lunedì 30 dicembre 2013

Madeleines addicted ed i miei auguri!!

...le Madeleines di Luca Montersino
Quand'ero piccola la mia mamma comprava spesso, al supermercato, le Madeleines.
Non troppo grandi, morbide...deliziose da mangiare "a secco" e guduriose da pucciare inzuppare nel latte.
Le vendevano in sacchetti di cellophane. Non so come ma, nonostante il retrogusto di mandorla non mi facesse impazzire, una volta aperta la confezione era comunque difficile porre fine alla "pesca miracolosa".
Quando ho trovato la ricetta sul libro "Croissant e Biscotti" (la ricetta proviene proprio da lì) di Luca Montersino e, contemporaneamente, sono inciampata nello stampo in silicone non ho avuto ragioni per non cimentarmici!! :-)
Tra l'altro l'aroma mandorla nella ricetta non c'è proprio quindi non ho dovuto modificare/omettere nulla!


Ingredienti :
  • 250 gr. di farina 00
  • 200 gr. di zucchero semolato
  • 220 gr. di uova
  • 7,5 gr. di lievito per dolci
  • 50 gr. di latte intero fresco
  • 125 gr. di burro
  • mezzo baccello di vaniglia Bourbon
  • 0,5 gr di scorza di limone
Strumenti
  • un setaccio
  • un cucchiaio di legno
  • fruste elettriche
  • una terrina
  • un cucchiaio da minestra
  • uno stampo per Madeleines (io ho usato quello per le Madeleines grandi)

Preparazione
Una volta dosati tutti gli ingredienti ho acceso il forno alla temperatura di 220 °C
In una terrina ho montato le uova con lo zucchero, la scorza del limone grattugiata e la vaniglia utilizzando le fruste elettriche.
Dopo aver ottenuto una spuma stabile e ben gonfia, ho unito la farina setacciata con il lievito, mescolando a mano dal basso verso l'alto.
Ho poi aggiunto delicatamente il latte e il burro fuso facendo attenzione a non smontare l'impasto.
Con l'aiuto di un cucchiaio da minestra ho messo il composto nell'apposito stampo (ho riempito per i 2/3).
Ho infornato per i primi 4 minuti a 220°C e poi ho abbassato la temperatura a 190° e lasciato cuocere per altri 7-8 minuti.

Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
(Giacomo Leopardi - Operette Morali)

Auguro a voi tutti ed ai vostri cari che questo 2014 vi porti tante cose belle! :-)
A presto!

Et les Madeleines sont ici!!!




mercoledì 18 dicembre 2013

...dolce Natale...

...e continuano i regalini natalizi...
Se con i Cantucci al rosmarino ho pensato al mio amico Ste' che è più per il salato che per il dolce,
con questi biscotti da inzuppo ho pensato a Silvia - che, come me, ama la colazione - a Simi, ad Anna ed Erik.
La colazione è l'unico pasto della giornata che vivo in serenità ed in cui mi concedo il dolce senza rimorsi di coscienza. Nonostante, quindi, il piacere del momento riconosco di non essere, durante essa, un "animale sociale": la colazione deve avvenire in religioso silenzio e -  in teoria - entro un massimo di mezz'ora dall'ora della sveglia altrimenti potrei anche mordere.
Per far meglio comprendere l'importanza di quest'ultimo requisito preciso che, ad esempio, quando vado a donare il sangue la buona azione non consiste nella donazione in sé ma nell'andare, poi, a scofanarmi cappuccino e brioches al bar + vicino ^_^. Diciamo che la pancia vuota di primo mattino esaspera una componente massiccia del mio carattere: l'acidità (sob!).

La mia colazione preferita è dolce e prevede pane e marmellata...ma un buon biscotto non si rifiuta mai!
Soprattutto se è un BISCOLATTE di Luca Montersino.

La ricetta proviene direttamente dal libro "Croissant e biscotti" di Luca Montersino.

Ingredienti per una 50na di biscotti che danno soddisfazione:
  • 485 gr. di farina 00
  • 65 gr. di amido di riso
  • 200 gr. di zucchero semolato
  • 200 gr. di burro
  • 85 gr. di uova intere
  • 40 gr. di panna
  • 4 gr. di lievito per dolci
  • 1 bacello di vaniglia
  • 20 gr. di sciroppo di glucosio (io ho usato del miele millefiori)

Strumenti
  • un setaccio
  • un cucchiaio
  • una terrina
  • pellicola trasparente
  • mattarello 
  • stampini
  • una leccarda 
  • carta da forno

Preparazione

In una terrina ho lavorato il burro ammorbidito con lo zucchero ed il miele (o sciroppo di glucosio se voi lo avete).
Ho prelevato i semi dal bacello di vaniglia e li ho aggiunti insieme alle uova, alla panna ed al sale al composto di burro, zucchero e miele (o sciroppo di glucosio).
Ho aggiunto la farina setacciata con amido di riso e lievito.
Ho lavorato l'impasto con le mani e l'ho fatto riposare per un'oretta circa (la ricetta prevedeva 30 minuti).
Trascorsi i minuti di riposo ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.
Ho steso l'impasto dello spessore di quasi 1cm (la ricetta prevedeva uno spessore di 1,5 cm).
I biscotti dovrebbero essere rotondi con un bel buco in mezzo...ma viste le circostanze (regalo di Natale!!) non ho potuto esimermi dall'utilizzare, per copparli, uno stampino a forma di fiocco di neve :-))
Sono venuti buonissimi lo stesso :-)
Li ho distribuiti sulla leccarda rivestita con carta da forno e li ho fatti cuocere per 20 minuti alla temperatura di 160°C (ho scaldato il forno ad una temperatura di 20°C superiore in modo tale che l'apertura del forno e la corrispondente perdita di calore non facessero diminuire troppo la temperatura).

Questi sono i Biscolatte al mio primo tentativo (con la forma data loro dal maestro Montersino):





questi invece sono i miei fiocchetti di neve:







...inscatolati!







martedì 17 dicembre 2013

Un Natale fatto a mano...ma soprattutto...con il cuore!

ehh sì...il Natale...quando arriva, arriva!
...per parafrasare uno spot di un po' di anni fa.
Ogni anno il Natale arriva, puntuale il 25 di Dicembre...senza sorprese e senza dover fare calcoli strani o andare a sfogliare il calendario cosa che, invece, si fa per capire quando "cade" la Pasqua.
Ogni anno arriva ed ogni volta mi stupisco di come sia cambiato per me, negli anni, lo stato d'animo con cui lo vivo.
Ci fu la fase della "meraviglia":  quando aspettavo il Natale con impazienza e scartavo quei pacchi - comparsi sotto l'albero nell'arco di una notte - piena di riconoscenza verso quel signore panciuto e con la barba candida che si faceva letteralmente il mazzo (beh...pensavo questo ma in altri termini) per recapitare tutti i pacchi in giro per il mondo.
Ad esso seguì: il Natale del disincanto. Ricordo ancora quella notte della vigilia in cui mi svegliai per andare in bagno e scoprii che Babbo Natale non aveva la barba e nemmeno il pancione ma era quella formichina della mia mamma che, con tanto amore ed attenzione a non fare troppo baccano, posizionava ad arte i pacchetti.
Ci fu, poi, il Natale dello stravolgimento: quando ci trasferimmo a Torino dalla Liguria...ero piccina...vagamente ne capivo le motivazioni e difficilmente ne accettavo gli effetti... tutto era diverso, strano...ma i pacchetti c'erano e questo, su di un bimbo, ha sempre un notevole ascendente :-)-
Ci fu il Natale dell'essenziale: quando i pacchi furono pochi ma "sentiti" ed erano conditi dalla gioia di sedersi attorno ad una tavola a mangiarci le leccornie cucinate dalla mamma che facevano così tanto Natale!!
Ci fu il Natale della vagonata di sms/e-mail spediti a tutti e quello del "silenzio stampa" in cui anziché inviare sms asettici o e-mail impersonali riscoprivo il bello del fare gli auguri di persona con un bell'abbraccio,  regalandosi anche solo un caffé in compagnia degli amici più cari o forse dovrei scrivere degli amici e basta.
In tutto questo bailamme c'erano e ci sono tuttora i regali...quello a richiesta, quello del "deve piacere a me che lo faccio" e quello dell'amore a prima vista che vedi e ti fa immediatamente pensare a "quella persona lì".
Quest'anno ho deciso che sarà "fatto a mano". I regali saranno pochi e nemmeno molto dispendiosi ma fatti a mano e soprattutto con il cuore!

