giovedì 30 gennaio 2014

Di ricetta in ricetta - Cupcake alla vaniglia con ganache di cioccolato fondente al profumo di Cointreau

Anche se ho postato da poco la prima ricetta di cupcakes, non significa che quello sia stato il mio primo ed unico tentativo.

In realtà il mio primo esperimento nel mondo "cupcake" risale a diversi mesi fa (forse addirittura un anno).
La prima fonte cui attinsi fu un romanzo rosa che mi piacque tantissimo (ne parlerò quando posterò la ricetta presa lì), poi ci fu una rivista di cucina e poi un bellissimo blog che vi consiglio: le tortine.
La ricetta che mi conquistò subito per la quantità - per me - accettabile di burro ed uova fu questa.

Da questa ricetta presi spunto per le tortine e la seguii alla lettera perché la preparazione era molto diversa dai miei precedenti esperimenti.
Per ciò che concerne la decorazione ho usato una ganache di cioccolato fondente al profumo di Cointreau.

Ingredienti per 7 cupcake medi:
  • 120 gr. di farina 00
  • 40 gr. di burro a temperatura ambiente
  • 120 gr. di zucchero
  • 1 cucchiaino e 1/2 di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • 120 ml di latte intero a temperatura ambiente
  • 1 uovo
  • i semini di 1/2 baccello di vaniglia o 1 bustina di vanillina (io ho usato i semini)
Per la ganache di cioccolato fondente al profumo di Cointreau:
  • 250 gr. di cioccolato fondente
  • 200 ml. di panna delattosata
  • 3 cucchiai abbondanti di Cointreau
  • confettini a piacere
Strumenti:
  • due terrine
  • un bicchiere graduato
  • una forchetta
  • una teglia da cupcake con altrettanti pirottini
  • un mestolo piccolo
  • una gratella per dolci
  • un cucchiaio di legno
  • due terrine
  • un coltello
  • una sac à poche
  • un pentolino
  • una terrina a prova di calore  (per la ganache)

Preparazione:
Qualche ora prima di iniziare ho tolto dal frigorifero l'uovo, il burro ed il latte in modo tale che fossero a temperatura ambiente al momento dell'utilizzo.
Poco prima di cimentarmi nella ricetta ho acceso il forno alla temperatura di 170°C.

Nella più capiente delle due ciotole ho lavorato il burro con una forchetta e vi ho unito la farina setacciata con lo zucchero, il sale ed il lievito.
Il composto deve risultare sabbioso e non va amalgamato troppo.
Ho poi aggiunto metà del latte (60 ml) e l'ho incorporato appena.
Nell'altra ciotola ho mescolato per pochi secondi l'uovo, il restante latte (60 ml) e la vaniglia.
Nella ricetta è precisato:
"Non preoccupatevi se i composti non vi sembrano amalgamati a dovere, più sono grezzi più l'impasto sarà morbido, arioso e leggero!"
Ho poi unito i due composti finché non sono stati appena amalgamati ed ho riempito i pirottini per i canonici 3/4 usando un piccolo mestolo.

Ho infornato per 25 minuti avvalendomi della prova stecchino per verificare la cottura.
Quando le ho estratte dal forno le ho messe a freddare su una gratella per dolci onde evitare che si staccassero dal pirottino.

Preparazione della ganache:
Ho ridotto a pezzettini il cioccolato fondente, l'ho messo a fondere a bagnomaria.
Una volta fuso l'ho tolto dal fuoco, ho incorporato la panna liquida e alla fine ho aggiunto il Cointreau.
Quando il composto si è freddato l'ho messo in frigorifero per una trentina di minuti in modo tale da farlo diventare della giusta consistenza.

Non molto tempo prima di servirle (diciamo 1 o 2 orette prima...basta che le tortine siano fredde!!!), ho proceduto alla decorazione.
Ho inserito la ganache nella sac à poche ed ho decorato. Io ho usato una bocchetta a stella.
La ganache ha un'ottima consistenza e, se lasciata fuori dal frigorifero, non si squaglia!
Ho poi completato usando dei confettini dorati.

