fetta da qui co tanta glassa e zucchero a velo. Buona Pasqua a te e famiglia un abbraccio forte bacioni. 😘
Grazie, cara Edvige. Un abbraccio
EliminaAffrontare delle cure lunghe e faticose è difficile, ma la forza si deve trovare per noi stessi e per chi si ama.
RispondiEliminaUn abbraccio, Buona Pasqua e complimenti per il tuo lievitato, soffice come una nuvola!!
Grazie mille, Milena. Ricambio l'abbraccio. Auguri di buona Pasqua
EliminaCarissima Giò, come spesso sono solita fare, sono passata a controllare se avessi pubblicato un nuovo post, per leggere le tue sempre straordinarie parole, per sorridere del tuo piacevole ed intelligente brio. Questa volta mi hai commossa profondamente e hai confermato quello che percepisco da quando ti leggo, che sei anche un'anima profonda, delicata e al contempo forte.
RispondiEliminaTi abbraccio, cara Giò e grazie.
MG
Sono io che ringrazio te, cara Maria Grazia. Per la tua presenza costante e le tue meravigliose parole.
EliminaUn grande abbraccio
Non è semplice affrontare situazioni in cui le cure sono lunghe e faticose, e come dico sempre bisogna esserci dentro per capire veramente la forza che ne esce quando le si affronta.
RispondiEliminaBellissimo questo pan di neve non lo conoscevo, da provare! Un abbraccio e tanti cari auguri di Buona Pasqua💖
Già, hai ragione.
EliminaProvalo! A me ha conquistato ;-)
Un bacione, buona Pasqua
Molto toccanti le tue parole.. spesso non riusciamo a darci delle risposte, altre volte invece arrivano da sé, dopo tanto tempo e tante riflessioni. Scelte dure, difficili, eppure nonostante tutto ci si aggrappa alla vita in qualunque modo, in fondo ne abbiamo solo una.. (ma che forza ci vuole..io ho un'ammirazione sconfinata per ogni persona che lotta..)
RispondiEliminaTi abbraccio e grazie per queste riflessioni.. ti auguro una Pasqua serena, io adesso mi studio questa tua strepitosa ricetta <3
Vero. Tantissima forza.
EliminaGrazie a te, dolcissima Annalisa. Un grande abbraccio e buona Pasqua
Parole che toccano il cuore. Ci si aggrappa alla vita, sempre e si cerca di stare bene.
RispondiEliminaUn lievitato favoloso e anche consolatorio per la sua bontà :)
Un abbraccio fortissimo e i miei più affettuosi auguri di Buona Pasqua.
Grazie mille, Daniela. Un grande abbraccio e buona Pasqua anche a te
EliminaGiovanna cara, ti abbraccio forte! So di cosa parli e so quanta forza ci voglia per affrontare queste situazioni. Credo tu abbia ragione, la tua risposta è quella giusta. Chi sta male vuole solo stare bene. Tutto ciò che affronta è animato da questo desiderio. Ti auguro una Serena Pasqua tesoro e solo cose belle per te e per chi ami! Stupenda ricetta Giò, un tripudio di bontà!
RispondiEliminaBacio grande❤️
Mary
Mary... grazie! Di cuore.
EliminaUn bacione e tanti auguri di buona Pasqua
Direi che posso rispondere con cognizione di causa, visto che ci sono passata in prima persona. L’attaccamento alla vita ti fa superare mille ostacoli e dolori. Lo fai principalmente per te ma anche per chi ami e ti sta intorno e vedi che soffre per te. All’idea che tu non possa superare questo dolore e ti fai forza. Insomma un discorso molto complicato ma hai centrato la risposta direi. Vogliamo parlare di questo lievitato? Sei stata bravissima, mi sembra una goduria. Tesoro ti abbraccio stretta e ti auguro una buona Pasqua che si davvero di rinascita per tutti voi. Grazie per averci aperto il tuo cuore ❤️
RispondiEliminaGrazie mille, Terry!
EliminaSono io a ringraziare voi per esserci sempre.
Buona Pasqua!
Ohhh tesoro mi dispiace così tanto. io credo che sia proprio nelle avversità che la gente trova energia e forza che neanche sapeva di avere. Si credo tu abbia ragione, il voler ritornare a star bene fa vivere quegli istinti inconsci, di sopravvivenza che ci portano a guardare avanti con speranza
RispondiElimina❤️
EliminaDove si trova la forza? Nell'amore profondo che si ha per la vita. Nella voglia di andare avanti e fare altro. Nella speranza. In questo si trova la forza. Il ricordo di tuo padre mi ha lacerata, è la stessa sensazione che ho provato diversi anni fa andando a trovare mia madre.