Cantucci al rosmarino per il mio amico Ste' che al dolce preferisce il salato.
(La ricetta proviene dal numero di Novembre 2013 della rivista "In tavola" che mi ha passato la mia mamma)

(ho rifatto i cantucci apportando le modifiche che avevo pensato vedendo i risultati del primo esperimento e riporto, quindi, le correzioni del caso usando questo colore!)

Ingredienti per 8 persone:
  • 250 gr. di farina 00
  • 100 gr. di mandorle sgusciate
  • 40 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
  • 3 uova
  • 1 cucchiaino di lievito per torte salate
  • 2 rametti di rosmarino (io ho usato due cucchiaini di rosmarino essiccato e tritato fatto dalla mia mamma)
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe
Strumenti
  • un setaccio
  • un cucchiaio
  • una forchetta
  • una leccarda
  • carta da forno
  • un coltello con seghetto
  • un tagliere

Preparazione
Una volta dosati tutti gli ingredienti ho acceso il forno alla temperatura di 180 °C
Ho setacciato la farina con il lievito e l'ho disposta a fontana sul tavolo.
Ho aggiunto un pizzico due pizzichi abbondanti di sale, il parmigiano grattugiato, 2 cucchiai di olio, una macinata di pepe, il rosmarino tritato finemente e le uova (uno alla volta usando una forchetta per romperlo ed amalgamarlo alle componenti secche). Ho impastato fino ad ottenere un composto omogeneo e vi ho aggiunto le mandorle.
Ho diviso il composto in due ed ho creato dei filoncini dello stesso spessore (beh, ci ho provato...) e li ho appoggiati sulla placca da forno foderata con la carta.
Ho messo la leccarda nel forno ed ho fatto cuocere per 30 25 minuti (la ricetta originale indicava 30 minuti ma siccome nel mio primo esperimento si sono sbriciolati, ho provato a toglierli dal forno 5 minuti prima ed ha funzionato!!! Non solo: facendoli cuocere qualche minuto in + da tagliati, si sono biscottati di +).
Ho sfornato i filoncini, li ho messi su un tagliere e li ho tagliati di sbieco a fette larghe 1,5 cm circa. Purtroppo nel tagliarli i miei cantucci si sono un po' rovinati, sbriciolati. Forse avrei dovuto tagliarli prima...magari dopo 25 minuti.
Ho poi ripassato i cantucci nel forno per 7 9 minuti, li ho girati e cotti per altri 7 9 minuti dall'altro lato.
Una volta freddi ne ho fatta una cernita e li ho messi in un sacchettino trasparente e confezionati...pronti per essere recapitati/regalati.
Per confezionarli ho usato un rametto di rosmarino, un peperoncino essiccato dalla mia mamma ed una decorazione natalizia in legno.
Voilà!







giovedì 12 dicembre 2013

Un ossimoro nel piatto ^_^

...ossia...frittata di porro e zucchine al forno.
I blog cui più mi sono affezionata e che più mi ispirano - e con questo intendo dire che sono quelli cui mi piacerebbe tanto il mio blog somigliasse - sono quelli in cui ogni "padrona di casa" mette un pezzetto di sé e si racconta anche solo tramite l'ausilio di poche parole.
Di essi attendo con impazienza la pubblicazione di nuovi post...un po' come si fa con una nuova pagina del libro che tanto avvince.
Di ricette se ne possono trovare tante in giro... nelle riviste... nei libri ma quelle che più rimangono impresse e nel cuore sono quelle arricchite da quel pezzetto in più.
Tutta questa filippica - è evidente che il dono della sintesi non figura tra le mie peculiarità - per giustificare questo mio post un po'... di sfogo.
E' bellissimo leggere tra i vostri commenti che i miei post sono divertenti ed è soprattutto a voi che domando scusa per aver mancato l' appuntamento per strapparvi un altro sorriso... ma oggi va così...
Questi sono giorni molto difficili. Giorni tristi e grigi che stridono con il periodo dell'anno - che dovrebbe essere gioioso in quanto conduce a momenti di festa - e con il tempo che qui a Torino ci sta regalando delle incredibili giornate di sole.
Giorni che mi hanno portato all'amara e forse arrendevole conclusione che talvolta bisogna smetterla di cercare machiavelliche spiegazioni o possibili attenuanti ed arrendersi all'evidenza dei fatti : certe persone sono proprio cattive fino al midollo. Punto.

E siccome, come scrivevo poco sopra, il tenore di queste giornate è in contraddizione con il clima e con il periodo dell'anno, ecco una ricetta che per me è un vero e proprio ossimoro: la frittata al forno!


Ingredienti per una teglia quadrata di 20cm:
  • 3 uova medie
  • 150 gr. di ricotta
  • 4 cucchiai da minestra di parmigiano reggiano 
  • 1 porro non troppo grande
  • 3 zucchine medie
  • uno spicchio d'aglio
  • olio per saltare in padella i porri e le zucchine
  • pepe
  • sale
  • burro e pan grattato per la teglia

Strumenti 
  • un tagliere
  • un coltello
  • una padella
  • una grattugia con fori grandi
  • un coperchio
  • una terrina
  • una forchetta
  • un setaccio
  • una teglia

Preparazione
Ho lavato e mondato le zucchine e le ho grattugiate utilizzando una grattugia con i fori grandi.
Ho lavato il porro e l'ho affettato a rondelle sottili.
In una padella ho messo a scaldare un po' d'olio con uno spicchio d'aglio e quando è diventato caldo ho messo a soffriggere il porro. Quando il porro ha iniziato ad imbiondire ho aggiunto le zucchine grattugiate, ho salato, coperto con un coperchio e fatto cuocere a fiamma bassa per pochissimo tempo (non più di cinque minuti).
Quando porro e zucchine si sono raffreddati sono passata alla preparazione della frittata.
In una terrina ho sbattuto le uova e poi vi ho aggiunto la ricotta setacciata, porro e zucchine, il parmigiano grattugiato ed un po' di pepe.
Vista la presenza del parmigiano e considerando che avevo già salato porro e zucchine, non ho salato ulteriormente...ma decidete voi! :-)
Ho imburrato la teglia e cosparso con pan grattato. Ho versato il composto, l'ho spolverato con del pan grattato ed ho messo dei ciuffetti di burro qua e là
Se non infornate il tutto subito, potete ricoprire la teglia con della pellicola trasparente e riporla in frigorifero.
Ho acceso il forno alla temperatura di 200°C ed una volta caldo ho infornato per 20 minuti e comunque finché l'ossimoro non ha assunto una colorazione bella dorata.

Buon appetito!






mercoledì 4 dicembre 2013

I risultati di uno shopping compulsivo...

...ossia le Paste di Meliga di Luca Montersino
Un mesetto fa circa sono entrata in una nota catena di negozi che vendono diavolerie tecnologiche, cd musicali e... LIBRI, i miei adorati LIBRI.
Dacché per il mio compleanno ho ricevuto l'e-reader devo dire che mi soffermo meno davanti agli scaffali dei miei generi preferiti (gialli, thriller, thriller psicologici ma anche letture leggere alla Stefania Bertola, Sophie Kinsella & Co.) perché, conoscendomi, non riuscirei a trattenermi dal comprarne qualcuno (il mio standard si aggira attorno alle 5 unità ^_^) ma ho talmente tanti e-book a disposizione che voglio prima dar fondo a quelli. 
Così mi sono fiondata nel settore culinario perché i libri di quel genere "s'hanno da compra' cartacei"...dove lo vogliamo mettere il fascino del "vissuto" che produce una bella macchia d'unto sulle pagine di un libro di cucina?? Quanto è credibile un libro di cucina immacolato nella casa della pasticciona che io ritengo di essere (a pieno titolo)??
Letteralmente sopraffatta dalla miriade di titoli e varianti, i miei occhi si sono posati su due libri di Luca Montersino: "BISCOTTI E CROISSANT" e "GOLOSI DI SALUTE". Ho sfogliato qualche pagina ed ho avuto un solo pensiero: "LI VOGLIO!".
Quando poi ho visto che sulla copertina campeggiava un adesivo con su scritto "SCONTO del 15% alla cassa" non ho avuto più esitazioni (in genere è il mio lato ligure che manda a monte le mie tentazioni d'acquisto).
In macchina, sulla strada del rientro a casa, ero tutta un "potrei fare questi!" oppure "questi sono da provare" oppure "li faccio"...nemmeno fossi una pasticcera.
L'impresa più ardua è stata quella di scegliere in cosa cimentarmi prima: una torta? dei pasticcini?
Ma no...BISCOTTI! Iniziare con una bella coccola la giornata e quindi regalare al mio Amore <3 (beh...anche a me) dei buoni biscottini da pucciare nel tazzone del thé mi è sembrata una validissima motivazione.
Poi ho dovuto scegliere quale dei tanti...e lì ho optato per le amate Paste di Meliga.
Se ho dato loro una forma inconsueta è stato solo per provare i bellissimi stampini ad espulsione comprati la settimana successiva all'acquisto dei libri (tanto per continuare sull'onda dello shopping compulsivo).
Spero mi capirete :-)