Hip-Hip Urrà per i cupcake!!!

lunedì 27 gennaio 2014

Torta di mele - una joint venture di ricette

Mi ripeterò...comunque la prima volta che realizzai la torta di mele fu tantissimi anni fa, in una delle rare occasioni in cui mia mamma è stata messa ko dall'influenza.
Avere la cucina a mia completa disposizione mi fece venire la voglia di realizzare il mio primo pranzo in totale autonomia, con buona pace di mia mamma
che già stava male per i fatti suoi...l'idea era quella di farle una sorpresa ma mi rendo conto di aver corso il rischio di sferrarle il colpo di grazia! ^_^

Da allora la ricetta è drasticamente cambiata perché anche i miei gusti sono cambiati.
Ho modificato del tutto la preparazione, sostituito il burro con l'olio, ho modificato le dosi degli ingredienti.
Insomma ora è una torta nuova!
La prima ricetta proveniva da un libro vecchissimo: "Annabella in cucina" poi scoprii la torta con i vasetti - tanto pratica per l'unità di misura utilizzata -
e questo è il risultato finale...una joint venture!!
Ho fatto talmente tante volte questa torta che ne ho perso il conto...diciamo che è questa la torta che faccio quando voglio andare sul sicuro!
Ingredienti per una torta del diametro di 26 cm:
  • 3 vasetti di farina 00
  • 1 vasetto di yogurt bianco magro
  • 1 vasetto scarso di zucchero
  • 1 ricottina piccola (da 75gr)
  • 3/4 di vasetto di olio di riso
  • 2 uova
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 1 bustina di lievito veniglinato
  • 1 pizzico di sale
  • 2 mele renette grandi (di queste 1/4 di mela va tagliato a dadini e messo nell'impasto la restante mela + 3/4 va affettata per la decorazione)
  • 1 cucchiaino scarso di zucchero a velo
  • la punta di 1 cucchiaino di cannella
Strumenti:
  • 1 tazza
  • 1 cucchiaio
  • 1 cucchiaino 
  • 1 setaccio
  • 1 vasetto di yogurt da utilizzare come misurino
  • 1 terrina
  • fruste elettriche
  • 1 cucchiaio di legno 
  • 1 teglia del diametro di 26 cm
  • carta da forno
  • 1 colino 
Preparazione:
Dopo aver dosato tutti gli ingredienti, tagliato a dadini un quarto di mela ed affettato le mele restanti, ho acceso il forno a 180 °C.
In una terrina ho sbattuto, con l'ausilio delle fruste, le uova con lo zucchero finché non ho ottenuto una crema bella spumosa e chiara.
Ho poi incorporato l'olio usando il cucchiaio di legno per amalgamarlo al resto del composto.
A parte ho mescolato yogurt, ricotta ed estratto di vaniglia.
A questo punto ho incorporato la farina precedentemente setacciata con il pizzico di sale ed il lievito aiutandomi con delle cucchiaiate di yogurt (+ ricotta + estratto)
  quando l'impasto era troppo duro e quindi difficile da girare.
Ho incorporato tutto lo yogurt (+ ricotta ed estratto) e, per ultimo, ho incorporato il quarto di mela tagliato a dadini.
Ho versato l'impasto nella teglia precedentemente foderata con la carta da forno, ho decorato con le fettine di mele ed ho cosparso con lo
zucchero a velo precedentemente mischiato con la cannella.

Ho infornato a 180° C per 35-40 minuti (vale la prova stecchino).
Una volta cotta ho fatto freddare la torta su una gratella per dolci.