RispondiEliminaPasqua è rinascita, ti auguro una buona e serena Pasqua, un abbraccio forte
Tanti cari auguri di buona Pasqua anche a te, Giovanna.
EliminaUn abbraccio
Che meraviglia! Un capolavoro per una dolce e speciale giornata pasquale. Tanti auguri!
RispondiEliminaGrazie :-). Tanti auguri!!!
EliminaCiao cara Gio comincio dal dolce che è una meraviglia e finisco con l'abbracciarti stretta. Mi sei diventata filosofa? Hai scoperto i segreti che rendono la vita sopportabile? Direi proprio di sì, lo smalto però è sempre lo stesso della mia dolcissima Gio. Buona Pasqua a tutta la famiglia con tanto affetto :)
RispondiEliminaGrazie mille, Carla! Un grandissimo abbraccio e tanti auguri di buona Pasqua
EliminaMa che bella ricetta carissima!!!E tanti tanti auguri a te per una Serena Pasqua ^_^
RispondiEliminaGrazie mille!!! Auguriiii
EliminaSono d'accordo con Milena, la forza è in parte per noi ma soprattutto per chi si ama (e ci ama), e allora mi stringo a te, a voi, perché la forza di tutti insieme si moltiplica, e fa bene al cuore.
RispondiEliminaUn enorme abbraccio, grande e soffice come questa tua preparazione che sicuro rifarò, è proprio il mio genere ❤️
Grazie di cuore, Rossella :-).
EliminaMi piacerebbe tantissimo vedere la tua personalissima versione di questa ricetta!!! Se non la conosci già, però, prova la glassa così com'è... è 'na roba pazzesca! Davvero troppo buona (e te lo scrive chi generalmente detesta le glasse).
Un abbraccio
Ma che meraviglia é??? Soffice come una nuvola, ha un aspetto tanto goloso, complimenti cara!!!!
RispondiEliminaGrazie, tesoro! Un bacione
EliminaQuesta volta il dolce, che pure è una goduria, arriva secondo, inevitabilmente soppiantato dai tuoi ricordi, dalle tue elucubrazioni, dai tuoi sentimenti. Ci hai regalato un pezzo di te, non facile. E questa e cioé la conoscenza della persona, di chi sta dietro lo schermo, è la parte più bella e preziosa per me della conoscenza virtuale attraverso i nostri blog.
RispondiEliminaIo so solo che amare ed essere amati mi dà tanta forza. Ti abbraccio forte.
Milena, grazie di cuore!
EliminaSì, comunque dietro ad una pagina c'è una persona vera, in carne ed ossa con stati d'animo, sentimenti e che può decidere o meno di condividere, aprirsi agli altri (io non riesco a non farlo, per esempio. Non sarei io). Anche per me è molto importante questo aspetto.
Ti abbraccio stretta.
La sofferenza ci forgia, ma la voglia di ricominciare a sperare non deve mai mancare! Complimenti per i tuoi esperimenti golosi in cucina,molto brava! Se vuoi, ti aspetto anche nel mio nuovo blog di gadgets grafici per siti e web-design:) Abbraccio!
RispondiEliminaGrazie mille, Grazia! Un abbraccio
EliminaTesoro, spero che nonostante i pensieri che pesano sulla tua testa sia stata una serena Pasqua che abbia rinforzato la tua speranza che tutto possa andare bene. In bocca al lupo e non posso andarmene senza prima avertti fatto i complimenti per il tuo bellissimo Pan di neve. Un abbraccio
RispondiEliminaCiao Serena, grazie! Sì, a Pasqua siamo stati bene :-).
EliminaViva il lupo e grazie ancora. Un bacione
Mi ha davvero commossa leggere le tue parole e le tue riflessioni. Gli ostacoli della vita ci mettono a dura prova e spesso troviamo una forza dentro di noi che credevamo inesistente!
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso questo spaccato delicato della tua vita e grazie anche per questa deliziosa ricetta <3
Cara Consuelo, grazie!
EliminaTi abbraccio
Commoventi e toccanti le tue parole e quanto mai giusta la tua risposta. l'attaccamento alla vita ci porta a scoprire una forza incredibile e sconosciuta che ci permette di affrontare situazioni terribili e di andare avanti specie se abbiamo l'amore di chi ci sta vicino. Difficile sottrarsi, prima o poi, direttamente o meno veniamo a contatto con situazioni del genere che lasciano il segno...
RispondiEliminaMeraviglioso il tuo Pan di Neve, soffice soffice.
Ti ringrazio, Laura. Un grande abbraccio
EliminaCiao Gio un abbraccio :)
RispondiEliminaCiao Carla! Un bacione
EliminaToccante questo tuo racconto Giovanna. Un abbraccio forte.
RispondiEliminaUn bacio grande
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