Ingredienti:
  • 200 gr. di farina debole (io ho usato la farina 00)
  • 200 gr. di farina di mais fumetto
  • 200 gr. di burro
  • 200 gr. di maltitolo (che può essere sostituito con dello zucchero semolato)
  • 25 gr. di tuorli (io 1 tuorlo)
  • 60 gr. di uova (io 1 uovo)
  • 3,75 gr. di lievito per dolci
  • 1 baccello di vaniglia
  • 1 gr. di sale
Strumenti
  • una terrina
  • fruste elettriche
  • un setaccio
  • un cucchiaio di legno
  • teglia da forno
  • carta da forno per rivestire la teglia
  • stampini, stampini e ancora stampini!!! ^_^
Preparazione

Ho amalgamato il burro morbido con il maltitolo utilizzando le fruste elettriche finché non ho ottenuto una crema liscia.
Ho aggiunto le uova e i tuorli a filo e miscelato e poi ho unito lavaniglia ed il sale.
Per ultime ho aggiunto le due farine setacciate con il lievito.
Una volta pronto l'impasto l'ho lasciato riposare in frigorifero per 2 ore.
Trascorso il tempo ho acceso il forno impostando la temperatura di 190 °C.
Nel frattempo ho steso la sfoglia ad uno spessore leggermente inferiore al mezzo centimetro (mentre la ricetta indica espressamente 0,5 cm) e l'ho coppata usando i miei bellissimi stampini nuovi!!! Ho messo i biscotti così ottenuti sulla teglia da forno rivestita di carta da forno.
Quando il forno ha raggiunto la temperatura desiderata ho infornato i biscotti ed ho abbassato la temperatura a 170°C lasciandoli cuocere per un quarto d'ora circa.

W la colazione!!!!
Beh...anche una bella merenda...^_^




venerdì 29 novembre 2013

Pollo al curry ed il tocco di Tata

Due giorni fa mia sorella (n.d.r.: Tata) ed io ci siamo date appuntamento  dopo il lavoro e ci siamo andate a fare un veloce giro in centro.
Ultimamente ci ritagliamo questi "spazietti" tutti per noi per raccontarci un po', scambiarci consigli...insomma fare due "ciance".
Tata - in quanto sorella maggiore - è colei che, in un certo senso, mi ha fatto da "apri-pista"... mi ha spianato la strada per quelle che sono le "prime volte" che devono sottostare al vaglio dei genitori: la prima gita scolastica, la prima uscita pomeridiana tra amiche, il primo sabato sera.
A ben pensarci per diverso tempo sono stata la sua cozza e lei il mio scoglio: mi portava con sé durante le sue uscite con gli amici.
Da piccole ci facevamo un sacco di dispetti. Ancora oggi, ricordando i giorni in cui abitavamo in Liguria, mi dice "Non ti sopportavo. Poi sei cresciuta e sei diventata simpatica!". Ammetto di averle dato una mano a trovarmi antipatica: da piccola mi dedicavo con solerzia alla masticazione dei piedi e delle mani delle sue adorate Barbie. Ricordo ancora l'apice di questa mia inclinazione...quando staccai la coroncina dalla testa di Barbie Ballerina lasciandole un delizioso cratere in mezzo alla testa ^_^.
Da lì in poi credo di non aver più osato vessare una delle sue Barbie.

Tornando a due pomeriggi fa, discorrendo del più e del meno, le ho detto che avrei voluto preparare lo spezzatino di pollo al Curry e lei se n'è uscita con questo consiglio: "Se la hai, mettici della farina di cocco! Esalta il sapore senza coprirlo.".

Perché no?!?!?!?!?

Ingredienti per 3 persone:
  • 400 gr. di petto di pollo tagliato a tocchetti
  • vino bianco per sfumare
  • 2 cipolle bionde piccole
  • 250 ml. di latte parzialmente scremato
  • 3 cucchiai di farina 00
  • curry q.b.
  • olio evo
  • 2 cucchiai di cocco essiccato e grattugiato
  • sale

Strumenti
  • un piatto
  • un tagliere
  • un tazzone da latte
  • un coltello per affettare le cipolle
  • un cucchiaio di legno
  • una padella anti-aderente

Preparazione

Ho infarinato i tocchetti di pollo.
Ho fatto soffriggere le cipolle in un po' di olio extra-vergine d'oliva dopo averle affettate grossolanamente (perché mi piace sentirle sotto i denti) ed ho fatto rosolare i tocchetti di pollo.
Quando erano dorati ho aggiunto un po' di vino bianco (non troppo) ed ho fatto sfumare.
Ho poi salato e coperto con un coperchio.
Nel frattempo nel tazzone ho mescolato i due cucchiai di cocco con il latte e li ho aggiunti al pollo ed ho continuato la cottura coperta a fuoco basso.
Ricordandomi di girare ogni tanto affinché il pollo non si attaccasse alla pentola, ho fatto cuocere il tutto per un quarto d'ora circa ed ho aggiunto il curry - sono stata molto generosa perché il sapore del curry mi piace moltissimo - ed ho amalgamato bene. Ho fatto cuocere per altri 5 minuti e poi, una volta accertato che fosse cotto, ho spento il fuoco.

Il risultato è stato sorprendente! Il cocco ha dato quel tocco delicato in più.
Grazie Tata <3.

Buon appetito!!

Qual è l'immagine migliore?
Questa


o questa???


lunedì 25 novembre 2013

Come ti stacco la spina srotolando la sfoglia!

La scorsa settimana sono stata via da Torino (ed anche da questo blog).
Ho preso parte ad un corso di formazione organizzato dall' azienda per cui lavoro.
Questi corsi sono sempre un'ottima occasione per scoprire le differenti realtà aziendali - ossia come funzionano le cose nelle altre sedi sparse sul territorio nazionale - conoscere nuove persone, confrontarsi e quindi arricchirsi un po' (è proprio questo il bello del fare nuove conoscenze: lo scambio che genera nuove conoscenze e conoscenza) ed imparare qualcosa di nuovo che non guasta mai :-)
MA SOPRATTUTTO: sono l'occasione per ricaricarsi (paradossalmente STACCANDO LA SPINA ^_^)

Domenica 17 sono dunque partita alla volta della Ciociaria alle 16:20 circa.
Avendo lasciato il bagaglio come ultima cosa da fare al mattino(detesto preparare le valigie!!), per pranzo ho dovuto improvvisare qualcosa di veloce.

Il giorno prima avevo preparato una peperonata...in freezer avevo un rotolo di pasta sfoglia che mi ammiccava.
E TORTA SALATA AI PEPERONI E RICOTTA FU!!

(Che comoda la pasta sfoglia surgelata...alla fin fine si può dire che abbia iniziato a staccare la spina già da lì :-) )


Ingredienti:

  • 1 rotolo di pasta sfoglia rotonda
  • peperonata
  • 250 gr. di ricotta vaccina
  • parmigiano grattato q.b.
  • pepe nero macinato
  • poco olio per spennellare i bordi della torta


Apro la parentesi "peperonata":
Ingredienti:

  • 2 peperoni (io ne ho usato uno giallo ed uno rosso)
  • 1 bella cipolla bionda
  • 7-8 pomodorini ciliegini
  • (in alternativa 3 cucchiai di salsa di pomodoro)
  • 2 cucchiai di olio
  • 1 cucchiaino da caffé di zucchero
  • sale


Ho lavato e mondato i peperoni e li ho tagliati a rettangolini. Ho spelato i pomodorini, ho tolto loro i semi e li ho tagliati a dadini. Ho tagliato la cipolla a fettine e l'ho messa a rosolare in un tegame con dell'olio. Quando ha iniziato ad imbiondire ho aggiunto i peperoni e li ho girati un po'. Ho poi aggiunto i dadini di pomodoro, il sale e per ultimo il cucchiaino di zucchero (lo zucchero toglie l'acidità e quindi fa sì che...i peperoni non ci ricordino del loro passaggio "tornando su"!!). Ho coperto con un coperchio e portato a cottura.