Buona merenda o colazione o spuntino... :-)







lunedì 20 gennaio 2014

Voglia di... = Consapevolezza della ripresa

Ovvero: Risotto Zucca e Castelmagno

Erano circa 3 anni che l'influenza non mi riservava le sue attenzioni (ovviamente non ne sentivo la mancanza) ed invece la scorsa settimana è toccata anche a me.
Mi ritengo tutto sommato fortunata: me la sono cavata con febbre non molto alta e dolori di stomaco (come coliche) per circa 3 gg.
Lo stomaco in subbuglio ha azzerato la mia appetenza: non avevo voglia di mangiare e non me la facevano venire nemmeno tutti (ma quanti sono?!?!) gli spot di cibarie trasmessi sui vari canali tv.
Per cui...se la consapevolezza dello stare poco bene è - ahimé - dettata dalla completa assenza di fame, viceversa quando inizio ad avere "voglia di..." (e per "di..." non intendo di un generico "qualcosa di buono" - per rimanere nell'ambito degli spot - ma di un piatto ben preciso) allora capisco che comincio a stare meglio.

Quando ho raggiunto la consapevolezza della mia ripresa a seguito di questa leggera influenza? Quando mi è venuta voglia di un bel piatto di risotto zucca e Castelmagno.

Piccola nota: il Castelmagno è un formaggio stagionato prodotto nella zona del cuneese ed è un prodotto D.O.P.

Ingredienti per 2 persone:
  • 160 gr. di riso Carnaroli
  • 300 gr. di zucca tagliata a dadini
  • 1 scalogno
  • 500 ml. di acqua con un misurino di dado vegetale granulare
  • sale q.b.
  • 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
  • 30 gr. di parmigiano grattugiato
  • 70 gr. di Castelmagno sminuzzato
  • 1 cucchiaino di salvia essiccata

Strumenti:
  • 1 pentola dai bordi alti
  • 1 pentolino (per il brodo!)
  • 1 tagliere
  • 1 coltello
  • 1 mestolo
  • 1 cucchiaio di legno

Preparazione:
Innanzitutto ho lavato, mondato ed affettato finemente lo scalogno e l'ho messo a soffriggere con due cucchiai di olio nella pentola a bordi alti.
Ho preparato il brodo vegetale.
Quando lo scalogno ha iniziato ad imbiondire ho messo a tostare il riso per circa 3 minuti ed ho salato (senza abbondare dato che il parmigiano ed il Castelmagno sono comunque dei formaggi molto saporiti).
Ho poi aggiunto i dadini di zucca ed ho irrorato con un mestolo di brodo vegetale che, nel frattempo, era arrivato a bollore.
Ho continuato ad aggiungere brodo a mano a mano che veniva assorbito dal riso e finché il riso non è stato cotto (così come la zucca che, nel frattempo,si è spappolata).
A cottura ultimata ho spento la fiamma, ho aggiunto il cucchiaino di salvia essiccata ed ho mantecato con il parmigiano ed il Castelmagno.
Ho atteso qualche minuto prima di impiattare.
Buon appetito!!!

lunedì 13 gennaio 2014

Cupcake al Baileys - Tortina o pasticcione???

Ossia: piccola torta o grande pasticcino???
Mah...credo che il confine tra le due cose sia proprio moooolto sottile :-)
La prima volta che vidi un cupcake dal vivo - e non su una rivista di cucina o in una qualche trasmissione oltre oceano che ci fa conoscere le usanze mangerecce di altri popoli - fu poco più di due anni fa.
Fui invitata alla festa di compleanno della mia amica Anna in un locale molto grazioso nel pieno centro di Torino dove festeggiammo a tazze di tisana e morsi di carrot cake (meravigliosa).
Vidi questi "dolcetti" che mi colpirono per i colori sgargianti delle creme con cui erano decorati...colori che, a dire il vero, a me toglievano un po' l'appetito. Per farvi inquadrare che "tipo" sono, da piccola non ho mai assaggiato il gelato gusto "Puffo" solo per il colore "Ma dico io: è commestibile una roba azzurra???" (e meno male che non l'ho fatto perché quando vinsi la mia timidezza chiedendo al gelataio di cosa sapesse mi rispose che l'aroma era quello dell'anice...e non è proprio "nelle mie corde").
Fatto sta che poi questi cupcake presero piede anche qui da noi. Ora in televisione non c'è trasmissione culinaria che si rispetti che non ve ne infili uno qua ed uno là...edicole e librerie sono un tripudio di riviste,  dispense e libri.
Se prima il mio giudizio era "Per me è NO" con tanto di incrocio di avambracci, poi la curiosità ha preso il sopravvento e MI SI E' APERTO UN MONDO!!! Le combinazioni sono migliaia (ed approssimo per difetto)...è un po' come abbinare gli accessori all'abbigliamento scelto.

E' possibile creare diverse glasse, ganache, creme senza per forza ricorrere all'uso del burro o della panna.

Nel cercare l'idea per il dessert da servire ad Anna (sì, proprio la festeggiata grazie a cui vidi i cupcake per la prima volta) ed Erik- il suo compagno- che venivano a cena da noi, mi sono imbattuta in questa ricetta.
Io, però, ho scelto di fare un frosting alla ricotta!

Un ringraziamento speciale va ad Anna per le foto : dacché mi hanno rubato lo smartphone (non l'ho ancora ricomprato) e visto il mio "talento" in ambito fotografico (spero cogliate la mia neanche tanto leggera ironia) non sono più riuscita ad immortalare le mie "creazioni" - leggete: pasticci.
Solo a questo è dovuto il mio silenzio di questo inizio anno.

Ma ora passiamo alle cose SERIE. Ecco la mia ricetta :-)

Ingredienti per le tortine:
  • 200 gr. di farina 00
  • 120 gr. di zucchero
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 100 ml. di olio vegetale (io ho usato quello di riso perché ha un alto punto di fumo ed anche perché è + leggero)
  • 50 ml di latte (io ho usato quello parzialmente scremato)
  • 1 uovo
  • 4 cucchiai da minestra (io li ho fatti moooolto abbondanti) di Baileys
  • 1 pizzico di sale
Ingredienti per  il frosting:
  • 270 gr. di ricotta vaccina
  • 80 gr. di formaggio spalmabile
  • 100 gr. di zucchero a velo vaniglinato
  • 2 cucchiai abbondanti di Baileys
  • codette di cioccolato fondente

Strumenti per le tortine
  • due terrine
  • fruste elettriche
  • un setaccio
  • un cucchiaio di legno
  • teglia per muffin
  • pirottini (a me sono venuti 9 cupcake)
Strumenti per il frosting
  • una terrina
  • fruste elettriche
  • sac à poche

Preparazione delle tortine
Ho acceso il forno alla temperatura di 180° C.
Ho riempito la teglia con i pirottini e poi ho iniziato a preparare le tortine.
In una terrina ho setacciato gli ingredienti secchi (farina, zucchero, lievito, sale).
In un'altra terrina ho sbattuto gli ingredienti liquidi (latte, olio, uovo, Baileys) usando delle fruste elettriche.
A questo punto ho incorporato gli ingredienti secchi insieme a quelli liquidi.
Una volta amalgamato il tutto ho versato il composto nei pirottini riempiendone non più dei 2/3.
Ho infornato per 20 minuti a 180°C verificando l'effettiva cottura tramite uno stuzzicadenti.

Ho poi sfornato i cupcake e li ho messi a freddare su una gratella (questa operazione è indispensabile per evitare che i cupcake si stacchino dal pirottino).


Preparazione del frosting
Ho amalgamato la ricotta ed il formaggio spalmabile. Ho poi aggiunto lo zucchero a velo ed il Baileys ed ho sbattuto il tutto con delle fruste elettriche alla massima velocità per 5 minuti buoni.
Ho poi riposto la terrina nel comparto più basso del frigorifero per almeno 30 minuti (io 2 ore).