Chiudo qui la parentesi "peperonata"  

Strumenti
  • una terrina
  • una teglia da forno rotonda (io ne ho usata una da 28 cm)
  • un setaccio
  • un cucchiaio di legno
  • una forchetta
  • un pennello in silicone
Preparazione

Ho acceso il forno impostando la temperatura di 200°C (ho banalmente letto le indicazioni sulla confezione).
Ho setacciato la ricotta in una terrina e vi ho aggiunto la quantità desiderata di peperoni (lì va a gusto :-)). Ho aggiunto del parmigiano grattugiato (lasciandone da parte un po') e del pepe nero macinato ed ho amalgamato il tutto.
Ho srotolato il rotolo di pasta sfoglia con la sua carta da forno direttamente nella teglia ed ho praticato sul fondo dei buchi utilizzando i rebbi della forchetta.
Ho tagliato la sfoglia in eccedenza.
Ho versato il composto di peperoni e ricotta sulla pasta sfoglia avendo cura di stenderlo per bene. Ho spolverato il tutto con il parmigiano grattugiato avanzato.
 Ho arrotolato i bordi della torta, li ho bucherellati e li ho spennellati con un po' d'olio.
 Ho infornato per 30-35 minuti.
Purtroppo sono una pessima fotografa e quindi non si nota ma, giuro, con uno stampino a forma di cuore ho coppato la sfoglia in eccedenza e l'ho usata per guarnire.

 Bon apetit!!









martedì 12 novembre 2013

Zucca (o zuppa??) di legumi e cereali

Domanda: se nel frigorifero hai del brodo di zucca che langue... tu cosa fai?
Risposta: una bella zuppa di legumi e cereali!

Ma zuppa o zucca??? ^_^
Essendo un'amante delle zuppe la mia risposta in effetti non brilla in quanto ad originalità :-)
E' che per me le zuppe sono proprio una grande invenzione!
Appetitose, golose, calde, invitanti ma soprattutto: appaganti!
Mangi un bel piatto di zuppa fumante e poi non c'è bisogno di aggiungere altro!

Ingredienti per 2-3 persone:
  • 250 gr. di legumi e cereali secchi (io ho trovato quelli che non necessitavano di ammollo)
  • olio
  • un pezzo di sedano non troppo grosso
  • una carota piccola
  • mezza cipolla
  • un filino di olio da mettere a crudo (io ho usato quello piccante fatto dalla mia mamma)
  • pepe nero macinato
  • brodo di zucca


Qualche nota sul brodo di zucca:
1 - Lo avevo preparato facendo cuocere 700 gr. di zucca pulita, mondata e tagliata a pezzetti in un litro di acqua bollente cui avevo aggiunto la quantità di dado vegetale granulare suggerita sulla confezione dello stesso ed un rametto di rosmarino. Quando la zucca era quasi sfatta ho frullato il tutto in un mixer.
2 - Avendone a disposizione solo mezzo litro (la quantità avanzata dalla precedente ricetta) ho integrato con del brodo vegetale.
3 - Nulla vieta di sostituire integralmente il brodo di zucca con del semplice brodo vegetale

Altra nota:
L'assenza del sale tra gli ingredienti non è una dimenticanza. Non l'ho proprio usato!

Strumenti
  • un tagliere
  • un coltello
  • una pentola con relativo coperchio
  • un cucchiaio di legno
  • un mestolo



Preparazione
Ho messo a scaldare il brodo di zucca e nel frattempo ho tritato carota, cipolla e sedano e li ho messi a soffriggere con un filo d'olio nella pentola.
Ho aggiunto i legumi e cereali secchi e li ho tostati un po'.
Ho poi versato il brodo di zucca, ho girato con il cucchiaio di legno ed ho coperto con un coperchio.
Ho seguito le indicazioni della confezione di legumi e cereali ed ho fatto cuocere per 70 minuti avendo cura di controllare la situazione, ogni tanto, e di mischiare onde evitare che cereali e legumi si attaccassero sul fondo della pentola ed aggiungendo del brodo quando la zuppa si stringeva troppo (e poi dipende dai gusti: io la preferisco densa).
Ultimata la cottura ho servito nei piatti.
Ho aggiunto un filino di olio piccante ed una macinata di pepe nero.
(I vigili del fuoco non sono dovuti accorrere)

Bon apetit!!





lunedì 11 novembre 2013

Quando il vento... fa rotolare le zucchine


L'idea era quella di trascorrere una mattinata con "le mani in pasta": sfornare dei biscottini per poter inaugurare i nuovi stampi ad espulsione acquistati sabato, pranzare con calma e poi nel primo pomeriggio prendere ed uscire.
Fare una gitarella da qualche parte o anche solo quattro passi godendosi i colori dell'autunno mano nella mano.
Poi un vento fortissimo ha iniziato ad abbattersi su Torino... talmente forte da scuotere l'albero davanti casa come fosse un filo d'erba. E che dire del cielo? Ogni qualvolta sbirciavo dalla finestra il suo colore era mutato passando dall'azzurro più nitido al bianco e poi al nero ^_^
Vi confesso che negli ultimi anni la forza della natura mi terrorizza! Checché faccia o ne dica l'uomo...nulla può contro la furia della natura.
Probabilmente questo mio terrore ha preso piede in me circa 7 anni fa quando l'alberone davanti casa (quando ancora abitavo a Trofarello) è caduto sul nostro cancello. Fortunatamente non vi fu nessun ferito ma solo tanta paura!
Sta di fatto che, sentendo i fischi del vento ed udendo imposte e quant'altro di mobile sbattere, con il mio Amore ci siamo guardati e ci siamo detti:
"stiamo a casa!".

Ecco la portata principale della cena improvvisata.
Zucchine tonde ripiene

Ingredienti per 2 persone:
  • 2 zucchine tonde di media grandezza
  • 2 fettine di prosciutto cotto
  • 50 gr. di formaggio spalmabile
  • 2 manciate abbondanti di parmigiano reggiano
  • 1 uovo
  • pan grattato q.b.
  • olio ed uno spicchio d'aglio per il soffritto
  • un filo d'olio con cui irrorare le zucchine prima di infornarle
  • menta essiccata
  • pepe nero macinato
  • sale


Strumenti
  • una terrina
  • un tagliere
  • un coltello per sminuzzare
  • uno scavino o un cucchiaino con cui svuotare le zucchine
  • una forchetta
  • una pentola in cui lessare le zucchine
  • una schiumarola
  • una padella
  • un cucchiaio di legno
  • una teglia
  • carta da forno


Preparazione
Ho lavato con cura le zucchine tonde e le ho lessate per 15 minuti in abbondante acqua calda.
Trascorsi i 15 minuti ho scolato le zucchine e le ho lasciate freddare.
Nel frattempo mi sono dedicata al ripieno: ho sminuzzato il prosciutto cotto e l'ho messo in una terrina.
Vi ho aggiunto il formaggio spalmabile, l'uovo, il parmigiano (conservandone un po' per dopo), il pepe ed il pan grattato e li ho amalgamati.
Ho acceso il forno impostando la temperatura di 200°C.
Ho di nuovo spostato la mia attenzione sulle zucchine: ho tagliato la calotta superiore ed ho tagliato la parte inferiore per asportare quella che è l'attaccatura della zucchina alla pianta.
Con lo scavino ho asportato più polpa possibile facendo attenzione a non anbdare troppo in profondità (e non procurare dei buchi alla base), ho messo a scolare le zucchine capovolte ed ho strizzato la polpa (una volta intiepidita altrimenti povere mani!!!) in modo da eliminare un po' dell'acqua prodotta. Ho tritato la polpa, ho messo un filo d'olio in una pentolina con una testa d'aglio. Ad olio caldo ho tolto l'aglio ed ho aggiunto la polpa, ho fatto soffriggere un po' e poi ho aggiunto due pizzichi di menta. Ho spento quando la polpa risultava asciutta.
Una volta che la polpa si è raffreddata l'ho aggiunta al composto di prosciutto, formaggio, parmigiano, uovo e pan grattato.
Se il composto vi sembra troppo liquido potete aggiungere dell'altro pan grattato. Il mio consiglio è quello di non esagerare! :-)
A questo punto ho preso le zucchine, le ho salate leggermente all'interno ed aiutandomi con un cucchiaino ho inserito il ripieno facendolo assestare per bene. Ho messo le zucchine in una teglia foderata con carta da forno, le ho cosparse con il parmigiano lasciato da parte, ho irrorato con un filo d'olio e le ho infornate per 25 minuti.
Quando si è formata una bella crosticina dorata ho sfornato, ho messo i piedi sotto il tavolo (ad apparecchiare ci aveva pensato già qualcun altro <3) ed ho mangiato con gusto!!! :-) Buon appetito!


mercoledì 6 novembre 2013

Un connubio perfetto!