Passato il tempo di raffreddamento del frosting, ho decorato il cupcake a mo' di smerlo usando una sac à poche con beccuccio rotondo. La crema non è densissima quindi il disegno è rimasto leggermente abbozzato, come noterete dalle foto! Ho poi aggiunto delle codette di cioccolato fondente perché, secondo me, con i pirottini catalani (regalatimi da Anna ed Erik come souvenir da Barcellona) a pois bianchi su sfondo azzurro e con bordino marrone scuro...ci stavano benissimo!!!! :-)


lunedì 30 dicembre 2013

Madeleines addicted ed i miei auguri!!

...le Madeleines di Luca Montersino
Quand'ero piccola la mia mamma comprava spesso, al supermercato, le Madeleines.
Non troppo grandi, morbide...deliziose da mangiare "a secco" e guduriose da pucciare inzuppare nel latte.
Le vendevano in sacchetti di cellophane. Non so come ma, nonostante il retrogusto di mandorla non mi facesse impazzire, una volta aperta la confezione era comunque difficile porre fine alla "pesca miracolosa".
Quando ho trovato la ricetta sul libro "Croissant e Biscotti" (la ricetta proviene proprio da lì) di Luca Montersino e, contemporaneamente, sono inciampata nello stampo in silicone non ho avuto ragioni per non cimentarmici!! :-)
Tra l'altro l'aroma mandorla nella ricetta non c'è proprio quindi non ho dovuto modificare/omettere nulla!


Ingredienti :
  • 250 gr. di farina 00
  • 200 gr. di zucchero semolato
  • 220 gr. di uova
  • 7,5 gr. di lievito per dolci
  • 50 gr. di latte intero fresco
  • 125 gr. di burro
  • mezzo baccello di vaniglia Bourbon
  • 0,5 gr di scorza di limone
Strumenti
  • un setaccio
  • un cucchiaio di legno
  • fruste elettriche
  • una terrina
  • un cucchiaio da minestra
  • uno stampo per Madeleines (io ho usato quello per le Madeleines grandi)

Preparazione
Una volta dosati tutti gli ingredienti ho acceso il forno alla temperatura di 220 °C
In una terrina ho montato le uova con lo zucchero, la scorza del limone grattugiata e la vaniglia utilizzando le fruste elettriche.
Dopo aver ottenuto una spuma stabile e ben gonfia, ho unito la farina setacciata con il lievito, mescolando a mano dal basso verso l'alto.
Ho poi aggiunto delicatamente il latte e il burro fuso facendo attenzione a non smontare l'impasto.
Con l'aiuto di un cucchiaio da minestra ho messo il composto nell'apposito stampo (ho riempito per i 2/3).
Ho infornato per i primi 4 minuti a 220°C e poi ho abbassato la temperatura a 190° e lasciato cuocere per altri 7-8 minuti.

Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
(Giacomo Leopardi - Operette Morali)

Auguro a voi tutti ed ai vostri cari che questo 2014 vi porti tante cose belle! :-)
A presto!

Et les Madeleines sont ici!!!




mercoledì 18 dicembre 2013

...dolce Natale...

...e continuano i regalini natalizi...
Se con i Cantucci al rosmarino ho pensato al mio amico Ste' che è più per il salato che per il dolce,
con questi biscotti da inzuppo ho pensato a Silvia - che, come me, ama la colazione - a Simi, ad Anna ed Erik.
La colazione è l'unico pasto della giornata che vivo in serenità ed in cui mi concedo il dolce senza rimorsi di coscienza. Nonostante, quindi, il piacere del momento riconosco di non essere, durante essa, un "animale sociale": la colazione deve avvenire in religioso silenzio e -  in teoria - entro un massimo di mezz'ora dall'ora della sveglia altrimenti potrei anche mordere.
Per far meglio comprendere l'importanza di quest'ultimo requisito preciso che, ad esempio, quando vado a donare il sangue la buona azione non consiste nella donazione in sé ma nell'andare, poi, a scofanarmi cappuccino e brioches al bar + vicino ^_^. Diciamo che la pancia vuota di primo mattino esaspera una componente massiccia del mio carattere: l'acidità (sob!).