Quanti traslochi nella mia vita!!
Il primissimo avvenne quando abitavo ancora in Liguria: la casa nuova si trovava a pochi numeri civici dalla vecchia.
Poi ci fu il secondo...quello che + influì sulla mia esistenza e, forse, anche su quella che sono: il trasloco che mi portò da un piccolo paesino della Liguria (n.d.r.: Diano Castello) a Torino!
Ricordo ancora quanto grande mi sembrò quella (questa) città!! Poi si sa: gli occhi di bambino vedono "tutto più". Più caotico, più grosso, più rumoroso.
Non so dire se il primo impatto mi piacque...forse no. Ma non per Torino in sè quanto per il fatto che ero piccina ed in quanto tale non amavo i grossi cambiamenti. La routine dona sicurezza e quello, per noi, era stato un bel cambiamento.
Un anno dopo, al secondo trasloco ne seguì un terzo.
La nuova casa, sempre in pieno centro, era situata proprio davanti ad una fantastica panetteria (...) dove si sfornavano leccornie di ogni genere.
Tra le tante bontà, ricordo ancora dei salatini rotondi ripieni di parmigiano ed origano.
Assaporandoli la prima volta mi dissi: "questo sì che è un connubio perfetto!".


Ingredienti per 6 stampini:
  • 100 gr. di farina 00
  • 150 gr. di ricotta
  • 2 uova
  • 50 ml. di latte
  • 8 cucchiai di parmigiano reggiano
  • 1 bustina di lievito secco per torte salate
  • origano q.b.
  • sale q.b.
  • farina e burro per gli stampini


Strumenti
  • setaccio
  • fruste
  • due terrine in cui lavorare gli ingredienti
  • 6 stampini
  • un cucchiaio di legno
  • se decidete di non imburrare la teglia: carta da forno


Preparazione
Ho acceso il forno impostando la temperatura di 170°C.
Ho lavorato la ricotta, il latte ed il parmigiano insieme.
A parte ho sbattutto per parecchi minuti le uova in modo da renderle spumose.
Ho iniziato a setacciare la farina con il lievito all'interno della terrina in cui ho lavorato le uova aiutandomi con il composto di ricotta, latte e formaggio quando l'impasto diventava troppo asciutto.
Una volta amalgamato il tutto ho aggiunto l'origano e, successivamente, il sale (mi sono tenuta molto bassa vista la presenza del formaggio che donava già una certa sapidità).

Ho imburrato ed infarinato gli stampini (ma si possono tranquillamente foderare con della carta da forno precedentemene inumidita).
Ho versato il composto ed ho cotto per 30 minuti circa alla temperatura di 170°C.
Ho comunque utilizzato uno stuzzicadenti per verificare che fossero davvero cotti.

Sono ottimi sia tiepidi che freddi.

Voilà! Buon aperitivo!!!


lunedì 28 ottobre 2013

Sembra grano ma non è... torta di grano saraceno con confettura di mirtilli

...serve a darti l'ALLE-GRIAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!
Sono una grande esperta di cartoni animati anni '80. E' difficile che qualcuno riesca a cogliermi impreparata in materia.
Il mio preferito era "Pollon" anche se confesso di averne visto l'ultimo episodio non più di un mese fa su uno di quei canali in cui trasmettono cartoni animati "a manetta" ossia in continuazione.
(Fortunatamente non esistevano quando ero piccola altrimenti chissà quanta fatica avrebbe fatto mia mamma a schiodarmi dal televisore)
Ricordo che da piccola mi spanciavo dalle risate quando lo vedevo perché i personaggi non sembravano molto "in bolla"...per dirla tutta erano dei mattacchioni ed a rendere più divertente questa caratteristia era il fatto che erano delle divinità greche...quindi personaggi con una certa "credibilità" ed autorevolezza.
Quando sento nominare "Pollon" è immediata l'associazione con la canzoncina che veniva intonata dai personaggi quando la bimba "non ancora Dea" ricorreva al talco che ridava l'allegria perduta:
Sembra talco ma non è
Serve a darti l'allegria

Tutta questa introduzione per motivare la scelta del titolo della ricetta (la ragazza è un po' logorroica).
Ho scoperto, infatti, che il grano saraceno (o grano dei Turchi) non è un grano! E' una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle polygonacee (come il rabarbaro, per esempio) che cresce nelle zone della Manciuria e della Siberia.
La farina che se ne ottiene non contiene glutine ed è ricca di amido.

Ora, finalmente, la ricetta!

Ingredienti per una teglia di 24 cm di diametro:

  • 180 gr. di farina di grano saraceno
  • 65 gr. di farina di mandorle
  • 75 gr. di zucchero di canna (mi sono tenuta un po' bassa vista la presenza delle mandorle nell'impasto, la farcitura con la confettura e la decorazione con zucchero a velo)
  • 1 bustina di lievito in polvere
  • i semi di mezzo baccello di vaniglia
  • 2 uova
  • 80 ml. di olio di riso
  • 1 vasetto di yogurt (io ho usato quello bianco magro ma potete anche usarlo al limone o alla vaniglia)
  • 1 pizzico di sale


Per decorare:

  • zucchero a velo
  • 250 gr. di confettura di mirtilli


Strumenti

  • setaccio
  • fruste
  • una terrina in vetro in cui lavorare gli ingredienti
  • una teglia di 24cm di diametro
  • un cucchiaio di legno
  • un colino per spolverare il dolce con lo zucchero a velo
  • se decidete di non imburrare la teglia: carta da forno
  • un coltello abbastanza lungo per tagliare la torta
  • una tazza in cui lavorare la confettura di mirtilli


Preparazione
Ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.
Ho lavorato per parecchi minuti le uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema bella spumosa.
Ho aggiunto i semi di vaniglia (che ho estratto dal mezzo baccello dopo averlo inciso nel senso della lunghezza) e l'olio ed ho mescolato il tutto delicatamente con un cucchiaio di legno.
Ho setacciato nel composto la farina, la farina di mandorle, il lievito ed il pizzico di sale.
Ho usato lo yogurt (tutto) per aiutarmi ad amalgamare il composto quando questo diventava troppo duro a causa delle farine.

Ho imburrato ed infarinato la teglia, ma se volete che la vostra ricetta sia gluten-free allora vi consiglio di inumidire un foglio di carta da forno e di farlo aderire alla teglia.
Ho versato il composto ed ho cotto per 30 minuti circa alla temperatura di 180°C.
La torta è cotta quando infilandovi uno stuzzicadenti questo ne esce pulito.

Ho messo a raffreddare la torta su una gratella per dolci.
Una volta che la torta si è raffreddata completamente, l'ho tagliata in due e l'ho farcita con la confettura di mirtilli che prima avevo agitato con un cucchiaio in modo tale da renderla più spalmabile.
Ho poi spolverato con zucchero a velo.

Buona merenda!!!

giovedì 24 ottobre 2013

Muffin di mele e cannella al succo di mela

Che me ne faccio???
Questa è la domanda che mi sono posta quando, nello svuotare uno degli n-scatoloni del trasloco, mi sono trovata faccia a faccia con una bottiglia di succo di mele (gentile concessione di mia mamma che ha colto la palla al balzo per liberarsene).
Risposta: Me lo bevo!!!
Subito seguita da un meno conciliante Anche no!!! Troppo dolce per i tuoi gusti ^_^

E se facessi dei bei muffin??

Ecco dunque la ricetta dei Muffin di mele e cannella al succo di mela

Ingredienti per circa 12 muffin + una cocotte:
  • 230 gr. di farina 00
  • 120 gr. di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di lievito in polvere
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchiaino da caffé di cannella (ma potete anche abbondare!)
  • 120 gr. di mele renette
  • 80 ml. di olio di riso
  • 1 uovo
  • 200 ml di succo di mela
  • zucchero a velo per decorare
  • farina e burro SOLO nel caso in cui decidiate di non ricorrere all'uso dei pirottini


Strumenti
  • setaccio
  • fruste
  • una terrina in vetro in cui lavorare gli ingredienti
  • una seconda terrina (più capiente della prima) in cui mettere le mele
  • una teglia da 12 muffin in cui inserire altrettanti pirottini o da ungere con burro ed infarinare
  • 12 pirottini in carta per muffin (se si è scelto di non imburrare ed infarinare la teglia)
  • un cucchiaio di legno
  • un colino per spolverare il dolce con lo zucchero a velo


Preparazione
Per prima cosa ho acceso il forno impostando la temperatura di 180°C.
Ho setacciato la farina con il lievito, il bicarbonato, la cannella e lo zucchero.
Nella seconda terrina ho sbattuto l'uovo con l'olio e vi ho tagliato le mele a tocchetti (molto grossolanamente).
Ho poi unito al composto così ottenuto le componenti secche (farina, lievito, bicarbonato, zucchero, cannella) ed ho mischiato bene.
Ho versato il tutto nei pirottini di carta riempiendoli per i 3/4 ed in una cocotte di 10 cm. di diametro imburrata ed infarinata (riempita sempre per 3/4).

Ho infornato a 180° C per circa 20-25 minuti.
Trascorso il tempo e superata la prova stecchino, ho estratto la teglia dal forno e dopo qualche minuto ho messo i muffin a freddare su una gratella.
Una volta freddi ho spolverato i muffin con dello zucchero a velo... ma sono buoni anche "nature"!!!

Buona merenda!!!

martedì 22 ottobre 2013

Crostata di farina di castagne con farcia di ricotta, crema di marroni al profumo di Rum

Che buone le castagne!
Che siano lesse o arrostite quando le vedo le devo mangiare!
Il profumo di caldarroste lungo via Garibaldi la domenica pomeriggio è da sempre, per me, sinonimo di autunno.
Che ci crediate o no mi manca all'appello il castagnaccio: mai mangiato.
Qualche anno fa provai a cucinarlo...seguii alla lettera la ricetta riportata sul pacchetto di farina di castagne.
Mi insospettì un po' la presenza, tra gli ingredienti, del lievito vaniglinato per dolci ^_^ ma decisi di seguire fedelmente le indicazioni. Beh...non proprio fedelmente...io non amo l'uva passa e quindi la sostituii prontamente con delle gocce di cioccolato fondente.
Insomma il risultato fu una torta soffice soffice al profumo di arancia e con un delicato gusto di castagna.
Mah?!

Oggi, invece, voglio postare la ricetta di una crostata di farina di castagne.
L'ho trovata qui e non vi ho apportato quasi nessuna modifica...beh...ho solo aumentato la dose di Rum ed omesso lo zucchero nella farcia :-)


Ingredienti per la frolla:
  • 250 gr. di farina bianca
  • 250 gr. di farina di castagne
  • 200 gr. di zucchero
  • 3 uova
  • 250 gr. di burro
  • un pizzico di sale
  • un cucchiaio di frumina con cui spolverare la base della frolla prima di versare la farcia


Ingredienti per la farcia:
  • 500 gr. di ricotta
  • 3-4 cucchiai di crema di marroni
  • 50 gr. di gocce di cioccolato o cioccolato fondente a pezzetti
  • un cucchiaio da minestra e mezzo di rum

Strumenti
  • setaccio
  • una terrina in vetro in cui lavorare gli ingredienti per la farcia
  • un cucchiaio di legno
  • una teglia a cerniera di 28 cm di diametro
  • una rotella zigrinata per tagliare la pasta


Preparazione
Ho iniziato col preparare la frolla.
Ho setacciato le due farine aggiungendo un pizzico di sale e lo zucchero, poi il burro,
tenuto a temperatura ambiente, a tocchetti. Ho lavorato velocemente con le mani,
ma non troppo a lungo.
Ho aggiunto le uova ed ho formato un panetto che ho poi avvolto nella pellicola
trasparente e lasciato riposare in frigo almeno mezz’ora (io circa 16 ore).

Ho poi preparato la farcia mescolando in una ciotola la ricotta con la crema di marroni, il rum e le gocce di cioccolato. La ricetta originale richiedeva anche l'uso dello zucchero che io ho omesso perché non amo i dolci "troppo dolci" (la frolla è già dolce di per sè).

Ho steso la frolla in una teglia foderata con la carta da forno, lasciandone un pezzetto da parte per la decorazione; ho riempito con la crema di ricotta ed ho decorato con strisce di pasta.
Cuocere in forno a 180°C per 40 minuti circa.

Questo il risultato:

E siccome mi erano avanzate sia la frolla che la farcia...ho ricavato delle tartellette (ho messo la frolla in una teglia per muffin opportunamente imburrata ed infarinata) che non sono bellissime ma sono moooooolto buone!!! :-)



lunedì 14 ottobre 2013

Ciambellone dolce di farina di mais e ricotta

E' arrivato l'autunno.
Stagione che fa da apri-pista al freddo, alla nebbia, ai piumini da indossare ed ai piumoni sotto i quali rifugiarsi.
Stagione che ci regala panorami dai colori mozzafiato (quanto mi piacciono le sfumature di rosso e giallo delle foglie degli alberi) e mille e più sagre in giro per i paesini della nostra bella Italia.
Che bello mettere in funzione il forno scaldando l'ambiente in attesa che i riscaldamenti vengano accesi ed avvolgere la cucina di profumi dolci e speziati!!
Sarà per questo che ultimamente passerei il tempo solo a cucinare??
Non tanto per soddisfare il palato di quell'inguaribile golosona quale io sono quanto per mettermi alla prova con ricette nuove e buone nella loro semplicità.

Via allora con questo ciambellone di farina di mais e ricotta (la cui ricetta originale potete trovare qui ) per regalarmi una colazione ghiotta che mi invogli ad abbandonare il caldo del letto dopo che la sveglia suona impetuosamente ed impietosamente!

Ingredienti:
  • 200 gr. di farina di mais Fioretto
  • 80 gr. di farina 00
  • 20 gr. di fecola di patate
  • 220 gr. di ricotta vaccina asciutta (io 250 gr.)
  • 3 uova medie
  • 230 gr. di zucchero semolato
  • 100 gr. di burro fuso tiepido (io ne avevo solo 90 gr.)
  • una bustina di lievito per dolci
  • una bustina di vanillina
  • zucchero a velo q.b.

Strumenti
  • setaccio
  • una terrina in vetro in cui lavorare gli ingredienti
  • fruste elettriche
  • un cucchiaio di legno
  • uno stampo a forma di ciambella
  • un colino per distribuire lo zucchero a velo

Preparazione
Innanzitutto ho messo a fondere a fuoco lentissimo il burro in modo tale che poi fosse tiepido al momento di farlo entrare in gioco.
Ho poi acceso il forno a 180°C ed ho imburrato ed infarinato il mio stampo a forma di ciambella.

Ho messo la farina di mais e la farina 00, la fecola, la vanillina ed il lievito nel setaccio.
In una terrina in vetro ho sbattuto con le fruste elettriche le uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema bella spumosa.
Ho aggiunto la ricotta tagliata a pezzi ed amalgamato bene. Ho incorporato il burro fuso e mescolato.
In questo composto ho setacciato le farine ed ho amalgamato bene con un cucchiaio di legno.

Ho versato il composto nello stampo a ciambella e l'ho fatto assestare sbattendolo un po' sul piano di lavoro.

Ho infornato a 180°C per 35-40 minuti (la ricetta originale ne prevedeva 30 ma evidentemente il mio forno se la prende comoda :-)). Ovviamente ho fatto prova dello stuzzicadenti.
Il ciambellone ha un profumo incredibile ed un invitantissimo color dorato!!
Dopo averlo estratto dal forno l'ho fatto freddare qualche minuto, l'ho sfornato e l'ho messo a raffreddare sulla grata per dolci.
Ho poi spolverato la superficie con dello zucchero a velo.



mercoledì 9 ottobre 2013

Muffin mele e limoncello

Adoro i dolci a base di mele.
Ricordo che la prima volta che mi cimentai in cucina fu una delle poche volte in cui mia mamma era costretta a letto per un malanno.
Era una domenica d'autunno, proprio come la scorsa.
Uggiosa, fredda...quindi come lasciarsi sfuggire l'occasione di spadellare lontano dagli occhi indagatori ed attenti della mamma?
Il menu che preparai allora fu:
- Penne rigate al ragù della mamma (beh...qua ci misi ben poco di mio se non la cottura al dente della pasta)
- Scaloppine al vino bianco con contorno di purè di patate
- Torta di mele

La scorsa domenica, invece, oltre ad un risottino di zucca e salsiccia preso qui (uno dei miei blog preferiti!!) mi sono lanciata nella produzione di questi muffin mele e limoncello.
Il limoncello (home-made) è un prezioso regalo che mi ha fatto mia sorella, tata.