La mia colazione preferita è dolce e prevede pane e marmellata...ma un buon biscotto non si rifiuta mai!
Soprattutto se è un BISCOLATTE di Luca Montersino.

La ricetta proviene direttamente dal libro "Croissant e biscotti" di Luca Montersino.

Ingredienti per una 50na di biscotti che danno soddisfazione:
  • 485 gr. di farina 00
  • 65 gr. di amido di riso
  • 200 gr. di zucchero semolato
  • 200 gr. di burro
  • 85 gr. di uova intere
  • 40 gr. di panna
  • 4 gr. di lievito per dolci
  • 1 bacello di vaniglia
  • 20 gr. di sciroppo di glucosio (io ho usato del miele millefiori)

Strumenti
  • un setaccio
  • un cucchiaio
  • una terrina
  • pellicola trasparente
  • mattarello 
  • stampini
  • una leccarda 
  • carta da forno

Preparazione

In una terrina ho lavorato il burro ammorbidito con lo zucchero ed il miele (o sciroppo di glucosio se voi lo avete).
Ho prelevato i semi dal bacello di vaniglia e li ho aggiunti insieme alle uova, alla panna ed al sale al composto di burro, zucchero e miele (o sciroppo di glucosio).
Ho aggiunto la farina setacciata con amido di riso e lievito.
Ho lavorato l'impasto con le mani e l'ho fatto riposare per un'oretta circa (la ricetta prevedeva 30 minuti).
Trascorsi i minuti di riposo ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.
Ho steso l'impasto dello spessore di quasi 1cm (la ricetta prevedeva uno spessore di 1,5 cm).
I biscotti dovrebbero essere rotondi con un bel buco in mezzo...ma viste le circostanze (regalo di Natale!!) non ho potuto esimermi dall'utilizzare, per copparli, uno stampino a forma di fiocco di neve :-))
Sono venuti buonissimi lo stesso :-)
Li ho distribuiti sulla leccarda rivestita con carta da forno e li ho fatti cuocere per 20 minuti alla temperatura di 160°C (ho scaldato il forno ad una temperatura di 20°C superiore in modo tale che l'apertura del forno e la corrispondente perdita di calore non facessero diminuire troppo la temperatura).

Questi sono i Biscolatte al mio primo tentativo (con la forma data loro dal maestro Montersino):





questi invece sono i miei fiocchetti di neve:







...inscatolati!







martedì 17 dicembre 2013

Un Natale fatto a mano...ma soprattutto...con il cuore!

ehh sì...il Natale...quando arriva, arriva!
...per parafrasare uno spot di un po' di anni fa.
Ogni anno il Natale arriva, puntuale il 25 di Dicembre...senza sorprese e senza dover fare calcoli strani o andare a sfogliare il calendario cosa che, invece, si fa per capire quando "cade" la Pasqua.
Ogni anno arriva ed ogni volta mi stupisco di come sia cambiato per me, negli anni, lo stato d'animo con cui lo vivo.
Ci fu la fase della "meraviglia":  quando aspettavo il Natale con impazienza e scartavo quei pacchi - comparsi sotto l'albero nell'arco di una notte - piena di riconoscenza verso quel signore panciuto e con la barba candida che si faceva letteralmente il mazzo (beh...pensavo questo ma in altri termini) per recapitare tutti i pacchi in giro per il mondo.
Ad esso seguì: il Natale del disincanto. Ricordo ancora quella notte della vigilia in cui mi svegliai per andare in bagno e scoprii che Babbo Natale non aveva la barba e nemmeno il pancione ma era quella formichina della mia mamma che, con tanto amore ed attenzione a non fare troppo baccano, posizionava ad arte i pacchetti.
Ci fu, poi, il Natale dello stravolgimento: quando ci trasferimmo a Torino dalla Liguria...ero piccina...vagamente ne capivo le motivazioni e difficilmente ne accettavo gli effetti... tutto era diverso, strano...ma i pacchetti c'erano e questo, su di un bimbo, ha sempre un notevole ascendente :-)-
Ci fu il Natale dell'essenziale: quando i pacchi furono pochi ma "sentiti" ed erano conditi dalla gioia di sedersi attorno ad una tavola a mangiarci le leccornie cucinate dalla mamma che facevano così tanto Natale!!
Ci fu il Natale della vagonata di sms/e-mail spediti a tutti e quello del "silenzio stampa" in cui anziché inviare sms asettici o e-mail impersonali riscoprivo il bello del fare gli auguri di persona con un bell'abbraccio,  regalandosi anche solo un caffé in compagnia degli amici più cari o forse dovrei scrivere degli amici e basta.
In tutto questo bailamme c'erano e ci sono tuttora i regali...quello a richiesta, quello del "deve piacere a me che lo faccio" e quello dell'amore a prima vista che vedi e ti fa immediatamente pensare a "quella persona lì".
Quest'anno ho deciso che sarà "fatto a mano". I regali saranno pochi e nemmeno molto dispendiosi ma fatti a mano e soprattutto con il cuore!