Ingredienti per 6 muffin:
  • 125 gr. di farina tipo 00
  • 125 gr. di yogurt bianco magro
  • 1 mela renetta di medie dimensioni
  • 50 gr. di zucchero semolato
  • 40 ml. di olio di semi di mais
  • un uovo medio
  • due cucchiaini di lievito per dolci
  • 2 cucchiai di limoncello
  • il succo di mezzo limone
  • un pizzico di sale
  • burro e farina per la teglia di muffin

Strumenti
  • un pentolino in cui cuocere le mele
  • setaccio
  • un cucchiaio di legno
  • fruste elettriche
  • una terrina in vetro in cui lavorare gli ingredienti
  • una teglia da muffin da ungere con burro ed infarinare
  • un cucchiaio di legno

Preparazione
Ho sbucciato le mele, le ho tagliate a cubetti e le ho messe in un pentolino insieme al succo di limone, al limoncello e un cucchiaino di zucchero. Le ho fatte cuocere finché il liquido non è evaporato.
Ho montato con le fruste elettriche l'uovo con lo zucchero rimanente.
Quando il composto è diventato bello spumoso, ho aggiunto l'olio ed ho continuato a mescolare con un cucchiaio di legno.
Ho aggiunto anche lo yogurt e poi, una volta amalgamatolo, ho setacciato la farina con il lievito ed il pizzico di sale ed ho mescolato fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.

Ho imburrate 6 stampini monoporzione, vi ho versato un cucchiaio abbondante di impasto, poi uno di mele e ed ho coperto con un altro cucchiaio di impasto (senza preoccuparmi se le mele spuntavano fuori).

Ho cotto le tortine a 180° per circa 15-20 minuti (lasciando parlare la prova stecchino!! :-D).
Le ho sfornate, e fatte raffreddare sulla gratella per dolci.
Se volete potete cospargerle di zucchero a velo.
Io ho preferito lasciarle "nature".

Buona merenda!!!

Ecco il risultato:

venerdì 13 settembre 2013

Gli straccetti del riscatto!!!

Convivo da poco più di due mesi e di disastri in cucina ne ho già collezionati un tot.
Reprimo il pensiero negativo "Ed hai il coraggio di scrivere ricette su un blog??? con un ben più positivo "Solo chi non fa non sbaglia!".
Il "male minore" sono state le scaloppine di pollo al vino bianco gusto "fantasma".
Non si sentiva nemmeno il gusto del pollo, per intenderci.
Le avevo improvvisate perché mi ero accorta di un cartoccio di vino bianco dimenticato nel frigorifero...probabilmente il loro sapore fantasma era proprio causato dal fatto che il vino era ormai spirato a tutti gli effetti.
Ieri sera ci ho riprovato! Questa volta il vino era aperto da poco :-)
Per cadere in piedi ho aggiunto qualche ingrediente in più (che, probabilmente, ha fatto la differenza!).
Che bontà!
Ecco dunque gli straccetti del riscatto!


Ingredienti per 2 persone:
  • 2 fette di tacchino o pollo (io ne avevo per circa 200 gr)
  • 3 cucchiai di farina
  • 3 cucchiaiate di olive taggiasche (io le avevo denocciolate sott'olio)
  • sale q.b.
  • salvia (se fresca è meglio. Io ho usato quella essiccata)
  • 100 ml vino bianco
  • burro

Preparazione
Ho preso le fettine di tacchino e dopo averle battute con il batticarne le ho tagliate a striscioline. In un piatto ho distrbuito della farina in cui ho infarinato in maniera uniforme le striscioline di carne. Ho poi messo a sciogliere in una padella del burro e vi ho fatto rosolare per qualche minuto le striscioline da ambo i lati. Ho aggiunto il vino bianco, abbassato il fuoco e coperto con un coperchio. A cottura quasi ultimata ho aggiunto le olive taggiasche. In casa avevo quelle sott'olio, denocciolate. Se voi usate quelle in salamoia mi raccomando sciacquatele abbondantemente!!! Ho poi spolverato con della salvia ed ho salato (non troppo vista la presenza delle olive). Senza coperchio ho fatto ridurre il vino alzando la fiamma. Ho poi servito caldo con una bella insalatina di pomodorini ed origano!
Bon apetit!!

mercoledì 11 settembre 2013

Auguri Amore!!! Un cuore di riso basmati per te!


Oggi è una di quelle giornate "no".
Pensieri negativi si avvicendano nella mia mente ed io non riesco a spazzarli via.
Pensieri cattivi che ogni tanto fanno capolino nella mia testa e mi fanno rimuginare su
cose, situazioni, persone.
Proverò a scacciare via queste nubi postando una ricetta che ha circa un mese e mezzo di vita.
Con la mente torno all'ultimo compleanno del mio Amore: una sera di fine luglio.
Ancora alle prese con le varie attività di neo-convivente mi arrabattavo tra scatoloni,
valigie e soprattutto scatole di SCARPE (ho impiegato circa due settimane prima di
riuscire a confessare a Roby che i sacchi che vedeva contenevano le sole scarpe estive) ed in mezzo a tutto questo anche la palestra.
Per me cucinare per qualcuno è un atto d'amore (beh...se il piatto riesce bene magari è meglio ^_^) :-) perciò non potevo pensare di non cucinare proprio nulla per festeggiare il mio Amore!
Di ritorno dalla palestra ho confinato Roby sul divano davanti la tv e mi sono messa a
cucinare questo piatto che faceva al caso mio: semplice e di veloce esecuzione.

Qui trovate il link alla ricetta originale dalla quale ho preso spunto.

Sotto trovate, invece, la mia versione leggermente cambiata...non è bella, visivamente, come l'originale...ma il mio cuore ce l'ho messo tutto :-) e vi assicuro che il sapore era squisito!

Ingredienti per 2 persone:
  • 150 gr. di riso basmati
  • 100 gr. di carpaccio di bresaola (la ricetta originale richiedeva la bresaola)
  • 80 gr. di piselli freschi o surgelati (io ho usato i surgelati ed ho abbondato)
  • 1 carota piccola
  • 1 cipolla bionda piccola
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • aceto balsamico

Preparazione
Ho messo a cuocere il riso in acqua salata con l'aggiunta del cucchiaino di curcuma.
Nel frattempo ho fatto soffriggere in una padella la cipolla con l'olio e vi ho aggiunto i piselli ancora surgelati e la carota tagliata a dadini piccoli.
Ho coppato con una formina per biscotti a forma di cuore due fettine di carpaccio di bresaola ed il restante l'ho tagliato a julienne e, quando piselli e carota erano quasi cotti, l'ho aggiunto ad essi.
Piccola parentesi: non amo molto il carpaccio di bresaola (vi chiederete: perché l'hai comprato???... avete presente cosa accade quando nell'andare a fare la spesa si ha la testa altrove?) per questa ragione l'ho passato in padella.
Ho aggiustato di sale e pepe. Una volta cotto ho scolato il riso e l'ho condito con il "sughetto" di piselli, bresaola e carota.
Ho fatto scottare in una padella antiaderente i cuoricini di bresaola in modo tale da renderli croccanti ed ho guarnito il piatto. Non ho messo l'aceto balsamico nella guarnizione, ne ho messo un po' in un angolino del piatto per provare il gusto ed in effetti si sposa molto bene.
P.S.: il festeggiato ha apprezzato
P.P.S.: come alternativa al carpaccio di bresaola oltre alla bresaola della ricetta originale suggerisco di provare anche dello speck o della pancetta affumicata.

mercoledì 4 settembre 2013

Costellazione di Polentine

La percezione del "tempo" è la presa di coscienza che la realtà di cui siamo parte si è materialmente modificata.
In questo lasso di tempo durante il quale sono sparita da questo piccolo blog sono avvenute tante cose.
I lavori in casa.
L'inizio di una nuova avventura insieme al mio Amore (<3): la convivenza.
Le vacanze.
Ovviamente l'ordine scelto è quello squisitamente cronologico.
In tutto questo tempo ho visitato tanti blog di cucina bellissimi e mi sono lasciata prendere dallo sconforto perché per far raggiungere, a questa mia
piccola creatura, quei livelli ci vorrà tanto impegno.
Ho anche cucinato e sperimentato :-).
Come spesso avviene, si sperimenta per curiosità ma anche e soprattutto per necessità!
Ecco per quale ragione mi sono cimentata in questa ricetta: la pura necessità (esiste il detto "Far di necessità virtù").
Avevo un rimasuglio di farina di mais per polenta che non sapevo come impiegare.
Avevo mezza bustina di lievito per dolci da utilizzare quanto prima...
Che fare??? La risposta? BISCOTTI!!!!!
Così ho iniziato a cercare qua e là una ricetta che potesse fare al caso mio e l'ho trovata qui.
La sola cosa che ci ho messo di mio è stata la forma da dare a queste "polentine".
Ho scelto delle classiche stelline... e siccome ne sono venute tante ho deciso di titolare questa ricetta: "Costellazione di polentine" :-)
n.b.: i biscotti sono molto croccanti perciò se li preferite un po' più morbidi non scendete al di sotto del mezzo centimetro di spessore della pasta.