Cantucci al rosmarino per il mio amico Ste' che al dolce preferisce il salato.
(La ricetta proviene dal numero di Novembre 2013 della rivista "In tavola" che mi ha passato la mia mamma)

(ho rifatto i cantucci apportando le modifiche che avevo pensato vedendo i risultati del primo esperimento e riporto, quindi, le correzioni del caso usando questo colore!)

Ingredienti per 8 persone:
  • 250 gr. di farina 00
  • 100 gr. di mandorle sgusciate
  • 40 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
  • 3 uova
  • 1 cucchiaino di lievito per torte salate
  • 2 rametti di rosmarino (io ho usato due cucchiaini di rosmarino essiccato e tritato fatto dalla mia mamma)
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe
Strumenti
  • un setaccio
  • un cucchiaio
  • una forchetta
  • una leccarda
  • carta da forno
  • un coltello con seghetto
  • un tagliere

Preparazione
Una volta dosati tutti gli ingredienti ho acceso il forno alla temperatura di 180 °C
Ho setacciato la farina con il lievito e l'ho disposta a fontana sul tavolo.
Ho aggiunto un pizzico due pizzichi abbondanti di sale, il parmigiano grattugiato, 2 cucchiai di olio, una macinata di pepe, il rosmarino tritato finemente e le uova (uno alla volta usando una forchetta per romperlo ed amalgamarlo alle componenti secche). Ho impastato fino ad ottenere un composto omogeneo e vi ho aggiunto le mandorle.
Ho diviso il composto in due ed ho creato dei filoncini dello stesso spessore (beh, ci ho provato...) e li ho appoggiati sulla placca da forno foderata con la carta.
Ho messo la leccarda nel forno ed ho fatto cuocere per 30 25 minuti (la ricetta originale indicava 30 minuti ma siccome nel mio primo esperimento si sono sbriciolati, ho provato a toglierli dal forno 5 minuti prima ed ha funzionato!!! Non solo: facendoli cuocere qualche minuto in + da tagliati, si sono biscottati di +).
Ho sfornato i filoncini, li ho messi su un tagliere e li ho tagliati di sbieco a fette larghe 1,5 cm circa. Purtroppo nel tagliarli i miei cantucci si sono un po' rovinati, sbriciolati. Forse avrei dovuto tagliarli prima...magari dopo 25 minuti.
Ho poi ripassato i cantucci nel forno per 7 9 minuti, li ho girati e cotti per altri 7 9 minuti dall'altro lato.
Una volta freddi ne ho fatta una cernita e li ho messi in un sacchettino trasparente e confezionati...pronti per essere recapitati/regalati.
Per confezionarli ho usato un rametto di rosmarino, un peperoncino essiccato dalla mia mamma ed una decorazione natalizia in legno.
Voilà!