Ed ora passiamo all'azione! :-)

Ingredienti:
  • 200 gr. di farina di mais
  • 100 gr. di farina 00
  • 60 gr. di zucchero
  • 90 gr. di burro
  • ½ bustina di lievito per dolci
  • 6 cucchiai di latte (aumentare la dose se occorre)

Preparazione
Ho messo a fondere il burro a fiamma dolce per evitare che andasse in ebollizione.
Nel frattempo ho preso una ciotola ed in essa ho setacciato la farina di mais, la farina 00, il lievito e lo zucchero.
Ho fatto un buco al centro delle polveri ed in esso ho versato il burro fuso e 6 cucchiai di latte (io ho usato quello parzialmente scremato).
Ho mescolato il tutto con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto simile alla pasta frolla.

Ho steso la pasta con il mattarello e l'ho tagliata con una formina a stella.
Nello stendere la pasta sono stata di mano più pesante rispetto a quanto indicato nella ricetta (ossia 0,5 cm) :-).

Ho disposto i biscotti su una placca rivestita con carta da forno (o imburrata...io ho preferito evitare l'uso di altro burro).
Ho infornato nel forno preriscaldato a 180° per 10 minuti.
Una volta sfornati, ho messo a raffreddare i biscotti su una gratella per dolci.


giovedì 27 giugno 2013

Bretzel

Lo scorso ottobre con il mio Amore (<3) ed alcuni amici siamo andati all'Oktoberfest.
Abbiamo noleggiato un camper e via!
Fatto sta che tra "mass" di birra (vengono chiamati così i boccali da 1 l. di birra) e cibarie varie (che ci crediate o meno sono riuscita a non ingerire né patate fritte né wurstel!!)
ho riscoperto la mia passione per i Bretzel che avevo già avuto la fortuna di apprezzare nelle mie scorribande a Rostock per questioni di lavoro.

E' così che in un sabato pomeriggio novembrino ho propinato al mio amato una cena tedesca abbozzata.
Nulla di che, in realtà cercavo solo il pretesto per cimentarmi nella produzione dei Bretzel.
Ecco la ricetta!!!

Ingredienti:
  • 500 gr. di farina 00
  • 30 gr. di burro ammorbidito
  • 25 gr. di lievito di birra fresco
  • 15 gr. di sale
  • un cucchiaino di zucchero
  • sale grosso q.b. (che emozione: anch'io scrivo una ricetta ricorrendo al "q.b."!!)
  • 250 ml. di acqua
  • 2 cucchiai di bicarbonato per uso alimentare

Strumenti
  • una tazza in cui sciogliere il lievito di birra
  • una terrina in vetro abbastanza capace
  • un canovaccio
  • una tavola in legno su cui impastare
  • una pentola in cui lessare i bretzel
  • una schiumarola (ossia una specie di cucchiaio grande forato)
  • una placca da forno
  • carta da forno con cui rivestire la placca


Preparazione
Ho messo il lievito di birra a sciogliere in 50 ml di acqua tiepida.
Nella terrina ho versato la dose di farina ed al centro ho messo il lievito e lo zucchero.
Ho lavorato il tutto fino ad ottenere un impasto morbido e poi ho lasciato lievitare per una ventina di minuti.

Ho poi aggiunto al composto il burro ammorbidito, la restante acqua nella quale avevo sciolto il sale.
Ho impastato con cura finché non ho ottenuto un composto morbido ed uniforme. Ho coperto la terrina con un canovaccio umido ed
ho fatto lievitare per un'ora in un luogo tiepido.

A questo punto ho infarinato la tavola di legno ed ho impastato ancora un po' ossia fino ad ottenere un impasto morbido e non appiccicoso.

Ho diviso l'impasto in 8 parti uguali (beh...ci ho provato!!) ed ho formato dei cordoncini che si stringevano in punta lasciando, dunque,
la parte centrale più grossa.
Ho dato loro la forma tipica del Bretzel e li ho lasciati riposare per altri 20 minuti.

Ho messo a bollire dell'acqua in pentola e vi ho versato i 2 cucchiai di bicarbonato.
ATTENZIONE: il bicarbonato va versato con estrema cautela e gradualmente poiché a contatto con l'acqua
per reazione sprigiona anidride carbonica...dunque tantissime bollicine che faranno salire il livello dell'acqua nella vostra pentola con il
rischio di esondazioni belle e buone!! :-/)
Una volta che l'acqua ha ripreso il bollore, ho versato i Bretzel uno alla volta lasciandoli bollire 30 secondi ciascuno dacché venivano a
galla.

Li ho messi ad asciugare su un canovaccio e poi li ho trasferiti sulla placca rivestita con della carta da forno.
Sarebbero da incidere lungo la parte più ciccia ma io - come noterete dalla foto - me ne sono assolutamente dimenticata :-P.
Vi ho distribuito sopra del sale grosso e li ho infornati per 20 minuti a 200°C.

Questo il risultato:


...non proprio uguale ai Bretzel originali ma buonissimo lo stesso :-)

Noi li abbiamo usati come accompagnamento ad una modestissima insalata di patate ed a wurstel cotti alla griglia.
OVVIAMENTE tutto annaffiato da un buon boccale di birra fresca rigirosamente tedesca :-D.

mercoledì 26 giugno 2013

Muffin ricotta, gocce di cioccolato e pinoli

Ciao a tutti!!
L'idea di questa ricetta mi è venuta andando a prendere il mio usuale caffé del sabato mattina insieme a mia mamma in una nota pasticceria di Trofarello.
Gustando il nostro caffettino e, ovviamente, buttando un occhio qua e là a tutto quell'assembramento di leccornie, la mia attenzione è stata attirata da ciambelline mignon di pasta soffice (tra l'altro devo assolutamente rimediare quei deliziosi stampini!!).
Ho chiesto cosa fossero e la risposta è stata "Ciambelline di ricotta". Il mio pensiero è stato solo uno: "Subito assaggiare!!" :-)
Ne ho gustata una e, come spesso accade, ho subito pensato alle possibili "variazioni sul tema".
Ed è così che è nata la ricetta che ora - finalmente! direte voi - mi accingo a descrivervi!

Ingredienti:
  • 225 gr. di farina 00
  • 75 gr. di zucchero
  • 100 gr. di ricotta
  • 50 ml. di olio di riso
  • 2 uova a temperatura ambiente (io ho usato quelle a pasta gialla)
  • 1 vasetto di yogurt magro
  • gocce di cioccolato fondente a piacere (diciamo che non si esagera mai con le gocce!!)
  • pinoli a piacere
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 pizzico di sale
  • farina e burro SOLO nel caso in cui decidiate di non ricorrere all'uso dei pirottini

Strumenti
  • setaccio
  • fruste
  • una terrina in vetro in cui lavorare gli ingredienti
  • un tazzone in cui lavorare ricotta e yogurt
  • una teglia da 12 muffin in cui inserire altrettanti pirottini o da ungere con burro ed infarinare
  • 12 pirottini in carta per muffin (se si è scelto di non imburrare ed infarinare la teglia)
  • un cucchiaio di legno

Preparazione
In una terrina in vetro ho montato le uova e poi vi ho aggiunto gradualmente lo zucchero.
Ho continuato a sbattere con le fruste finché non ho ottenuto una bella crema.
Ho incorporato l'olio e l'ho amalgamato al composto.
Nel frattempo ho setacciato (per ben tre volte!!!) la farina con la vanillina, il lievito ed il pizzico di sale e l'ho unita alla crema di uova, zucchero ed olio.
Se l'aggiunta della farina diventa un po' troppo difficoltosa, aiutatevi con qualche cucchiaiata di yogurt che precedentemente avrete lavorato con la ricotta.
Finite di aggiungere la farina e lo yogurt con ricotta.
Amalgamate ancora un po' il tutto e poi aggiungete le gocce di cioccolato ed i pinoli.

Inserite i pirottini nella teglia o, in alternativa, imburratela ed infarinatela.
Versate il composto. Ogni alloggiamento andrà riempito per i 2/3.

Infornate nel forno pre-riscaldato a 180°C per 30 minuti o finché inserendo uno stecchino nei muffin non ne uscirà pulito.

Raccomandazione: se avete usato i pirottini vi consiglio di estrarli dalla teglia e di metterli a raffreddare su una griglia. In questo modo eviterete che il pirottino si stacchi dal vostro muffin.

Buona merenda!!!